Iveco CityClass
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Iveco CityClass | |
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![]() Iveco CityClass 5316 di ATAC a Roma | |
Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | autobus, autosnodato |
Allestimento | Urbano, suburbano |
Produzione | dal 1996 al 2008 |
Sostituisce | Iveco Turbocity R |
Sostituito da | Irisbus Citelis |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 10,8/12/18 m |
Larghezza | 2,5 m |
Altezza | 2,97 m |
Massa a vuoto | 18/26 t |
Altro | |
Esemplari prodotti | ca 10 000 |
Slogan | "Tutti in Cityclass: nessun gradino, tutto comfort!" |
Note | [1] |
Iveco CityClass 18 di ATM in servizio a Milano |
L'Iveco CityClass (dal 1999 Irisbus CityClass) è un autobus italiano a pianale ribassato prodotto dal 1996 al 2008 prima con marchio Iveco e poi con marchio Irisbus. Ne è stata commercializzata anche una versione articolata.
La produzione è avvenuta nello stabilimento Iveco-Irisbus di Valle dell'Ufita a Flumeri, in Italia.
StoriaModifica
Negli anni '90 Iveco, al fine di allontanarsi maggiormente dalla produzione italiana di autobus di allora, commissionò alla società Italdesign Giugiaro[2] il disegno per un nuovo modello di autobus urbano. Il mezzo, che anticipò di svariati anni i dettami per l'estetica degli autobus urbani, si discostò di molto dai suoi due predecessori, il Turbocity e il Turbocity R.
Classificato come Iveco 491 (versione urbana) e Iveco 591 (versione suburbana)
Nel 2001 ALTRA, in collaborazione con Ansaldo Ricerche, Sapio, International Fuel Cells, Exide, T_V e Centro Ricerche Fiat e con il patrocinio del Ministero dell'ambiente italiano oltre che della Regione Piemonte, sviluppò una versione ibrida a trazione elettrica alimentata a idrogeno, immessa in servizio a Torino per conto di GTT e utilizzata anche in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006. Si è trattato del primo autobus a idrogeno italiano.[3]
TecnicaModifica
Costruito interamente a pianale ribassato, il CityClass fu prima equipaggiato con un motore FIAT 8360.46, erogante 220 CV e montato in posizione trasversale posteriore, poi sostituito dal FIAT 8360.46B, erogante 270 CV (350 nella versione snodata).
Con l'entrata in vigore degli standard Euro 3 nel 2001, il motore FIAT fu sostituito dall'Iveco Cursor 8, erogante 290 CV (350 nella versione snodata) e con una cilindrata da 7790 cm³. Negli anni successivi il motore è stato adattato agli standard Euro 4 ed Euro 5.[1]
VersioniModifica
CityClass 10Modifica
- Allestimento: urbano o suburbano
- Lunghezza: 10,5 m
- Porte: 2, 3 o 4
- Alimentazione: gasolio, metano (GNC)
CityClass 12Modifica
- Allestimento: urbano o suburbano
- Lunghezza: 12 m
- Porte: 2, 3 o 4
- Alimentazione: gasolio, metano (GNC), idrogeno
CityClass 18Modifica
- Allestimento: urbano o suburbano
- Lunghezza: 18 m
- Porte: 2, 3 o 4
- Alimentazione: gasolio, metano (GNC)
DiffusioneModifica
Il CityClass risulta essere l'autobus italiano prodotto in più esemplari, con circa 7.000 unità (il Fiat 418, precedente detentore del record, si ferma a 6.900). Gran parte delle unità prodotte è stata assorbita dalle aziende di trasporto pubblico di Roma e Milano (rispettivamente ATAC e ATM) che ne hanno acquistate rispettivamente 1354 e 1001. Altre flotte numerose si trovano a Torino presso GTT, a Bologna presso TPER, a Rimini presso Start Romagna e ad Ancona presso Conerobus.
Il CityClass ha inoltre avuto grande diffusione nella Penisola Iberica dove è stato prodotto in circa 3.000 unità da alcuni carrozzieri locali tra cui Castrosùa e Noge. Diversi semplari circolano inoltre a Salonicco in Grecia, a Seoul in Corea del Sud, in Brasile e in Svizzera.
NoteModifica
- ^ a b Parco veicoli - Schede tecniche (PDF), GTT, 22, 24-27, 32, 39-40. URL consultato il 13 settembre 2020.
- ^ Marco Coletto, Giorgetto Giugiaro, il più grande car designer della storia, su wheels.iconmagazine.it, 7 maggio 2020. URL consultato il 23 giugno 2020.
- ^ Christian Bizzi, L'autobus ad idrogeno ad emissioni zero di GTT matricola H001, su tplitalia.it. URL consultato il 23 giugno 2020.
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Iveco CityClass
Collegamenti esterniModifica
- Immagini del cityclass, su digilander.iol.it.