Trecase

comune italiano

Trecase (noto anche come Trecase al Vesuvio) è un comune italiano di 8 486 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania. Il suo nome è legato all'usanza secondo la quale a partire dal Cinquecento era in vigore nel territorio l'obbligo per gli abitanti del luogo di pagare le imposte fondiarie a tre case religiose, alle quali nel 1337 Roberto d’Angiò fece dono di queste terre.

Trecase
comune
Trecase – Stemma
Trecase – Bandiera
Trecase – Veduta
Trecase – Veduta
Il Vesuvio visto da Trecase
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoRaffaele De Luca (Trecase Sindaco De Luca) dal 26-5-2014
Data di istituzione1980 (distaccato da Boscotrecase)
Territorio
Coordinate40°46′N 14°26′E / 40.766667°N 14.433333°E40.766667; 14.433333 (Trecase)
Altitudine99 m s.l.m.
Superficie6,21 km²
Abitanti8 486[1] (31-10-2023)
Densità1 366,51 ab./km²
Comuni confinantiBoscotrecase, Ottaviano, Torre Annunziata, Torre del Greco
Altre informazioni
Cod. postale80040
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063091
Cod. catastaleM280
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 297 GG[3]
Nome abitantitrecasesi
Patronosan Gennaro
Giorno festivo19 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Trecase
Trecase
Trecase – Mappa
Trecase – Mappa
Posizione del comune di Trecase nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Comune dal 1980, in precedenza era frazione di Boscotrecase. Per la vicinanza a Torre del Greco fu il primo insediamento di contadini nel bosco di Silva mala (sec. XV).

Storia modifica

Simboli modifica

«Di rosso, alla quercia affiancata da altre due più piccole al naturale, sulla campagna di verde, sormontate da una torre d'oro. Motto: Sub Vesevo emineo ("Sotto il Vesuvio cresco con prosperità"). Ornamenti esteriori di Comune.»

Il gonfalone è un drappo di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Al 1587 risale la chiesa parrocchiale poi divenuta Santuario diocesano di Santa Maria delle Grazie e San Gennaro anche nota come la chiesa di San Gennaro, patrono della città, la più antica dell'area boschese, che conserva numerose opere d'arte. Nel Settecento e Ottocento fu luogo di villeggiatura per famiglie nobili napoletane, come si evince dalle numerose ville di delizie sparse nel territorio (villa Ducoster, Filippone, Langella, Lebano, Ruta).

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[4]

Economia modifica

Vi si producono Lacryma Christi nonché albicocche, pinoli e pomodorini del piennolo.

Infrastrutture e trasporti modifica

La città è servita, tramite l'omonima stazione, dalle linee ferroviarie della Napoli-Poggiomarino e della Napoli-Sorrento della Ferrovia Circumvesuviana.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
20 novembre 1994 24 maggio 1998 Rosario Guarriera Lista civica Sindaco
24 maggio 1998 26 maggio 2002 Leonardo Savastano Centro Cristiano Democratico Sindaco
26 maggio 2002 27 maggio 2007 Gennaro Cirillo L'Ulivo Sindaco
27 maggio 2007 6 maggio 2012 Gennaro Cirillo Partito Democratico Sindaco
6 maggio 2012 2013 Salvatore Brancaccio Lista civica Sindaco
2013 25 maggio 2014 Massimo De Stefano Commissario prefettizio
25 maggio 2014 in carica Raffaele De Luca Lista civica Sindaco

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica