Sindaci di Legnano
La presente voce elenca i sindaci di Legnano effettivi e facenti funzioni (commissari governativi, prefettizi, straordinari e incarichi ad interim) dal 1860 a oggi[1][2].
Sindaco di Legnano | |
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Stato | Italia |
In carica | Lorenzo Radice (Partito Democratico) |
da | 5 ottobre 2020 |
Eletto da | Cittadini di Legnano |
Durata mandato | 5 anni |
Sede | Palazzo Malinverni |
Indirizzo | Piazza San Magno, 9 |
Sito web | www.comune.legnano.mi.it |
Storia
modificaL'elenco inizia dal 1860, cioè dall'anno successivo all'annessione della Lombardia al Regno di Sardegna, avvenimento che preannunciò l'Unità d'Italia (1861). La legge n°3702 del 23 ottobre 1859 (legge Rattazzi) del governo sabaudo allargò alla Lombardia la legislazione piemontese, che divenne poi quella italiana[3]. A capo dell'amministrazione comunale venne posto il sindaco, che all'epoca era di nomina governativa[3]. In particolare, il sindaco era nominato dal Ministero dell'interno su suggerimento del prefetto[3].
Un cambiamento importante avvenne nel 1889: il regio decreto n°5921 del 10 febbraio ("Testo Unico della legge comunale e provinciale") introdusse l'elezione del sindaco da parte del consiglio comunale per i comuni capoluogo di provincia e per quelli con più di 10 000 abitanti[3]. Con la legge n° 346 del 29 luglio 1896 (legge Di Rudinì) questo provvedimento fu esteso a tutti i comuni d'Italia, tra cui Legnano[3].
Dal 1926 al 1945, durante l'epoca fascista, con la promulgazione di due delle cosiddette leggi fascistissime, ovvero della legge n° 237 del 4 febbraio 1926 ("Istituzione del Podestà e della Consulta municipale nei comuni con popolazione non eccedente i 5 000 abitanti") e del regio decreto legislativo n°1910 del 3 settembre 1926 ("Estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del regno"), gli organi democratici dei comuni furono soppressi e tutte le funzioni svolte in precedenza dal sindaco, dalla giunta comunale e dal consiglio comunale furono trasferite al podestà, che era nominato dal governo tramite regio decreto[3]. Il podestà era assistito da una consulta municipale, che era invece nominata dal prefetto[3][4].
Con la Liberazione (1945), sulla scorta del decreto legislativo luogotenenziale n°111 del 4 aprile 1944 ("Norme transitorie per l'amministrazione dei comuni e delle provincie"), si ristabiliva la carica di sindaco affidandone provvisoriamente la nomina al Comitato di Liberazione Nazionale (CLN)[3]. In seguito, grazie al decreto legislativo luogotenenziale n°1 del 7 gennaio 1946 ("Ricostituzione delle Amministrazioni comunali su base elettiva"), il sindaco tornò ad essere eletto dal consiglio comunale: quest'ultimo venne infatti ripristinato dal medesimo provvedimento insieme alla giunta comunale[3].
Con la legge n°81 del 25 marzo 1993 ("Elezione diretta del sindaco, del presidente della provincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale") venne introdotta l'elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini[3]. Contestualmente, con questo provvedimento, fu modificato un altro importante aspetto dell'amministrazione comunale: la nomina della giunta. In precedenza era eletta dal consiglio comunale, mentre dal 25 marzo 1993 è nominata direttamente dal sindaco[3].
Per quanto riguarda invece la durata del mandato, dal 1859 alla promulgazione delle leggi del 1889 e del 1896, il sindaco restava in carica tre anni rinnovabili[3]. Dopo l'approvazione dei testi legislativi del 1889 e del 1896, nell'occasione dei quali venne decretata la sua elezione da parte del consiglio comunale, il mandato del sindaco venne esteso a quattro anni[3].
