Jurinea Cass., 1821 è un genere di piante erbacee angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

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Jurinea
Jurinea cyanoides
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Carduoideae
Tribù Cardueae
Sottotribù Saussureinae
Genere Jurinea
Cass., 1821
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Cardueae
Genere Jurinea
Cass., 1821
Specie
(Vedi testo)

Descrizione modifica

L'aspetto di queste piante è erbaceo o cespuglioso. Sono prive di spine e spesso hanno un portamento acaulescente. La forma biologica della maggior parte delle specie (almeno per quelle europee) è emicriptofita rosulata (H ros) oppure emicriptofita scaposa (H scap).[3][4][5][6][7][8][9][10]

Le foglie sono sia basali e formano una rosetta che cauline. Le forme variano da pennatosette a oblanceolato-spatolate (quelle basali) a lineari-lanceolate (quelle cauline). Le foglie indivise hanno bordi da interi a dentati. La pagina fogliare inferiore è pubescente (lanosa o tomentosa), quella superiore è bianco-verde. Il rachide può essere alato.

La infiorescenza è formata da un unico capolino scaposo (sessile o peduncolato). La struttura del capolino è quella tipica delle Asteraceae: un involucro piriforme-cilindrico (conico) o fusiforme o ovoidale-oblungo o campanulato o a forma di ciotola, composto da diverse brattee (o squame) inermi (senza appendice apicale spinosa) da erbacee a coriacee, disposte su più serie in modo embricato che fanno da protezione al ricettacolo più o meno piano (o convesso), provvisto più o meno di pagliette (o setole più o meno rigide), sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi. Le squame (a volte ragnatelose) hanno forme diverse (lanceolate o lineari o ovali - possono essere anche riflesse) e sullo stesso capolino possono essere di dimensioni diverse; i margini sono interi o dentati con apici ottusi o acuti; il portamento può essere appressato oppure no.

I fiori sono tutti del tipo tubuloso[11] (il tipo ligulato, i fiori del raggio, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono ermafroditi, attinoformi, tetra-ciclici (con quattro verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ossia sia il calice che la corolla sono composti da cinque elementi).

  • /x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla ha una forma cilindrica regolare (tubolare) ma sottile terminante improvvisamente con 5 lobi; il colore varia da rosa, porpora a rosso vinoso (raramente è biancastro). Sui petali sono presenti delle ghiandole sessili.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e glabri; le antere sono saldate fra di loro e formano un manicotto circondante lo stilo. Le appendici delle antere sono lacerato-lanceolate.
  • Gineceo: l'ovario è infero e uniloculare formato da 2 carpelli; lo stilo è unico con uno stimma terminale brevemente bifido e glabro (è presente solamente un anello di peli sotto la ramificazione dello stilo). La superficie stigmatica è localizzata nella parte interna dello stilo.[13]

I frutti sono degli acheni a forma da tetrangolare a piramidale, allungati e stretti (obconici); longitudinalmente sono presenti sia delle coste che dei solchi. La superficie può essere ghiandolosa, liscia o ruvida con tubercoli o verruche. All'apice del frutto è presente un nettario e un piccolo anello dentato. Il pappo si compone di un ciuffo di peli bi-seriati: i peli esterni sono persistenti e denticolati, quelli interni più grandi sono più piumosi, caduchi e connati alla base. Il colore del pappo varia da bianco a paglierino.

Biologia modifica

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat modifica

La distribuzione delle specie di questo genere è eurasiatica (non tropicale).[2]

Tassonomia modifica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]

La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Saussureinae è una di queste).[8][9][17][18]

Filogenesi modifica

Le specie di questo genere in precedenti trattamenti erano descritte all'interno del gruppo informale (provvisorio da un punto di vista tassonomico) "Jurinea-Saussurea Group". In questo gruppo erano descritti principalmente quattro generi: Dolomiaea, Jurinea, Polytaxis e Saussurea.[8][9][17] In seguito ad ulteriori ricerche e analisi di tipo filogenetico, allorquando il gruppo ha acquisito la sua denominazione definitiva di sottotribù, si sono aggiunti altri nuovi generi.[18][19][20]

