Patriarcato (antropologia)

Il patriarcato, in antropologia, è un sistema sociale nel quale il potere, l'autorità e i beni materiali sono concentrati nelle mani dell'uomo più anziano dei vari gruppi di discendenza e la loro trasmissione avviene per via maschile, generalmente a vantaggio del primogenito maschio (organizzazione patrilineare).[senza fonte]

StoriaModifica

Nell'età tardo-antica, il rafforzamento del patriarcato arrivò in seguito al regno di Giustiniano I ed all'avvento del diritto bizantino, che cambiò progressivamente le basi dell'unità familiare e le sue funzioni all'interno della società. Tra i provvedimenti più vistosi l'obbligo di fedeltà a carico solo della moglie, e la reintroduzione del dovere di assoluta obbedienza da parte della donna e la sua sottomissione al marito. Col patriarcato si consolida anche la patrimonializzazione dell'eredità, con la trasmissione per linea fissa e maschile dei beni, segnando la fine della linea di discendenza femminile. Si danno così le basi per la genesi del principio di proprietà privata individuale, che comporta il completo jus utendi et abutendi.

Il patriarcato dai possedimenti romano-bizantini arrivò successivamente nella società germanica che non conosceva l'istituto della proprietà privata, ma nemmeno alcun istituto familiare e la schiavitù. Con la sedentarizzazione nasce l'esigenza di una famiglia come struttura autonoma, e successivamente la comune rurale. Tra le strutture giuridiche di base che reggono questi istituti, vi sono la vendetta, l'affratellamento, il prezzo della sposa, l'assenza di testamento ed infine il patriarcato come base dell'autorità.

Nell'XIX secolo l'antropologia evoluzionistica, soprattutto con l'antropologo Lewis H. Morgan, discusse a lungo se il patriarcato rappresentasse uno stadio di sviluppo delle società successivo al matriarcato. Questa ipotesi è stata contestata da più autori per la scarsità di esempi concreti e resti materiali che possano in qualche modo accertare l'esistenza di una sorta di "matriarcato primitivo"

CaratteristicheModifica

Tutte le caratteristiche sopraelencate concorrono a formare la struttura della famiglia medievale, che conferma la fratellanza d'armi (in luogo dell'affratellamento) ma soprattutto:

  • il prezzo della sposa, non più come obbligazione tra gruppi familiari, ma corrisposta direttamente alla sposa, detto mefio;
  • il patriarcato, soprattutto nella discendenza patrilineare e nella totale subordinazione sociale ed economica della donna;
  • la proprietà privata, che ha nel patriarcato una sua condizione essenziale.

Alcuni altri esempi storici di patriarcato possono essere la società mongolica, quella semitica, quella cinese e quella ateniese.

BibliografiaModifica

  • Giuditta Lo Russo, Uomini e Padri. L'oscura questione maschile, Roma, Edizioni Borla, 1995, ISBN 88-263-1129-3.
  • Augenti, Domenico. Momenti e immagini della donna romana. Quasar, 2008.

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