Il podestà d'epoca fascista rimaneva invece in carica cinque anni con possibilità di rimozione da parte del prefetto oppure di riconferma oltre i cinque anni prefissati[3].
Dal 1945, con la reintroduzione della carica di sindaco e della sua elezione da parte del consiglio comunale, venne ripristinata la durata di quattro anni[3]. Quest'ultima, nel 1993, venne confermata a quattro anni per poi essere allungata nel 2000, con decreto legislativo n° 267 del 18 agosto ("Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali"), a cinque anni[3].
Il ruolo del sindaco nel Palio di Legnano
modificaIl sindaco di Legnano ricopre anche la carica di "supremo magistrato" del palio di Legnano[5]. Tra i suoi compiti c'è quello di decretare, tramite bando pubblico, l'inizio ufficiale della manifestazione[5].
Tra le prerogative del supremo magistrato c'è quella di nominare il cavaliere del Carroccio su proposta del collegio dei capitani e della Famiglia Legnanese[6]. Il cavaliere del Carroccio, nella sagra legnanese, riveste il ruolo di responsabile esecutivo dell'organizzazione del palio e ha il compito di nominare il mossiere della corsa ippica[5].
In qualità di supremo magistrato il sindaco di Legnano partecipa alle sedute del comitato del Palio, un organo assembleare che è a capo dell'organizzazione della manifestazione e che è costituito dal cavaliere del Carroccio, dal gran maestro del collegio dei capitani e delle contrade, dal presidente della Famiglia Legnanese, dai gran priori e da altri componenti che sono in rappresentanza della giunta comunale, del consiglio comunale, della Famiglia Legnanese e del collegio dei capitani e delle contrade[5].
Il supremo magistrato presiede inoltre il collegio dei magistrati del palio, che è formato dal gran maestro del collegio dei capitani e delle contrade e dal presidente dell'associazione Famiglia Legnanese. Questo organismo ha la funzione di risolvere le controversie tra le contrade di Legnano, dato che è tassativamente vietato ricorrere alla magistratura ordinaria[7].
Il supremo magistrato decreta poi, previo sorteggio, la composizione delle batterie eliminatorie e l'ordine di disposizione dei cavalli al canapo (dal più vicino allo steccato al più esterno) delle batterie eliminatorie e della finale della corsa ippica del palio di Legnano[8][9].
Elenco dei sindaci
modificaSindaci nominati dal Re d'Italia (1860-1896)
modificaNº | Nome | Mandato | Carica | |
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Inizio | Fine | |||
1 | Giuseppe Calini | 1860 | 1860 | Sindaco |
2 | Andrea Bossi | 1861 | 1861 | Sindaco |
3 | Emanuele Gallarati | 1862 | 1862 | Sindaco |
4 | Ottavio Prandoni | 1863 | 1864 | Sindaco |
5 | Anselmo Morganti | 1865 | 1865 | Sindaco |
6 | Andrea Bossi | 1866 | 1867 | Sindaco |
7 | Giuseppe Motta | 1867 | 1870 | Sindaco |
8 | Anselmo Morganti | 1871 | 1874 | Sindaco |
9 | Berardo Bossi | 1875 | 1877 | Sindaco |
10 | Flaminio Dell'Acqua | 1878 | 1884 | Sindaco |
11 | Giuseppe Vignati | 1885 | 1886 | Sindaco |
12 | Pietro Salmoiraghi | 1887 | 1896 | Sindaco |
Sindaci e commissari al tempo dell'elezione affidata al consiglio comunale (1896-1927)
modificaNº | Nome | Mandato | Partito | Carica | ||