Gli ultimi risultati delle analisi di tipo filogenetico sul DNA indicano che Jurinea è polifiletica nella sua circoscrizione attuale. Questo poiché le specie J. gedrosiaca e J. cartilaginea andrebbero collocate nella sottotribù Centaureinae delle Cardueae. Il resto di Jurinea è monofiletico e suddiviso in due cladi principali corrispondenti alla fascia occidentale e orientale dell'area di distribuzione del genere. La sorella del clade di Jurinea è composta dal gruppo di generi Himalaiella Raab-Straube (con 17 specie)[21] e Lipschitziella Kamelin (con 2 specie).[22] Il genere Jurinella, che in precedenza è stato segregato da Jurinea in base alla morfologia dell'achenio, in realtà è congenerica con Jurinea.[20][23]

Il genere Pilostemon (per alcune checklist "incertae sedis")[24] differisce da Jurinea solo per i connettivi dell'antera. Tutti gli altri caratteri diagnostici relativi al genere Jurinea, specialmente in riguardo alla struttura del ricettacolo, dell'achenio e del pappo, si possono trovare almeno in alcune delle sezioni di Jurinea. Pilostemon è quindi considerato un sinonimo del genere di questa voce.[4]

Nella sottotribù Jurinea, da un punto di vista filogenetico, occupa una posizione abbastanza centrale vicino al genere Himalaiella Raab-Straube.[19] Da un punto di vista morfologico è simile al genere Centaurea ma i fiori sono ermafroditi e gli acheni sono pubescenti. Dal genere Carduus differisce in quanto non è spinosa e gli acheni si presentano con 4 - 5 angoli.[10]

I numeri cromosomici delle specie di questo genere variano: 2n = 34 - 36.[8]

Elenco delle specie modifica

Le specie assegnate a questo genere sono 241:[2]

A

B

C

D

E

F

G

H

I

J

K

L

M

N

O

P

R

S

T

V'

W

X

Y

Z

Specie della flora italiana modifica

In italia sono presenti due specie del genere Jurinea:[10][25]

  • il fusto ha uno sviluppo normale (3 - 6 dm); i lobi delle foglie sono strettamente lanceolati;
Jurinea mollis (L.) Rchb. - Cardo del carso: il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Sud Est Europeo; l'habitat tipico sono i prati aridi steppici; in Italia è una specie rara e si trova con discontinuità su tutto il territorio fino ad una quota da 300 a 1.700 m s.l.m..
  • il fusto è ridotto (0 - 5 cm); i lobi delle foglie hanno delle forme ovate;
Jurinea bocconei Guss. - Cardo di Boccone: il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros); il tipo corologico è Endemico (Sicilia); l'habitat tipico sono i pendii rupestri e i macereti calcarei; in Italia è una specie rara e si trova solo in Sicilia fino ad una quota da 1.200 a 1.600 m s.l.m..

Sinonimi modifica

Alcuni sinonimi di questa voce:[2][8]

  • Aegopordon Boiss.
  • Anacantha Sojak
  • Derderia Jaub. & Spach
  • Hyalochaete Dittrich & Rech.f.
  • Jurinea Cass.
  • Jurinella Jaub. & Spach
  • Microlonchoides P.Candargy
  • Modestia Kharadze & Tamamsch.
  • Pilostemon IIjin
  • Outreya Jaub. & Spach
  • Perplexia Iljin

Alcune specie modifica

Note modifica

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  3. ^ Pignatti 1982, pag. 167.
  4. ^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  5. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  6. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  7. ^ Judd 2007, pag.517.
  8. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 137.
  9. ^ a b c Funk & Susanna 2009, pag. 303.
  10. ^ a b c Pignatti 2018, vol.3 pag.967.
  11. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 4.
  12. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  13. ^ Judd 2007, pag. 523.
  14. ^ Judd 2007, pag. 520.
  15. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  16. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  17. ^ a b Barres et al. 2013.
  18. ^ a b Herrando et al. 2019.
  19. ^ a b Yuan et al. 2015.
  20. ^ a b Szukala et al. 2019.
  21. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  22. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  23. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  24. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  25. ^ Pignatti 2018, Vol. 4 pag. 885.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Jurinea Royal Botanic Gardens KEW - Database