Passo di Vrata

valico alpino in Croazia
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Il Passo di Vrata (o Sella di Vrata[1] o Porta Liburnica[2] - 879 m s.l.m.) è un valico della Croazia, nella Regione litoraneo-montana, situato ad est della città di Fiume: a nord di esso si trovano il Monte Risnjak e il Monte Nevoso, a sud il Velika Kapela[3] e in corrispondenza del passo, sorge il villaggio di Vrata, frazione del comune di Fužine.

Passo di Vrata
Veduta dalla zona a sud del Passo di Vrata verso l'Adriatico (dal monte Bjelolasica)
StatoBandiera della Croazia Croazia
RegioneLitoraneo-montana
Località collegateFiume - Zagabria
Altitudine879 m s.l.m.
Coordinate45°19′08.04″N 14°43′40.08″E / 45.3189°N 14.7278°E45.3189; 14.7278
InfrastrutturaVia Carolina; Strada europea E65; Autostrada A6; ferrovia Fiume-Zagabria
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Croazia
Passo di Vrata
Passo di Vrata

Geografia modifica

Secondo la convenzione della Partizione delle Alpi adottata nel 1924 in occasione del IX Congresso Geografico Italiano ed ufficializzata nel 1926, questo passo è l'estremo limite sud-orientale delle Alpi italiane[4], oltre il quale inizia la catena dalle Alpi Dinariche e precisamente il gruppo montuoso Velika Kapela. Secondo questa convenzione, il settore delle Alpi che arriva al Passo di Vrata è quello delle Alpi Giulie, che lo raggiungono con il massiccio del Monte Nevoso e del Monte Risnjak.

La sua importanza è dovuta al fatto che, secondo la citata Partizione delle Alpi, largamente seguita in Italia[5], le Alpi italiane vengono definite come il sistema montuoso che inizia dal Colle di Cadibona e termina al Passo di Vrata.

Anche secondo la suddivisione didattica tradizionale usata in Italia[5] il Passo di Vrata è il limite delle Alpi verso sud-est.

Secondo la Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino, invece, le Alpi terminano più a nord, alla Sella di Godovici, e dunque il Passo di Vrata ricade nel sistema montuoso dinarico e non riveste alcuna importanza particolare[6].

Infrastrutture modifica

 
 

Il passo è attraversato dall'antica Via Carolina, voluta dall'imperatore Carlo VI d'Asburgo, da cui prese il nome; fu aperta nel 1728 dopo due anni di lavori. Fu il primo collegamento stradale tra l'area pannonica e quella adriatica in questa zona geografica, collegando l'Ungheria con il mare[7]. Il tratto di questa importante arteria che interessa il Passo di Vrata parte da Karlovac e si unisce alla strada litoranea a Buccari, a pochi chilometri da Fiume.

Inoltre, questo passo è attraversato dall'autostrada croata A6 (Fiume-Karlovac), aperta nel 1995; essa fa parte della strada europea E65, che mette in collegamento la Svezia con la Grecia, passando per Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Croazia, Montenegro, Serbia e Macedonia del Nord.

Il Passo di Vrata ha importanza anche da punto di vista ferroviario, dato che è percorso dalla ferrovia Fiume-Zagabria, aperta nel 1863; questa via ferrata è una delle più importanti della Croazia, collegando la capitale al porto principale.

Il centro abitato di Vrata modifica

Lo sviluppo dell'insediamento è dovuto alla costruzione della via Carolina, dopo il 1728: lungo la strada presto vennero costruiti edifici per viaggiatori e residenti. Nel 1863, con l'apertura della linea ferroviaria Zagabria-Fiume, Vrata ebbe un ulteriore sviluppo. Fino al 1920, appartenne al comitato di Modrussa-Fiume del Regno di Croazia e Slavonia, regno autonomo all'interno dell'Impero austro-ungarico. In quell'anno, col trattato del Trianon, passò al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, poi trasformatosi in Regno di Jugoslavia nel 1929 e quindi in Repubblica di Jugoslavia nel 1943. Dal 1991, anno dello scioglimento della Jugoslavia, Vrata e tutto il territorio dell'antico comitato ungherese, appartengono alla Croazia.

Panoramica del numero di abitanti per anno[8]
1857 1869 1880 1890 1900 1910 1921 1931 1948 1953 1961 1971 1981 1991 2001 2011
355 417 382 643 665 456 393 370 302 426 472 369 383 308 309 287

Etimologia modifica

"Vrata" è un termine croato che significa "porta"; in questo caso usato come sinonimo di "passo", "valico".

Note modifica

  1. ^ Grande Atlante Geografico e Storico, edizioni UTET, tavole 92, 184, 191, 202. ISBN 8802044465.
  2. ^ Enciclopedia Treccani, edizione 1932, voce Fiume. Altre fonti, invece, per "Porta Liburnica" intendono il Passo della Porta (detto anche passo di Vratnik o passo di Segna), sulla via Giuseppina, situato circa 50 km più a sud. Per il nome "Passo della Porta", vedi rivista Dalmatica, volume LIII, 1982 (pagina 96)
  3. ^ Enciclopedia Treccani, voce Alpi.
  4. ^ Sergio Marazzi, Atlante orografico delle Alpi, edizioni Priuli & Verlucca, 2005 (pagina 20), vedi tavola "Tradizionale partizione delle Alpi" Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive..
  5. ^ a b Sono numerosissimi i testi che, seguendo la Partizione delle Alpi, considerano il Passo di Vrata limite estremo delle Alpi. Se ne riportano solo alcuni, a mero titolo di esempio, tra quelli più diffusi delle principali case editrici:
    • Eduardo Garzanti ed altri, Il libro Garzanti della Geografia, edizioni Garzanti, 1995 (pagina 50);
    • F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, L'Argonauta, edizioni Lattes, 1996 (pagina 59)
    • G. Pittella (a cura di), Itinerari attraverso l'Italia, edizioni Giunti Marzocco, 1990 (pagina 94);
    • Guide rosse del TCI, volume Trentino - Alto Adige, Touring editore (pagina 12);
    • Valerio Lugani (a cura di), Meravigliosa Italia, enciclopedia delle regioni, volume Trentino Alto Adige, edizioni Aristea (capitolo Il suo aspetto);
    • Giuseppe Morandini, Trentino-Alto Adige. 2ª edizione riveduta e aggiornata, edizioni UTET, 1971 (pagina 49);
    • M. Carazzi, F. Lebrun, V. Prevot, S. Torresani, Spazi e civiltà, edizioni Giunti-Marzocco, 1981 (tavola 20);
    • Ricciarda Simoncelli, Conoscere l'Italia, edizioni Le Monnier, 1984 (pagina 22);
    • Lorenzo Bersezio, I territori dell'uomo, Edizioni De Agostini, 1999 (pagina 143).
    Inoltre, anche l'Enciclopedia Treccani considera il Passo di Vrata come limite sud-orientale del sistema alpino, alle pagine Alpi e Alpi.
  6. ^ Sergio Marazzi, Atlante orografico delle Alpi, edizioni Priuli & Verlucca, 2005.
  7. ^ Sulla via Carolina: Corvina, rivista di scienze, lettere ed arti della Società ungherese-italiana Mattia Corvino, volumi 15-31, 1928 (pagina 54).
  8. ^ Ufficio di statistica croato [collegamento interrotto], su dzs.hr.

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