Utente:Lupo rosso/Sandbox/consultazione/personaggi impresa fiumana

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I personaggi di cui si parla,oltre a quelli di indubbia caratatura poltica,come si dimostrearanno anche chiaramente nel proseguio della storia,o quelli gia' ben conosciuti,sono in buona parte in riferimento a quella frangia di intelettuali,la maggioranza con idee rivoluzionarie di sinistra, che accompagnarono e furono di supporto al "Vate" nell'avventura di Fiume

  • un inizio della rielaborazione storica dell'Impresa di Fiume avvine per opera di Renzo De Felice:D’Annunzio politico 1918-1938,(Laterza 1978),tale lavoro aveva in nuce una rilettura della vicenda non inquinata ne' dalla fascistizzazione ne' da molta parte della storiografia seguente che ormai la aveva etichettata quasi come impresa prefascista.Le fonti non inedita ma poco conosciute al gran pubblico; sono state usate del De Felice,in particolare le testimonianze dei legionari letterati, i diari,le memorie scritte ,le biografie di protagonisti;altro lavoro fondamentale,forse ancor di piu' di quello del De Felice,anche se non e' una analisi con forte connotazione poltica,anzi questa e' secondaria ma traspare,e' Alla Festa della Rivoluzionelavoro della piu ferrata,forse, esperta del Futurismo,Claudia Salaris,Artisti e libertari con D’Annunzio a FiumeIl Mulino, Bologna 2002
  • G. Comisso, Le mie stagioni;
  • L. Kochnitzky , La quinta stagione o i centauri di Fiume;
  • L. Toeplitz,, Ciack a chi tocca;
  • S. Pozzi,
  • Guido Keller, nel pensiero e nelle gesta.
  • Un altro filone sono gli storiografi che si sono occupati degli Arditi del Popolo,in modo piu' specifico,in quanto parlano,anche se non molto della vicenda fiumana,di come fu brodo di cultura per l'antifascismo militare e militante,a parte le altre conseguenze gia' ben note e che diedero un'impronta molto limitativa nella comprensione dell'impresa.Di interesse sono poi biografie di singoli personaggi come Giuseppe Di Vittorio come quella fatte da Felice Chilanti,anche se Di Vittorio non intervenne a Fiume,prese di posizione di personaggi come Filippo Turati ed Antonio Gramsci,ad esempio.
  • Son fondamentali per l'analisi dell'atmosfera del "momento fiumano" gli articoli dei giornali del periodo a Fiume,mettendo sopratutto in evidenza La testa di Ferrodi Mario Carli e i manifesti della associazione Yoga,fra questi si distingue per importanza La testa di Ferrodi Mario Carli e i manifesti della associazione Yoga.Mario Carli,e' personaggio di gran interesse in quanto interpreta il doppio ruolo di artista e polico,sia e' significativo per capire il periodo storico,futurista fra i firmatari del manifesto dei futuristi,capitano degli Arditi,(in cui riesce in qualche maniera ad entrare,pur essendo stato respinto ad una prima visita per motivi di vista),filobolscevico a Fiume,"golpista" di "sinistra"antelitteram,rientra nel fascismo su posizioni di fronda,ma spezza sopratutto il legame preferenziale formatosi fra Arditi e Mussolini col suo noto articolo Arditi non gendarmi Arditi non gendarmi,(pubblicato sull'organo ufficiale degli Arditi),questi fatti sono stati ripresi da tutti gli storici che si sono occupati degli Arditi del Popolo (non da molto ed ilproblema si e' ricollegato a fatti attuali,nelo specifico il G8 a detta di Tom Behan)(Rossi,Behan,Francescangeli ad es.),in qunto non hanno trascurato l'influenza della vicenda fiumana,pur non entrandoci nei particolari, sullo sviluppo dell'antifascismo sotto forma armata e militare dell'immediato dopo biennio rosso,in cui,ad esempio, squadre di autodifesa proletaria come le Guardie Rosse di Torino, avevano subito rovesci anche a causa della scarsa preparazione in senso stretto militare,nonostante il proletariato che aveva partecipato alla prima guerra mondiale non fosse piu' digiuno del tecnicismo militare,probabilmente mancava una adeguata dirigenza.

