Agaricus xanthodermus

specie di fungo

Agaricus xanthodermus Génev., Bull. Soc. bot. Fr. 23: 28 (1876) è un fungo "prataiolo" tossico; può essere facilmente identificato per via del suo odore sgradevole e perché la carne alla base del gambo è di colore giallo paglierino.

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Agaricus xanthodermus
Agaricus xanthodermus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes[1]
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae
Genere Agaricus
Specie A. xanthoderma
Nomenclatura binomiale
Agaricus xanthodermus
Génev.
Agaricus xanthodermus
Caratteristiche morfologiche
Cappello
semisferico
Imenio
Lamelle
libere
Sporata
marrone
Velo
anello
Carne
virante
Ecologia
Commestibilità
velenoso

Descrizione della specie modifica

Cappello modifica

Di dimensioni medio-piccole, 8–12 cm di larghezza, a volte poco più grande. Da campanulato/trapezoidale ad emisferico, infine piano; poco consistente, di colore bianco, a volte più scuro al centro. Al tocco vira velocemente al giallo paglierino.

Lamelle modifica

Piuttosto fitte, libere. Dapprima bianche, poi bianco-sporco, infine brune e nerastre per via della sporata.

Gambo modifica

Non molto spesso, 10 x 2 cm, cilindrico con piccolo bulbo alla base, di colore bianco, ma giallo al tocco ed in sezione (taglio).

Anello modifica

Ampio, di colore bianco, dentellato al bordo.

Carne modifica

Di colore bianco, vira rapidamente al giallo se viene sezionata, di colore giallo chiaro alla base del gambo.

  • Odore: forte, molto sgradevole, come di inchiostro o di fenolo; se viene cucinato, si può percepire chiaramente un odore forte di "inchiostro" nell'ambiente di cottura. Talvolta l'odore è poco percepibile oppure subnullo: in tal caso strofinare vigorosamente il cappello o le lamelle.
  • Sapore: mediocre, sgradevole.

Microscopia modifica

Spore
ovoidali, 5-6,5 × 3,5-4 µm, color cacao in massa.

Habitat modifica

In autunno, nelle radure erbose dei boschi oppure nei parchi cittadini.

Commestibilità modifica

Tossico.
Provoca sindrome gastro-intestinale di lieve entità.
La tossicità di questa specie non è costante, in quanto a volte chi la consuma non accusa problemi gastro-intestinali.

Specie simili modifica

  • Agaricus commestibili, da cui si distingue perché di color giallo alla base del gambo (sezionare) e perché odora di inchiostro / fenolo e non di anice.
  • Altri Agaricus tossici, che potrebbero possedere odore di inchiostro/fenolo più debole se non appena percettibile.
  • A volte con specie mortali del genere Amanita.

Etimologia modifica

Dal greco xanthos = giallo e derma = pelle, per via del colore del carpoforo che vira rapidamente al giallo se viene toccato.

Sottospecie, forme e varietà di Agaricus xanthodermus modifica

  • Agaricus xanthodermus subsp. ammophilus (Menier) J.M. Losa (1969)
  • Agaricus xanthodermus subsp. xanthodermus Genev. (1876)
  • Agaricus xanthodermus var. antibioticus Cleland & J.R. Harris (1948)
  • Agaricus xanthodermus var. croceus Raithelh. (1974)
  • Agaricus xanthodermus var. griseus (A. Pearson) Bon & Cappelli (1983), (= Agaricus xanthodermus)
  • Agaricus xanthodermus var. lepiotoides Maire (1911), (= Agaricus xanthodermus)
  • Agaricus xanthodermus var. meleagrioides (A. Pearson) Bon & Cappelli (1983)
  • Agaricus xanthodermus var. obscuratus Maire (1910), (= Agaricus moelleri)
  • Agaricus xanthodermus var. pilatianus Bohus (1971)
  • Agaricus xanthodermus var. xanthodermus Genev. (1876), (= Agaricus xanthodermus)

Sinonimi e binomi obsoleti modifica

  • Agaricus meleagris var. grisea (A. Pearson) Wasser, Ukr. bot. Zh. 35(5): 516 (1978)
  • Agaricus pseudocretaceus Bon, Docums Mycol. 15(no. 60): 34 (1985)
  • Agaricus xanthodermus var. griseus (A. Pearson) Bon & Cappelli, Docums Mycol. 13(no. 52): 16 (1983)
  • Agaricus xanthodermus var. lepiotoides Maire, (1911)
  • Agaricus xanthodermus Genev., Bull. Soc. bot. Fr. 23: 28 (1876) var. xanthodermus
  • Pratella xanthoderma (Genev.) Gillet, Champignons de France. Tableaux Analytiques des Hyménomycétes (Alençon): 129 (1884)
  • Psalliota flavescens Richon & Roze, (1888)
  • Psalliota xanthoderma (Genev.) Richon & Roze,: 53 (1885)
  • Psalliota xanthoderma var. grisea A. Pearson, Trans. Br. mycol. Soc. 29(4): 204 (1946)
  • Psalliota xanthoderma var. lepiotoides (Maire) Rea, Brit. basidiomyc. (Cambridge): 85 (1922)

Note modifica

Bibliografia modifica

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Collegamenti esterni modifica

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