Myotis brandti

specie di pipistrello
(Reindirizzamento da Myotis brandtii)

Il vespertilio di Brandt (Myotis brandtii Eversmann, 1845) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'Ecozona paleartica.[1][2]

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Vespertilio di Brandt
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Vespertilionidae
Sottofamiglia Myotinae
Genere Myotis
Specie M.brandtii
Nomenclatura binomiale
Myotis brandtii
Eversmann, 1845
Areale

     M.b.brandtii

     M.b.gracilis

Descrizione modifica

Dimensioni modifica

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 39 e 51 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 33 e 39 mm, la lunghezza della coda tra 32 e 44 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 9 mm, circa il 55% della lunghezza della tibia, la lunghezza delle orecchie tra 12 e 17 mm, un'apertura alare fino a 24 cm e un peso fino a 9 g.[3]

Aspetto modifica

La pelliccia è lunga, soffice ed arruffata. Le parti dorsali sono bruno pallide, con dei riflessi dorati, mentre le parti ventrali sono grigie chiare, talvolta con dei riflessi giallastri. Il muso è marrone. Le orecchie variano dal marrone al marrone chiaro, sono moderatamente lunghe, strette, con il margine esterno quasi diritto nella metà superiore e un incavo a circa metà della sua lunghezza. Il trago è stretto, appuntito, con la base più chiara e lungo circa la metà del padiglione auricolare. Le membrane alari sono brunastre o brunastre chiare e attaccate posteriormente alla base dell'alluce. I piedi sono molto piccoli. L'uropatagio è densamente ricoperto di peli alla base. Il calcar è lungo ed ha un lobo nella parte centrale. Il cranio è stretto e delicato. Il terzo premolare superiore è leggermente fuori dalla linea alveolare. Il pene è rigonfio all'estremità. Il cariotipo è 2n=44 FNa=52.

Ecolocazione modifica

Emette ultrasuoni ad alto ciclo di lavoro sotto forma di impulsi di breve durata a frequenza modulata iniziale di 120 kHz e finale di 25–30 kHz.

Biologia modifica

Comportamento modifica

In estate si rifugia in vivai con circa 100 femmine all'interno delle cavità degli alberi, in nidi di uccelli, bat-boxes e negli edifici, mentre da settembre fino a marzo o aprile entra in ibernazione in gruppi più piccoli di 2-5 esemplari in ricoveri sotterranei come grotte, gallerie, cantine e miniere con temperature di 2-8 °C ed umidità elevata. Rimane appeso alle pareti, alle volte o nelle fessure spesso condividendo i siti con il vespertilio mustacchino, il vespertilio di Daubenton, il pipistrello di Nathusius e il pipistrello nano. L'attività predatoria inizia dopo il tramonto. Il volo è veloce e manovrato. È generalmente sedentario, tuttavia sono stati osservati spostamenti fino a 618 km.

Alimentazione modifica

Si nutre di piccoli insetti non acquatici catturati in volo a non meno di 3-4 metri dal suolo lungo i margini forestali e boschivi, lungo le strade e i sentieri, sulle radure e lungo piccoli corsi d'acqua.

Riproduzione modifica

Danno alla luce un piccolo alla volta a giugno o luglio dopo una gestazione di 50-60 giorni e un trattenimento spermatico durante l'inverno. Gli accoppiamenti avvengono in autunno quando i maschi, dopo aver passato la primavera e l'estate solitariamente, si ricongiungono alle femmine. I neonati aprono gli occhi dopo il terzo giorno di vita e sono in grado di volare dopo 3-4 settimane. Le femmine raggiungono la maturità sessuale dopo due anni. L'aspettativa di vita è fino a 26 anni e 8 mesi.

Distribuzione e habitat modifica

Questa specie è diffusa dall'Europa centro-occidentale fino all'Asia centrale e alla Cina nord-orientale, Siberia sud-orientale e all'isola giapponese di Hokkaidō. In Italia è stata accertata soltanto sul Monte Amiata e nel Parco naturale dell'Alpe Veglia e dell'Alpe Devero in Piemonte, mentre gli individui osservati nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise sono stati recentemente identificati come vespertili di Daubenton.

Vive nei boschi e foreste di latifoglie, foreste di conifere e talvolta in aree abitate fino a 1.800 metri di altitudine.

Tassonomia modifica

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione modifica

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, l'abbondanza e l'assenza di indicazioni circa un eventuale declino della popolazione, classifica M.brandtii come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Hutson, A.M., Spitzenberger, F., Coroiu, I., Aulagnier, S., Juste, J., Karatas, A., Palmeirim, J. & Paunovic, M. 2008, Myotis brandti, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Myotis brandti, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Aulagnier & Al., 2011.

Bibliografia modifica

  • Spagnesi M., De Marinis A.M. (a cura di), Mammiferi d'Italia - Quad. Cons. Natura n.14 (PDF), Ministero dell'Ambiente - Istituto Nazionale Fauna Selvatica, 2002. URL consultato il 27 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2014).
  • Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN 978-88-89999-70-7.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi