Diocesi di Satu Mare

La diocesi di Satu Mare (in latino: Dioecesis Satmariensis) è una sede della Chiesa cattolica in Romania suffraganea dell'arcidiocesi di Bucarest. Nel 2020 contava 60.300 battezzati su 779.290 abitanti. È retta dal vescovo Jenő Schönberger.

Diocesi di Satu Mare
Dioecesis Satmariensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Bucarest
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
 
VescovoJenő Schönberger
Presbiteri77, di cui 67 secolari e 10 regolari
783 battezzati per presbitero
Religiosi11 uomini, 25 donne
 
Abitanti779.290
Battezzati60.300 (7,7% del totale)
StatoRomania
Superficie10.724 km²
Parrocchie59
 
Erezione9 agosto 1804
Ritoromano
CattedraleAscensione di Nostro Signore
IndirizzoStr. 1 Decembrie 1918, nr. 2, RO-3900 Satu Mare (Szatmár), Romania
Sito webwww.szatmariegyhazmegye.ro
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Romania

Territorio modifica

La diocesi comprende i distretti di Satu Mare e Maramureș, in Romania.

Sede vescovile è la città di Satu Mare, dove si trova la cattedrale dell'Ascensione di Nostro Signore (Înălțarea Domnului).

Il territorio si estende su 10.724 km² ed è suddiviso in 59 parrocchie.

Storia modifica

La diocesi fu eretta il 9 agosto 1804 con la bolla Quum in supremo di papa Pio VII, ricavandone il territorio dalla diocesi di Eger, contemporaneamente elevata al rango di arcidiocesi. Originariamente era suffraganea della stessa arcidiocesi di Eger.

Dopo il trattato del Trianon del 1920 la diocesi perse i territori cecoslovacchi ed ungheresi, in cui furono erette due amministrazioni apostoliche.

Il 5 giugno 1930, in seguito al concordato tra Santa Sede e governo rumeno, con la bolla Solemni Conventione di papa Pio XI, la diocesi fu unita aeque principaliter a quella di Gran Varadino e contestualmente divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Bucarest. Il 28 giugno 1941 le due diocesi furono nuovamente separate con la bolla Dioecesium circumscriptionum di papa Pio XII, per essere ancora unite aeque principaliter il 9 aprile 1948.

Il 30 dicembre 1977 cedette alla diocesi di Košice (oggi arcidiocesi) le parrocchie che, dopo la seconda guerra mondiale, si trovarono in territorio cecoslovacco.[1]

Il 18 ottobre 1982 in forza della bolla Quandoquidem di papa Giovanni Paolo II le due diocesi di Satu Mare e Gran Varadino sono state nuovamente divise in due circoscrizioni ecclesiastiche distinte.

Il 14 agosto 1993 la diocesi cedette la porzione ucraina del proprio territorio a vantaggio dell'erezione dell'amministrazione apostolica di Transcarpazia (oggi diocesi di Mukačevo).

Cronotassi dei vescovi modifica

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • István Fischer de Nagy † (20 agosto 1804 - 18 settembre 1807 nominato arcivescovo di Eger)
  • Péter Klobusiczky † (18 settembre 1807 - 19 aprile 1822 nominato arcivescovo di Kalocsa)
  • Flórián Kovács † (19 aprile 1822 - 11 dicembre 1825 deceduto)
  • János Hám † (28 gennaio 1828 - 30 dicembre 1857 deceduto)
  • Mihály Haas † (27 settembre 1858 - 28 marzo 1866 deceduto)
  • László Bíró de Kezdi-Polany † (22 febbraio 1867 - 12 gennaio 1872 deceduto)
  • Lőrinc Schlauch † (25 luglio 1873 - 26 maggio 1887 nominato vescovo di Gran Varadino)
  • Gyula Meszlényi † (25 novembre 1887 - 1905 deceduto)
    • Bélá Mayer † (11 dicembre 1905 - ?) (vescovo eletto)
  • Tibor Boromisza † (13 luglio 1906 - 9 luglio 1928 deceduto)
  • István Fiedler † (16 ottobre 1930 - 15 dicembre 1939 dimesso[2])
    • Sede vacante (1939-1942)
  • Beato János Scheffler † (26 marzo 1942 - 25 marzo 1952 deceduto)
    • Sede vacante (1952-1990)
  • Pál Reizer † (14 marzo 1990 - 18 aprile 2002 deceduto)
  • Jenő Schönberger, dal 30 aprile 2003

Statistiche modifica

La diocesi nel 2020 su una popolazione di 779.290 persone contava 60.300 battezzati, corrispondenti al 7,7% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1949 202.000 1.800.000 11,2 240 198 42 841 36 242 121
1990 150.000 886.000 16,9 78 74 4 1.923 5 67 62
1999 108.000 925.000 11,7 64 63 1 1.687 1 60 57
2000 110.000 630.000 17,5 59 59 1.864 42 53
2001 110.000 630.000 17,5 57 57 1.929 37 53
2002 110.000 925.000 11,9 74 74 1.486 33 57
2003 98.000 900.000 10,9 74 74 1.324 43 57
2004 70.000 850.000 8,2 62 62 1.129 46 60
2010 63.450 879.000 7,2 61 61 1.040 7 42 48
2014 64.137 875.000 7,3 80 79 1 801 13 42 48
2017 61.709 791.600 7,8 75 65 10 822 11 25 59
2020 60.300 779.290 7,7 77 67 10 783 11 25 59

Note modifica

  1. ^ (LA) Bolla Praescriptionum sacrosancti, AAS 70 (1978), p. 273
  2. ^ Nominato vescovo titolare di Mulia.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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