Tranvia Bergamo-Albino

linea tranviaria italiana
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La tranvia Bergamo-Albino, detta anche trenino della Val Seriana o linea T1, è una linea metrotranviaria interurbana a servizio della città di Bergamo e della Val Seriana Inferiore, inaugurata nel 2009 e costruita sfruttando il sedime della dismessa ferrovia della Valle Seriana.

Tranvia Bergamo-Albino
Tram al capolinea di Albino
InizioBergamo
FineAlbino
Inaugurazione2009
GestoreTEB
Lunghezza12,5 km
TipoMetrotranvia
Scartamento1435 mm
Elettrificazione750 V cc
Trasporto pubblico

Storia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Tranvia Bergamo-Albino (1912-1953) e Rete tranviaria di Bergamo.

Durante la prima metà del ventesimo secolo Albino risultava collegata al capoluogo provinciale per mezzo di due relazioni su ferro, la tranvia Bergamo-Albino, attiva fra il 1912 e il 1953 e che percorreva in sede promiscua la strada provinciale, e la ferrovia della Valle Seriana, in tale tratta funzionante fra il 1884 e il 1967.

Progetti di ricostruzione modifica

 
Il fabbricato viaggiatori della FVS

Le vicende della nuova tranvia si innestano a quelle conclusive della ferrovia della Valle Seriana. Nel 1971, l'amministrazione provinciale di Bergamo iniziò la pratica per l'acquisizione di tutti i beni mobili, di quelli immobili e delle pertinenze, sia della ferrovia in questione sia di quella diretta in val Brembana, che non fossero adibiti al servizio autosostitutivo. Il procedimento non ebbe una conclusione positiva[1].

Nel 1990 il Parlamento italiano, sollecitato dall'onorevole Giancarlo Salvoldi, approvò una proposta che sostenesse il ripristino del trasporto su rotaia sia in val Seriana sia in val Brembana. L'anno seguente, l'amministrazione provinciale bergamasca istituì una commissione tecnica che studiasse le possibilità di un sistema di trasporto di massa a guida vincolata che fosse impiegato sulle direttrici Bergamo-Albino e Bergamo-Almè[2][3].

 
Fermata tranviaria
 
Il deposito-officina TEB

Nel 1992, il Comitato interministeriale per la programmazione economica nel trasporto (CIPET) indicò il progetto a guida vincolata di Bergamo tra quelli prioritari per l'ottenimento dei finanziamenti offerti dalla legge 211/1992. In questo modo, il CIPET accolse la segnalazione della regione Lombardia che nel frattempo aveva stanziato circa un miliardo di lire a favore del progetto[2]. L'anno seguente, fu approvata la legge 31 dicembre 1993, n. 579, che consentì la cessione alla provincia di Bergamo del sedime e delle strutture immobiliari delle Ferrovie della Valle Seriana e della Valle Brembana per sviluppare una rete metropolitana o tranviaria[2][4].

Nel 1995, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) stanziò un primo finanziamento di cinquantadue miliardi di lire. Il progetto della prima tratta, collegante Bergamo a Torre Boldone impiegando una tranvia, fu presentato al pubblico nel 1997 ed approvato dal Ministero dei trasporti tre anni dopo con il decreto n. 483 e la contestuale erogazione di ulteriori settantacinque miliardi di lire[2].

Il 17 luglio dello stesso anno fu costituita la Tramvie Elettriche Bergamasche (TEB) con apporti da parte del comune e della provincia di Bergamo. L'anno dopo, la TEB indisse il bando di gara per la costruzione del primo tratto che in seguito fu assegnato al Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna. Il prolungamento fino ad Albino seguì un iter più lento: fu approvato dal consiglio comunale di Bergamo nel 2000 e dalla regione Lombardia nel 2003. Il Ministero dei trasporti lo approvò come appalto integrato, assegnandone la costruzione al vincitore della prima gara il quale avrebbe dovuto offrire gli stessi prezzi[5].

Il 10 giugno 2002 fu posata la prima pietra, tuttavia l'anno seguente i lavori furono sospesi a seguito di alcuni problemi finanziari dell'impresa costruttrice. Il fallimento di quest'ultima portò alla risoluzione consensuale del contratto nel gennaio 2005 e costrinse la TEB a ripetere la gara. I lavori furono quindi assegnati nel febbraio 2006 ad un'associazione temporanea di imprese che comprendeva la Claudio Salini, la Locatelli Lavori, l'IPA Precast, la Gemmo e la SIEG. La direzione fu affidata a Metropolitana Milanese[6].

