Mondo senza fine (film)

film del 1956 diretto da Edward Bernds

Mondo senza fine (World Without End) è un film del 1956 scritto e diretto da Edward Bernds.

Mondo senza fine
Locandina realizzata da Reynold Brown
Titolo originaleWorld Without End
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1956
Durata80 min
Generefantascienza
RegiaEdward Bernds
SoggettoEdward Bernds
SceneggiaturaEdward Bernds
FotografiaEllsworth Fredericks
MontaggioEda Warren
Effetti specialiIrving Block, Jack Rabin, Milt Rice
MusicheLeith Stevens
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

È il primo film a trattare di viaggi nel tempo e paradossi spazio-temporali e anche il primo film di fantascienza a essere distribuito in CinemaScope (benché il primo film girato con questa tecnica fosse stato Il pianeta proibito del 1956, questo venne distribuito successivamente).[1]

Trama modifica

 
Una scena del film

Anno 1957: Alcuni astronauti sono impegnati nel rilevare dati su una possibile colonizzazione del pianeta Marte; quando la strumentazione di bordo va in avaria, l'equipaggio sviene, e al risveglio scopre di essere atterrato su un pericoloso pianeta sconosciuto, dall'atmosfera però abbastanza respirabile.

In poco tempo però gli astronauti si rendono conto di essere capitati non su un altro pianeta, bensì sulla Terra del futuro nell'anno 2508, che ha vissuto la guerra nucleare nel 2188 e la cui popolazione si è nascosta nel sottosuolo.

Critica modifica

«Come molti film di fantascienza degli anni '50, anche questo non sfugge all'inesorabile giudizio del tempo. La sceneggiatura si dibatte tra incredibili ingenuità [...] La tensione del racconto è diluita dal solito intermezzo sentimentale [...] e dalla presenza di un traditore [...], ma, nel complesso, il film rinnova gli schemi dell'avventura spaziale in voga in quel periodo, proponendosi, almeno nelle intenzioni, come originale rielaborazione del racconto The Time Machine di H.G. Wells. Lo spunto del salto nel tempo [...], la descrizione del mondo futuro diviso, l'implicito allarme su una tecnologia bellica autodistruttiva, sono tutti elementi interessanti: il vero difetto è la regia di Berns che, pur avendo a disposizione un budget consistente e un cast di buoni professionisti, si limita a giocare sugli stereotipi [...]»

Note modifica

  1. ^ Bill Warren, World Without End, in Keep Watching the Skies!, vol. I (1950-1957), MacFarland, Jefferson 1982, pp. 310-312
  2. ^ Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Mondo senza fine, in Fantafilm. URL consultato il 4 dicembre 2013.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica