Leucoagaricus leucothites

specie di fungo
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La Lepiota Naucina (Leucoagaricus leucothites (Vittad.) Wasser, 1977) è un elegante fungo bianco basidiomicete della famiglia Agaricaceae.[1]

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Leucoagaricus Leucothites
Leucoagaricus leucothites
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoFungi
DivisioneBasidiomycota
SottodivisioneAgaricomycotina
ClasseAgaricomycetes
SottoclasseAgaricomycetidae
OrdineAgaricales
FamigliaAgaricaceae
GenereLeucoagaricus
SpecieL. leucothites
Nomenclatura binomiale
Leucoagaricus leucothites
(Vittad.) Wasser, 1977
Nomi comuni
  • Lepiota Naucina
  • (FR) Lépiote pudique
  • (DE) Rosablätteriger Schirmpilz
Leucoagaricus leucothites
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
libere
Sporata
rosa
Velo
presenza di anello membranoso, fragile e sottile [[File:|35px]]
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
sconsigliato

Descrizione della specie

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Leucoagaricus leucothites

Cappello

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4-10 cm di diametro, carnoso, prima convesso od ovoidale ed infine appiattito, bianco o lievemente cinerognolo o giallastro o nocciola chiaro, con cuticola serica e liscia o fioccosa.[2][3]

Lamelle

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Libere, o libere al gambo con collarium; fitte, sottili, bianche, poi rosee nel fungo maturo.[2][4][3]

5-11 x 0,7-1,4 cm, slanciato, bulboso alla base, concolore con il cappello, liscio o fibrilloso, prima pieno poi cavo. Volva assente.[4][2][3]

Bianco, piccolo, membranaceo, abbastanza persistente e a volte fugace.[2][3]

Bianca, immutabile, spessa e tenera, giallognola o nocciola quella degli esemplari stagionati, odore e sapore gradevoli e non caratteristici.[2][5]

Caratteri microscopici

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Spore

Ellittiche, bianche, leggermente rosate in massa, 7–9 x 5–6 µm.[3][4]

Cheilocistidi

Sagomate, con dimensioni di 28-39 x 7-12 µm.[3]

Habitat

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Frequente nei terreni coltivati e nelle zone erbose, fruttifica dalla primavera all'autunno, al margine di strade, di boschi, in parchi, giardini, dune sabbiose. È diffusa in Nord America e in Europa. Non comune.[5][4][2]

Commestibilità

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Leucoagaricus leucothites

In precedenza il Leucoagaricus Leucothites era considerato commestibile, ma il suo consumo è sconsigliato dato che sono state registrate alcune reazioni allergiche e intossicazioni gastrointestinali di carattere incostante ed è facilmente confondibile con amanite velenose.[2][4]

Tassonomia

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Sinonimi e binomi obsoleti

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  • Agaricus leucothites Vittad., Descr. fung. mang. Italia: 310 (1835)
  • Lepiota naucina var. leucothites (Vittad.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 43 (1887)
  • Lepiota leucothites (Vittad.) P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43(2): 177 (1960)
  • Leucoagaricus carneifolius var. leucothites (Vittad.) Bon, Docums Mycol. 7(nos 27-28): 21 (1977)
  • Leucoagaricus leucothites (Vittad.) Wasser, Ukr. bot. Zh. 34(3): 308 (1977) f. leucothites
  • Leucoagaricus leucothites (Vittad.) Wasser, Ukr. bot. Zh. 34(3): 308 (1977) var. leucothites
  • Agaricus holosericeus Fr., Epicr. syst. mycol. (Upsaliae): 16 (1838)
  • Lepiota holosericea Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 67 (1874) var. holosericea
  • Lepiota holosericea Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 67 (1874)
  • Lepiota holosericea Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 67 (1874) f. holosericea[6]

Specie simili

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Può confondersi con le amanite bianche mortali, per cui si consiglia di prestare molta attenzione.
Può essere confuso con un prataiolo quando il cappello non è ancora dischiuso, ma quest'ultimo, a differenze della mazza di tamburo liscia, ha le lamelle rosate che divengono bruno-nerastre a maturità.[4]

  1. ^ (EN) Leucoagaricus leucothites, in Index Fungorum, CABI Bioscience.
  2. ^ a b c d e f g Lepiota naucina (Fries) P. Kummer, su agraria.org. URL consultato il 27 gennaio 2015.
  3. ^ a b c d e f Leucoagaricus naucinus, su mushroomexpert.com. URL consultato il 27 gennaio 2015.
  4. ^ a b c d e f Leucoagaricus leucothites (Vittadini) Wasser, su mykoweb.com. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2018).
  5. ^ a b Leucoagaricus leucothites, su rogersmushrooms.com. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2014).
  6. ^ Leucoagaricus leucothites (Vittad.) Wasser, su speciesfungorum.org. URL consultato il 27 gennaio 2015.

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