Wikipedia:Oracolo/Archivio/Marzo 2012 (2/2)

Wikipedia e i server modifica

Si legge nella voce Wikipedia, più precisamente nella sezione Software e hardware, dei server utilizzati per sostenere il progetto Wikimedia. Mi chiedevo se non fosse più preciso riportare il paragrafo nella voce Wikimedia, perché così come è adesso si rischia di capire male. Infatti non sono ancora certo che i server di cui si parla siano riferiti solo a Wikipedia o a Wikimedia in generale (compresi commons ecc.). L'ambiguità è dovuta al fatto che si parla inizialmente dei server storici su cui si basava Wikipedia cito: "Wikipedia è stata gestita da un solo server fino al 2003". Però poi nelle foto si legge: "Server Wikimedia a Tampa, Florida" o "Server Wikimedia ad Amsterdam" che sono rispettivamente il cluster principale e i cache server odierni di Wikimedia (se ho capito bene). Se così fosse propongo di spostare il suddetto paragrafo alla voce Wikimedia che mi pare più appropriata dato che Wikipedia è solo un sottoprogetto (sebbene il "più importante") tra quelli che girano su questi sever.--109.117.246.25 (msg) 14:22, 17 mar 2012 (CET)[rispondi]

(Il contrario, il principale è Tampa e quasi la Virginia, la cache sta in Olanda). --Vito (msg) 14:47, 17 mar 2012 (CET)[rispondi]
SI hai ragione, grazie per la correzione :), ho sbagliato a riportare i luoghi e i rispettivi compiti. Ho sistemato la svista. Resta comunque valida la domanda. Non sarebbe più utile spostare il paragrafo nella voce Wikimedia? Sempre che quei server siano di wikimedia in generale e non della sola wikipedia.--109.114.94.16 (msg) 16:27, 17 mar 2012 (CET)[rispondi]
Magari si può proseguire in Discussione:Wikipedia#Scorporare_software_e_hardware --LoStrangolatore (discussione) 20:32, 17 mar 2012 (CET)[rispondi]

Un minore ottenuto da una matrice può essere la matrice stessa? modifica

Un minore, in algebra lineare, è ottenibile da una matrice A cancellando alcune sue righe e colonne. Se considero una matrice quadrata A di ordine n, può essere essa stessa un minore se non si cancella alcuna riga e colonna?--31.26.183.191 (msg) 17:26, 17 mar 2012 (CET)[rispondi]

La questione è: a che ti serve saperlo? Se è puramente una questione di nomenclatura, così come si può dire che un dato insieme è sottoinsieme di se stesso, si può ben decidere che il minore di ordine n di una matrice quadrata di ordine n è, per definizione, la matrice stessa. Ma le definizioni, in matematica, si danno - sempre - in funzione delle proposizioni che si vogliono enunciare. Quindi il problema è: una qualsiasi proposizione che riguardi un generico "minore di ordine r" di una matrice di ordine n è vera anche quando r=n, intendendo in questo caso per minore la matrice stessa? Per esempio, nella voce Rango (algebra lineare) è scritto che una delle possibili definizioni equivalenti di rango di una matrice A è "Il massimo ordine di un minore invertibile di A". Nel caso di una matrice A invertibile, questa definizione ha senso solo se si suppone che il minore di ordine massimo di A sia la matrice A stessa.
Però, prima di mettere la mano sul fuoco sul fatto che una qualsiasi proposizione sui minori di ordine r (generico) di una matrice quadrata di ordine n valga anche per r=n, vorrei vedere la proposizione... --Guido (msg) 17:53, 17 mar 2012 (CET)[rispondi]
Hai esattamente centrato la questione. Proprio per la "questione rango" mi sorgeva il dubbio :), infatti non fosse r=n mi chiedevo come si potesse definire in tal modo.--31.26.181.170 (msg) 18:38, 17 mar 2012 (CET)[rispondi]
Io rigiro la domanda al contrario: perché non dovrebbe? La definizione non fa cenno al fatto che il numero di righe/colonne cancellate debba essere > 0. --LoStrangolatore (discussione) 20:08, 17 mar 2012 (CET)[rispondi]


Plastica facciale ;D modifica

Come mai hanno deciso di modificare così il "volto" della monoposto ?? Grazie

 

--CHRISTIHAN Grazie Ragazzi....900.000 voci 01:48, 18 mar 2012 (CET)[rispondi]

Leggi qua e qua. --Beard Paperback Writer 08:51, 18 mar 2012 (CET)[rispondi]
@Christihan: le pagine che devi consultare sono questa e questa. --DelforT (msg) 10:50, 18 mar 2012 (CET)[rispondi]
Sintetizzando al massimo: la FIA ha deciso per questioni di sicurezza (memori di quello che è successo nel Gran Premio ad Abu Dhabi del 2010 tra Liuzzi e Schumacher) di abbassare l'altezza massima dell'alettone che deve essere collegato alla monoscossa, se si vuole sfruttare l'altezza consentita dal regolamento, tramite uno scalino. La McLaren, che non sfrutta l'altezza massima consentita, non presenta questa soluzione e infatti ha il muso più basso e più "filante". Restu20 14:36, 19 mar 2012 (CET)[rispondi]
Si. grazie ragazzi siete stati utilissimi ;D :P !!....quando vidi la prima volta l'immagine alla televisione ho pensato che fosse un'azzardo aerodinamico ideato dalla Ferrari ;D.... --CHRISTIHAN Grazie Ragazzi....900.000 voci 16:45, 19 mar 2012 (CET)[rispondi]

Wiki in dialetto modifica

Incollo da Talk:Wikipedia --LoStrangolatore (discussione) 11:19, 18 mar 2012 (CET) Spiegatemi a che serve wiki in siciliano. se qualche admin si degna di rispondermi almeno mi dica perché non c'è una wikipedia in tutti i dialetti... Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.47.17.250 (discussioni · contributi) 09:01, 18 mar 2012‎ (CET).[rispondi]