Apertura e primi anni d'esercizio modifica

 
Il tram a Torre Boldone durante il primo giorno di esercizio regolare fino ad Alzano Centro

Il tratto tra Bergamo e Alzano Centro fu inaugurato il 24 aprile 2009 e aperto all'esercizio il giorno successivo[7]. L'apertura dell'intero tracciato fino ad Albino avvenne il 10 giugno dello stesso anno[8][9].

La gestione del servizio tranviario venne affidata provvisoriamente a TEB fino al termine del 2011 in previsione del subentro del vincitore della gara di assegnazione del servizio di trasporto pubblico locale della provincia di Bergamo. Tuttavia, con il decreto dirigenziale della provincia di Bergamo 30 dicembre 2011, n. 3743, l'affidamento fu prorogato di tre mesi in attesa che venisse stipulata una nuova convenzione tra gli enti locali e la società tranviaria. Questo accordo, entrato in vigore il 1º aprile 2012, mantiene l'affidamento dell'esercizio provvisorio alla TEB fino a quando non subentri il vincitore di un'eventuale gara unica[10].

Il percorso attraversa due zone di trasporto pubblico locale servite da altrettanti gestori: il tratto urbano fino ad Alzano Lombardo è di competenza di ATB, mentre quello extraurbano, fino ad Albino, del Consorzio Bergamo Trasporti Est. A seguito dell'apertura completa della linea tranviaria, la provincia ha fatto entrare i territori comunali di Albino e Nembro nell'area della tariffa urbana[8] e sono accettati i documenti emessi sia da ATB sia da SAB Autoservizi[11].

Dopo il primo anno di esercizio, la TEB ha rilevato che il 99% delle corse ha un ritardo inferiore a cinque minuti, mentre per il 98% delle stesse è inferiore a due minuti[11]. Lo studio di Beria, Borlini & Maja (2011) riporta che la media nel corso del 2010 è stata di 8 300 viaggiatori al giorno con una punta massima registrata di 12 400. Analizzando la domanda delle singole fermate, lo stesso studio segnala che il 47% della domanda delle singole fermate si concentra sui capilinea di Bergamo FS e di Albino[12].

Nel 2014 sulla linea hanno viaggiato 3,4 milioni di passeggeri[13].

Nel 2017 è stato presentato lo studio per il prolungamento della linea da Albino verso Vertova[14].

Caratteristiche modifica

 
Il tram al capolinea di Bergamo

La linea è una metrotranvia a doppio binario in sede completamente riservata. Ha una lunghezza di 12,5 km ed è dotata di sedici fermate, compresi i capolinea, sette delle quali si trovano nel territorio comunale di Bergamo. È armata sia con rotaie Vignoles sia con rotaie Phoenix (a gola); lo scartamento adottato è di 1 435 mm. L'alimentazione è elettrica alla tensione di 750 V in corrente continua tramite linea aerea di contatto.

Sono presenti 30 incroci a raso, sia stradali sia pedonali, regolati da semafori asserviti al servizio tranviario. La velocità massima raggiungibile dalle vetture è pari a 70 km/h, mentre la velocità commerciale è pari a 24,95 km/h[11][15]

Il 35% della sede è inerbita[15].

Il servizio ha una cadenza di quindici minuti nelle ore di morbida, che sale a cinque/sei minuti in quelle di punta e scende a trenta minuti nei giorni festivi e per il mese di agosto.

Percorso modifica

Stazioni e fermate
 
Albino
 
Pradalunga
 
Nembro Saletti
 
Nembro Centro
 
Nembro Camozzi
 
Alzano Sopra
 
Alzano Centro
 
Ranica
     
Deposito-officina
 
Torre Boldone
 
Bergamo Martinella
 
Bergamo Negrisoli
 
Bergamo Redona
 
Bergamo Bianzana
 
Bergamo San Fermo
 
Bergamo Borgo Palazzo
 
Bergamo FS

Pur adattato alla presenza del doppio binario tranviario, il tracciato della linea ricalca in toto il sedime della precedente ferrovia, di cui sfrutta altresì il capolinea prossimo a quello della stazione di Bergamo.

Semaforizzate le intersezioni, la nuova modalità di esercizio ha consentito l'aggiunta di fermate soprattutto in ambito urbano. Dopo il capolinea della stazione di Bergamo, le fermate successive servono i quartieri di Borgo Palazzo (con due fermate, una in via Borgo Palazzo e una in via Santi Fermo e Maurizio), Borgo Santa Caterina (con una fermata, in via Bianzana) e Redona (con tre fermate, una nel centro del quartiere, una in via Negrisoli e una in via Martinella). A questo punto la linea esce da Bergamo e raggiunge Torre Boldone, dove un tratto rettilineo risulta raccordato al deposito officina sociale.