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Inizio | Fine | |||||
13 | Fedele Borghi | 1896 | 1900 | Nessuno | Sindaco | |
14 | Antonio Bernocchi | 1901 | 1902 | Nessuno | Sindaco | |
- | Luigi Carena | 27 dicembre 1902 | 13 aprile 1903 | - | Commissario prefettizio | |
- | Fedele Borghi | 14 aprile 1903 | 15 dicembre 1904 | Nessuno | Assessore anziano | |
15 | Giovanni Ferrario | gennaio 1905 | 1910 | Nessuno | Sindaco | |
- | Roberto Ratti | 1911 | 1911 | Nessuno | Prosindaco | |
16 | Attilio Agosti | 1912 | agosto 1919 | Nessuno | Sindaco | |
- | Ruggero Palmeri | agosto 1919 | luglio 1920 | - | Commissario regio e prefettizio | |
- | Francesco Grimaldi | luglio 1920 | ottobre 1920 | - | Commissario regio e prefettizio | |
17 | Ermenegildo Vignati | ottobre 1920 | 6 agosto 1922 | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
- | F. Spairani | 7 agosto 1922 | 28 febbraio 1923 | - | Commissario prefettizio | |
18 | Fabio Vignati | 1º marzo 1923 | 31 marzo 1927 | Partito Nazionale Fascista | Sindaco |
Podestà e commissari nominati dal governo (1927-1945)
modificaNº | Nome | Mandato | Partito | Carica | ||
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Inizio | Fine | |||||
18 | Fabio Vignati | 1º aprile 1927 | 1º aprile 1932 | Partito Nazionale Fascista | Podestà | |
- | Fabio Vignati | 2 aprile 1932 | 30 aprile 1932 | - | Commissario prefettizio | |
19 | Carlo Balestri | 1º maggio 1932 | 31 ottobre 1933 | Partito Nazionale Fascista | Podestà | |
- | Carlo Balestri | 1º novembre 1933 | 25 marzo 1935 | - | Commissario prefettizio | |
- | Alfredo Carusi | 26 marzo 1935 | 15 ottobre 1937 | - | Commissario prefettizio | |
20 | Alfredo Carusi | 16 ottobre 1937 | 2 maggio 1944 | Partito Nazionale Fascista | Podestà | |
- | Luigi Zanoni | 3 maggio 1944 | 8 dicembre 1944 | - | Commissario prefettizio | |
- | Fulvio Dimi | 9 dicembre 1944 | 24 aprile 1945 | - | Commissario prefettizio |
Sindaci nominati dal Comitato di Liberazione Nazionale (1945-1946)
modificaNº | Nome | Mandato | Partito | Coalizione | Carica | |||
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Inizio | Fine | |||||||
21 | Anacleto Tenconi | 25 aprile 1945[N 1] | 2 maggio 1946 | Democrazia Cristiana | CLN | Sindaco |
Sindaci e commissari nel tempo dell'elezione affidata al consiglio comunale (1946-1993)
modificaNº | Nome | Mandato | Partito | Coalizione | Carica | |||
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Inizio | Fine | |||||||
22 | Pietro Rasini | 3 maggio 1946 | 17 ottobre 1949 | Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria | PCI e PSIUP | Sindaco | ||
- | Ezio Gasparini | 18 ottobre 1949 | 31 marzo 1950 | Partito Comunista Italiano | PCI e PSIUP | Assessore anziano | ||
- | Dioniso Villa | 1º aprile 1950 | 13 luglio 1951 | - | - | Commissario prefettizio | ||
23 | Anacleto Tenconi | 14 luglio 1951 | 23 gennaio 1961 | Democrazia Cristiana | DC, PSLI, PLI e PRI | Sindaco | ||
24 | Luigi Accorsi | 24 gennaio 1961 | 31 agosto 1975 | Democrazia Cristiana | DC, PSI, PSDI e PRI | Sindaco | ||
25 | Cesare Croci Candiani | 1º settembre 1975 | 19 settembre 1976 | Democrazia Cristiana | DC e PSI | Sindaco | ||