Innanzitutto la cosa più importante, mai abbastanza ribadita. Su Wikipedia l'amministratore ha solamente un ruolo tecnico (cancellazione pagine, pulitura cronologia, ecc.) ma per quanto riguarda le risposte che potrai ottenere, l'amministratore è un utente come gli altri. Detto questo, le versioni linguistiche delle varie Wikipedie devono essere classificate come ISO 639 leggi a partire da qui per saperne di più. Tieni poi conto del fatto che tutto si basa sul volontariato, se quindi ti senti in grado di aprire una nuova Wikipedia in una versione linguistica ammissibile, ma non ancora presente, sei il benvenuto. --Lepido (msg) 12:43, 18 mar 2012 (CET)[rispondi]
Probabilmente come è successo per altre wiki è stata aperta prima che fosse introdotta la regola dell'iso 639. Adesso wiki in dialetti non classifficati come lingue autonome non si possono più aprire, ma fu deciso che quelle già aperte se attive potevano rimanere anche se contrarie alla nuova regola. Oppure il siciliano è classificato come lingua.--Pierpao.lo (listening) 20:26, 18 mar 2012 (CET)[rispondi]
È classificato --Lepido (msg) 20:52, 18 mar 2012 (CET)[rispondi]

Ascoltare in sequenza podcast modifica

Salve a tutti. Sapete com'è possibile ascoltare in sequenza i podcast scaricati da iTunes su iPod? Lo so che non è un forum di supporto degli amanti della mela... --La Cara Salma necrologi 19:37, 18 mar 2012 (CET)[rispondi]

Ma il manuale d'istruzioni è così avaro d'informazioni? (Non ho tale tale lettore musicale, né altri simili, ma immagino che sia un'operazione e funzione, anche se non proprio basilarissima come l'ascolto di un singolo brano, abbastanza base). --79.25.128.128 (msg) 15:41, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]
Ho seguito il caldo invito RTFM, ma o so scemo io o non ho capito come fare. Vale solo per i podcast, non per i brani musicali.--La Cara Salma necrologi 03:35, 25 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Velocità della luce o quasi modifica

Ciao, qual'è la percentuale ella velocità della luce che si dovrebbe raggiungere per avere una espansione del tempo per la quale (secondo il nostro sistema di riferimento) 2 ore diventerebbero 36 ore? Se la domanda è idiota, vi spiacerebbe dirmelo con garbo? --81.115.46.121 (msg) 14:05, 19 mar 2012 (CET)[rispondi]

No, non è idiota. In dilatazione del tempo, sezione "Definizione" trovi la formula che ti interessa; nel tuo caso dT0=36 e dT1=2, ovvero stai cercando per quale valore della velocità "u" risulta   (dilatazione del tempo di 18 volte). Più precisamente, visto che non hai chiesto la velocità bensì la "percentuale di c", la tua incognità è u/c (se non ricordo male spesso indicato anche come  , ovvero la velocità "normalizzata" espressa come frazione della velocità della luce). Se non ho pasticciato troppo i conti, viene  , quindi circa il 99.85% della velocità della luce. -- Rojelio (dimmi tutto) 14:21, 19 mar 2012 (CET)[rispondi]
(conflittato) Nessuna domanda è stupida. :-D Secondo i miei conti fatti al volo, utilizzando la relazione   si ha che bisogna andare a una velocità del 99,845561% della velocità della luce, cioè bisogna correre parecchio. :-) Restu20 14:30, 19 mar 2012 (CET) P.S.: Va beh, io scritto anche l'equazioncina. :-D[rispondi]
Spero proprio che il mio direttore non legga questa roba, se sospettasse che applicando una semplice formula matematica è così semplice comprimere 36 ore di lavoro in due misere orette, avrei una vita molto grama :-) --Lepido (msg) 20:59, 19 mar 2012 (CET)[rispondi]
Ma la paga (stipendio) in quale sistema di riferimento viene calcolata? ;-> --79.45.149.113 (msg) 23:27, 19 mar 2012 (CET)[rispondi]
@Lepido: se il tuo direttore dispone di un ufficio che riesce a viaggiare a 299329461,526 m/s sarebbe preoccupante :-D. Poi la situazione è il contrario di quella che hai presentato tu, ovvero riusciresti a dilatare due ore "facendole diventare" 36 (la questione è un filino più complicata, nel senso che nel tuo sistema di riferimento le ore restano sempre due, mentre nel sistema di riferimento fisso l'eventuale direttore vedrebbe il tuo orologio scorrere 18 volte più lentamente). Se le cose stessero così, il tuo direttore potrebbe pensare che tu stia perdendo tempo (e non credo sarebbe una bella cosa). :-)
@79.45.149.113: Bella domanda :-). Il problema, come dicevo a Lepido, è che nel proprio sistema di riferimento il tempo scorre normalmente (cioè, se vai a velocità costante, 1 secondo è sempre un secondo), le magagne e i "paradossi" nascono quando "guardi" il sistema di riferimento altrui. Il direttore, visto che non può aumentare la paga di 18 volte in una botta, credo che darà lo stipendio in base al sistema di riferimento fisso, così anche da evitare anche spinose questioni sindacali. :-) Restu20 01:51, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]
Questo è il motivo per cui da bambino volevo fare il matematico, siete molto ma molto più pazzi di un filosofo (che già di per sé vende cara la pelle). --Lucas 03:02, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Come si chiama una casa di F.L.Wright fatta a ponte? modifica

La casa è un parallelepipedo che si appoggia alle due estremità su due terrapieni. Al di sotto c'è solo erba. La vidi anni fa su una monografia americana ma non riesco a ricordarne il nome. Non so se sia l'unica costruita da Wright con tale schema, va bene anche se ne conoscete altre simili dello stesso architetto.


--Eco77 (msg) 20:13, 19 mar 2012 (CET)[rispondi]

prova a guardare qua--Hal8999 (msg) 20:30, 19 mar 2012 (CET)[rispondi]

-- niente non la trovo, ma grazie per la segnalazione! ora cercherò tra i collegamenti privi di anteprima.

Anche en:Category:Frank_Lloyd_Wright_buildings --LoStrangolatore (discussione) 10:51, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]

Sicuro che fosse Frank Loyd Wright? Potrebbe essere anche Le Corbusier. Egli era solito sopraelevare gli edifici e utilizzare quello spazio per prati e giardini. en:List of Le Corbusier buildings commons:Le Corbusier--SunѲfErat 11:03, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]

Si chiama Casa sulla cascata, e la più famosa. Cerca su Google immagini. --151.37.152.229 (msg) 13:14, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]

Dalla descrizione di Eco 77 la casa sulla cascata non è quella: non vedo estremità poggiate su terrapieni. --Dry Martini confidati col barista 16:25, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]

No non è fallingwater, ci mancherebbe, e sono sufficientemente esperto di architettura da non poter confondere Wright con Le Corbusier (del resto ce ne vuole...). L'unico dubbio che ho è che la parte "a ponte" sia solo un ala di una costruzione più grande. Di sicuro non era della serie in blocchi di cemento, quella californiana per intenderci, e non è tra le più famose di Wright. Niente Ennis house e via dicendo. Immagino sia del periodo usoniano, ma non ne sono certo. Comunque grazie ancora a tutti per l'interessamento! Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Eco77 (discussioni · contributi) 18:36, 20 mar 2012‎ (CET).[rispondi]

George Gerts Double Bridge Cottage --Elwood (msg) 21:26, 25 mar 2012 (CEST)[rispondi]
No non è lei, e comunque sotto il "ponte" della Gerts ci passa un piccolo ruscello... Eco77 (msg)
Ci ho provato (e ci avrei quasi scommesso) :) Qui hai guardato? --Elwood (msg) 12:33, 28 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Infatti ti ringrazio per la segnalazione, la Gerts non la conoscevo. Il link che segnali l'ho trovato proprio mentre cercavo la Gerts --Eco77 (msg)

Se l'ora legale estiva fa risparmiare, che danno comportano i programmi televisivi in orari sempre più tardi? modifica

Mi associo alla domanda scritta in Discussione:Ora legale#Orari Televisivi in cui partendo dal fatto che l'ora solare estiva viene presentata come una fonte di risparmio perché c'è più luce alla sera (o relativamente: si va a letto prima rispetto al momento del tramonto), :

Mi sono sempre chiesto se non esistesse un analogo conto, rispetto a quello citato, dei "danni economici" che comporta il posticipare l'orario dei TG serali e dei film che seguono (un tempo iniziavano alle 20:30...adesso non se ne vede uno che inizi prima delle 21:00 o 21:30). C'è qualcuno che ne sa qualche cosa? --Innocenti.rob (msg) 10:51, 14 ago 2010 (CEST)[rispondi]

Se qualcuno può risponderci, grazie.

--79.45.149.113 (msg) 23:19, 19 mar 2012 (CET)[rispondi]

Secondo me è molto opinabile, perché se il film inizia più tardi non significa necessariamente che uno se ne stia incollato alla tv ad aspettarlo (per esempio può andare in palestra, leggersi un libro, cucinare, ecc.) né che la fine del film coincida con la fine della giornata; insomma a mio parere qui si considera la televisione il fulcro delle attività post lavorative di una persona, il che è tutto da dimostrare. --Vipera 09:17, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]
A parte che sì non è indispensabile stare in attesa davanti alla tv, ma è comuqnue ababstanza frequente che ad es. finito di cenare durante il telegiornale uno, sapendo che da lì a non molto inizierà la trasmissione che vuole seguire, non vada via ma si metta ad es. a fare zapping o a seguire trasmissioni che hanno successo proprio perché riempiono questo spazio di attesa (access prime time) e anzi forse viceversa sono proprio tali trasmissioni che per consentirne il successo determinano il sempre maggior ritardo dell'inizio di quelle successive.
A parte ciò, dicevo, se la trasmissione finisce più tardi, per forza di cose sei "obbligato" (se vuoi vedere ad es. la fine del film) a stare alzato fino a più tardi. Così se un tempo il film finiva alle 22:40 e quindi in un giorno in cui il Sole tramontava alle 21:10 bisognava tenere accesa la luce per 1 ora e mezza, ora che il film finisce alle 23:40 bisogna tenerla accesa per 2 ore e mezza. --87.15.151.102 (msg) 23:39, 23 mar 2012 (CET)[rispondi]
Non so se esista un conto matematico, ma chi ha passato un paio di "..anta" si ricorda bene come la decisione di anticipare la programmazione televisiva di mezz'ora venne già presa, forse con un conto "a spanne", in occasione della crisi energetica del '73, e a quel tempo i programmi non finivano comunque così tardi. --Elwood (msg) 22:54, 27 mar 2012 (CEST)[rispondi]

"Film" è un acronimo? modifica

Nella voce film si legge che questa parola, con il significato di "pellicola cinematografica", è in origine l'acronimo di Fabbrica Italiana Lamine Milano. Ora, si dà il caso che nei vocabolari inglesi la parola "film" (con il significato di "pellicola", non necessariamente quella di celluloide usata per la cinematografia) sia fatta risalire al XII secolo. Come la mettiamo? Il riferimento alla fabbrica milanese si trova - mi sembra - solo su it:wiki. Non sarà che è la fabbrica ad aver mutuato l'acronimo dalla parola inglese (come peraltro è scritto qui), e non viceversa? --Guido (msg) 11:27, 20 mar 2012 (CET) --Guido (msg) 11:27, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]

A quanto ne so, la parola film in italiano viene dall'inglese; mai sentito di un eventuale riferimento alla FILM: mi pare molto piú probabile che sia stata la fabbrica a prendere il proprio nome dalla parola inglese. Tra l'altro quella frase è senza fonte: o è una bufala, o è un tentativo di pubblicità a posteriori, o è un semplice errore, magari commesso in buona fede; io sarei comunque per rimuovere quella frase dalla voce. --Triple 8 (sic) 11:32, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]
Il "senza fonte" ce l'ho messo io subito prima di scrivere qui, e la storia di "film" derivato dall'acronimo l'ho trovata in qualche altro sito in rete ([1]). Più che una bufala mi sembra un fraintendimento. Comunque sulla Treccani la parola film è indicata come derivata dall'inglese film, quindi mi pare che non ci sia bisogno di ulteriori approfondimenti per eliminare quella frase dalla voce. --Guido (msg) 14:11, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]
La FILM fu fondata nel 1917, la en:Universal Film Manufacturing Company nel 1912, tanto per fare un esempio di uso del termine precedente all'azienda. Direi che è molto più probabile che il nome della FILM sia stato scelto perché l'acronimo fosse FILM, e non viceversa. --Cruccone (msg) 15:10, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]
Non è che può essere uno di quegli acronimi "finti", inventanti successivamente, ad es. durante il Fascismo per sostenere che si trattasse di un termine italiano e non uno straniero? (es. BAR = Bevitori Alcolici Riuniti) --87.15.151.102 (msg) 23:43, 23 mar 2012 (CET)[rispondi]
Bar venne tradotto in mescita. Quel Bevitori Alcolici Riuniti non l'ho mai sentito e non trovo niente :-D --Lucas 03:06, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

CAMBIO FOTO! modifica

Come cambio la foto che ho inserito nella pagine dell'artista Marco Guazzone che ho creato?


--Marinasunnybit (msg) 12:16, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]

Sarebbe una domanda da Aiuto:Sportello informazioni, per cui se questa mia risposta non bastasse chiedi lì con maggiori dettagli.
Prova a guardare Aiuto:Markup immagini. --79.25.128.128 (msg) 15:09, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Pomodori OGM? modifica

Ciao a tutti. Volevo sapere qual è attualmente la normativa in fatto di OGM in Italia (ho letto la relativa voce e la voce sul dibattito, ma non si capisce molto). Ho letto, non qui su wiki, che i pomodori non possono essere ogm, ma da alcuni anni i pomodori che compro sono duri come plastica pur essendo maturi e in frigo si conservano anche 2 mesi. Dai supermercati poi è scomparso il San Marzano, introvabile. Chi mi chiarisce un po' la questione? Grazie. --151.37.152.229 (msg) 13:08, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]

Per la scomparsa del San Marzano dai punti vendita, penso sia una scelta commerciale (ma non so da cosa determinata: minor margine di guadagno? maggiore deperibilità e quindi più spreco? voglia di ... ingolosire il consumatore con novità? ....).
La differente durezza e tempo di conservazione può dipendere da altri fattori oltre all'OGM: appunto diverse varietà, lavorazioni e trattamenti non necessariamente genetici ad es. additivi chimici, ecc. In ogni caso prova a chiedere informazioni al tuo venditore. Se un po' di consumatori lo faranno, il tuo venditore lo chiederà al grossista, e questi a sua volta al produttore. Forse arriverà una risposta e, se è il caso, anche un cambiamento.
Per la voce Organismo geneticamente modificato, prova anche a lasciare nella sua pagina di discussione un'indicazione di cosa non vada in quella voce. --79.25.128.128 (msg) 15:07, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Ho il testo di una poesia ma non conosco l'autore modifica

testo : guardare una stella è come guardare gli occhi di un cigno..mistero e curiosita' ti spogliano dalvivere monotono --2.197.79.88 (msg) 15:05, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]

Temo sia una poesia non enciclopedica di autore non enciclopedico... DIfficile trovarne tracce qui :-( --149.132.190.217 (msg) 15:45, 22 mar 2012 (CET)[rispondi]

Palline da tennis modifica

Perché a livello professionistico prima di servire i tennisti scelgono "accuratamente" ogni volta le palline da utilizzare? Guardano il pelo di queste o cos'altro?


--Bluebird (msg) 15:44, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]

Be', nei tornei le palline sono praticamente sempre nuove di pacca, quindi non vedo perché dovrebbero sceglierle. Comunque sì, nel caso di un torneo che duri parecchio (non so come di regolino a Wimbledon, ma non credo che le palline restino le stesse fino all'ultimo, d'altronde ne bastano 4/5 per giocare una partita) e nel quale le palline restino le stesse fino alla fine (ma voglio sperare che almeno in finale ne usino di fresche) una rapida occhiata può aiutare a scegliere le più "belle": più la pallina è usata più il "pelo" diventa arruffato e si solleva dalla superficie. Le palline nuove invece tendono ad avere un aspetto più omogeneo (vedi). --Dry Martini confidati col barista 16:21, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]
I tennisti scelgono le palline per trovare quelle più pressurizzate e omogenee, facendo spesso dei "rimbalzi" per capire quale sia la migliore; spesso inoltre c'è una sorta di superstizione, per cui, se un tennista sbaglia il primo servizio, quasi mai sceglie di utilizzare la stessa pallina. Comunque, nei tornei del circuito ATP (non so in quelli minori), le palline vengono tutte sostituite ogni 7 set perché si depressurizzano (non scordiamoci che si arriva tranquillamente oltre i 200km/h), perdendo così le proprie caratteristiche (in particolare rimbalzo e velocità). --Narayan89 23:26, 20 mar 2012 (CET)[rispondi]

Creazione grafico da dati numerici sperimentali modifica

Ho creato un insieme di dati numerici che indicano le x, le y e le z, dove x e y definiscono i punti centrali di più elementi geometrici e z definisce una grandezza sperimentale calcolata nel punto (x,y). Ho creato dei grafici con QuikGrid inserendo anche una "scala di valori", ottenendo una figura simile a quelle presenti in en:Category:Computational fluid dynamics; siccome QuikGrid non interpola i dati come vorrei, mi piacerebbe provare qualche altro software che mi permetta di disegnare grafici simili (associando un colore a ogni valore di z) oppure grafici tridimensionali (associando una quota a ogni valore di z).
J Quali software mi consigliate allo scopo?

--Aushulz (msg) 05:49, 21 mar 2012 (CET)[rispondi]

teoria musicale insiemistica modifica

Ho letto con molto interesse la pagina Set theory (music). Mi chiedo: in che tipo di percorso di studi si studiano queste cose? Musicologia? Composizione? Matematica?? Pur studiando musica, in Italia (e in lingua italiana) non ho mai sentito parlare di questa teoria...

--79.51.100.133 (msg) 16:02, 21 mar 2012 (CET)[rispondi]

Home Theater - volume del sub? modifica

Ho un impianto home theater da un po' di tempo, ora mi è sorta una curiosità, per quanto concerne il volume del subwoofer (attivo e collegato sull'uscita .lfe, crossover impostato al max sul sub e modalità .lfe correttamente impostata) a quanto bisogna impostarlo? Io ho sempre cercato di regolarlo in base al volume impostato sul sintoamplificatore, ad es. se ascolto a 75/100 imposto la manopola del sub a circa 3/4 di giro. E' corretto quello che ho sempre fatto?

