Vincenzo Pastore (militare)

militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale (1908-1941)

Vincenzo Pastore (Roma, 15 luglio 1908Maghec, 13 settembre 1941) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Vincenzo Pastore
NascitaRoma, 15 luglio 1908
MorteMaghec, 13 settembre 1941
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaCavalleria
CorpoRegio corpo truppe coloniali della Tripolitania
RepartoXIV Gruppo squadroni cavalieri Amara.
Anni di servizio1930-1941
GradoTenente i.g.s. s.p.e. (incaricato grado superiore servizio permanente effettivo)
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneArbegnuoc
Campagna dell'Africa Orientale Italiana
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Biografia modifica

Nacque a Roma il 15 luglio 1908, figlio di Vincenzo e Michela Pastore.[2] Iscritto alla facoltà di medicina dell'Università di Napoli, nel gennaio 1930 fu chiamato a prestare servizio militare di leva nel Regio Esercito venendo nominato sottotenente di complemento dell'arma di cavalleria nel luglio successivo dopo avere frequentato la Scuola allievi ufficiali di Moncalieri.[2] Prestò servizio nel Reggimento "Cavalleggeri di Monferrato" (13º) venendo posto in congedo nel 1931.[2] Nell'aprile del 1933 e richiamato in servizio a domanda e trasferito nel Regio corpo truppe coloniali della Tripolitania dove rimase per circa sei anni in forza nel II Gruppo squadroni sahariani.[2] Rientrato in Italia con il grado di tenente, poco tempo dopo, nell'agosto 1939 partì volontario per l'Africa Orientale Italiana e al comando di una banda a cavallo di Buriè del gruppo bande del Goggiam, si comportò brillantemente in azioni di grande polizia coloniale venendo decorato con una croce di guerra al valor militare.[2] Incaricato del grado di capitano, passò poi in forza al Comando Truppe Amara assumendo, nel giugno 1940, il comando di uno squadrone del XIV Gruppo squadroni cavalieri Amara.[2] Cadde in combattimento a Maghec 13 settembre 1941, e fu successivamente insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Dopo la sua morte l'Università di Napoli gli concesse la laurea ad honorem.[2]

Onorificenze modifica

«Comandante di uno squadrone di cavalleria coloniale, dava in ogni occasione superbe prove di ardimento. In una fase delicata della lotta contro forze nemiche superiori per numero e per mezzi occupava, con tre successive cariche, importanti posizioni, resistendo vittoriosamente ai violenti contrattacchi dell’avversario. In successiva aspra azione, dopo aver travolto con indomita energia formazioni preponderanti nemiche, non esitava a slanciarsi, incurante di ogni rischio, ancora in avanti coi pochi cavalieri rimastigli, attaccando l’avversario in un’ultima carica eroica con lancio di bombe a mano, finché cadeva mortalmente colpito col proprio cavallo. Barghim, 24-25 agosto 1941; Maghec (A.O.I.), 13 settembre 1941.[3]»
— Regio Decreto 4 agosto 1942.[4]
«Comandante interinale di un gruppo squadroni di cavalleria coloniale, in due giorni di combattimento, alla testa del reparto, caricava e fugava forti formazioni nemiche. Successivamente, combattendo a piedi e a cavallo ricacciava l'avversario al di là di un profondo burrone, cooperando a sventare decisamente un improvviso attacco condotto da preponderanti forze ribelli contro importante presidio. Dabat (A.O.), 12-13 aprile 1941
— Regio Decreto 18 ottobre 1942.[5]
«Comandante di squadrone banda a cavallo, accorso con un gruppo di cavalieri per reprimere un tentativo di razzia in danno di nostri sottomessi, affrontava arditamente grossi nuclei avversari e li caricava, riuscendo a disperderli. Leggermente ferito, persisteva nell'azione fino al completo successo. Tatià-Micael-Gumerra, 27 marzo 1940

Note modifica

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.720.
  2. ^ a b c d e f g h Combattenti Liberazione.
  3. ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti lì 7 ottobre 1942, registro 39 guerra, foglio 79.
  5. ^ Registrato alla Corte dei conti addì 20 novembre 1941, guerra, registro 45, foglio 90.

Bibliografia modifica

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 720.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica