Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

università della Campania

L'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" (fino al 22 novembre 2016 Seconda Università degli Studi di Napoli, in acronimo SUN)[6] è una università statale italiana istituita nel 1990, quinta in ordine cronologico nella regione Campania. La sede legale è ubicata nella città di Caserta.

Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli"
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàAversa, Capua, Caserta, Napoli, Santa Maria Capua Vetere[1]
Altre sediAriano Irpino, Avellino, Grottaminarda, Marcianise[2][3][4]
Dati generali
SoprannomeUniCampania

In precedenza:
SUN (fino al 22 novembre 2016)

MottoVivi l'Ateneo.
Fondazione1990
TipoStatale
ScuoleMedicina e chirurgia
Dipartimenti16
RettoreGiovanni Francesco Nicoletti
Dir. generaleCarmela Luise
Studenti25 012 (2017)[5]
AffiliazioniUNIMED, BioGeM
SportCUS Caserta
Mappa di localizzazione
Map
Sito web

Storia modifica

La sua costituzione venne prevista dal DPCM 12 maggio 1989, che ne programmava l'istituzione nell'ambito del piano di sviluppo quadriennale delle università 1986-1990 per scorporo della facoltà universitaria di medicina e chirurgia dell'Università degli Studi di Napoli Federico II; l'istituzione formale venne sancita dalla legge 7 agosto 1990, n. 245 demandando alla decretazione ministeriale la costituzione delle facoltà e l'attivazione dei relativi corsi di laurea.[7] In attuazione vennero emanati il D.M. 25 marzo 1991 e il successivo D.P.R. 28 ottobre 1991, che istituiva le facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali e di lettere e filosofia nell'ambito dell'attuazione del piano di sviluppo triennale delle università 1991-1993. Il D.P.R. 27 aprile 1992 ne decretò infine l'ubicazione ufficiale delle strutture.

Durante gli anni novanta si ebbe un progressivo aumento delle attività, del numero degli iscritti, oltre che a quello del personale docente e amministrativo; e nel 1995 furono poste le premesse, con apposito protocollo d'intesa,[8] per la costruzione di un nuovo policlinico universitario nella città di Caserta, destinato a sostituire il primo policlinico di Napoli, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 2003. Nel 2005, nell'ambito di una collaborazione dell'ateneo nell'ambito del consorzio interuniversitario INNOVA,[9] venne costituito il laboratorio Circe, situato nel territorio del comune di San Nicola la Strada ove si studia il nucleo degli astri e si effettuano datazioni di reperti archeologici.[10] Nel 2009, nel corso della manifestazione Giornate Scientifiche dell'Ateneo, venne poi inaugurato un nuovo aulario in Santa Maria Capua Vetere, sito in via Raffaele Perla, comprensivo di 15 aule, un laboratorio multimediale, un parcheggio per auto capace di ospitare in tutto 2.500 studenti.[11]

Intanto, i lavori per la costruzione del policlinico di Caserta, che avrebbero dovuto essere completati nel 2015,[12] risultano però fermi, dopo la rinuncia dell'ultima ditta alla quale venne affidato l'incarico.[13] Nel marzo dello stesso anno il Senato accademico deliberò il cambio del nome, avviando una procedura il cui iter si concluse l'8 novembre 2016.[14]

Il dibattito sul cambio di denominazione modifica

A partire dagli anni 2000 si è cominciato a discutere il cambio di denominazione dell'ateneo;[15] nel 2010 una delibera del consiglio regionale della Campania si espresse a favore della denominazione "Università di Caserta – Terra di Lavoro",[16] e durante l'inaugurazione dell'anno accademico 2014/2015 il rettore Giuseppe Paolisso, eletto nel 2014, annunciò la valutazione di tre ipotesi; ovvero "Università di Caserta", "Università Luigi Vanvitelli", "Università della Campania – Luigi Vanvitelli".[17] Nel 2015, nonostante una delibera del comune di Caserta[18] e di alcune interrogazioni parlamentari effettuate al governo Renzi,[19] il 31 marzo il senato accademico si espresse per la denominazione "Università della Campania – Luigi Vanvitelli", annunciando l'avvio della procedura - che prevede l'approvazione del MIUR - ed anche l'indizione di un concorso internazionale per la scelta di un nuovo logo dell'ateneo, con costi di rebranding non inferiori a 65.000 euro.[20]

