Wikipedia:Bar/Discussioni/Qualita' della voci e lingua italiana

Qualita' della voci e lingua italiana NAVIGAZIONE


Spesso al bar o altrove si arriva a discutere molto animatamente su come rendere in italiano parole originariamente arabe, cirilliche, runiche, cinesi o scritte in altre lingue. Langue viceversa una attenzione alla scrittura pulita in lingua italiana corretta, pur con la rinnovata attenzione che oggi poniamo per il miglioramento della qualità' delle voci.

Per cui mi sento obbligato ad usare il bar per chiedere se preferite, o ritenete più corretto scrivere "Avvocata" o Avvocatessa" (una segnalazione al progetto lingue non ha aiutato a sciogliere lo "spinoso" nodo.

E sempre tramite il bar chiedo se preferite, o ritenete piu' corretto scrivere: tranquillamente Nutella senza alcuna virgoletta all' interno di un periodo oppure scrivere tranquillamente "Nutella" virgolettata all' interno di un periodo. Una lunga diatriba non ha ancora risolto l' arduo dilemma. Alla comunita' le sentenze. --Bramfab Discorriamo 11:10, 20 mar 2008 (CET)[rispondi]

Secondo me va usato al maschile anche in riferimento a una donna (come per magistrato, sindaco, ministro ecc..). --Knacker (scrivimi) 11:42, 20 mar 2008 (CET)[rispondi]
Si potrebbe cominciare questa riscossa della lingua italiana usando accenti, apostrofi e spazi in modo corretto, almeno nelle voci... --Jaqen l'inquisitore 11:53, 20 mar 2008 (CET)[rispondi]
(conflitt) Ho scritto qui' le segnalazioni, ma per cortesia i commenti sugli specifici metteteli nelle pagine di discussione linkate. Qui' possiamo discutere sul problema generale dell' attenzione alla lingua e forma italiana.--Bramfab Discorriamo 11:56, 20 mar 2008 (CET)[rispondi]
Per esempio possiamo ricordare che su qui e su qua l'accento non va... --Gerardo 13:37, 20 mar 2008 (CET)[rispondi]
Concordo con Knacker. --Panairjdde =Protervo ma non mollo= 13:07, 20 mar 2008 (CET)[rispondi]
Pure io. Tra l'altro, quasi tutte le donne avvocato preferiscono essere chiamate "avvocato" e non "avvocatessa". -- Sannita - L'admin (a piede) libero 13:44, 20 mar 2008 (CET)[rispondi]
1) Avvocato 2) senza virgolette Gac 15:36, 20 mar 2008 (CET)[rispondi]
1) Avvocato, medico, ingegnere, e, soprattutto, architetto (!!!) e vigile (una volta mi sono rivolto a una che mi stava quasi multando con un bel «signora vigile». Mi ha graziato dicendomi riconoscente: «è la prima persona che incontro che non mi chiama "vigilessa"». Ho imparato la lezione). Tutte professioni "neutre". Invece, dottoressa (nel senso di laureata) ce lo teniamo. 2) senza virgolette o corsivi. Nutella è, di fatto, un nome proprio, mica una parola straniera. --Amarvudol (msg) 16:02, 20 mar 2008 (CET)[rispondi]

per favore anche le virgole tra soggetto e verbo, grazie! --jo 18:45, 20 mar 2008 (CET)[rispondi]

Come Gac. Kal - El 18:58, 20 mar 2008 (CET)[rispondi]

Tutto questo mi fa pensare che sarebbe utile una pagina Aiuto:Scrivere in italiano corretto dove collezionare questo tipo di "suggerimenti" (ne aggiungo subito un altro: po' si scrive con l'apostrofo, non con l'accento!). Esiste gia'? --Gerardo 09:51, 21 mar 2008 (CET)[rispondi]

Mi rispondo da solo... Aiuto:Manuale di stile. --Gerardo 10:35, 21 mar 2008 (CET)[rispondi]
Non avevo notato che la discussione si svolgeva anche qui.
  • 1) Per avvocato o avvocatessa, preferisco avvocato;
  • 2) Per Nutella il discorso cambia ed è anche complicato, essendo la denominazione di un prodotto dolciario della Ferrero e, nel contempo, un marchio commerciale autonomo per prodotti non alimentari. Pertanto:
    • 2A) Se ci si riferisce al prodotto dolciario, "Nutella" deve essere messo tra virgolette perché forma ellittica, in quanto la denominazione completa è Ferrero Nutella;
    • 2B) Se ci si riferisce a marchio commerciale, invece, si deve scrivere Nutella senza le virgolette.
Certo, se si fosse scelto un esempio meno equivoco (ad esempio Lettera Olivetti', Pinguino De' Longhi o Susanna Kraft) la questione sarebbe stata più chiara.
In ogni caso se ne parla qui da diversi giorni. Chi fosse interessato ... --Metralla (msg) 17:39, 21 mar 2008 (CET)[rispondi]

Discutere molto animatamente su come rendere in italiano parole originariamente arabe ha un qualche senso. Dico questo non per autodifesa ma perché, in tali casi, non esistono ancora standard di riferimento unanimemente accettati (su WP intendo dire, mica nel mondo degli studi!) e c'è quindi la speranza di uscire dalle angosce con poche regole che ci si riesca finalmente a dare senza isterismi. Per l'italiano invece l'impresa è quanto mai ardua. Come si fa a insegnare l'italiano a chi - maggiorenne e vaccinato - dovrebbe già averlo imparato sui banchi di scuola? A chi legge al massimo un rotocalco quando sta dal barbiere/parrucchiere? Il Manuale di Stile è un ottimo strumento ma il problema spesso s'incontra su banalità quali gli apostrofi, gli accenti (il grande mistero del troncamento e dell'elisione!), la consecutio temporum, l'uso degli ausiliari coi verbi servili, quello della punteggiatura, e via discorrendo. Ed è una fortuna che non si sia costretti a sillabare, perché per qualcuno forse potrebbe essere un ostacolo insormontabile. Abbiamo già concordato che sui lemmi si debba far riferimento alla letteratura scientifica più accreditata e non al ciarpame auto-edito da chi magari spera di usare WP come sua personale vetrina. Abbiamo detto che è bene usare le note in modo assennato. Ma non potremo mai fare entrare in zucca l'uso appropriato delle figure retoriche o quello dei congiuntivi. La battaglia sarebbe degna d'esser combattuta ma l'esito in realtà è scontato. --Cloj 18:00, 21 mar 2008 (CET)[rispondi]