personaggi riportati non in ordine alfabetico,ma per affinita' di legame o politico o culturale o ambinetale modifica

Sinistra:


stralcio di lettera di

a

«“Il povero Nitti è furibondo per le indegne cose di Fiume [...]. Non solo proclamano la repubblica di Fiume, ma preparano lo sbarco in Ancona, due raids aviatori armati sopra l’Italia e altre delizie del genere. Fiume è diventato un postribolo, ricetto di mala vita e di prostitute più o meno high life. [Nitti] Mi parlò di una marchesa Incisa, che vi sta vestita da ardita con tanto di pugnale. Purtroppo non può dire alla Camera tutte queste cose, per l’onore d’Italia”.»

come si puo' vedere alcuni massimi dirigenti socialisti non vedevano di buon occhio l'impresa Fiumana,al contrario di alcuni altri,(e di parte della masse proletarie in fermento),sopratutto Antonio Gramsci che all'inizio dell'impresa la bolla come espressione eversiva della classi domininanti,nel proseguio tenta contatti con D'annunzio tramite il tenente filocomunista (sarebbe meglio dire ancora "bolscevico)della Legione Marco Giordano,a Gardone,per passare a difendere con passione sull'Ordine Nuovo sia D'Annunzio che la Impresa Fiumana,dopo il Natale di sangue,forse e' quasi un anticipo del discorso di Gramsci sul recupero dei "fascisti di sinistra" del 1925 e di quei fascisti in "buona fede" legati ancora agli ideali del programma dei [[1]] e/o del sansepolcrismo applicato nella pratica delle parti di "sinistra"..

Alessandro Forti,legionario

sul“La testa di ferro” descrive il ruolo degli intellettuali sul“La testa di ferro”: “[…] se il proletariato intellettuale capirà i nuovi tempi e saprà accostarsi al proletariato manuale nella sua lotta di emancipazione […] non si troverà più nella pericolosa e umiliante posizione di cuscinetto fra il capitalismo e il lavoro”.“La testa di ferro” era il giornale di Mario Carli edito a Fiume,in cui venivano "fustigati" i reazionari dell'impresa.

  • Marco Giordano,tenente dei Legionari,amico di Antonio Gramsci,tento' di combinare un incontro, a Gardone,fra Gramsci e D'annunzio,ma quest'ultimo lo evito' con la scusa di pressanti impegni improvvisi,di nuovo si vede l'indecisione del D'annunzio ad aggangiarsi all'ala genuinamente rivoluzionaria Fiumana.
  • Giuseppe Giulietti,capitano,presidente del'Associazione Lavoratori del mare e' in contatto col D'annunzio durante la vicenda fiumana,famoso e' l'abbordaggio del mercantile Persia,che portava armi ai controrivoluzionari bianchi inRussia.Cerca contatti per "marciare su Roma" e prendere il potere,nel periodo fiumano,con fini opposti a quelli di Mussolini,dal suo cartegio si evudenziano porteste per l'esitazioni del D'annunzio,(che rifiuta pure di ospitare gli Arditi di Trieste,in rivolta,dimostrando anche scarsa visione militare in senso stretto,visto come fini' poi col Natale di Sangue), e per la inconcludenza dei socialisti che non appoggiano l'iniziativa.
  • Randolfo Vella,anarchico responsabile della ristrutturazione delle strutture anarchiche per l'alta Italia nel secondo dopoguerra,rischio' di essere fucilato dai nazisti,salvato a malapena dall'arrivo delle truppe alleate