--79.3.6.26 (msg) 01:47, 22 mar 2012 (CET)[rispondi]

Scaricare video dai siti? modifica

Esiste un modo (anche che preveda di installare dei software) per scaricare i video dalla rete, da siti come il sito della rai o Federica e-learning della Federico II ?

Per Youtube ci sono centinaia di modi e programmi che permettono di scaricare video copiando l'url della pagina, ma ovviamente funziona solo con i video postati su Youtube...

Grazie

--87.16.136.219 (msg) 08:38, 22 mar 2012 (CET)[rispondi]

Fai attenzione la prossima volta, perché avevi cancellato la domanda precedente per inserire questa... --Syrio posso aiutare? 09:28, 22 mar 2012 (CET)[rispondi]
Se usi firefox esistono diversi plugin, io ne conocsco uno che si chiama DownloadHelper. Per altri browser non saprei. Quanto ai programmi Real Player aveva un accessorio che consentiva di scaricare i video dalla rete, ma ce l'ho più da parecchio, quindi non so se lo fa ancora. Infine ci sono programmi gratuiti come Jdownloaader che consentono di scaricare tutti i file presenti in una determinata pagina. Tieni presente che esistono comunque dei siti che impediscono il download, qualunque programma tu usi. --79.52.211.30 (msg) 15:51, 22 mar 2012 (CET)[rispondi]
Le condizioni d'uso dei siti però possono vietare tale tipo di scaricamento dei loro video. --79.25.128.128 (msg) 15:01, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Sindacato modifica

Riporto da Aiuto:Sportello informazioni --109.114.112.73 (msg) 12:25, 22 mar 2012 (CET) esiste un sindacato che difende i datori di lavoro domestico? --87.11.22.115 (msg) 12:12, 22 mar 2012 (CET)[rispondi]

non mi risulta uno specifico. in questo caso sarebbe meglio farsi rappresentare da una delle sigle maggiori (tralasciando la criticabilità della cosa, che comunque condividerei). --Lucas 03:09, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Quali sono le parole esatta di Archimede? modifica

Un utente mi ha fatto sorgere il dubbio con questa modifica. Su Google compaiono almeno 4 frasi con numeri di risultati confrontabili:

Quindi mi chiedo: quali sono le parole esatte pronunciate da Archimede? O meglio, quali sono le parole esatte originalmente pronunciate o scritte da Archimede (in latino o in greco)? E se le ha scritte, qual'è il libro dove sono state scritte? --Aushulz (msg) 00:12, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

p.s.: da wikiquote ho trovato scritto due frasi, una in latino e una in greco:
δός μοι ποῦ στῶ καὶ κινῶ τὴν γήν.
Da ubi consistam, et terram coelumque movebo.
La seconda si potrebbe tradurre "datemi un punto d'appoggio e vi solleverò la Terra e il cielo", mentre nella prima non so come si traduce "ποῦ στῶ", il resto è: "Datemi ... e muoverò la Terra".
La frase originale è forse una di queste due o un'altra? --Aushulz (msg) 00:17, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]
Nella voce "Archimede" si trova anche "ἐκόμπασεν ἐκεῖνο τὸ "πᾷ βῶ καὶ κινῶ τὰν γᾶν"; cosa vuol dire "ἐκόμπασεν ἐκεῖνο τὸ πᾷ βῶ"? --Aushulz (msg) 00:21, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]
Il problema con Archimede è che parlava in dialetto dorico, mentre a scuola ci insegnano lo ionico-attico. Comunque, riguardo alle due frasi, in greco e in latino, quella latina è la traduzione parola per parola di quella greca, salvo l'aggiunta del cielo. Volendo fare una traduzione parola per parola del greco direi che verrebbe fuori qualcosa come: "dammi (δός μοι) un dove io stia fermo (ποῦ στῶ, è questo che di solito si traduce "punto di appoggio") e muoverò la terra (καὶ κινῶ τὴν γήν)". Dell'altra frase non sono sicuro al 100% ma direi che si potrebbe tradurre "si vantava (ἐκόμπασεν) di questo, che (ἐκεῖνο τὸ) «[se mi date] da dove parta (πᾷ βῶ, qui c'è il verbo baino che indica muoversi invece di stare; forse potremmo tradurre con "un punto di partenza"), allora muoverò la terra (καὶ κινῶ τὰν γᾶν)»". (Su questa differenza, si veda anche qui).
A proposito di un'altra frase celebre del Nostro, al ginnasio girava la storiella che, uscendo dal bagno, Archimede non avesse detto εὕρηκα (pronuncia éureca "ho trovato!") bensì ἐούρηκα (pronuncia e-úreca "ho pisciato"). C'è chi dice che fosse più verosimile ;-) --93.32.56.186 (msg) 14:21, 24 mar 2012 (CET) (erano altri tempi...)[rispondi]
Da quello che dici deduco che la modifica va annullata: se "Terra" e "mondo" possono infatti essere considerati sinonimi, non lo sono "leva" e "punto d'appoggio" (che semmai sarebbe un fulcro). --Lepido (msg) 14:55, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]
A questo punto, dovremo modificare anche "eureka"? :-D --93.32.56.186 (msg) 15:05, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]
LoL ! 79.2.137.94 (msg) 09:50, 1 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Elefantiasi nostrana modifica

Non trovo informazioni su questa malattia che da anni tormenta mia suocera --151.64.205.110 (msg) 00:25, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Su en hanno questa voce: se la malattia è quella (non ne sono sicuro in quanto ignorante in materia), la voce ha anche dei riferimenti bibliografici (però tutto in inglese). --^musaz 00:49, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]
Il nome che indichi non risulta nelle comuni traduzioni italiane. La versione indicata da musaz è una malattia tipica di territori di origine vulcanica sui quali, di norma per povertà, si cammina per anni scalzi. Potrebbe anche esser causa di territori con alte concentrazioni di silicio. Su inmp.it trovi un po' di testo in italiano. Ne esistono comunque diverse tipologie. I riferimenti principali restano in inglese, comunque. Sembrerebbe assai raro un caso del genere in territori occidentali.. --Lucas 03:16, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Abolizione ordini professionali modifica

