Un amore di donna

film del 1988 diretto da Nelo Risi

Un amore di donna è un film del 1988 diretto da Nelo Risi.

Un amore di donna
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia, Germania Ovest
Anno1988
Durata122 min
Rapporto4:3
Generethriller
RegiaNelo Risi
SoggettoFranco Levati
SceneggiaturaAlberto Buscaglia, Gianni Buscaglia, Antonio Porta, Nelo Risi
ProduttoreFranco Levati
Produttore esecutivoGiovanni Bertolucci, Roberta Cadringher
Casa di produzioneFilm Leading, Rai, Taurus Film
Distribuzione in italianoSacis international
FotografiaLamberto Caimi
MontaggioAlfredo Muschietti
MusicheMorris Albert
ScenografiaEnrico Scampini
CostumiFranca Zucchelli
Interpreti e personaggi

Gabriella, una giovane venticinquenne di Milano, è sposata con l'avvocato Bernasconi, un uomo di mezza età, privo di scrupoli, il quale in passato era stato amante della madre della stessa Gabriella. Gabriella si innamora di Franco, un pilota collaudatore di aerei. Il marito, tuttavia, non è disposto a concederle il divorzio.

Produzione

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Il film fu prodotto dal pubblicitario milanese Franco Levati, titolare della Film Leading e autore del soggetto, e coprodotto dalla Rai (Rai 1) e dalla Taurus Film di Monaco di Baviera. Le riprese si svolsero nell'estate del 1987[1]. Il regista Nelo Risi ritornava alla regia cinematografica a dodici anni di distanza dall'ultimo film per il grande schermo, La colonna infame. L'attore Bruno Ganz, reduce da Il cielo sopra Berlino, aveva fatto il nome della partner, la giovane attrice Laura Morante, con la quale aveva già recitato in Oggetti smarriti e in Padri e figli[1].

Critica

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Il film non fu particolarmente apprezzato dalla critica[2]. I giudizi furono moderatamente positivi, con alcune riserve. Per Tullio Kezich il film produceva un effetto, sia pure non sgradevole, di film démodé e ricordava Una storia milanese di Eriprando Visconti; Kezich sintetizzava: «Un amore di donna svela i difetti delle sue virtù: garbo, finezza e riserbo da una parte, dall'altra tempi morti, una blanda reticenza e un tono esangue»[3]. Per Giovanni Grazzini, quello di Risi fu «un ritorno un po' in sordina, perché il film è di commissione, e soltanto di sfuggita nelle corde di Nelo Risi. Costruito sposando un ricorrente tema aviatorio da Liala al Moravia antiborghese degli Indifferenti, cotti l'uno e l'altra in salsa freudiana»[4].

  1. ^ a b Paolo Mereghetti, Passione ad alta quota tra Ganz e la Morante, la Repubblica del 22 luglio 1987
  2. ^ Francesco Bolzoni, «RISI, Nelo». In: Enciclopedia del Cinema, Vol. II, Roma: Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2003, BNI 2003-12805
  3. ^ Tullio Kezich, «Cinema elegante che sa di passato», la Repubblica dell'8 luglio 1988
  4. ^ Giovanni Grazzini, «Patemi di cuore e di volo», Corriere della Sera del 7 maggio 1988

Collegamenti esterni

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