La procedura si è conclusa con l'approvazione, da parte del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, del nuovo statuto, l'8 novembre 2016, che ha previsto il cambio di denominazione come approvato dal senato accademico il 31 marzo 2015.[21] La nuova denominazione, in vigore dal 23 novembre 2016, è stata scelta in onore del famoso architetto Luigi Vanvitelli, tra le cui opere si annovera la Reggia di Caserta. L'indicazione geografica "Campania" è una scelta dovuta al fatto che i dipartimenti universitari sono collocati in diverse città della regione, afferenti alla città metropolitana di Napoli e alle province di Caserta e Avellino.[22]

Strutture modifica

L'ateneo si articola nei seguenti dipartimenti universitari:[23]

  • Architettura e disegno industriale ‒ Aversa
  • Donna, del bambino e di chirurgia generale e specialistica ‒ Napoli
  • Economia ‒ Capua
  • Giurisprudenza ‒ Santa Maria Capua Vetere
  • Ingegneria ‒ Aversa
  • Lettere e beni culturali ‒ Santa Maria Capua Vetere
  • Matematica, fisica e Data Analytics ‒ Caserta
  • Medicina di precisione ‒ Napoli
  • Medicina sperimentale ‒ Napoli
  • Psicologia ‒ Caserta
  • Salute mentale e fisica e medicina preventiva ‒ Napoli
  • Scienze mediche traslazionali ‒ Napoli
  • Scienze mediche, e chirurgiche avanzate ‒ Napoli
  • Scienze politiche ‒ Caserta
  • Scienze e tecnologie ambientali, biologiche e farmaceutiche ‒ Caserta
  • Multidisciplinare di specialità medico-chirurgiche e odontoiatriche ‒ Napoli

L'Ateneo ha due sedi di rettorato, una a Napoli, via Costantinopoli,[24] nei pressi del vecchio policlinico, ma è anche presente un ufficio distaccato a Caserta, che costituisce sede legale. Le sedi sono dislocate tra Caserta, il territorio provinciale e la città di Napoli, quasi tutte in strutture di interesse storico e culturale.

In seguito alla riorganizzazione ai sensi della legge 30 dicembre 2010, n. 240, si articola in sedici dipartimenti universitari, due scuole d'ateneo, circa sessanta scuole di specializzazione mediche e una scuola di specializzazione per le professioni legali. A Napoli si trovano i dipartimenti dell'area medica e alcuni centri di servizio dell'Ateneo, ubicati principalmente all'interno e nelle immediate vicinanze del centro storico di Napoli.

In seno all'ente vi è la scuola di medicina e chirurgia con sede a Napoli e con una sezione a Caserta. Sono inoltre attivi un comitato per lo sport universitario e un coro polifonico.

Aversa modifica

 
Ingresso del complesso della Real Casa dell'Annunziata, sede del dipartimento di ingegneria situato nella città di Aversa.

Nella città di Aversa ha sede il dipartimento di ingegneria nel complesso della Real casa dell'Annunziata di Aversa, edificato intorno agli inizi del XIV secolo. Il plesso rientrava tra quelle istituzioni religiose con fini assistenziali promosse dagli Angioini anche per il controllo del territorio. L'aula della ex facoltà si trova nella stessa città, ed è sito in via Michelangelo Buonarroti.

Il dipartimento di architettura e disegno industriale "Luigi Vanvitelli" - ha invece sede nella chiesa di San Lorenzo ad septimum in Aversa, che sorge in una località che già in epoca antica rivestiva caratteri di grande interesse, sulla antica via Consolare Campana ad septimum, cioè al settimo miglio della città di Capua.[senza fonte] Il complesso monumentale comprende l'omonima chiesa ed è costruito intorno al chiostro.

Capua modifica

Presso l'omonima cittadina ha sede il dipartimento di economia, presso quello che fu il convento di Santa Maria delle Dame Monache, successivamente denominato Caserma Ettore Fieramosca, è situato a Capua al Corso Gran Priorato di Malta, oggetto di lavori di ristrutturazioni e di riqualificazione del complesso, tra il 2007 ed il 2007.[25]

Caserta modifica

Il capoluogo di provincia ospita diversi uffici amministrativi e quattro dipartimenti: Il dipartimento di Psicologia che ha sostituito la vecchia facoltà creata nel 2001, per scorporo dalla facoltà di lettere e filosofia, il dipartimento di scienze e tecnologie ambientali biologiche e farmaceutiche ed il dipartimento di matematica e fisica che hanno anch'essi sostituito le precedenti facoltà e situati come le stesse nel polo scientifico cittadino, sito in viale Lincoln.

