Raffaele Gaetano

filosofo e saggista italiano

Raffaele Gaetano (Lamezia Terme, 8 marzo 1964) è un filosofo e saggista italiano.

Raffaele Gaetano. Foto di Massimo Maselli, 2019.

Biografia modifica

Laureato, cum laude, in Estetica presso l'Università della Calabria e in Pedagogia all'Università degli Studi di Messina, ha conseguito il dottorato di ricerca in Estetica e Teoria delle arti all'Università di Palermo.

Allievo del filosofo Elio Matassi, ha insegnato Estetica ed Estetica dell’abitare all'Università di Reggio Calabria. Nello stesso ateneo ha contribuito, con l'allora rettore Alessandro Bianchi e l'urbanista Enrico Costa alla nascita del Master di II livello in Estetica della città, tenendo poi il modulo di Estetica del paesaggio. Ha inoltre insegnato Estetica all'Accademia di belle arti di Catanzaro.

Nel tempo ha rivolto i suoi interessi di studioso all'Estetica del viaggio, ma è noto soprattutto per l’«informatissimo»[1] Giacomo Leopardi e il sublime (Rubbettino), un «lavoro di per sé assai cospicuo, e svolto con passione e correttezza»[2]. Come leopardista ha anche curato l'edizione critica del dialogo di Giuseppe Chiarini Della filosofia leopardiana. Dialogo fra un filosofo giobertiano e un razionalista (Rubbettino), incentrato sulla contrapposizione tra il leopardismo cattolico di Vincenzo Gioberti e quello apertamente materialista e ateo ispirato dalle idee del medico e filosofo tedesco Ludwig Büchner. L'opera, introdotta da un ampio saggio, è stata favorevolmente accolta dalla critica: «Prezioso rimane il contributo critico offerto dalla presentazione di un’opera scarsamente nota, e invece fedele come poche … al pensiero leopardiano»[3]. Nel 2019 ha pubblicato Leopardi e L’Infinito (Pellegrini)[4] e nel 2023 Silenziosa luna e altri sublimi leopardiani (Li - Edizioni Libritalia), nel quale riprende e sviluppa, in collaborazione con l’artista Max Marra, il tema del rapporto tra Giacomo Leopardi e la categoria estetica del sublime.

Altro proficuo filone di ricerca è stato negli anni quello dedicato allo studio del pensiero estetico e delle opere del disegnatore, archeologo e viaggiatore francese Jean-Claude Richard De Saint-Non, confluito nel 2009 nell’edizione del Viaggio Pittoresco (Rubbettino) e nel 2011 nell'opera di grande formato La Calabria nel Viaggio Pittoresco del Saint-Non (Koinè). Nel 2021 è apparso invece Le vedute calabresi del Saint-Non (Koinè). A proposito di quest’ultima opera, caratterizzata come la precedente dalla presenza di un raccoglitore con le tavole in modalità estraibile, Giuseppe Sertoli ha parlato di un «sontuoso volume impeccabilmente pubblicato»[5], mentre l’allora Ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, ha scritto: «Questa magnifica opera, che raccoglie tutte queste splendide vedute della Calabria, costituisce anche una preziosa testimonianza del lavoro eccezionale compiuto dall’abate di Saint-Non e dalla sua équipe e rende omaggio alla vostra bellissima regione e alla sua storia»[6].

