Melazzo

comune italiano

Melazzo (Mlass in piemontese, Mräss in dialetto Monferrino) è un comune italiano di 1 295 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte.

Melazzo
comune
Melazzo – Stemma
Melazzo – Bandiera
Melazzo – Veduta
Melazzo – Veduta
Veduta del castello
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Amministrazione
SindacoPiero Luigi Pagliano (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate44°38′42″N 8°25′34″E / 44.645°N 8.426111°E44.645; 8.426111 (Melazzo)
Altitudine254 m s.l.m.
Superficie19,74 km²
Abitanti1 295[1] (30-11-2019)
Densità65,6 ab./km²
FrazioniArzello, Caliogna
Comuni confinantiAcqui Terme, Bistagno, Cartosio, Castelletto d'Erro, Cavatore, Terzo
Altre informazioni
Cod. postale15010
Prefisso0144
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT006092
Cod. catastaleF096
TargaAL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 695 GG[3]
Nome abitantimelazzesi
Patronosan Bartolomeo
Giorno festivo24 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Melazzo
Melazzo
Melazzo – Mappa
Melazzo – Mappa
Mappa del comune di Melazzo all'interno della provincia di Alessandria
Sito istituzionale

Il comune è situato nella valle dell'Erro, in prossimità della confluenza con il fiume Bormida.

Storia modifica

Nel Castello di Melazzo nacque, nel 1004, San Guido, dei Conti di Acquesana, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e patrono della città di Acqui Terme e della Diocesi di cui fu vescovo dal 1034 al 1070. Egli donò i propri diritti signorili alla chiesa di Acqui, che ottenne conferma del possesso nel 1039 e nuovamente nel 1052 dall'imperatore Enrico III. All'inizio del XIII secolo Melazzo fu sottoposto al controllo del Comune di Acqui. In seguito entrò a far parte del marchesato del Monferrato. Tra il 1330 ed il 1333 trovò asilo nel Castello di Melazzo il re d'Inghilterra Edoardo II Plantageneto per sfuggire alla cattura ed al tentativo di assassinio ordito dalla moglie Isabella di Francia.

Simboli modifica

Lo stemma del comune di Melazzo, è stato concesso con regio decreto del 9 aprile 1914.[4]

«Stemma d'argento, al capo di rosso, caricato di tre api d'oro, ordinate in fascia. Motto: Mellis ex labore dulcedo. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi di interesse modifica

Castello di Melazzo modifica

Le origini del locale castello sono antecedenti all'anno 1000: l'edificio attuale conserva ancora parti del Basso Medioevo rimaneggiate o integrate da restauri in stile neogotico (XIX-XX secolo), ad esempio per quanto riguarda le merlature delle mura.

All'interno, una lapide ricorda il fatto storico secondo cui Edoardo II Plantageneto, re d'Inghilterra, dopo essere stato deposto dal figlio, non sarebbe stato ucciso nel castello di Berkeley nel 1327, ma avrebbe trovato rifugio in Italia trascorrendo a Melazzo parte dei suoi ultimi anni.

Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo modifica

La chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo (XVIII secolo) e, ultimamente, di San Guido, contiene decorazioni in stile barocco piemontese; l'omonima pieve di San Bartolomeo, non più esistente, si trovava nel fondovalle tra il rio Caliogna e il torrente Erro. L'adiacente oratorio, intitolato al martire domenicano san Pietro Martire, risale almeno al XVI secolo e conserva interessanti arredi barocchi.

Il Quartino modifica

Nei pressi del paese sorge la villa del Quartino (XVII-XVIII secolo) costruita dalla famiglia Scati, cui appartenne Costanza Scati, dama di compagnia della regina Maria Adelaide di Savoia.

Castello di Montecrescente modifica

Sulla opposta sponda dell'Erro, in cima al colle di Montecrescente, sorge un fortificazione a pianta ottagonale, con quattro torri angolari "a filo", nota anche con il nome di Tinazza, per la forma che ricorda quella di un tino capovolto. Eretta nel XIV secolo, sorvegliava lo sbocco delle valli della Bormida e dell'Erro.

Chiesa di San Secondo modifica

La chiesa di San Secondo, attualmente isolata tra i campi presso la borgata omonima, è un edificio romanico del XII secolo, originariamente con pianta a tau e triabsidato (ne sopravvivono soltanto due) secondo un modello architettonico relativamente frequente in diocesi di Acqui.

Acquedotto Romano modifica

Nel territorio di Melazzo, nei pressi della foce del rio Caliogna, sulla sponda sinistra, si può vedere un tratto di ciò che resta dell'acquedotto romano [5]. L'opera, che risale al I secolo d.C., era lunga circa 13 km, aveva origine dal territorio di Cartosio e terminava ad Acqui Terme valicando il fiume Bormida su imponenti archi ancora visibili (uno dei simboli di Acqui Terme [6]). Il condotto aveva una sezione di cm 120 di altezza e cm 40 di larghezza, la volta era a botte, era intonacato internamente ed appoggiava su una vena di marna. Tutto l'acquedotto manteneva una pendenza media di 1,60 m x 1000 m. Fino agli anni ottanta del '900 si pensava che il punto di captazione delle acque fosse in località Tempuccio di Cartosio; durante i lavori di consolidamento degli argini nei pressi del ponte in località Colombara, il gruppo speleologico del CAI di Acqui Terme scoprì che era situato più a monte presumibilmente in località Lago Scuro [7].

 
Vista esterna dell'Acquedotto Romano
 
Vista interna dell'Acquedotto Romano

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[8]

Cultura modifica

Feste modifica

  • Festa patronale con raviolata il 24 agosto
  • Sagra dello Stoccafisso (mese di aprile). Durante questa festa si svolge una gara a dir poco singolare, che consiste nel lancio di uno stoccafisso lungo la via che circonda il castello medievale: vince la coppia di partecipanti che compie il percorso con il numero minore di lanci.

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
5 giugno 1985 28 maggio 1990 Andrea Caratti Democrazia Cristiana Sindaco [9]
28 maggio 1990 24 aprile 1995 Emilio Rapetti - Sindaco [9]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Emilio Rapetti centro Sindaco [9]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Marino Ghiglia lista civica Sindaco [9]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Diego Vincenzo Caratti lista civica Sindaco [9]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Diego Vincenzo Caratti lista civica Insieme per migliorare Sindaco [9]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Piero Luigi Pagliano lista civica Serietà esperienza Sindaco [9]
26 maggio 2019 in carica Piero Luigi Pagliano lista civica Insieme a Voi per Melazzo Sindaco [9]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2019.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Melazzo, decreto 1914-04-09 RD, concessione di stemma, su dati.acs.beniculturali.it.
  5. ^ Vittorio Scati, Antichità acquensi, Studi Storico-Topografici e Notizie di alcuni scavi antichi e recenti, Torino, Stamperia Reale della ditta G.B. Paravia e C., 1887.
  6. ^ Alberto Bacchetta e G.B. Garbarino, L'acquedotto romano, De Ferrari, 2006.
  7. ^ Soprintendenza Archeologica del Piemonte, estratto dal Bollettino di Archeologia del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, 13-14-15 - Gennaio-Giugno 1992, Scavi e scoperte, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1992.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  9. ^ a b c d e f g h Anagrafe degli amministratori locali e regionali

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN245444855 · GND (DE7572894-1
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