 
Particolare del polo scientifico di Caserta.

Il dipartimento di scienze politiche "Jean Monnet", operativo anno accademico 2011-2012 è invece collocati presso il complesso di viale Ellittico, presso uno stabile in precedenza di proprietà di Poste Italiane, ed acquistato dall'università nel 2006.[26] Quest'ultimo ha rimpiazzato la precedente facoltà, che aveva originariamente sede nel complesso monumentale del Belvedere di San Leucio, sui monti Tifatini, un tempo comune e successivamente frazione di Caserta, la quale iniziò l'attività didattica nell'anno accademico 2006-2007 con il corso di laurea in scienze politiche.[senza fonte] Infine, presso il centro direzionale cittadino – in località San Benedetto – è ospitata la sede del corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia[27] che si avvale di una convenzione con l'ospedale di Caserta e altre strutture napoletane.

Napoli modifica

 
Interno del chiostro del Complesso di Sant'Andrea delle Dame dove sono situate alcune strutture dell'università

Nel capoluogo regionale si trova il primo policlinico di Napoli, la Scuola di medicina e chirurgia, altri uffici amministrativi e gli otto dipartimenti delle discipline mediche. Le attività formative del corso di laurea in medicina e chirurgia si svolgono presso il primo policlinico di Napoli e altre aziende ospedaliere convenzionate; per tale corso vi è anche una sede distaccata della segreteria studenti, situata ad Ariano Irpino. Altre strutture hanno sede nel complesso di Sant'Andrea delle Dame e nel complesso di Santa Patrizia. Presso i chiostri di Santa Patrizia, l'università ospita il Museo di anatomia umana.[28]

Santa Maria Capua Vetere modifica

 
Vista frontale di palazzo Melzi, sede del dipartimento di giurisprudenza.

A Santa Maria Capua Vetere si trovano i dipartimenti di giurisprudenza e quello di lettere e beni culturali. Il dipartimento di giurisprudenza è ubicato presso palazzo Melzi in via Mazzocchi unitamente alla scuola di specializzazione per le professioni legali.

Il dipartimento di lettere e beni culturali si trovava – dal 1992 al 2014 – presso il monastero medievale dedicato a San Francesco da Paola a Santa Maria Capua Vetere. Quest'ultima struttura agli inizi del XVII secolo venne occupata dai frati minori dell'ordine di San Francesco da Paola, e divenne un monastero, costruito su un antico criptoportico romano, fino a quando nel 1738 vi vennero alloggiati i soldati borbonici e dal 6 febbraio 1807 è stato trasformato in un carcere. Il dipartimento di lettere è situato presso l'aulario di via Perla, che serve anche quello di giurisprudenza.

Cronotassi dei Rettori modifica

  • Domenico Mancino (1990-1998)[29][30]
  • Antonio Grella (1998-2006)[31]
  • Francesco Rossi (2006-2014)[32]
  • Giuseppe Paolisso (2014-2020)[33]
  • Giovanni Francesco Nicoletti (2020-2026)[34]

