Petreeae

tribù di piante

Petreeae Briq., 1895 è una tribù di piante spermatofite, dicotiledoni appartenenti alla famiglia Verbenaceae.[1][2][3]

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Petreeae

Petrea volubilis
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Verbenaceae
Tribù Petreeae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Lamiales
Famiglia Verbenaceae
Tribù Petreeae
Briq., 1895
Generi

Etimologia modifica

Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Petrea L., 1753 la cui etimologia potrebbe derivare dalla parola "petraeus" (amante delle pietre)[4] ma anche il nome del genere potrebbe essere dato in ricordo di Robert James, Lord Petre (1713-43), patrono della botanica.[5]

Il nome scientifico della tribù è stato definito dal botanico svizzero, e direttore del "Conservatoire Botanique" a Ginevra, John Isaac Briquet (Ginevra, 13 marzo 1870 – Ginevra, 26 ottobre 1931) nella pubblicazione "Naturlichen Pflanzenfamilien - IV, 3a: 144, 157" del 1895.[6][7]

Descrizione modifica

 
Il portamento
Petrea volubilis
 
Le foglie
Petrea volubilis
 
Infiorescenza
Petrea volubilis
 
I fiori
Petrea volubilis
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (5), [C (2+3), A 2+2 o 2] G (2), (supero), drupa/2 nucule[9][11]
  • Il calice, simile ad una corolla, è gamosepalo con delle forme da tubolari a campanulate e termina con 5 lobi più lunghi della parte tubolare (in Xolocotzia i lobi si estendono oltre la corolla). La superficie è costoluta e con venature reticolate. Può essere presente anche una stretta coroncina (altezza da 0,4 a 3,5 mm) situata alla base dei lobi del calice ("calice interno"), i cui lobi si alternano a quelli del calice vero e proprio. Il calice è colorato di blu, violetto, porpora o bianco.
  • La corolla, gamopetala e più o meno attinomorfa, è ipocrateriforme e termina con 5 lobi ruotati. Il tubo talvolta può essere urceolato o imbutiforme. I colori della corolla sono blu, porpora e bianco.
  • I frutti sono delle drupe subcarnose, biloculari (a 2 pireni) con 2 semi per pirene oppure un loculo con un seme per aborto dell'altro. Il frutto è racchiuso nel calice accrescente. Per la specie Xolocotzia il frutto non è conosciuto.

Riproduzione modifica

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama)[15] ma ai tropici anche tramite uccelli quali colibrì (impollinazione ornitogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). Sono possibili anche dispersioni tramite animali (disseminazione zoocora) in quanto alcuni frutti sono appetibili.[3]

Distribuzione e habitat modifica

La distribuzione delle specie di questa tribù è centro-americana con habitat tropicali.

Tassonomia modifica

La famiglia di appartenenza (Verbenaceae), comprendente 34 generi con oltre 1200 specie[3] (secondo altri Autori 36 generi e 1035 specie[9][10]), è suddivisa in 8 tribù.[2] La distribuzione è praticamente cosmopolita con un habitat che varia da quello tropicale a quello temperato. L'appartenenza della famiglia all'ordine delle Lamiales è consolidata a parte alcune differenze morfologiche quali l'infiorescenza non verticillata (comune nelle altre famiglie dell'ordine) e la posizione dello stilo (terminale e non ginobasico).[8]

Filogenesi modifica

Nella struttura filogenetica della famiglia la tribù occupa il posto "basale", quindi è "gruppo fratello" al resto della famiglia, ossia è il primo gruppo ad essersi evoluto nel'ambito delle Verbenaceae.[16] Si valuta che questo evento sia avvenuto circa 42 milioni di anni fa.[2] Dalle analisi delle regioni del DNA dei cloroplasti risulta inoltre che la specie Xolocotzia è nidificata all'interno del genere Petrea. Quest'ultimo quindi potrebbe essere parafiletico.[17]

Composizione della tribù modifica

La tribù si compone di 2 generi e 12 specie:[1][3]

Genere Specie Distribuzione
Petrea
L., 1753
11 America tropicale
Xolocotzia
Miranda, 1965
Una specie:
Xolocotzia asperifolia Miranda
Messico

Note modifica

  1. ^ a b Olmstead 2016.
  2. ^ a b c Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 18 dicembre 2017.
  3. ^ a b c d e Kadereit 2004, pag. 464.
  4. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 21 dicembre 2017.
  5. ^ David Gledhill 2008, pag. 298.
  6. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 21 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  7. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 21 dicembre 2017.
  8. ^ a b Motta 1960, Vol. 3 - pag. 920.
  9. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 502.
  10. ^ a b Strasburger 2007, pag. 852.
  11. ^ Tavole di Botanica Sistematica, su dipbot.unict.it, p. Verbenaceae. URL consultato il 27 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2009).
  12. ^ Zobaa, Pag. 34.
  13. ^ Kadereit 2004, pag. 454.
  14. ^ Musmarra 1996.
  15. ^ The families of flowering plants, su delta-intkey.com, p. Verbenaceae Jaume St-Hil.. URL consultato il 28 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2017).
  16. ^ Marx 2010, pag. 1650.
  17. ^ Marx 2010, pag. 1652.

Bibliografia modifica

  • Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
  • Richard Olmstead, A Synoptical Classification of the Lamiales (PDF), 2016.
  • Kadereit J.W, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales., Berlin, Heidelberg, 2004.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 496, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 2, Bologna, Edagricole, 1982, p. 432, ISBN 88-506-2449-2.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 3, 1960, p. 920.
  • Hannah E. Marx, Nataly O ’ Leary, Yao-Wu Yuan, Patricia Lu-Irving, David C. Tank, María E. Múlgura, and Richard G. Olmstead, A MOLECULAR PHYLOGENY AND CLASSIFICATION OF VERBENACEAE, in American Journal of Botany, vol. 97, n. 10, 2010, pp. 1647-1663 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2015).
  • Nataly O ’ Leary, Caroina Isabel Calvino, Susanna Martinez, Patricia Lu-Irving, Richard G. Olmstead e Maria Ema Mulgura, E VOLUTION OF MORPHOLOGICAL TRAITS IN VERBENACEAE, in American Journal of Botany, vol. 99, n. 11, 2012, pp. 1778-1792 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2017).
  • Mohamed K Zobaa,, Palynology (Spore-Pollen Morphology) (PDF), in Department of Geology - Faculty of Science, Benha University, EGYPT.

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