Raimondo di Borgogna

sovrano

Raimondo di Borgogna, Raimond in francese, Ramon in catalano, Ramón o Raimundo in spagnolo, Remón in aragonese e Raimundo in portoghese e in galiziano. Raimundus in latino (1059 circa – Grajal, settembre 1107), fu governatore del regno di Galizia, inclusa la contea del Portogallo dal 1093 al 1107.

Raimondo di Borgogna
Raimondo di Borgogna in una miniatura del XII secolo
Governatore di Galizia
In carica1093 - 1107
PredecessoreNessuno[1]
SuccessoreUrraca
Nome completoRaimondo di Borgogna
Altri titoliConte di Grajal e
governatore di Toledo
Nascita1059 circa
MorteGrajal, settembre 1107
Casa realeanscarici
PadreGuglielmo I il Grande o l'Ardito
MadreStefania di Longwy
ConsorteUrraca
FigliSancha Raimundez
Alfonso Raimundez

OrigineModifica

Fu il nono (quinto maschio) figlio del conte Palatino di Borgogna e Conte de Mâcon, Guglielmo I il Grande o l'Ardito (1024-12 novembre 1087) e della contessina Stefania di Longwy (ca. 1035-dopo il 1088), figlia del duca di Alsasgau e duca dell'Alta Lorena, dal 1047 alla sua morte, Adalberto III di Longwy (ca. 1000 - Thuin 1048), e di Clemenza di Foix.
Raimondo fu fratello del conte di Borgogna Rinaldo II e di Stefano I, che fu reggente della contea dopo la morte del fratello, ed infine dell'arcivescovo di Vienne, Guido di Borgogna (ca. 1060-1124), divenuto papa col nome di Callisto II, col quale promosse il pellegrinaggio del cammino di Santiago di Compostela.[2][3]

BiografiaModifica

 
In marrone chiaro, la contea di Borgogna, alla fine del secolo XI.

Raimondo giunse nella penisola iberica al seguito ai cugini, Oddone futuro duca di Borgogna ed Enrico di Borgogna, che avevano accolto l'invito dell'abate di Cluny che invitava alla guerra santa contro i Mori, nel periodo tra la fine del 1086 (nel 1086 è ancora in Borgogna, come risulta da un documento di una donazione al monastero di Cluny) ed il 1087[2], dopo che l'emiro degli Almoravidi, Yūsuf Ibn Tāshfīn aveva sconfitto il re di León e Castiglia, Alfonso VI, nella Battaglia di al-Zallaqa del 1086.

Raimondo ed i cugini si misero al servizio di Alfonso VI, e dopo la conquista di Tudela da parte delle truppe burgunde, nell'estate del 1087[2], Alfonso VI, dopo averli invitato a corte, a Raimondo promise la mano di Urraca (ca.1080- 1126), figlia sua e della terza moglie, Costanza (ca.1046-1093), figlia del duca di Borgogna, Roberto I e di Hélie de Samur, quindi la zia di Oddone ed Enrico, a cui fu promessa la mano di Teresa, figlia naturale di Alfonso VI.

Tra il 1º maggio 1092 ed il gennaio 1093, Raimondo sposò Urraca, divenendo così genero del re e nello stesso 1093[2], Alfonso VI concesse il governo del regno di Galizia al genero Raimondo concedendo, in sottordine a Raimondo, la contea di Portogallo ad Enrico[4] che, sempre, nel 1092, aveva sposato Teresa, figlia naturale di Alfonso VI. In seguito Raimondo fu nominato governatore della città di Toledo. Nel 1098, Alfonso VI lo fece conte di Grajal[2].

Siccome Raimondo pensava di succedere ad Alfonso sul trono di León e Castiglia, tra il 1094 e il 1095, aveva convenuto con Enrico che al momento della successione gli avrebbe lasciato il regno di Galizia[5]. Ma le cose poi andarono diversamente, Raimondo, nel 1107, premorì ad Alfonso, che quando a sua volta, nel 1109 morì, lasciò unica erede la figlia Urraca, deludendo Enrico che si aspettava il regno di Galizia.

Nel 1097 suo fratello il conte di Borgogna, Rinaldo II morì alla prima crociata (1096-1099) all'età di 41 anni. Nel 1102 suo fratello reggente della contea di Borgogna, Stefano I morì nella crociata del 1101 all'età di 37 anni. Raimondo, in quello stesso anno, si ritirò a vivere nel castello di Grajal[2].

 
Sepolcro del conte Raimondo di Borgogna. Cattedrale di Santiago di Compostela.

La morte di Raimondo, all'età di 48 anni, avvenne nel castello di Grajal e fu inumato a Santiago di Compostela, nella cattedrale di San Giacomo[2].

La sua vedova Urraca divenuta regina di León e Castiglia, nel 1109, fu spinta dai nobili castigliani, a sposare il re di Aragona e Navarra, Alfonso I il Battagliero.

Nel 1119 suo fratello Guido di Borgogna fu eletto papa col nome di Callisto II, ed appoggiò il figlio di Raimondo, Alfonso come re di Galizia contro la madre Urraca; promosse Santiago di Compostela a sede arcivescovile e compose il Codex calixtinus per assicurare la devozione all'apostolo San Giacomo (Santiago) e la promozione del pellegrinaggio alla tomba del santo, così come avevano prefigurato col fratello Raimondo.

DiscendenzaModifica

Raimondo ed Urraca ebbero due figli:[2][3]

AscendenzaModifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ottone I Guglielmo di Borgogna Adalberto II d'Ivrea  
 
Gerberga di Châlon  
Rinaldo I di Borgogna  
Ermentrude di Roucy Rinaldo di Coucy  
 
Alberada di Lotaringia  
Guglielmo I di Borgogna  
Riccardo II di Normandia Riccardo I di Normandia  
 
Gunnora di Normandia  
Alice di Normandia  
Giuditta di Bretagna Conan I di Bretagna  
 
Ermengarda d'Angiò  
Raimondo di Borgogna  
 
 
 
Adalberto III di Longwy  
 
 
 
Stefania di Vienne  
 
 
 
Clemenza di Foix  
 
 
 
 

NoteModifica

  1. ^ La corona di Galizia, dal 1072, era unita al regno di León e Castiglia.
  2. ^ a b c d e f g h (EN) Nobiltà del regno di Borgogna
  3. ^ a b (EN) Casa d'Ivrea
  4. ^ Enrico di Borgogna governò la contea del Portogallo (a sud del fiume Minho), praticamente in autonomia dalla Galizia, difendendola dagli attacchi dei Mori.
  5. ^ (EN) Portogallo
  6. ^ Secondo gli Annali toledani, Sancha nacque prima del 1095, ma si suppone che tale date sia sbagliata.
  7. ^ Gli Annali toledani sono una serie di annali, raccolto in tre parti riguardanti il "regno di Toledo", il primo narra il periodo che inizia con la creazione della Contea di Castiglia, sino al 1219, il secondo termina col 1250 ed il terzo arriva sino al secolo XIV.

BibliografiaModifica

  • Rafael Altamira, La Spagna (1031-1248), in <<Storia del mondo medievale>>, vol. V, 1999, pp. 865–896
  • Edgar Prestage, Il Portogallo nel medioevo, in <<Storia del mondo medievale>>, vol. VII, 1999, pp. 576–610

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