Note modifica

  1. ^ I Dipartimenti dell'Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli nei vari Poli, su unicampania.it. URL consultato il 17 novembre 2017.
  2. ^ Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli – Presentazione dell'Ateneo: Le Sedi, su unicampania.it. URL consultato il 17 novembre 2017.
  3. ^ Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli – Lauree, su unicampania.it. URL consultato il 12 agosto 2018.
  4. ^ Concorso corsi di laurea delle professioni sanitarie, su unicampania.it. URL consultato il 12 agosto 2018.
  5. ^ MIUR Anagrafe Nazionale Studenti
  6. ^ Articolo su larampa.it del 22 novembre 2016
  7. ^ Art. 10 legge 7 agosto 1990 n. 245., su edizionieuropee.it.
  8. ^ Policlinico con vista sulle cave Quattordici anni per non costruirlo, in Corriere del Mezzogiorno, 30 giugno 2009. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  9. ^ La Regione Campania tra le regioni europee leader nell’innovazione applicata ai Beni Culturali ed Ambientali, su Innova.Campania.it, n. 3, INNEWS, marzo 2005. URL consultato il 15 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  10. ^ Nanostelle accese in laboratorio, su ANSA.it, 14 novembre 2012. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  11. ^ Sun, GSA 09 e inaugurazione dell’aulario di Capua Vetere, su CorriereUniv.it, 10 luglio 2009. URL consultato il 15 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  12. ^ CRONACA. Entro il 2015 sarà completato il Policlinico di Caserta, su promessepubbliche.com. URL consultato il 15 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2015).
  13. ^ Enzo Musella e Francesco Cigliano, Stop ai lavori per la costruzione del nuovo Policlinico di Caserta, dopo quasi 20anni è ancora tutto fermo, sprecati milioni di euro, su ItalyWorkNews.it, 17 febbraio 2015. URL consultato il 15 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2015).
  14. ^ Caserta. Addio alla Seconda Università di Napoli, coniata la sigla Luigi Vanvitelli da corrierecaserta.it, 8 novembre 2016
  15. ^ Seconda Università degli Studi di Napoli: si cerca un nome nuovo, su lnx.casertasette.com. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  16. ^ La SUN cambia nome, su CorriereUniv.it, 31 luglio 2010. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  17. ^ Seconda Università, tre nomi per la svolta: la scelta è tra «Campania», «Caserta» e «Vanvitelli», in Il Mattino, 28 febbraio 2015. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  18. ^ Sun, nuovo appello del sindaco per il cambio del nome: «Si chiami Università di Caserta», in Il Mattino, 27 febbraio 2015. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  19. ^ Caserta, pressing dei parlamentari per cambiare nome alla Sun: Università di Caserta, in Il Mattino, 13 marzo 2015. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  20. ^ L’Università ha fatto la sua scelta: Caserta “ripudiata”, si chiamerà “Campania – Luigi Vanvitelli”, su Casertace.net, 2015. URL consultato il 15 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  21. ^ DECRETO RETTORALE 17 ottobre 2016, su Gazzetta Ufficiale.it, 2016. URL consultato l'8 novembre 2016.
  22. ^ Cambia nome la Seconda Università di Napoli da scienze-ricerche.it, 3 gennaio 2017., su scienze-ricerche.it. URL consultato l'11 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2019).
  23. ^ I Dipartimenti dell'università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli nei vari poli, su unicampania.it. URL consultato il 10 aprile 2019.
  24. ^ Come riportato sul sito ufficiale, su unina2.it. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  25. ^ Fabio Carbone, Il complesso di Santa Maria delle Dame Monache, su capua.italiani.it, 25 marzo 2019.
  26. ^ Lidia Luberto, Policlinico, Rossi: «Lavori ancora fermi, ma non è colpa nostra», in Corriere del Mezzogiorno, 22 gennaio 2009. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  27. ^ Università a Caserta in Centro Direzionale, su Caserta.PagineGialle.it. URL consultato il 15 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  28. ^ Museo di Anatomia Umana - I Tesori di Napoli, su NapolidaVivere.it, 12 febbraio 2012. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  29. ^ Comunicato stampa – Seconda università di Napoli: Zecchino incontra il rettore e il preside di psicologia, su miur.it, 29 ottobre 1998. URL consultato il 10 aprile 2019.
  30. ^ Si inaugura il 14º Anno Accedemico della SUN, su controcampus.it, 24 febbraio 2006. URL consultato il 10 aprile 2019.
  31. ^ Addio ad Antonio Grella, ex rettore della Sun, in Il Mattino, 6 luglio 2014. URL consultato il 10 aprile 2019.
  32. ^ SUN: Francesco Rossi confermato Rettore, su napoli.com, 8 maggio 2010. URL consultato il 10 aprile 2019.
  33. ^ Paolisso Giuseppe – Rettore Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" [collegamento interrotto], su crui.it. URL consultato il 10 aprile 2019.
  34. ^ Nicoletti è il nuovo rettore dell'Università della Campania Vanvitelli, su ilmattino.it.

Bibliografia modifica

  • 1º rapporto sugli archivi delle università italiane pubblicazione a cura del Ministero per i beni e le attività culturali, Padova 2002.

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