Studio preparatorio

tipo di opera d'arte

Uno studio preparatorio è un bozzetto realizzato per la creazione di un'opera pittorica o può essere un'annotazione visiva presa dal pittore (un appunto).[1] Può trattarsi tanto di un disegno quanto di un'opera più complessa e realizzata con qualunque tipo di tecnica, come per lo studio a olio. In ogni caso, uno studio preparatorio è frutto di una lavorazione maggiore di uno schizzo eseguito velocemente (un croquis).[2]

Pietro Paolo Rubens, Quattro studi della testa di un moro, 1640

Descrizione modifica

 
Uno studio per la Deposizione Borghese di Raffaello, del 1505 circa.

I pittori realizzano degli studi per comprendere i problemi che pone un'opera e pianificare gli elementi che finiranno per comporla, in aspetti come la luce, il colore, la forma, la prospettiva e la composizione.[3] Gli studi che sono realizzati a olio, sia su tela che su tavola, sono noti come "bozzetti a olio".

In alcuni casi, lo studio raggiunge un impatto maggiore rispetto all'opera terminata, a causa della freschezza del lavoro dell'artista mentre esplora il tema. L'eccitazione della scoperta può dare vitalità a uno studio, e questo può essere favorito dai cambiamenti e dai pentimenti dell'artista. A volte il pittore giustappone o sovrappone delle variazioni dello stesso o di soggetti distinti, o aggiunge delle annotazioni scritte, conservando o cambiando la verticalità, oppure utilizza delle aree vuote di uno studio precedente (che possono includere il retro); tutto ciò permette di comprendere meglio il processo del suo lavoro pittorico.

Storia modifica

Alla metà del quindicesimo secolo appartengono gli studi superstiti di Rogier van der Weyden, e alla prima metà del secolo risalgono quelli del Pisanello, raccolti nel codice Vallardi. Mentre i due corposi quaderni di schizzi di Jacopo Bellini (presumibilmente eseguiti dal 1430 al 1460) sono da considerarsi finalizzati a una ricerca teorica piuttosto che destinati alla realizzazione di opere[4]. Esistono dei codici più antichi che contengono dei disegni che possono considerarsi degli studi, come quello di Villard de Honnecourt (prima metà del tredicesimo secolo).

 
Degli studi di cavalli di Leonardo da Vinci, realizzati per l'affresco (oggi perduto) della Battaglia di Anghiari.

Si sono conservati degli studi pittorici dei grandi maestri dell'alto Rinascimento italiano, come, per esempio, alcuni realizzati da Michelangelo.[5] In uno di questi, creato per la Sibilla Libica della volta della Cappella Sistina, si può notare che la composizione definitiva si basava inizialmente su un modello maschile;[5] in un altro, per la Deposizione, una figura femminile venne concepita inizialmente come un adolescente nudo. Di Leonardo da Vinci si conservano studi numerosi, per la maggior parte in dei quaderni, assieme a note e osservazioni di ogni genere (Codice Atlantico, Codici di Madrid I-II, Codice Hammer, Codice sul volo degli uccelli, Codice Trivulziano, Codice Arundel); tra gli altri, se ne conservano alcuni che permettono di verificare come egli studiasse le variazioni nella posizione delle mani di una figura (anticamente ritenuta la Gioconda, oggi identificata con Ginevra de' Benci) o il movimento dei cavalli della Battaglia di Anghiari. Esistono inoltre vari studi per il dipinto, oggi perduto, Leda col cigno.[6] Di Raffaello si è conservato un grande insieme di studi preparatori e di cartoni, che permettono di ricostruire le sue tecniche e il suo processo creativo.[7]

Si conservano degli studi famosi dei grandi maestri di epoche diverse dell'arte dell'età moderna, come Bosch, Dürer, Tiziano, Rubens, Ribera, Velázquez, Rembrandt, Pussin, Mengs, Fragonard, Reynolds o Gainsborough. Oggetto di studi particolari sono stati gli studi preparatori di Francisco Goya, che egli raccolse in vari quaderni (chiamati Quaderno italiano, Album A o piccolo di Sanlúcar, Album B o di Sanlúcar-Madrid, e poi C, D... fino all'Album H). Molti di questi disegni sono degli studi preparatori per delle sue incisioni, come quelle che formano la serie dei Capricci.[8][9]

 
Uno studio di Ingres per un dipinto mai realizzato sul tema di Cristo sulla montagna, oggi a Montauban.