Collegati a questo ambito di interessi sono anche i suoi studi sul viaggiatore, pittore paesaggista e scrittore inglese Edward Lear. Tra questi spicca Per la Calabria selvaggia (Iiriti, 2021; Laruffa, 2022). L’opera, incentrata su 109 disegni inediti dell'artista portati alla luce da Gaetano alla Central Library di Liverpool, ha suscitato notevole interesse per il suo ricco apparato di vedute, che getta nuova luce su paesi e paesaggi della Calabria di metà ’800: «Bisogna essere grati per più ragioni a Raffaele Gaetano per la pubblicazione di questo volume, importante nei contenuti e molto elegante nella forma»[7]. Per parte sua Marco Graziosi ha scritto sull’autorevole portale leariano «A Blog of Bosh»: «A very nice tome and well worth having»[8]. Non diverse considerazioni fa lo storico dell'arte Mario Panarello: «Il corpus dei disegni identificati … offre all’autore la possibilità di entrare nel vivo del viaggio calabrese di Lear e di fare emergere il determinante aspetto del paesaggio e le sue suggestioni estetiche»[9]. A Gaetano si deve anche, nel 2023, l’edizione critica del celebre Giornale di viaggio a piedi in Calabria di Lear (Laruffa), basata sulla traduzione di Giuseppe Isnardi, opera che Miriam Conidi ha definito sulle pagine culturali del quotidiano «Gazzetta del Sud» «incisiva e rigorosa»[10]. Declinando i contenuti del Giornale di viaggio, lo studioso ha ulteriormente sviluppato il tema dell’ospitalità in Senza ombre di cerimonie (Pellegrini) del 2020 e In viaggio con Edward Lear (Laruffa) del 2023, ricostruendo in Cronache di un viaggio a piedi nella Calabria del 1847 (Laruffa) del 2022 le tappe di quel malavventurato viaggio e i profili dei personaggi conosciuti dall’artista.

Ha collaborato con diverse riviste di italianistica e di filosofia tra cui: «Coscienza Storica»[11], «Itinerari»[12], «Rivista Calabrese di Storia del ’900»[13]. Approfondendo i rapporti tra Giacomo Leopardi e il Settecento illuminista, si è anche occupato del filosofo materialista Paul Henri Thiry d'Holbach nel saggio La benda sugli occhi (Rubbettino), di cui il filologo classico Sebastiano Timpanaro ha scritto: «Quanto al libro di Raffaele Gaetano sul barone D'Holbach, sono d'accordo nell'apprezzare altamente l'eccezionale preparazione sulla quale è basato e la limpida esposizione»[14].

Ha contribuito in maniera determinante alla conoscenza del filosofo e critico letterario Pietro Ardito attraverso l'edizione critica della sua opera più cospicua, Artista e Critico (Rubbettino), cui hanno fatto seguito la grande mostra-convegno Pietro Ardito. Uno scrittore da ritrovare[15] e il saggio Le idee estetiche di Pietro Ardito (Il Testo Editor). Tra il 2021 e 2022 è stato tra i promotori e organizzatori del convegno Pietro Ardito. Sacerdote, Letterato, Estetico, curandone successivamente gli atti per l’editore Rubbettino.

Dirige le collane Le Stanze di Mnemosine per la Rubbettino e All'insegna del Gatto Foss per la Luigi Pellegrini Editore.

Pensiero modifica

Nelle sue numerose opere Raffaele Gaetano ha elaborato una visione «attiva» del pessimismo leopardiano, filtrata attraverso la lente deformante dell’estetica. Per Gaetano l’estetica non deve limitarsi allo studio delle espressioni artistiche ma, prendendo atto dell’ineluttabilità del dolore umano, «costruire» una nuova visione del mondo la cui manifestazione esemplare è la vita concepita come «opera d’arte». Tale consapevolezza lo ha indotto a spaziare in campi di ricerca diversi e a un tempo complementari, capaci oltre le mode e le apparenze di incidere profondamente nella coscienza moderna: dall’Estetica alla Letteratura di viaggio, dalla Critica alle Forme del linguaggio poetico, dalla Fenomenologia dell’arte alla Storia delle idee. I suoi studi più recenti hanno riguardato la percezione del paesaggio e più in generale le dinamiche legate al ruolo delle categorie del Sublime e del Pittoresco nella letteratura di viaggio. In questa nuova prospettiva di ricerca, visione estetica e percezione del paesaggio sono strettamente legati tra loro, fino a diventare il paradigma di un’idea del mondo che mette al centro l’«uomo-opera d’arte» nel suo tragico rapporto con la natura e l’indecifrabilità dei tempi moderni.

Opere modifica

 
Raffaele Gaetano (2018)

Monografie modifica

  • Beati se non sanno la loro miseria. Formazione e primi sviluppi del concetto di natura nella filosofia di Leopardi, introduzione di Elio Matassi, Cosenza, Periferia, 1996, 2a ed. accresciuta 1997, ISBN 9788849803266.
  • La benda sugli occhi. Teoria della conoscenza, etica e politica in Paul-Henri Thiry D’Holbach, introduzione Vittorio Mathieu, postfazione Ferdinando Abbri, Rubbettino, Soveria Mannelli, Rubbettino, 1999, ISBN 9788872844564.
  • L’autore mio prediletto. In margine al leopardismo di Giuseppe Chiarini, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2001, ISBN 8849801173.
  • Giacomo Leopardi e il sublime. Archeologia e percorsi di una idea estetica, prefazione di Giovanni Lombardo, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2002, ISBN 9788849803266.
  • Rembrandt e lo specchio infranto della modernità, con Max Marra, Milano, Quaderni di Orfeo, 2004.
  • Sull’orlo dell'invisibile. Il sublime nella Calabria del Grand Tour, Vibo Valentia, Monteleone, 2006, ISBN 8880270680.
  • Avanti all’anima mia. Il paesaggio calabrese nello sguardo di Theodore Brenson, Lamezia Terme, Gigliotti Editori, 2010, ISBN 9788886273213.
  • La Calabria nel Viaggio Pittoresco del Saint-non, Lamezia Terme, Koinè, 2011.
  • Avanti all’anima mia. Il paesaggio calabrese nello sguardo di Theodore Brenson, 2a edizione ampliata, Reggio Calabria, Città del Sole, 2014, ISBN 9788873517986.
  • Sull’orlo dell'invisibile. Il sublime nella Calabria dei viaggiatori, Reggio Calabria, Laruffa, 2015, ISBN 9788872214480.
  • Le idee estetiche di Pietro Ardito, Davoli, Il Testo Editor, 2019, ISBN 978-88-99017-29-3.
  • Leopardi e L’Infinito, postfazione di Giuseppe Rando, Cosenza, Pellegrini, 2019, ISBN 9788868227968
  • Senza ombre di cerimonie. Sull'ospitalità nei Diari di viaggio in Calabria di Edward Lear, Cosenza, Pellegrini, 2020, ISBN 9788868228880.
  • Per la Calabria selvaggia. 109 disegni inediti di Edward Lear. Dalla Collezione della Central Library di Liverpool, Reggio Calabria, Iiriti, 2021, ISBN 9788864941653.
  • Per la Calabria selvaggia. 109 disegni inediti di Edward Lear. Dalla Collezione della Central Library di Liverpool, seconda edizione, Reggio Calabria, Laruffa, 2022, ISBN 9788872218532.
  • Edward Lear. Cronache di un viaggio a piedi nella Calabria del 1847, Reggio Calabria, Laruffa, 2022, ISBN 9788872217047.
  • Edward Lear. Giornale di viaggio a piedi in Calabria, traduzione di Giuseppe Isnardi, Reggio Calabria, Laruffa, 2023, ISBN 9788872218372.
  • In viaggio con Edward Lear. Ospitalità e gastronomia nel Giornale di viaggio in Calabria, Reggio Calabria, Laruffa, 2023, ISBN 9788872214664.
  • Alla Tavola del Grand Tour. Ospitalità e gastronomia nella letteratura di viaggio in Calabria, con O. Cavalcanti, Lamezia Terme, Koinè 2022, ISBN 9788894622218.
  • Silenziosa luna e altri sublimi leopardiani, con dieci tavole inedite di Max Marra, Li - Edizioni Libritalia, 2023, pp. 72 (cofanetto + libro), ISBN 9788855483339.
  • Lontananze e Ritorni, introduzione di Giovanna Romanelli, Li - Edizioni Libritalia, 2024, ISBN 9788855483575.
  • Solitudini. Pensieri nella notte di un mattino, Reggio Calabria, Laruffa, 2024, ISBN 978-88-7221-896-9.

Opere su Edward Lear modifica

  • Senza ombre di cerimonie. Sull'ospitalità nei Diari di viaggio in Calabria di Edward Lear, Cosenza, Pellegrini, 2020, ISBN 9788868228880.
  • Per la Calabria selvaggia. 109 disegni inediti di Edward Lear. Dalla Collezione della Central Library di Liverpool, Reggio Calabria, Iiriti, 2021, ISBN 9788864941653.
  • Per la Calabria selvaggia. 109 disegni inediti di Edward Lear. Dalla Collezione della Central Library di Liverpool, seconda edizione, Reggio Calabria, Laruffa, 2022, ISBN 9788872218532.
  • Edward Lear. Cronache di un viaggio a piedi nella Calabria del 1847, Reggio Calabria, Laruffa, 2022, ISBN 9788872217047.
  • Edward Lear. Giornale di viaggio a piedi in Calabria, traduzione di Giuseppe Isnardi, Reggio Calabria, Laruffa, 2023, ISBN 9788872218372.
  • In viaggio con Edward Lear. Ospitalità e gastronomia nel Giornale di viaggio in Calabria, Reggio Calabria, Laruffa, 2023, ISBN 9788872214664.

Curatele modifica

Note modifica

  1. ^ Remo Bodei, Paesaggi Sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia, Milano, Bompiani, 2008, p. 200. Di «indagine molto accurata» parla anche Alberto Folin nel recente: Il celeste confine. Leopardi e il mito moderno dell’infinito, Venezia, Marsilio, 2019, p. 86.
  2. ^ Andrea Gatti, «Giornale Critico della Filosofia Italiana», LXXXV (LXXXVII), s. VII, XXI (2006), pp. 370-375. Altri importanti contributi recensivi sono quelli di Giuseppe Panella in «Campi Immaginabili», nn. 30-31 (2004), pp. 359-364 e di Luigina Parlati in «Letteratura e Società», n. 1 (2003), pp. 115-118. Nella prospettiva del rapporto tra Giacomo Leopardi e Vittorio Alfieri si sofferma varie volte sul saggio di Gaetano anche Sabrina Ferri del «Department of Romance Languages and Literatures» della University of Notre Dame: «Gaetano also notices that the eighteenth-century concept of the natural sublime is a kind of sublime that owes little or nothing to the hypsegorìa of Longinus” (“è un sublime che poco o nulla concede all’hypsegorìa longiniana”) remarking that it is linked to the emergence of “a new sensibility that reacted to … the painful Spaltung between nature and reason” (“una nuova sensibilità che denunciava … la dolorosa Spaltung tra natura e ragione» (https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/10509585.2012.709794). Vi ricorrono pure Barbara Kuhn e Michael Schwarze in: Leopardis Bilder. Immagini e immaginazione oder: Reflexionen von Bild und Bildlichkeit (Gunter Narr Verlag). Il saggio è più volte citato, raccogliendone le principali istanze interpretative, nel lavoro di Glaci Gurgacz della Universidade Federal de Santa Caterina, A poesia non cursos de Estética de Hegel e non Zibaldone de Leopardi (https://repositorio.ufsc.br/bitstream/handle/123456789/99246/307994.pdf?sequence=1&isAllowed=y). L’opera è indicata come Supplemental readings da Antonella Anedda Angioy nel Master of Arts in Lingua, Letteratura e Civiltà Italiana dell’Università della Svizzera Italiana: https://en.bul.sbu.usi.ch/search/courses/6522. Ampie recensioni del libro sono apparse anche su quotidiani nazionali come: «Secolo d’Italia», a firma di Pierfranco Bruni: Leopardi non smette di “insegnare” (9 febbraio 2003, p. 10), e: L’irruenza del sublime (8 luglio 2003, p. 17); su «Avanti!», a firma di Elio Matassi: Giacomo Leopardi e il sublime (19 marzo 2003, p. 3) e su «Gazzetta del Sud», a firma di Giuseppe Rendo (7 aprile 2003, p. 3).