Sento spesso proporre l'abolizione degli ordini professionali ma non ho capito perchè. Oracolo mi aiuti? --151.82.88.231 (msg) 03:34, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

La questione è lunga e dibattuta. Molti ordini professionali italiani sono a tutti gli effetti delle caste corporative che non portano alcun beneficio alla società ma soltanto ai loro membri, tutelandone posizioni di privilegio ottenute negli anni. Altri, invece, come da deontologia originale, servono a tutelare la qualità della professione svolta (come esempio più trasparente potremmo usare quello dei medici, anche se ovviamente vi sono comunque critiche in merito alle posizioni di privilegio). L'eccesso di albi crea perciò burocrazia, corporativismo, e - consequenzialmente - rallentamento allo sviluppo di una società e di una economia. I casi in italia sono numerosi. Questa, almeno, è una teoria di tipo liberale. --Lucas 03:55, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Si ma in pratica questi ordini mi pare di capire che non facciano nulla, cioè non è che decidano qualcosa ed operino scelte. Perciò io non capisco. Ad esempio per accedere ad un'ordine devi semplicemente presentare una carta allo sportello che dimostri che hai superato l'esame di stato, un'autocertificazione dove dici che hai la fedina penale pulita, paghi trecento euro, vai a casa e per posta ti arriva il numero di iscrizione e il benvenuto. Almeno per me funzionò così. Cioè non ti guardano manco in faccia...
Nella sostanza non lo vedo come un filtro che a qualcuno dice si e a qualcuno dice no... Al massimo l'Ordine è una struttura ridondante perchè venendo al succo, il pezzo di carta fondamentale è l'abilitazione alla professione, ma considerando che l'Ordine si autofinanzia non vedo il problema. Almeno per la mia categoria. --151.37.170.173 (msg) 16:11, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Tecnicamente gli albi professionali sono quel soggetto abilitato a tenere l'elenco completo di ogni soggetto esercitante la professione, ne cura l'ingresso all'albo stesso (per mezzo di esami, abilitazioni, o altro), e ha il compito di far rispettare le disposizioni deontologiche (talvolta demandate da leggi dello stato, vedi albo medici, avvocati, ecc.), per mezzo dell'espulsione del soggetto. In taluni casi gestiscono anche casse previdenziali e tutelano i tuoi diritti come associazione di categoria. Se ben gestiti e circoscritti gli albi hanno un ruolo importante. Il problema è che spesso non è così ed è un insieme di privilegi nepotistico-clientelari. --Lucas 16:25, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]
Premesso che non sono esperto, per cui potrebbe sfuggirmi o potrei non sapere qualcosa (o anche più di qualcosa) quello che mi viene in mente:
Si tratta di una proposta di modifica di leggi, le motivazioni sono innanzitutto una scelta politica (nel senso normale del termine, anche se ormai "politica" e soprattutto "politici" ha assunto per certi versi una connotazione negativa): ad es. c'è chi per motivi ideologici, come secondo la già citata teoria liberale, è contrario a limitazioni corporativistiche e a qualunque intervento e limitazione da parte dello stato (o da organismi che in base ad un privilegio d'origine statale sono per certi versi un suo delegato).
Mentre una motivazione "politica" nel senso ormai non raro di ... maneggioni :-) e simili, potrebbe essere quella di farsi notare e apprezzare proponendo una novità, una modifica vantaggiosa, o perlomeno presentata come tale, per una certa parte dell'opinione pubblica e dell'elettorato (magari tendosi buona un'altra parte, che ne sarebbe invece svantaggiata, con continui rinvii, distingui "sì, però ma ...", promesse di controbilanciamenti. Tant'è che ad es. nonostante i governi in Italia degli ultimi anni si definissero esplicitamente liberali, e se non ricordo male altrettanto esplicitamente avessero nel proprio programma l'abolizione o la riforma degli ordini professionali questa non vi è stata.)
Passando ad aspetti più concreti e specifici, da un punto di vista economico l'abolizione degli ordini professionali, collegi professionali e simili comporterebbe il risparmio dei soldi spesi per gestirli da parte (per vari versi, più o meno diretti o indiretti) dalla stato, da altri enti, dai cittadini, ecc. e complessivamente dalla collettività. Ovviamente da un punto di vista strettamente economico tale spesa è conveniente se sono maggiori i ritorni economici delle spese. E in tale conto andrebbero conteggiati anche "spese" e "ritorni" non strettamente e direttamente economici ma che comunque incidono sull'economia o più complessivamente sulla comunità, es. intoppi e ritardi burocratici, ecc. ecc.
La deontologia professionale è sì un aspetto curato e gestito dagli ordini professionali, ma bisogna vedere se questo metodo è a vantaggio della collettività, anche qui ci sono pro e contro. Punti deboli sono ad es. che il controllo di violazioni ed eventuali sanzioni sono svolte dall'ordine stesso, che è espressione degli stessi professionisti (c'è chi commenta "cane non mangia cane", mentre una "voce fuori dal coro" che ad es. criticasse un comportamento ormai ritenuto abitudinario e normale dei colleghi o proprio dell'ordine professionale rischia grosso) e che i principi deontologici sono fissati dall'ordine/dai professionisti stessi. Ad es. nel citato caso dei medici, nel testi (consultabili ad es. da questa pagina del sito di uno degli ordini provinciali) del (moderno) Giuramento d'Ippocrate e del Codice deontologico si può notare come se certi diritti sono indicati inmodo perentorio e assoluto (es. "di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento" e il diritto alla corrisponsione dei compensi indipendentemente dall'aver raggiunto o meno risultati positivi "La corresponsione dei compensi per le prestazioni professionali non deve essere subordinata ai risultati delle prestazioni medesime.") mentre altri divieti o obblighi dei medici o principi in favore o tutela degli utenti sono espressi in modo più vago o orientativo o dipendenti da valutazioni del medico stesso (ad es. "di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione" che non si capisce cosa permetta e cosa vieti, "l'alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione" va solo promossa non è indispensabile, "Il medico è tenuto a collaborare alla eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario," non esclude a priori, anzi, che vi sia discriminazione, ecc. ecc.) tranne alcuni casi particolari in cui i divieti sono chiari ed espliciti (divieto di eutanasia -purché esplicita-, divieto di vendere farmaci necessari alla cura, ecc.)
Per l'ammissione all'ordine (o collegio) le cose differiscono un po' da caso a caso, in alcuni casi l'ordine di limita a constatare che il richiedente ha già l'abilitazione, in altri casi è più o meno coinvolto nel processo di abilitazione. (Ora non riesco a informazioni in Internet, ma avevo letto che ascensori anche d'importanti strutture e servizi pubblici non possono entrare in funzione perché serve un collaudo da parte di persone appartenenti ad un ordine/collegio/ora nonr ricordo con esattezza, ma ci sono dei tempi d'attesa molto lunghi perché quelli attualmente iscritti sono impegnatissimi, e difficilmente vi sono esami per nuovi ingressi perché gli esaminatori devono essere tra gli iscritti i quali appunto sono già impegnatissimi.)
Quanto alla gestione di casse previdenziali è criticata in quanto crea privilegi e disparità (ad es. i soldi per la cassa integrazione guadagni, pensione sociale ecc. vengono presi solo dell'INPS e non da quelle.)
p.s. spero che qualcuno più esperto e con fonti sotto mano possa magari chiarire nelle voci relative ....--79.25.128.128 (msg) 23:07, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Domanda sugli yoghurt modifica