Si entra dunque in Val Seriana e, superata Ranica, la tranvia serve Alzano Lombardo e la sua frazione Alzano Sopra. Successivamente si incontra Nembro, con tre fermate (una in via Camozzi, una nel centro del paese e una al Centro Sportivo Comunale Saletti), prima di raggiungere Pradalunga e infine il capolinea finale di Albino.

Materiale rotabile modifica

 
Veicolo di servizio TEB

Per il servizio sono impiegati quattordici tram articolati a cinque elementi del modello AnsaldoBreda Sirio, classificati nella serie 001÷014, dalla capacità di 62 posti a sedere e 177 posti in piedi. Una perculiarità di tali veicoli è l'allestimento interno curato dalla stilista Krizia, originaria del luogo, mentre gli esterni sono firmati Pininfarina[16].

Per la manutenzione della linea e i soccorsi in linea la TEB dispone inoltre di un veicolo bimodale strada-rotaia appositamente allestito, utilizzato altresì per l'annaffiamento delle porzioni di binario inerbito. L’azienda possiede una locomotiva diesel Köf con carri adibiti al rincalzamento dell’infrastruttura.

Note modifica

  1. ^ Beria & Borlini (2011), p. 6 e cfr. Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), p. 67 che riporta il 18 luglio 1972 come data della deliberazione consigliare per l'avvio dell'istanza presso il Ministero delle Finanze.
  2. ^ a b c d Beria & Borlini (2011), p. 6.
  3. ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), pp. 243-244.
  4. ^ Legge 31 dicembre 1993, n. 579 sul trasferimento agli enti locali ed alle regioni di beni immobili demaniali e patrimoniale dello Stato.
  5. ^ Beria & Borlini (2011), pp. 6-7.
  6. ^ Beria & Borlini (2011), p. 7.
  7. ^ Notizia su I Treni, n. 315, maggio 2009, p. 5.
  8. ^ a b Tramvie Elettriche Bergamasche S.p.A., Presentazione sistema tariffario tranvia (DOC), su teb.bergamo.it. URL consultato il 26 aprile 2009.
  9. ^ Beria, Borlini & Maja (2011), p. 31.
  10. ^ Comunicato Stampa ATB, Convenzione TEB, in ATB Mobilità, 23 marzo 2012. URL consultato il 21 luglio 2012.
  11. ^ a b c Comunicato stampa TEB, 1 anno in Tram, 2 milioni di passeggeri. L'ambiente ringrazia!, in Tramvie Elettriche Bergamasche SpA, 24 aprile 2010. URL consultato il 27 luglio 2012.
  12. ^ Beria, Borlini & Maja (2011), pp. 34-35.
  13. ^ Teb, passeggeri a quota 3,4 milioni ma conti ancora difficili da quadrare, in L'Eco di Bergamo, 24 aprile 2015. URL consultato il 2 agosto 2015.
  14. ^ Atb Azienda Trasporti Bergamo, Prolungamento della linea tramviaria T1 da Albino a Vertova, in Atb Azienda Trasporti Bergamo, 28 novembre 2017. URL consultato il 17 gennaio 2018.
  15. ^ a b Progetto T1 - Qualità, affidabilità, sicurezza, in Tramvie Elettriche Bergamasche, 2011. URL consultato il 27 luglio 2012.
  16. ^ Redazione, Il tram Sirio, in Tramvie Elettriche Bergamasche, 2011. URL consultato il 27 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).

Bibliografia modifica

  • Claudio Cleri, Bergamo e il tram delle valli, in I Treni, n. 318, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, settembre 2009, pp. 25-29, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Paolo Beria, Alex Borlini, Roberto Maja, Il nuovo tram di Bergamo. Una valutazione ex-post, in Territorio, n. 59, 2011, pp. 30-37, DOI:10.3280/TR2011-059005.
  • Paolo Beria, Alex Borlini, Il nuovo tram di Bergamo. Valutazione ex-post delle stime di domanda e dell’analisi costi benefici, Milano, TRASPOL Working Paper TWP1/2011, 2011. Disponibile su www.traspol.polimi.it
  • Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia; Luigi Martinelli, Treni & Tramvie della bergamasca, 2ª ed., Clusone, Ferrari Editrice, 2005, ISBN 88-89428-10-4.
  • Stefano Bernardi, La nuova metrotranvia Bergamo-Albino, in Ingegneria Ferroviaria, n. 11, novembre 2009, pp. 1001-1009, ISSN 0020-0956 (WC · ACNP).

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