Santa Cristina e Bissone

comune italiano

Santa Cristina e Bissone (Santa Cristina in dialetto pavese[4]) è un comune italiano di 1 830 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nel Pavese orientale, nella pianura alla sinistra dell'Olona.

Santa Cristina e Bissone
comune
Santa Cristina e Bissone – Stemma
Santa Cristina e Bissone – Bandiera
Santa Cristina e Bissone – Veduta
Santa Cristina e Bissone – Veduta
Stazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
CapoluogoSanta Cristina
SindacoElio Giovanni Grossi (lista civica) dal 9-6-2009
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°09′27.22″N 9°23′59.14″E / 45.15756°N 9.39976°E45.15756; 9.39976 (Santa Cristina e Bissone)
Altitudine71 m s.l.m.
Superficie22,42 km²
Abitanti1 830[1] (31-10-2023)
Densità81,62 ab./km²
FrazioniSanta Cristina (sede comunale), Bissone
Comuni confinantiBadia Pavese, Chignolo Po, Corteolona e Genzone, Costa de' Nobili, Inverno e Monteleone, Miradolo Terme, Pieve Porto Morone
Altre informazioni
Cod. postale27010
Prefisso0382
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018139
Cod. catastaleI175
TargaPV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 628 GG[3]
Nome abitantisantacristinesi
Patronosanta Cristina
Giorno festivo24 luglio
Cartografia
Santa Cristina e Bissone – Mappa
Santa Cristina e Bissone – Mappa
Posizione del comune di Santa Cristina e Bissone nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Storia modifica

La storia di Santa Cristina è strettamente legata a quella dell'antica abbazia benedettina di Santa Cristina. Essa venne fondata dal re dei Longobardi Liutprando nella prima metà dell'VIII secolo, con il nome di Sant'Anastasio; nel IX secolo il monastero fu dedicato a santa Cristina. Fino al XII secolo ricevette donazioni da re e imperatori. Nell'XI secolo papa Urbano II pose il monastero sotto la giurisdizione dell'arcivescovo di Milano. Nel 1267 vi fu ospitato Corradino di Svevia. Nel secolo XV il monastero venne dato in commenda; nel 1513 dai benedettini passò ai monaci vallombrosani. Nel 1654 il monastero fu soppresso. Il paese di Santa Cristina si sviluppò attorno al monastero, e nel 1164 è citato nel diploma imperiale con cui Federico I concesse a Pavia la giurisdizione sull'Oltrepò, la Lomellina e la campagna pavese orientale, in cui si trova Santa Cristina. Fu sempre sotto la signoria feudale del monastero, e fece parte della Campagna Sottana di Pavia. Dopo la soppressione del monastero, la signoria passò al Collegio Germanico.
Nel 1841 al comune di Santa Cristina fu unito quello di Bissone. Nel 1863 prese il nome di Santa Cristina e Bissone.

Simboli modifica

Lo stemma è stato adottato nel 1908 con delibera del podestà Carlo Beltramini e ufficialmente riconosciuto con decreto del capo del governo del 14 luglio 1936.[5]

«Partito: al primo d'azzurro alla Badia al naturale; al secondo d'oro, alla biscia viscontea. Ornamenti esteriori da Comune.»

La prima parte ricorda l'abbazia di Santa Cristina che è all'origine dell'abitato, nella seconda il biscione richiama il nome Bissone, che fu località indipendente fino al 1841 quando venne incorporato in Santa Cristina, antico feudo dei Della Pietra, che furono costretti da Regina della Scala, moglie di Bernabò Visconti, a venderle quel territorio, che sarà poi possedimento stabile della famiglia Visconti.

Il gonfalone in uso è un drappo di azzurro.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Amministrazione modifica

Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995)
Sindaco Inizio mandato Fine mandato Lista Coalizione
Giuseppe Francesco Gallotti 1995 1999 Lista civica
Gino Naldi Germano 1999 2004 Lista civica
Giuseppe Francesco Gallotti 2004 2009 Lista civica
Elio Giovanni Grossi 2009 in carica Lista civica

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, UTET, 2006.
  5. ^ D.C.G. di riconoscimento del 14 luglio 1936 (PDF).
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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Controllo di autoritàVIAF (EN167698728 · LCCN (ENn99012554 · GND (DE4569201-4 · J9U (ENHE987007489450305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n99012554
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