Per quasi una settimana ho scordato sotto le carte sulla mia scrivania un vasetto di yogurt aperto e mangiato a metà con un cucchiaino dentro. Appena l'ho visto mi son detto "oddio ora dentro ci trovo le colonie di mostri". Invece nulla, odorava come appena aperto, nessuna modifica del colore ( e del sapore!! me lo son mangiato era otttimo). Mi chiedo com'è possibile che lo yoghurt, per una settimana a temperatura ambiente, aperto e contaminato, rimanga tal quale? Contaminazioni a parte, ma non dovrebbe avere i fermenti (batteri) lattici che proliferano a più non posso con tutti quegli zuccheri e lattosio ? E poi dico... manco una muffa? La domanda è: ma li riempiono di antibiotici... o dello yoghurt propriamente detto, in questi vasetti moderni, non c'è nulla? Infatti ormai lo yoghurt sa di crema per dolci..non è acido... Io ricordo che 10 anni fa lo mangiavo sempre con una certa sofferenza per il sentore di acido al palato ma mi dicevo "lo mangio, fa bene". Adesso nulla di tutto ciò! E secondo me fa o non ha effetti benefici perche fermenti non ce ne sono o fa addirittura male se lo riempiono di medicinali. --151.82.88.231 (msg) 03:50, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Direi che marzullianamente ti sei fatto la domanda e dato la risposta da solo...--93.32.56.186 (msg) 14:25, 24 mar 2012 (CET) PS) Allora per il caos della mia scrivania c'è ancora qualche speranza! C'è un casino indescrivibile ma non sono ancora arrivato a dimenticare vasetti di yogurt "sotto le carte"!...[rispondi]
Io indagherei sulla composizione chimica delle carte che usi :-) --Pracchia 78 (scrivimi) 14:32, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]
Sconsiglio un azzardo del genere, in questo caso mangiarlo non ha creato problemi, ma se fosse successo?
Non so perché non sia andato a male, se per caso o se per altri motivi.
Quanto al cambiamento di sapore rispetto a 10 anni fa, presumo sia stato voluto e cercato dalle case produttrici per venire incontro al gusto dei consumatori (che altrimenti ne avrebbero mangiato meno e meno volentieri trovandolo, come te, troppo acido. Anche io lo sento più cremoso. Che ci mettano la panna o simili?
p.s. "yoghurt propriamente detto"?! Semmai yogurt o iogurt o, dal turco, yoğurt. --79.25.128.128 (msg) 14:51, 24 mar 2012 (CET) (ah, ho visto in en:Yogurt#Etymology and spelling che yoghurt è una delle tante grafie usate nei paesi di lingua inglese).[rispondi]

Beh cari amici, la domanda rimane. Gli iogurt di oggi sono creme sterili a base di non so cosa (non latte) oppure iogurt classici ma con crescita batterica minima per via degli antibiotici? Secondo me la prima perchè a giudicare dalla cremosità aumentata rispetto a 10 anni fa il contenuto in latte dovrbbe essere triplo..ma i prezzi si sono abbassati. Non credo aggiungano panna perchè hanno comunque consistenza cremosa anche quelli con zero grassi dichiarati.. BOH ! --151.37.170.173 (msg) 15:56, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]

Gli Yomo sono naturali. Ma non non vorrei mettermi a fare spam su wikipedia :D. --Lucas 16:27, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]
Per legge, in Italia, tale alimento per potersi fregiare del nome Yogurt deve essere "generato" dalla fermentazione di latte vaccino e con presenza dei microrganismi ("Lactobacillus bulgaricus" e "Streptococcus termophilus") ancora vivi all'atto della consumazione. D'altro canto puoi sperimentarlo tu stesso, prova a farti lo Yogurt in casa partendo dalla base di yogurt industriale incriminato e vedrai che ne uscirà :). --109.112.209.93 (msg) 21:01, 24 mar 2012 (CET)[rispondi]
Che delusione! Nessun accenno nella legge al biphidus cagabenonus della pubblicità dell'amica dall'intestino pigro? :-( --149.132.190.17 (msg) 09:21, 27 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Abbigliamento piratesco del '600 modifica

Qual'era l'abbigliamento piratesco del '600? Come si vestivano i pirati del '600 ? --82.52.103.90 (msg) 13:49, 25 mar 2012 (CEST) Giulia[rispondi]