«

“io sono per il comunismo senza dittatura […] tutta la mia cultura è anarchica […] è mia intenzione fare di questa città un’isola spirituale dalla quale possa irradiare un’azione, eminentemente comunista, verso tutte le nazioni oppresse”»
  • Renzo Novatore,artista di vaglia,narchico,morira' in uno scontro a fuoco coi carabinieri a Murta,delegazione di Genova,non partecipa direttamente all'impresa.
  • Giovanni Governato,cromatico,futurista di tendenze anarchicheappartiene all'avanguardia del tempo con Giacomo Balla,Unberto Boccioni, Depero, Dottori, Dudreville,fu amico di Renzo Novatore,imputato di favoreggiamento verso Novatore,ucciso dai carabinieri a Murta(Genova),fu assolto grazie ad una magistrale difesa durante il processo a La Spezia,retta da uno stimato avocato iscritto al fascio ma suo amico d'infanzia.Ricevete durante il processo la solidarieta' da Tommaso Marinetti,in cui viene evidenziata l'atmosfera del periodo.
  • Giuseppe Di Vittorio, organizzò, sconfiggendo gli squadristi fascisti di Caradonna, con ex ufficiali legionari di Fiume, socialisti, comunisti, anarchici, assieme agli Arditi del Popolo la difesa della sede della Camera del Lavoro,i legionari fiumani gli chiesero una sola condizione che il suo movimento non assumesse caratteristiche espressamente antinazionali,Di Vittorio accondiscese.

da:La vita di Giuseppe Di Vittorio

di Felice Chilanti

«.. al tempo dell'Alleanza del Lavoro (costituitasi con tutte le forze politiche e sindacali di sinistra per fronteggiare la violenza fascista) aveva organizzato a Bari un forte movimento di Arditi del Popolo. Le formazioni degli arditi erano costituite di giovani proletari combattivi e di vecchi lavoratori rivoluzionari, uomini decisi a battersi fino al sacrificio supremo contro il fascismo. La forza di attrazione di questo movimento era gia' cosi' grande che aderirono ad esso anche gruppi di dannunziani, gli stessi che avevano preso parte all'impresa fiumana. Si trattava di giovani studenti e ufficiali che trovatisi di fronte alla necessita' di scegliere tra le squadre fasciste agli ordini degli agrari piu' egoisti e retrivi e il movimento degli Arditi del Popolo erano stati istintivamente portati ad affiancarsi a questi.»


culturale-creativa,anche se orientata a sinistra:

  • Mario Carli,appartiene a tutto titolo alle due aree in quel periodo
  • Renzo Novatore,appartiene a tutto titolo alle due aree in quel periodo
  • Guido Keller probabilmente il personaggo piu' "scapigliato" dell'impresa, di famiglia aristocratica belga,pilota della squadriglia di Francesco Baracca,riuniva in se' la carsatteristiche di esteta e di uomo d'azione,fondatore a Fiume del gruppo yoga che aveva come simbolo la svastica e la rosa a 5 petali,gruppo con tendene esoteriche enaturiste,come il Keller stesso,fustigatore sarcastico della frangia reazioneria fiumana negli scritti che erano ediati dal gruppo yoga,“Unione di spiriti liberi tendenti alla perfezione”,assiema a Comisso (la svastica a quel tempo era semplicemente il simbolo del carro del sole comune a molti popoli fin dall'antichita'in perfetto accordo con le tendenze naturistiche,nudismo compreso,del gruppo,Keller e' ritratto nudo ed abbronzatissimo in diverse foto del tempo).Fu autore di imprese sia da corsaro,sia semplicemente particolari come quando mancando approvvigionamenti a Fiume razzio'un maiale caricandolo sul'aereo.Il peso del maiale sfondo' il fondo e Keller volava quindi con un ben strano carrello di atteraggio.Portava a bordo del suo veivolo un servizio da the',particolare che contribui' ad accrescere la sua fama,cercata,di dandy,volo' fino a Roma per lanciare per dispregio un pitale su Montecitorio,era l'unico legionario di giovane eta' che potesse dar del tu a D'Annunzio col quale e' evidente avesse forti affinita' caratteriali,aderi' al fascismo,ma a modo suo,di lui i fascisti non si fidarono mai per le sue aspre critiche,un altro forse "fascista di sinistra".Nel 1935 mori' in un incidente stradale e fu sepolto vicino a D'annunzio.

