Neoneli

comune italiano

Neoneli (Neunele in sardo) è un comune italiano di 607 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella regione storica del Barigadu.

Neoneli
comune
(IT) Neoneli
(SC) Neunèle
Neoneli – Stemma
Neoneli – Veduta
Neoneli – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoSalvatore Cau (lista civica) dal 30-5-2010 (3º mandato dal 26-10-2020)
Territorio
Coordinate40°03′55″N 8°56′49″E / 40.065278°N 8.946944°E40.065278; 8.946944 (Neoneli)
Altitudine554 m s.l.m.
Superficie48,01 km²
Abitanti607[1] (31-11-2023)
Densità12,64 ab./km²
Comuni confinantiArdauli, Austis (NU), Nughedu Santa Vittoria, Ortueri (NU), Sorgono (NU), Ula Tirso
Altre informazioni
Cod. postale09080
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095032
Cod. catastaleF867
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 686 GG[3]
Nome abitanti(IT) neonelesi
(SC) neunelesos
Patronosan Pietro
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Neoneli
Neoneli
Neoneli – Mappa
Neoneli – Mappa
Posizione del comune di Neoneli all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Storia modifica

Area abitata fin dall'epoca prenuragica e nuragica per la presenza nel territorio di alcune domus de janas e di alcuni nuraghi, nel medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Barigadu. Alla caduta del giudicato (1420) passò sotto il dominio aragonese. Fu dato in feudo alla famiglia De Jana fino al 1462, e poi a Da Silva che lo possedettero con il titolo di conti di Montesanto fino al XVIII secolo. Nel 1774, in epoca sabauda, formò un marchesato, concesso in feudo a Pietro Ripoll. Il feudo rimase ai Ripoll fino al 1837, quando passò ai Sanjust, per il matrimonio di Maria Angela Ripoll e Carlo Enrico Sanjust, barone di Teulada.

Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del comune di Neoneli sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 aprile 2001.[4]

«Stemma inquartato: nel primo d'azzurro, alla lettera maiuscola N d'oro; nel secondo di verde, al leone d'oro; nel terzo di verde, alle sette spighe di grano d'oro, impugnate, legate di rosso; nel quarto di rosso, alla clessidra al naturale, montata d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

La lettera "N" è l'iniziale del nome del comune; il leone ricorda le antiche leggende locali che narrano che Neoneli in passato era terra di leoni, ovvero di uomini coraggiosi; le spighe di grano simboleggiano l'economia agro-pastorale, principale fonte di reddito del paese; la clessidra d'oro in campo rosso era l'emblema della famiglia Sanjust, marchesi di Neoneli.[5]

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Lingue e dialetti modifica

La variante del sardo parlata a Neoneli è riconducibile alla lingua sarda logudorese.

Tradizione e folclore modifica

 
Maschere carnevalesche di Neoneli a Nuoro nel 2003

Il paese ogni anno nel mese di agosto organizza una festa della durata di quattro giorni in località S'Angelu.
Nel periodo di carnevale si svolge il Ritus calendarum con una sfilata di maschere tradizionali sarde. Dal 2010 si svolge la sagra della fregula e della cassola nei primi giorni di ottobre; dal 2016 la sagra è diventata festival letterario e ha cambiato il nome in Licanias.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Salvatore Cau Lista civica "Tradizione e innovazione" Sindaco
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Salvatore Cau Lista civica "Prospettiva Neoneli" Sindaco
26 ottobre 2020 in carica Salvatore Cau Lista civica "Prospettiva Neoneli 2.0" Sindaco

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Neoneli, decreto 2001-04-12 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 17 luglio 2022.
  5. ^ Neoneli. Col Tricolore e i Quattro mori sventola il nuovo stemma del paese, in La Nuova Sardegna, 3 ottobre 2001. URL consultato il 17 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2022).
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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