  3. ^ Vedere la recensione di Gilda Policastro, in «La Rassegna delle Letteratura Italiana», n. 2, a. 106, s. IX (2002), pp. 682-683. L’opera è stata recensita anche da altre prestigiose riviste scientifiche. Si segnalano: Elio Matassi in «Letteratura e Società», n. 8. a. III (2001), pp. 93-95; Giovanni Iaquinta, in «Filologia Antica e Moderna», n. 20, a. XI (2001), pp. 211-214; Giuseppe Muraca, in «Il GrandeVetro», n. 156, a. XXV (2001), p. 32; Giuseppe Giordano, in «Itinerari», n. 3, a. XL (2001), pp. 150-153. Sulla stampa nazionale se n’è occupato Pierfranco Bruni, Dialogo leopardiano sulla filosofia e poesia, in «Secolo d’Italia», 7 maggio 2001, p. 16. Inoltre il libro è segnalato da PhilPapers (https://philpapers.org/), indice bibliografico di pubblicazioni accademiche, attinenti alla filosofia e alle discipline umanistiche gestito dal Centre for Digital Philosophy dell’Università dell'Ontario Occidentale: https://philpapers.org/rec/CHIDFL.
  4. ^ Si veda la recensione di Giuseppe Lo Castro sulla rivista «Oblio. Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-Novecentesca», a. IX (2019), nn. 34-35, pp. 167-169 (https://www.progettoblio.com/wp-content/uploads/2021/02/1747.pdf). Secondo Lo Castro, che è professore di Letteratura Italiana all’Università della Calabria: «La consistente ricostruzione di questa mappa è condotta tenendo conto della ricca bibliografia secondaria, ma soprattutto è vagliata sulle presenze nella biblioteca di Monaldo, che possono rafforzare un indizio; contemporaneamente per il prevalente panorama europeo Gaetano si fonda sui testi e in particolare sulle traduzioni dell’epoca che Leopardi poteva consultare, spesso proprio perché presenti nella biblioteca paterna. Ed è un metodo filologico non sempre utilizzato nell’indagine critica sui rapporti fra autori, che potevano leggere opere diverse rispetto alla circolazione attuale». A sua volta osserva Giuseppe Rando, professore ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Messina: «Giunti alla fine dell’anno in cui si è celebrato il bicentenario de L’Infinito, molti sono stati i libri dedicati al più famoso idillio della letteratura (non solo italiana). Quello mandato in libreria da Raffaele Gaetano, all’interno del quale la presenza del sublime viene scandagliata, documentata, accertata in maniera puntuale, meticolosa, dettagliata, quanto mai esaustiva, è senz’altro fra i più originali», in «Mediterraneo e dintorni», n. 18 (2019), pp. 38-41.
  5. ^ Si veda l’accurata recensione in «Rogerius. Bollettino dell’Istituto della Biblioteca Calabrese», nn. 1-2 (nuova serie), a. XXIII, gennaio-dicembre 2021, pp. 202-204.
  6. ^ Da una lettera privata all’autore datata: Roma, 7 settembre 2021 (N. d’enregistrement: 2021-0417846).
  7. ^ Cfr. l’ampia recensione di Romeo Bufalo, Sui disegni inediti di Edward Lear, in «Rogerius. Bollettino dell’Istituto della Biblioteca Calabrese», n. 1 (nuova serie), a. XXIV, gennaio-giugno 2022, pp. 134-136. Per Francesca Paolino: «L’introduzione molto erudita che Raffaele Gaetano propone amplia moltissimo i confini entro cui vanno a collocarsi le magnifiche e inedite 109 vedute calabresi», vedere: Edward Lear (1812-1888). Nuovi ritratti di paesi e paesaggi di Calabria, in https://arteincalabria.wordpress.com/2021/12/31/edward-lear-1812-1888/, 4 gennaio 2022. Secondo Giorgia Gargano: «Da una prospettiva in bilico tra storia dell’arte e filosofia, il volume racconta dell’appassionante formazione della collezione di 109 sketches del viaggiatore e diarista che l’epigrafe sepolcrale definisce landscape painter», cfr: Lo sguardo inedito di Lear in Calabria, «Il Quotidiano del Sud», 17 aprile 2022, p. 42. La recensione occupa l’intera pagina culturale. Un precedente articolo-intervista di Pasquale Roppa era apparso sullo stesso quotidiano: “Per la Calabria selvaggia”. Schizzi di una terra suprema, «Il Quotidiano del Sud», 30 dicembre 2021, p. 28.