«“Mi pareva troppo solida di forme, ma la bocca era straordinariamente bella e fu subito baciata di colpo. Era troppo chiusa nei suoi abiti, non parlava e faceva gesti con le mani ora respingendomi, ora attraendomi. Infine non fu difficile accorgermi che era un uomo vestito da donna. Strappandogli il fazzoletto riconobbi uno degli arditi che veniva a passare le sere con noi, e subito prese la fuga per il bosco”.»

«“[…] Enrico vestito con l’abito di Grethe apparve assumendo agili pose da ballo: era una Grethe più bella, più spudorata. Le braccia nude da cui pendevano lunghi nastrini accompagnavano la cadenza delle gambe. Il mio amico scattò sul sofà per rincorrerlo imitando il fauno che insegue la ninfa ed Enrico agile e leggero gli sfuggiva continuando sempre a ballare. Intanto dalla stessa porta era apparsa Grethe vestita da ardito”.»

si ci puo' immaginare cose del genere come furono poi sfruttate per fini calunniosi a scapito di tutta l'impresa come scrivera' Antonio Grmasci sull'Ordine Nuovo quando fu attaccata militarmente la Reggenza del Carnaro e distrutta la repubblica


  • Leone Kochnitzkymusicista ,letterato, ebreo divenuto cattolico,padre russo e madre polacca,viene incariticato durante la vicenda fiumana di stabilire collegamenti con la stampa francese in qualita' di responsabile dell'URE ,Ufficio delle relazioni esteriori,esterriori a detta di Kochnitzky stesso era stato meso come aggiuntivo al nome in quanto esterne sarebbe sembrato"farmaceutico",(questo ci da' un'idea dello spirito anche gogliardico che aleggiava nell'impresa),Kochnitzky,sorretto da idee di sinistra e rivoluzionarie e' sostenitore dei Soviet,in lotta continua con la frangia fiumana monarchica e nazionalista,cosi' come Mario Carli,che in quel momento,che attacca i reazionari dalle colonne del Testa di Ferro,su posizioni anche lui nettamente filobolsceviche.Nel proseguio Kochnitzky (fra l'altro diverra' uno stimato critico d'arte scopritore di talenti ormai riconosciuti a livello internazionale) asieme a Furst esternera' troppo le sue idee rivoluzionarie con D'annunzio il che,a causa di tali pressioni,portera' a dissapori fra i due e D'annunzio col loro successivo allontanemento da Fiume qualche mese dopo,qui di nuovo siamo al problema dei tentennamenti di D'annunzio.

«“Una fanfara squilla: “ecco, passa la banda”; è una musica militare che traversa la città, fatto ricorrente almeno tre o quattro volte al giorno, in Fiume. E ogni volta, tutti si precipitano, fanno ressa intorno ai musicanti, si accompagnano con loro; un corteo si forma; in breve folla segue la musica sul Corso, verso la piazza Dante;....né consentono a disperdersi se non dopo aver visto il loro idolo, d’Annunzio, e lanciato in suo onore frenetici “alalà”. […] Cortei e fiaccolate, fanfare e canti, danze, razzi, fuochi di gioia, discorsi, eloquenza, eloquenza, eloquenza...”.»


«“Mai scorderò la festa di San Vito, patrono di Fiume, il 15 giugno 1920; la piazza illuminata, le bandiere, le grandi scritte, le barche coi lampioncini fioriti (anche il mare aveva la sua parte di lesta) e le danze...: si danzava dappertutto: in piazza, ai crocevia, sul molo; di giorno, di notte, sempre si ballava, si cantava.... Sul ritmo delle fanfare marziali si vedevano turbinare, in scapigliati allacciamenti, soldati, marinai, donne, cittadini, ritrovanti la triplice diversità delle coppie primitive che Aristofane vantò. Lo sguardo, dovunque si fosse fermato, vedeva una danza: di lampioni, di fiaccole, di stelle; affamata, rovinata, angosciata, forse alla vigilia di morire nell’incendio o sotto le granate, Fiume, squassando una torcia, danzava davanti al mare”.»