Sono molto più numerosi gli studi dei maestri della pittura moderna e contemporanea. Il pittore francese Jean-Auguste-Dominique Ingres era noto per realizzare moltissimi bozzetti, sia a matita che a olio, per le sue opere.[10] Il museo Ingres Bourdelle di Montauban, in Occitania, conserva moltissimi di questi disegni, che testimoniano gli studi minuziosi delle composizioni pittoriche e dei loro dettagli e la ricerca dell'ispirazione nelle antichità romane che il pittore poté vedere in Italia durante i suoi due soggiorni a Roma. Alcuni di questi abbozzi furono realizzati per dei quadri che alla fine Ingres non dipinse mai,[10] come una composizione nella quale il Cristo veniva raffigurato mentre scacciava Satana.[11]

Con la diffusione delle accademie d'arte in tutto il continente europeo, si diffuse anche la tecnica dello studio accademico (noto in francese, per metonimia, come académie, e in inglese come figure drawing), che fa parte della formazione di base delle scuole d'arte.[12] Questi disegni consistono in studi della figura umana nelle sue varie pose. Jacques-Louis David allenava i propri studenti con un programma rigoroso, che consisteva nel disegnare un modello per ore, ogni giorno, ritratto in una posa particolare.[12] Jacques-Louis David faceva uso di modelli di nudo anche per degli studi di figure vestite, e questa tecnica sarà ripresa dal suo allievo Ingres[13] e, decenni dopo, anche dal pittore statunitense Kenyon Cox, che separavano gli studi anatomici dagli studi del vestiario. Esistono inoltre degli studi ingresiani per delle vetrate che sono degli studi di nudo e degli studi per le vesti sovrapposti (in francese si chiamano études de nu drapées).[14]

Per quanto riguarda gli studi preparatori a olio, il pittore francese Jean-Baptiste Camille Corot, autore di paesaggi, ne realizzava alcuni sul posto per poi dipingere il quadro vero e proprio nello studio.[3] Un metodo utilizzato indipendentemente anche da Ippolito Caffi che durante i suoi viaggi dipingeva su tavolette i soggetti che avrebbe poi sviluppato nel suo atelier[15]. Questo tipo di bozzetto cominciò a svanire lentamente tra la fine del diciannovesimo secolo e l'inizio del ventesimo, quando la differenza tra lo studio e l'opera finita si ridusse. Si contano comunque degli esempi di questo periodo, come i vari studi su tela realizzati da Georges Seurat per il suo dipinto Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande-Jatte.[16]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) James Gurney, Illustrator, su web.archive.org, 7 novembre 2012. URL consultato l'8 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2012).
  2. ^ (FR) Ségolène France e Pierre Curie, Peinture & dessin: vocabulaire typologique et technique, collana Principes d'analyse scientifique, Éd. du patrimoine-Centre des monuments nationaux, 2009, ISBN 978-2-7577-0065-5.
  3. ^ a b (EN) Steven Adams, The Barbizon school & the origins of impressionism, Londra, Phaidon Press, 1994, ISBN 978-0-7148-2919-7. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  4. ^ Otto Pächt, La pittura veneziana del Quattrocento, a cura di Margareta Vyoral-Tschapka e Michael Pacht, Torino, Bollati Boringhieri, 2005, pp. 40-47.
  5. ^ a b Lo studio per la Sibilla Libica, su Michelangelo Buonarroti è tornato, 22 febbraio 2019. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  6. ^ Fritjof Capra, L'anima di Leonardo, Rizzoli, 24 ottobre 2012, ISBN 978-88-586-3837-8. URL consultato l'11 ottobre 2023.
  7. ^ (ES) Los dibujos de Rafael de Urbino desvelan el proceso creativo y técnico del maestro renacentista, su 20minutos.es, 21 novembre 2012. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  8. ^ (ES) El Museo del Prado presenta una selección de dibujos de Goya prácticamente inéditos en exposición, su museodelprado.es, 2 ottobre 2012.
  9. ^ (ES) Juan Carrete Parrondo, Goya: Estampas, grabados y litografías, Electa, 2007.
  10. ^ a b (EN) Ingres at the Morgan: Materials and Methods, su The Morgan Library & Museum, 9 settembre 2011. URL consultato il 9 ottobre 2023.
  11. ^ (FR) Satan, su pop.culture.gouv.fr. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  12. ^ a b (EN) S. Waller, The Invention of the Model: Artists and Models in Paris, 1830-1870, 2016, p. 5
  13. ^ (FR) La Vierge (Nue, les mains sur les seins, et deux études de drapé), su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 9 ottobre 2023.
  14. ^ (FR) Jean-Auguste-Dominique Ingres, Etude de nu drapé pour la sainte Radegonde. URL consultato il 9 ottobre 2023.
  15. ^ Arte e vita di Ippolito Caffi, su VisitMuVe. URL consultato il 13 ottobre 2023.
  16. ^ (EN) Georges Seurat | Study for "A Sunday on La Grande Jatte", su The Metropolitan Museum of Art. URL consultato il 13 ottobre 2023.

Bibliografia modifica

  • L. Beltrami, Una corsa attraverso il "Codice Atlantico", in La Lettura, 1904, pp. 485-496.
  • L. Beltrami, Documenti e memorie riguardanti la vita e le opere di Leonardo da Vinci in ordine cronologico, Milano, 1919.
  • (EN) William A. Berry, Drawing the Human Form: A Guide to Drawing from Life, New York, Van Nortrand Reinhold Co, 1977.
  • M. Fossi Todorow, I disegni di Pisanello e della sua cerchia, Firenze 1966.
  • (FR) Pascal Vallet, Les dessinateurs : un regard ethnographique sur le travail dans les ateliers de nu, Parigi, L'Harmattan, 2013.
  • (FR) Ludovic Vitet, L'Académie royale de peinture et de sculpture : étude historique, Parigi, Michel Levy Frères, 1861.

Voci correlate modifica

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