Paolo Emilio Sfondrati

cardinale e vescovo cattolico italiano

Paolo Emilio Sfondrati, noto anche come Paolo Camillo Sfondrati (Milano, 21 marzo 1560Tivoli, 14 febbraio 1618), è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano.

Paolo Emilio Sfondrati
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
Incarichi ricoperti
 
Nato21 marzo 1560 a Milano
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo3 settembre 1607 da papa Paolo V
Consacrato vescovo16 dicembre 1607 dal cardinale Alfonso Visconti, C.O.
Creato cardinale19 dicembre 1590 da papa Gregorio XIV
Deceduto14 febbraio 1618 (57 anni) a Tivoli
 
Stemma Sfondrati

Di nobile famiglia originaria di Cremona, era figlio di Paolo Sfondrati, conte della Riviera, e di Sigismonda d'Este. Era inoltre pronipote del cardinale Francesco Sfondrati e nipote di papa Gregorio XIV (Niccolò Sfondrati); a sua volta il cardinale Celestino Sfondrati, O.S.B. era un suo nipote.

BiografiaModifica

Educato sotto la guida dello zio, futuro pontefice, si trasferì a Roma nel 1577 presso la casa della chiesa di Santa Maria in Vallicella, divenendo amico di san Filippo Neri.

Papa Gregorio XIV lo elevò al rango di cardinale della Chiesa cattolica nel concistoro del 19 dicembre 1590, conferendogli successivamente il titolo di cardinale presbitero di Santa Cecilia e facendo di lui quindi un cardinal nipote.[1]

Venne poi nominato governatore di Fermo e legato pontificio in Romagna all'inizio del 1591. Venne anche nominato prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

Fu vescovo di Cremona dal 13 settembre 1607 al 19 giugno 1610 ma non risiedette mai in diocesi, operando tramite delegati. Dal gennaio 1607 al gennaio 1608 fu camerlengo del Collegio dei cardinali. Nel 1610 divenne cardinale vescovo di Albano, mantenendo però in commendam il titolo di Santa Cecilia.

Alla sua morte, la salma venne inumata nella chiesa di Santa Cecilia in Trastevere.

ConclaviModifica

Durante il suo periodo di cardinalato Paolo Emilio Sfondrati partecipò ai seguenti conclavi:

Genealogia episcopale e successione apostolicaModifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

NoteModifica

  1. ^ Papa Gregorio XIV con questo atto inaugurò la pratica di creare cardinali nipoti la cui investitura formale coincideva de facto con la nomina, separandola così dalla prassi ordinaria seguita per gli altri cardinali (vedi: Gianvittorio Signorotto, Maria Antonietta Visceglia (a cura di), La corte di Roma tra Cinque e Seicento "teatro" della politica europea, Roma, Bulzoni, 1998. p. 144) e, quando si ammalò, autorizzò il nipote Paolo Emilio ad apporre il Fiat ut petitur sulle suppliche rivolte al papa, una prerogativa che fu successivamente tolta su pressione del Sacro Collegio (vedi: Tizon-Germe, Anne-Cécile, Levillain (a cura di), Gregory XIV, 2002, p. 666)

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Collegamenti esterniModifica

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