Maccio
Maccio (Masc in dialetto maccese, Mòcc in dialetto comasco) è la metà settentrionale del comune di Villa Guardia, in provincia di Como.
Maccio sede comunale di Villa Guardia | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 45°46′47″N 9°01′27″E / 45.779722°N 9.024167°E |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 22079 |
Prefisso | 031 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Maccesi |
Patrono | S. Maria Assunta |
Giorno festivo | 15 agosto |
Cartografia | |
Geografia fisica Modifica
Maccio occupa il territorio comunale a nord della strada che collega Como a Varese, in una zona collinare orientata verso la valle del Lura.
Storia Modifica
Gli annessi agli Statuti di Como del 1335 citano Mazio tra i comuni che, all'interno della Pieve di Fino, erano incaricati della manutenzione della strada "a stricta que est prope domos de Breda a manu dextra eundo versus Torrigiam usque ad strictam Bevulcham".[1]
La peste del 1630 falcidiò quasi un quinto dei maccesi[2].
Sempre inserito nella stessa pieve anche ai tempi del Ducato di Milano, nel 1751 Maccio risulta essersi già redento dall'infeudazione (redenzione per la quale, in quell'anno, era ancora soggetto a un pagamento quindecennale) e comprendere anche le cassine di Masino, Basterna, Masano, “San Vittore”, “Cassina Sordello”, Lanigalli e “Cassina al Macoe”.[1]
Nel 1753 il territorio di Maccio si estese al cassinaggio di Brusada, a quel tempo facente parte del comune di Gironico al Monte dopo che fino almeno al 1751 aveva costituito un comune autonomo della Pieve di Uggiate.[3] Alla stessa pieve faceva parte anche il comune di Macciasca, che nel 1751 risultava anch'esso libero dall'infeudazione (pur essendo anch'esso ancora soggetto al suddetto pagamento quindecennale) e che nel 1757 fu definitivamente aggregato a Maccio.[4]
Un decreto di riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia napoleonico datato 1807 sancì l'aggregazione di Maccio a Civello[5] decisione poi cancellata dalla Restaurazione.[6]
Maccio fu definitivamente fuso con Civello in Villa Guardia nel 1928.[7]
Monumenti e luoghi d'interesse Modifica
Architetture religiose Modifica
Nel centro storico di Maccio trova posto il complesso di Santa Maria Assunta comprensivo delle seguenti architetture religiose:[8][9]
- la vecchia Chiesa di Santa Maria Assunta,[10] parrocchiale di Maccio fino al 1893, localmente nota come Chiesetta;[11][12][13]
- la nuova Chiesa di Santa Maria Assunta, attuale sede parrocchiale, dal 2010 conosciuta come Santuario Santissima Trinità Misericordia[14][15][16] o, più semplicemente, come Santuario di Maccio[17][18][19];
- il campanile,[20] costruito nel 1724 in sostituzione di una precedente torre campanaria collocata a fianco della Chiesetta, sul lato opposto rispetto alla parete della chiesa a cui l'odierno campanile risulta addossato[11].
Chiesetta Modifica
La primitiva parrocchiale, anticamente intitolata a Sant'Orsola[21][22], ha probabili origini risalenti al V- VI secolo[23]. All'epoca paleocristiana è databile la raffigurazione di un pesce, ritrovata su una pietra di un muro di quello che un tempo costituiva il campanile della chiesa[24].
La Chiesetta è attestata come sede di cappellania fin dal Duecento.[11][13]
Già nel Trecento, e fino ai due decenni a cavallo tra i secoli XV e XVI, il curato della chiesa di Santa Maria di Maccio aveva giurisdizione anche sulle comunità di Civello e di Montano.[25]
Rifatto nel '400,[23] l'edificio religioso venne successivamente rimaneggiato e ingrandito nei secoli XVII-XVIII.[23][26] I lavori di ampliamento comportarono un cambio di orientazione della struttura, che nel 1701 fu dotata di una nuova facciata.[11] Tra un intervento e l'altro, nel 1524 si registrò la consacrazione dell'altare maggiore[11][13]
Internamente, la Chiesetta è dotata di una volta ellittica che ospita un affresco raffigurante l'Assunzione di Maria. Quest'opera, unitamente alla Cappella di Sant'Orsola e alle raffigurazioni degli Evangelisti parzialmente visibli sui pennacchi della volta, è attribuita alla famiglia di artisti Carlone.[11][13] All'opera di un Aliprandi si devono invece i cornicioni e i restanti stucchi della chiesetta.[11] Se la cappella del Rosario è del 1650, quella dedicata a Sant'Orsola è del primo Settecento, stesso secolo a cui risalgono i pannelli in scagliola che attualmente ornano l'altare maggiore.[11]
Santuario Modifica
La nuova Parrocchiale di Santa Maria Assunta,[27] eretta alla fine dell'Ottocento[23][8] e conclusa nel 1893[13], è riconosciuta come santuario diocesano dedicato alla «Santissima Trinità Misericordia», approvato il 27 ottobre 2010 (a partire dal 28 novembre 2010, prima domenica d'Avvento 2010) con decreto vescovile di Diego Coletti[28].
Estratto della comunicazione letta dal vescovo il 10 gennaio 2010 al termine della visita pastorale e consegnata alla comunità parrocchiale di Maccio in forma scritta: «Mi viene riferito di particolari esperienze di preghiera che si svolgono nella chiesa parrocchiale. In questi casi credo che si debba evitare da un lato l'ingenuità di chi pretende di sapere già e di poter esprimere giudizi e valutazioni definitive, e dall'altro lo scetticismo che impedisce di mettersi in ascolto di quanto potrebbe essere ricevuto come dono di Dio. Restiamo umili, attenti e prudenti, evitando chiacchiere inutili, in un atteggiamento di rispetto e di discrezione, e rimaniamo in attesa di capire e di giungere ad una valutazione serena e obiettiva, come la Chiesa sa di dover fare, e fa, in casi di questo genere. Accompagniamo questa attesa con molta preghiera e con la docilità e la serenità che dovrebbero essere tipiche di una comunità di figli di Dio».
La chiesa nuova conserva una serie di dipinti mariani, tra i quali: una pala d'altare della Beata Vergine Assunta, una Nascita di Maria attribuita a Jusepe de Ribera, una Visita a Elisabetta ispirata allo stile del Caravaggio e una Assunta trasportata nel 1784 dal soppresso monastero di benedettine di San Lorenzo in Como.[29] La pala, dipinta nel 1595 da Cesare Carpano, proviene invece dalla precedente parrocchiale di Maccio,[11] dove si trovava anche l'altare marmoreo realizzato a partire dal 1770 da Antonio Monzino[11].
Architetture civili Modifica
Alle spalle del complesso di Santa Maria Assunta si trova Villa Natta, risalente al XVIII secolo[30].
Infrastrutture e trasporti Modifica
Attraversata dalla via Varesina, (Strada statale 342 Briantea), fra il 1910 e il 1955 la località era servita da una fermata posta lungo la Tranvia Como-Appiano Gentile-Mozzate[31].
Amministrazione (fino al 1928) Modifica
Elenco dei Sindaci[32]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1860 | 1862 | Pietro Maderni | Sindaco | ||
1863 | 1866 | Francesco Pellegrini | Sindaco | ||
1866 | 1866 | Gaetano Gini | Sindaco | (facente funzione) | |
1867 | 1871 | Pietro Guggiari | Sindaco | ||
1896 | 1896 | Giuseppe Zerega | Sindaco | ||
1897 | 1899 | Domenico Verga | Sindaco | (facente funzione) | |
1899 | 1902 | Santiago Corti | Sindaco | ||
1902 | 1920 | Domenico Verga | Sindaco | ||
1920 | 1923 | Giulio Colombo | Sindaco | ||
1923 | 1926 | Domenico Verga | Commissario prefettizio | ||
1927 | 1928 | Luigi Ceriani Sebregondi | Podestà |
Note Modifica
- ^ a b Comune di Maccio, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 23 maggio 2020.
- ^ Borghese, p.454.
- ^ Comune di Brusada, sec. XVII - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 23 maggio 2020.
- ^ Comune di Macciasca, sec. XVII - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 23 maggio 2020.
- ^ Comune di Maccio, 1798 - 1809 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 23 maggio 2020.
- ^ Comune di Maccio, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 23 maggio 2020.
- ^ Comune di Maccio, 1859 - 1928 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 23 maggio 2020.
- ^ a b Chiesa di S. Maria Assunta, Piazza XI Febbraio - Villa Guardia (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 3 gennaio 2020.
- ^ Chiesa di S. Maria Assunta - complesso, Piazza Italia - Villa Guardia (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ Chiesa di S. Maria Assunta, su lombardiabeniculturali.it.
- ^ a b c d e f g h i j INAGUARATI I RESTAURI DELLA CHIESETTA DI MACCIO, su trinitamisericordia.net. URL consultato l'11 febbraio 2022.
- ^ Restaurata la chiesetta di Maccio È spuntata una corona, su laprovinciadicomo.it. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ a b c d e Paola Mascolo, Restaurata la chiesetta, spunta la corona (PDF), in La Provincia, 18 ottobre 2021. URL consultato l'11 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2022).
- ^ Santuario SS. Trinità Misericordia - Maccio di Villa Guardia - Como, su trinitamisericordia.net. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ (EN) Villa Guardia anniversario del Santuario della "Santissima Trinità Misericordia", su comolive.it. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ Domani la santa messa su Etv in diretta da Maccio, su EspansioneTv, 17 aprile 2021. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ Maccio, il Santuario festeggia il suo decennale – Corriere di Como, su webcache.googleusercontent.com. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ Santuario di Maccio, altare recintato: avvicinabile una volta all'ora, su QuiComo. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ Apparizione della madonna al Santuario di Maccio a Villa Guardia, su QuiComo. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ Campanile della Chiesa di S. Maria Assunta, Piazza Italia - Villa Guardia (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ Parrocchia di Santa Maria Assunta, sec. XVI - [1989] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ Luoghi di culto - Chiesa di Santa Maria Assunta già Sant'Orsola - Necrologie La Repubblica, su necrologie.repubblica.it. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ a b c d Mappe, su comune.villaguardia.co.it. URL consultato il 3 gennaio 2020.
- ^ Mascetti, p. 16.
- ^ Mascetti, pp. 17-36.
- ^ Chiesa di S. Maria Assunta, Piazza Italia - Villa Guardia (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 3 gennaio 2020.
- ^ Il maestro silenziosoche vede la Madonna, su lastampa.it, 8 aprile 2012. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ Maccio di Villa Guardia – Santuario Santissima Trinità Misericordia – Santuari Diocesani, su santuari.diocesidicomo.it. URL consultato il 3 gennaio 2020.
- ^ Borghese, p. 455.
- ^ Villa Natta, Via Silvio Pellico, 3 - Villa Guardia (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 3 gennaio 2020.
- ^ Francesco Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, TIBB, Edizione speciale fuori commercio, Milano, novembre 1987.
- ^ Comune di Villa Guardia Elenco dei sidaci Archiviato il 15 marzo 2017 in Internet Archive.
Bibliografia Modifica
- Annalisa Borghese, Villaguardia, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992.
- Mario Mascetti, Civello una chiesa una storia, Como, Edizioni New Press, 1993.
Altri progetti Modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maccio
Collegamenti esterni Modifica
Sito del Santuario diocesano della SS. Trinità Misericordia, su trinitamisericordia.net.