Kō Shibasaki

attrice e cantante giapponese
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Kō Shibasaki (柴咲コウ?, Shibasaki Kō; Tokyo, 5 agosto 1981) è un'attrice e cantante giapponese.

Kō Shibasaki
柴咲コウ
NazionalitàBandiera del Giappone Giappone
GenereJ-pop
Periodo di attività musicale1998 – in attività
Strumentovoce
EtichettaVictor Entertainment, Stardust Promotion
Album pubblicati11
Studio8
Raccolte3
Sito ufficiale

Biografia modifica

Kō Shibasaki nasce a Tokyo nel 1981, e sin da piccola dimostra di avere grande talento per la recitazione. A 12 anni viene scelta per alcune pubblicità giapponesi, mentre a 14 entra per la prima volta nel mondo dello spettacolo, interpretando diversi ruoli da protagonista in vari telefilm di scarso successo, che non le danno prestigio, ma che le sono serviti a entrare nel giro. È scelta dal regista Kinji Fukasaku per un ruolo fondamentale nel film Battle Royale del 2000. L'appena diciannovenne Shibasaki interpreta la terribile Mitsuko Soma, diavolo satanico con tanto di falce e stun gun. Grazie a questa complessa interpretazione la ragazza viene richiesta per altri film, e nello stesso anno gira Tokyo Raiders - Nell'occhio dell'intrigo, mentre l'anno successivo è la volta di Go e Drive.

Nel 2003 ritorna in televisione nel telefilm Good Luck!!, serie di grande successo che la farà ritornare nota al di fuori del suo continente dopo il grande successo di Battle Royale, ma che le farà rifiutare un ruolo internazionale: il regista Quentin Tarantino la sceglie infatti per un ruolo nel suo Kill Bill, ma l'attrice giapponese non cede alla proposta del regista statunitense. La Shibasaki, impegnata con Good Luck!! e nella registrazione di nuovi brani come Invitation, rifiuta a malincuore il ruolo che verrà cancellato di Yuki, sorella gemella di Gogo Yubari, interpretata dalla celebre Chiaki Kuriyama, con la quale Kō e Chiaki aveva lavorato nel film Battle Royale.

Sarebbe dovuto, inoltre, essere il personaggio di Yuki (che significa neve) ad accoltellare l'uomo d'affari ai genitali nella famosa scena e sempre lei che avrebbe dovuto vendicarsi a sua volta dopo l'uccisione di Gogo, che sarebbe dovuta avvenire davanti ai suoi occhi e in modo diverso: una sanguinante Gogo avrebbe cercato di scappare salendo le scale, ma la sposa l'avrebbe afferrata con la catena rotante, colpendola alla testa con la palla di piombo, facendola rotolare a terra morta. L'episodio in cui Yuki si vendica della sposa, venendo però uccisa, sarebbe dovuto comparire all'inizio del primo volume subito dopo l'uccisione di Vernita Green, e il suo titolo era La vendetta di Yuki.

Gira invece il film horror The Call - Non rispondere del regista Takashi Miike, affiancata dalla celebre Anna Nagata, che interpreta il ruolo della sua migliore amica, prima vittima del misterioso killer. Shibasaki invece ricopre il ruolo di Yumi, la protagonista che risolverà il terribile caso.

Carriera nella musica modifica

Kō esordisce come cantante con la Trust my feelings. Successivamente interpreta una serie di brani per la televisione, molti dei quali sigle famose di celebri spot giapponesi. Con Rui e Nemurenai yoru wa nemuaranai yume wo pubblica il suo primo album, Mitsu. La star diventa la cantante giapponese del momento e viene considerata l'erede di Meiko Kaji.

Il suo singolo di maggior successo è sicuramente Invitation, nel cui videoclip la giovane Kō, con un insolito caschetto castano e una vestaglia blu guarda all'orizzonte da un terrazzo giapponese e lancia degli aeroplanini di carta colorata contenenti un messaggio, presumibilmente un invito, a due giovani innamorati. Uno dei due lo riceve per primo e comincia a correre alla ricerca disperata del suo amore taciuto, ma ben presto anche l'altra riceve l'insolito messaggio e corre a perdifiato. Le inquadrature si soffermano sui corpi dei giovani intenti a correre mentre la Shibasaki canta spensierata sotto un cielo celeste dalle nuvole sfumate. Finalmente i due riescono ad incontrarsi e si scambiano gli inviti. La cantante li osserva e se ne va, mentre i due si stringono lentamente le mani e l'ultimo aeroplanino vola nel cielo.

Altri brani importanti della cantante sono Kage, sigla del dorama Byakuyakō del 2006, Ikutsuka no sora cantato per la colonna sonora del film The Call, e A no hito ko no hito. Nel videoclip di Katachi arumono la cantante è intenta ad osservare una boccia di vetro con due pesci rossi. La forza dei sensi e del vento è molto presente in questo video ambientato in una bellissima casa giapponese dal sapore ottocentesco e della natura, dominata dalla sensitività e dalla purezza.

Filmografia modifica

Cinema modifica

Dorama modifica

Discografia modifica

Album modifica

  • Mitsu

Singoli modifica

  1. "Trust My Feelings" – Released July 24, 2002
  2. "Tsuki no Shizuku" (月のしずく?) (as Rui) – January 15, 2003
  3. "Nemurenai Yoru wa Nemuranai Yume o" (眠レナイ夜ハ眠ラナイ夢ヲ?) – June 4, 2003
  4. "Omoide Dake de wa Tsurasugiru" (思い出だけではつらすぎる?) – September 3, 2003
  5. "Ikutsuka no Sora" (いくつかの空?) – January 14, 2004
  6. "Katachi Aru Mono" (かたちあるもの?) – August 11, 2004
  7. "Glitter" – February 16, 2005
  8. "Sweet Mom" – October 5, 2005
  9. "Kage" (?) – February 15, 2006
  10. Invitation – August 9, 2006
  11. "Actuality" – December 6, 2006]
  12. "At Home" – February 21, 2007
  13. "Hitokoi Meguri" (ひと恋めぐり?) – March 28, 2007
  14. "Prism" (プリズム?) – May 30, 2007
  15. "Kiss Shite" (KISSして?) (as Koh+; collaboration with Masaharu Fukuyama) – November 21, 2007
  16. "Yoku Aru Hanashi (Mofuku no Onna Hen)" (よくある話~喪服の女編~?) – June 4, 2008
  17. "Saiai" (最愛?) (as Koh+) – October 1, 2008
  18. "Kimi no Koe" (digital single) – September 13, 2008
  19. "Taisetsu ni Suru yo" (大切にするよ?) – March 4, 2009
  20. "Lover Soul" (ラバソー~lover soul~?) – September 16, 2009 (number 3) (24,338 copies sold)
  21. "Honto Da yo" (ホントだよ?) – April 14, 2010
  22. "Euphoria" – November 10, 2010[1] (collaboration with Androp)
  • Tsuzuki No Hara
  • Shura No Hana
  • Oboro
  • Kasaki
  • Shizukana Hibi No Kaidan Wo (con i Dragon Ash)
  • Shikoku
  • Domo
  • A no Hito Ko No Hito

Note modifica

  1. ^ ASV減税: ASV減税の導入と車両の安全性, su kou-euphoria.jp. URL consultato il 28 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2014).

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN275551510 · ISNI (EN0000 0003 8444 9456 · LCCN (ENno2012061489 · GND (DE137286856 · BNF (FRcb15084808f (data) · NDL (ENJA001332421 · WorldCat Identities (ENlccn-no2012061489