«“C’era una cantina, tutta addobbata con pellicce d’orso bianco; laggiù, tra i fumi dell’incenso, si perpetravano orgie innominabili inframmezzate da libazioni sataniche: né i paradisi artificiali erano esclusi dal quadro. La cocaina, a botti, nevicava sul cenacolo, in teschi umani si suggeva il sangue fumante...”»

si noti come il periodo di fiume viene descritto anche come festa liberatoria,fermo restando le esagerate descrizioni di Kochnitzky,ovviamente

  • Henry Furst,statunitense di origine familiare tedesca,regista teatrale,poliglotta,spepeva parlare e scrivere correntemente inglese italiano francese tedesco,convinto che ll vittoria della societa' comunista a livello mondiale era possibile vicina tento' di influenzare nelle sue scelte,assiame a Leone Kochnitzky,il "Vate",che prese le distanze dai due fino al loro allonanamento da Fiume,dimostrando ancora una volta l'indecisione del D'Annunzio verso una completa e strutturata scelta rivoluzionaria di classe.
  • Ludovico Toeplitz de Grand Ry figlio di un banchiere ebreo,tentera' di ottenere,senza risultati, finanziamenti per l'impresa di Fiume,tramite l'intercessione del padre,Giuseppe,banchiere,ebreo polacco, allora consigliere delegato della Banca Commerciale italiana dal 1917 al 1933.


  • Ricciotto Canudo,critico e scrittore pugliese,frequentatore a Parigi dei gruppi dell'avanguardia letteraria ed artistica,amico di Apollinaire ,che gli affibbia il nomignolo scherzoso di “le barisien”,considerato uno dei pionieri dell'immagine fotografica nel cinema e del problema dell'estetica cinematografica in generale,muore nel 1923,nel 1927 vine pubblicato il libro "L'officina delle immagini" l'usine aux images,che raccoglie il suo lavoro nel settore.


  • Harukichi Schimoi,scrittore giapponese,fonda la Rivista Sakura(Napoli 1920) dal poeta Shimoi Harukichi,1921 al 1926 fu detentore della cattedra di giapponese all'Istituto Universitario Orientale di Napoli . Sakura durera' pochissimo dal giugno 1920 al marzo 1921, traducendo opere di poeti e scrittori giapponesi.Il libro_diario che tratta del'impresa fiumana riporta foto riguardanti la vicenda,fra cui la sua in divisa da Ardito.

fascismo antifascismo resistenza

  • Ettore Muti,noto sanguinario squadrista fascistariferimenti
  • Gabriele Foschiatti,nato a Trieste il 28 giugno 1889, morto nel lager di Dachau il 20 novembre 1944, irredentista mazziniano, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria con motivazione :

«" Volontario entusiasta e valoroso combattente della campagna per l’indipendenza e l’unità d’Italia del 1915-18, ritrovava, subito dopo l’armistizio, fede e slancio giovanili per farsi propugnatore in Trieste della lotta contro l’invasore tedesco sostenendo fieramente, nel tempo stesso, l’italianità della città italianissima. Autorevole esponente del Comitato di liberazione cittadino dava prova di possedere, in situazione difficile e pericolosa, elette doti di animatore e di organizzatore, rendendo alla causa della resistenza altamente apprezzati servizi. Tratto in arresto dai tedeschi, sottoposto ad interrogatori estenuanti ed a torture atroci, dimostrava forza d’animo esemplare nulla rivelando. Dopo quasi un anno di dure sofferenze veniva soppresso nei campi di concentramento tedeschi, martire della Patria e della Libertà"»

.A Trieste e' fra i massimi dirigenti del Partito d’Azione e il 25 luglio 1943 forma Fronte Democratico Nazionale,organizzazione antifascista

sulle foibe e tutto quello che non si è visto in TV] che predicavano in lingua slava,tale fascistizzazione di Fiume ottenuto ad altissimi prezzi di sangue per minoranze ed oppositori italiani diede i suoi velenosi frutti nei tragici fatti del secondo dopoguerra.Nel seguito passo' ai "fascisti intransigenti",come Mario Carli,talvolta interpretabili come "fascisti di sinistra",fu ministro delle comunicazioni nel rimpasto del governo Mussolini immediatamente prima della caduta del governo stesso nel 1943,mori' suicida.