  8. ^ M. Graziosi, https://nonsenselit.com/2022/02/14/per-la-calabria-selvaggia-109-previously-unpublished-drawings-by-edward-lear/, February 14, 2022.
  9. ^ «Esperide. Cultura artistica in Calabria. Storia, Documenti, Restauro», nn. 29-30 (a. XV), 1-2 settembre 2022, p. 154. Prosegue lo storico dell’arte: «Il volume, accuratamente illustrato, è preceduto da un importante saggio nel quale l’autore documenta con immagini di centri, edifici, portali e ritratti di personaggi del tempo il percorso del viaggiatore inglese, facendoci cogliere l’orizzonte culturale e artistico della Calabria del tempo».
  10. ^ M. Conidi, Quell’antico viaggio ancora ci racconta una Calabria “sublime”. Il bel volume di Raffaele Gaetano su Edward Lear, «Gazzetta del Sud», 14 ottobre 2023, p. 7. Nell’opera: «ci viene restituita un’immagine a tutto tondo non solo di affascinanti paesi e villaggi, ma anche del carattere, talvolta frivolo, delle famiglie ospitanti, dei personaggi bizzarri come il mulattiere Ciccio, il barone Rivettini o il conte Grillo, ma soprattutto l’inconfondibile senso dell’accoglienza che da quella remota epopea arriva sino ai nostri giorni».
  11. ^ Un metafisico piccolo piccolo. Noterella di filosofia leopardiana, nn. 4-6 (1992), pp. 52-58.
  12. ^ «Finzione» e «Illusione»: digressioni estetiche su due voci dello “Zibaldone” leopardiano, n. 3, 2000, pp. 87-104.
  13. ^ «Gli sterminati campi stellati». Un’idea di paesaggio in Fortunato Seminara, nn. 1-2 2010, pp. 105-113. Il contributo critico era già apparso in: AA. VV., Impegno sociale e ricerca espressiva nell’opera di Fortunato Seminara, «Atti del Convegno Internazionale di Studi», Maropati, 16-17-18 dicembre 2005 (Pellegrini, 2008).
  14. ^ Lettera privata di Sebastiano Timpanaro al filologo Rocco Mario Morano. Sul libro vedere soprattutto le ampie recensioni di Fernando Di Mieri sulla «Rivista di Studi Italiani», n. 1, a. XVII (1999), pp. 438-440: «Non molte sono le cose che possono esser dette in una recensione … ma credo di aver dato un’idea dell’opera di Gaetano. Realmente essa, per usare le parole di Ferdinando Abbri, dimostra la piena maturità che gli studi storico-filosofici sul Settecento francese hanno oramai acquisito in Italia»; di Carmine Chiodo sulla rivista «Ora Locale», n. 4, a. IV (2001), p. 18: «Il libro di Raffaele Gaetano rappresenta, in sostanza, un fondamentale contributo allo studio e alla comprensione della figura e della filosofia del ‘barone’ D’Holbach»; e di Gianfranco Abate sulla rivista «Letteratura e Società», n. 4, a. II (2000), pp. 110-111: «Questo nuovo lavoro di Raffaele Gaetano ha sicuramente diversi pregi, di cui almeno quattro meritano di essere sottolineati. Il primo risiede nella chiarezza espositiva dell’autore … Il secondo riguarda la completezza della trattazione … Il terzo sta nella tesi di fondo di Gaetano secondo cui la cifra del pensiero holbachiano consisterebbe nel porsi a corifeo della borghesia mercantile e manifatturiera del tempo … Il quarto risiede nelle spumeggianti considerazioni finali sul concetto di materia e sui limiti del materialismo».
  15. ^ https://www.centrostudikoine.it/grandi-eventi/pietro-ardito/.

Collegamenti esterni modifica

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