Pieve Porto Morone

comune italiano

Pieve Porto Morone (Piev Porta Murón in dialetto pavese) è un comune italiano di 2 547 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nel Pavese sudorientale, a breve distanza dalla riva sinistra del Po, al confine con la provincia di Piacenza.

Pieve Porto Morone
comune
Pieve Porto Morone – Stemma
Pieve Porto Morone – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoVirginio Anselmi (lista civica) dal 25-5-2014
Territorio
Coordinate45°06′37″N 9°26′13″E / 45.110278°N 9.436944°E45.110278; 9.436944 (Pieve Porto Morone)
Altitudine58 m s.l.m.
Superficie16,4 km²
Abitanti2 547[1] (31-12-2021)
Densità155,3 ab./km²
FrazioniCasoni, Mezzano, Sartorona
Comuni confinantiArena Po, Badia Pavese, Castel San Giovanni (PC), Costa de' Nobili, Monticelli Pavese, Santa Cristina e Bissone, Zerbo
Altre informazioni
Cod. postale27017
Prefisso0382
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018114
Cod. catastaleG650
TargaPV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 628 GG[3]
Nome abitantipievesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pieve Porto Morone
Pieve Porto Morone
Pieve Porto Morone – Mappa
Pieve Porto Morone – Mappa
Posizione del comune di Pieve Porto Morone nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Storia modifica

Nel 1014 l'imperatore Enrico II concesse Pieve Porto Morone al monastero di San Felice[4]. Nel 1160 il luogo era difeso da una torre posta sul Po[5]. Appare con il nome di Plebs Portus Moroni nel diploma con cui, nel 1164, l'imperatore Federico I concesse a Pavia la giurisdizione sull'Oltrepò Pavese, la Lomellina e anche alcune località periferiche del Pavese (come Pieve Porto Morone) che probabilmente non le appartenevano già. Fu tra i possedimenti dell'antica abbazia di Santa Cristina di Olona, il vicino monastero di fondazione Longobarda, e poi signoria dei conti di Rovescala, discendenti dei conti di Pavia, dal 1228. Appartenne alla Campagna Sottana pavese, e come molti paesi circostanti nel XV secolo fu incluso nel Vicariato di Belgioioso che venne infeudato a un ramo cadetto della casa ducale degli Estensi, che confluì per matrimonio nel 1757 nei principi Barbiano di Belgioioso. Il Vicariato aveva come capoluogo Corteolona (Belgioioso infatti, pur dando il nome al Vicariato, non ne faceva parte).

Nel XVIII secolo gli fu annesso il comune di Casone del Mezzano (l'attuale Casoni), e nel 1866 gli fu aggregato il soppresso comune di Mezzano Parpanese.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 28 ottobre 1982.

«Troncato semipartito: il primo d’azzurro, alla facciata della chiesa parrocchiale del comune; il secondo d'oro, ad un albero di gelso al naturale, sradicato; il terzo d'argento, ad un ponte di barche poste su di un fiume d'azzurro, ondato d'argento. Ornamenti esteriori di Comune.»

Il nome del paese è ricordato dagli elementi dello stemma: la chiesa (pieve), un ponte di barche sul fiume Po e il gelso, detto anche morone.[6]

Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[7]

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Monastero di San Felice, sec. VIII - 1785, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 5 maggio 2021.
  5. ^ Fabio Romanoni, La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale, Bologna, CLUEB, 2023, p. 90, ISBN 978-88-31365-53-6.
  6. ^ Comune di Pieve Porto Morone, su araldicacivica.it.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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