  • Romano Manzuttocapitano , comandante degli uscocchi

prese le distanze da Tommaso Marinetti e Mario Carli per quanto riguarda la vicenda fiumana,pur essendo anche lui un futurista,cosi' come fu estromesso nel seguito dalla direzione della sezione di Roma dell'associazione Nazionale Arditi d'Italia,quando Argo Secondari,ex pluridecotato Ardito assaltatore fondo' gli Arditi del Popolo,praticamente ancora convinto che il "Comandante" avrebbe preso la direzione del temibile,seppur breve nel tempo,movimento paramilitare antifascista da come di puo' dedurre da una sua intervista ad Ordine Nuovo di Antonio Gramsci.

  • Aldo Finzi.Ebreo, Nasce nel 1891 a Legnago (Vr) famiglia assai benestante;diviene pilota di aereoplano e nel 1918 partecipa vola su Vienna con D’Annunzio.E' presente a Fiume quando accde lo strano incidente in cui resta ferito il D'annunzo,chiamato dal poeta medesimo il volo dell'Arcangelo.(dopo questo episodio forse inizia la "strana" conversione di D'Annunzio al fascimo).Partecipa alla Marcia su Roma nel 1922,in quello stesso anno e' sottosegretario agli interni e vicecapo della polizia,incarico che manterra' fino all'omicidio di Giacomo Matteotti nel 1924 perche' Mussolini scarica su di lui la colpa,e' comunque ininterottamente deputato del PNF dal '21 al '29E' Deputato per il Partito nazionale fascista dal 1921 al 1929,esce dalla scena poltitica e diventa il maggior produttore di tabacco per il Lazio.Nel 1942 viene espulso dal PNF,prende contatti con l'antifascismo,nel febbraio del 1944 viene arrestato e portato a Regina Coeli,in seguito viene fucilato alla fosse Ardeatine.


uomini di potere che diedero aiuto all'impresa fiumana fino a che si pote' considerare vantaggiosa per i loro interessi

  • Oscar Sinigaglia,industriale
  • il Senatore Borletti che aveva rilevato nel 1917 “Alle Città d’Italia”(abiti confezionati) di Ferdinando Bocconi a Milano e fondato cosi' la RINASCENTE,nome dato proprio dal D'annunzio alla catena di nuovi negozi
  • personaggi minori legati e/o facenti parte grande capitale armatoriale.

voci correlate modifica

impresa di Fiume

links esterni e di approffondimento modifica

presentazione libro Claudi Salaris periodo fiumano

Riassunto

sviluppi successivi nell'area

sulle foibe e tutto quello che non si è visto in TV]

bibliografia modifica

  • Claudia Salaris "Alla festa della rivoluzione".

Artisti e libertari con D’Annunzio a Fiume Il Mulino, Bologna

  • Eros Francescangeli, Arditi del popolo, Odradek, Rom, 2000
  • Marco Rossi, Arditi, non gentarmi! Dall'arditismo di guerra agli Arditi del Popolo, 1917-1922, edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 1997
  • Luigi Balsamini, Gli arditi del popolo. Dalla guerra alla difesa del popolo contro le violenze fasciste, Galzerano Ed. , Salerno.
  • Mario Carli:" con D'Annunzio a Fiume"
  • George L. Mosse "L’uomo e le masse nelle ideologie nazionaliste Laterza" 1999
  • Mario Carli:"Trilliri"
  • Ludovico Toeplitz, "Si rinnova la vita"
  • Tommaso Marinetti "al di la' del Comunismo"
  • Giovanni Comisso "il porto dell'amore"
  • Kochnitzky Leone " La quinta stagione o I centauri di Fiume"
  • Renzo De Felice, D'Annunzio politico (1918-1928), Roma- Bari, La Terza, 1978.