26 | Giuseppe Poggi | 20 settembre 1976 | 5 giugno 1977 | Partito Socialista Italiano | PCI, PSI, PLI e PRI | Sindaco | ||
27 | Franco Crespi | 6 giugno 1977 | 25 settembre 1985 | Democrazia Cristiana | DC, PSI, PSDI, PLI, PRI | Sindaco | ||
28 | Pietro Cattaneo | 26 settembre 1985 | 31 luglio 1990 | Democrazia Cristiana | DC, PSI, PSDI, PLI e PRI | Sindaco | ||
29 | Mauro Potestio | 1º agosto 1990 | 27 aprile 1993 | Partito Socialista Italiano | DC, PCI, PSI, PSDI e PRI | Sindaco | ||
- | Alberto Ardia | 28 aprile 1993 | 22 giugno 1993 | - | - | Commissario prefettizio | ||
- | Giustino Di Santo | 23 giugno 1993 | 5 dicembre 1993 | - | - | Commissario straordinario |
Sindaci e commissari nel tempo dell'elezione diretta affidata ai cittadini (1993-)
modificaNº | Nome | Mandato | Partito | Coalizione | Carica | |||
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Inizio | Fine | |||||||
30 | Marco Turri | 6 dicembre 1993 | 1º dicembre 1997 | Lega Nord | LN | Sindaco | ||
31 | Maurizio Angelo Cozzi | 2 dicembre 1997 | 31 maggio 2007 | Forza Italia | PpL/CdL | Sindaco | ||
32 | Lorenzo Vitali | 1º giugno 2007 | 21 maggio 2012 | Forza Italia, poi Il Popolo della Libertà | CdL e LN | Sindaco | ||
33 | Alberto Centinaio | 22 maggio 2012 | 26 giugno 2017 | Partito Democratico | PD, IdV e liste civiche | Sindaco | ||
34 | Gianbattista Fratus | 26 giugno 2017 | 15 maggio 2019 | Lega Nord | LN, FI, FdI-AN e liste civiche | Sindaco | ||
- | Cristiana Cirelli | 15 maggio 2019 | 5 ottobre 2020 | - | - | Commissario prefettizio | ||
35 | Lorenzo Radice | 5 ottobre 2020 | in carica | Partito Democratico | PD e liste civiche | Sindaco |
Linea temporale
modificaNote
modifica- Esplicative
- ^ Nominato dal Comitato di Liberazione Nazionale (CNL) in attesa delle elezioni amministrative del 1946.
- Bibliografiche
- ^ D'Ilario, pp. 181-182.
- ^ Vecchio, p. 225.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Breve storia dell'amministrazione comunale (1861–2011), su comune.cavacurta.lo.it. URL consultato il 12 luglio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2016).
- ^ Agnoletto, p. 14.
- ^ a b c d Istituzioni del Palio di Legnano, su contradalegnarello.it. URL consultato il 2 aprile 2016.
- ^ Ferrarini, p. 184.
- ^ Autori vari, pp. 146-147.
- ^ Autori vari, p. 221.
- ^ Regolamento Generale del Palio di Legnano (PDF), su paliodilegnano.it. URL consultato il 5 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Bibliografia
modifica- Attilio Agnoletto, San Giorgio su Legnano - storia, società, ambiente, 1992, SBN IT\ICCU\CFI\0249761.
- Autori vari, Il Palio di Legnano : Sagra del Carroccio e Palio delle Contrade nella storia e nella vita della città, Banca di Legnano, 1998, SBN IT\ICCU\TO0\1145476.
- Giorgio D'Ilario, Egidio Gianazza, Augusto Marinoni, Marco Turri, Profilo storico della città di Legnano, Edizioni Landoni, 1984, SBN IT\ICCU\RAV\0221175.
- Gabriella Ferrarini, Marco Stadiotti, Legnano una città, la sua storia, la sua anima, Telesio editore, 2001, SBN IT\ICCU\RMR\0096536.
- Giorgio Vecchio, Gianni Borsa, Legnano 1945 -2000. Il tempo delle trasformazioni, Nomos Edizioni, 2001, SBN IT\ICCU\CFI\0528579.