Dipende molto dalla provenienza etnica dei pirati del tempo; dai mari nei quali esercitavano la loro attività; dalla stagione metereologica; dalla cultura, disponibiltà economica e gusto personale di ciascuno. Potresti restringere il campo della tua richiesta?--Muzio Scevola (msg) 15:42, 25 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Prova a guardare Pirates e soprattutto Howard Pyle's Book of Pirates. --Lepido (msg) 15:54, 25 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Ovviamente non vi era un unico vestito, una divisa, tanto più in un ambito senza un'unica e solida organizzazione centrale. La base di partenza presumo fossero i vestiti dei marinai dell'epoca. --79.31.140.45 (msg) 23:31, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]
E, dulcis in fundo, allegro! Nel Seicento confondevano ancora troncamento ed elisione. Quindi non devi preoccuparti di correggerti. Andava bene così. Allora. :-) --Cloj 17:06, 1 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Carattere che occupa due righe modifica

Vorrei sapere come si definisce il carattere che usano certe volte i tipografi ad inizio capitolo, mi spiego, occupa due righe e poi le lettere successive partono dal rigo superiore, è da 2 giorni che tento disperatamente di farlo con pages ma ho difficoltà perché non so quali termini inserire nel motore di ricerca. Grazie. --Seics (ti pigliasse lo spread) 21:13, 25 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Capolettera, credo --Lepido (msg) 21:53, 25 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Più veloce, infinitamente più preciso e anche modesto. È corretto, capolettera. Purtroppo il mac non lo supporta, un vero peccato. Grazie Lepido non pensavo fossi un tipografo, sennò non si spiegherebbe come fai a saperlo.--Seics (ti pigliasse lo spread) 22:36, 25 mar 2012 (CEST)[rispondi]
(f.c.) No, non sono un tipografo, anche se mi piacerebbe saperlo fare bene. Il fatto è che nella struttora dove lavoro, occorre saper fare un po' di tutto (anche i capolettera in Word, ovviamente) :-) --Lepido (msg) 22:56, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Scusa, in che senso "Il mac non lo supporta"? Ad occhio e croce, dovrebbe essere una cosa di competenza del singolo programma di videoscrittura, più che del sistema operativo. Quindi una limitazione di Pages, se non c'è... ma devi usare per forza Pages? Per esempio, in OpenOffice Writer (che è gratuito e disponibile per Microsoft Windows, Linux e Macintosh, così come il suo "fratello" LibreOffice), vai nel menù "formato" -> "paragrafo", scheda "capolettera", spunta "mostra capolettera". Ciao! --Gig (Interfacciami) 14:49, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Altrimenti, alternativa brutale, un po' lunghetta ed un po' da "storcere il naso": ti crei dei file immagine delle singole lettere, grandi, e poi le inserisci come immagini a sinistra del testo. Ciao! --Gig (Interfacciami) 15:02, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]
(confl) Un paio di note:
  1. può occuparne anche più di due di righe, basta vedere i codici medievali, dai quali è presa l'usanza;
  2. è supportato da parecchi programmi di videoscrittura (Word 2003 no, in effetti)vedi intervento di CavalloRazzo più in giù;
  3. per supplire alla sua mancanza si possono inserire una casella di testo o un'immagine (Paint va benone, non serve niente di sofisticato) debitamente studiate;
  4. in ogni caso non è di uso comunissimo. --Dry Martini confidati col barista 15:11, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Ah, se devi usare un programma di desktop publishing (pages, publisher o analogo), il metodo della casella di testo è particolarmente indicato, vista la precisione nel posizionamento delle stesse tipica di questo genere di programmi. --Dry Martini confidati col barista 15:18, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Word 2003 lo supporta: Formato, Capolettera. --CavalloRazzo (talk) 16:50, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Ohibò, è vero, chiedo scusa --Dry Martini confidati col barista 17:07, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Non è nulla, hai ben fatto di peggio… :-P
--CavalloRazzo (talk) 17:15, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]
(fc) Sono d'accordo. --Dry Martini confidati col barista 22:58, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Ora scarico openoffice. Grazie ragazzi, come dico da anni wikipedia ospita la crema della crema del web.--Seics (ti pigliasse lo spread) 22:39, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Nei primi anni '90 WordPerfect 5.0 lo supportava mentre Word era ancora parecchio indietro, anche nella gestione delle note a piè di pagina. Bei tempi. --147.162.48.1 (msg) 15:02, 27 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Bei tempi perché c'era WordPerfect o per i nostri vent'anni (o trenta...), che non torneranno più? --Lepido (msg) 15:42, 27 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Giovinastri… per chi come me ha lavorato con AmiPro della Samna, certe cose le ha viste per primo… --CavalloRazzo (talk) 16:38, 27 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Orientamento o Orientazione? modifica

Quando si usa uno di questi due termini piuttosto dell'altro? Per indicare cosa? Si può dire " l'orientazione delle catene peptidiche " ?

Grazie --109.52.248.23 (msg) 12:09, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Vediamo che ci dicono un paio di dizionari della lingua italiana: orientazione -> orientamento (Sabatini Colletti) - orientazione -> orientamento (Hoepli). Devo dire, tuttavia, che l'Hoepli mi pare piuttosto impreciso in merito. Suggerirei comunque di leggere anche Orientamento (disambigua) e Orientazione. --Lucas 13:21, 26 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Molto all'ingrosso si può dire che "orientazione" è un po' l'astratto di "orientare" (disporre in una data posizione), mentre "orientamento" è piuttosto attinente all' "orientarsi" (trovare la propria posizione). Il primo implica il grado minimo di attività del soggetto, mentre il secondo termine è più legato alla sua volontà. Ma il confine è labile e in più di un caso si possono usare entrambi i termini. --149.132.190.17 (msg) 09:30, 27 mar 2012 (CEST)[rispondi]


Grazie a tutti... --109.54.17.141 (msg) 22:21, 29 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Cronologia delle modifice avanti di un'ora modifica

Oggi ho notato, spulciando tra la cronologia modifiche di diverse pagine (ma anche nei contibuti dei diversi utenti) di Wikipedia che l'orario indicato nella collezione non appare più come nella prima metà di marzo. Mi spiego meglio, se oggi vado a vedere la cronologia di una qualsiasi pagina trovo una certa modifica datata: "xx:xx, 9 mar 2012". Mentre se la visionavo il 9 marzo appariva "xx(-1h):xx, 9 mar 2012", spostata di un ora esatta all'indietro. Mi chiedevo se questo fatto è da attribuire al passaggio all'ora legale. Istintivamente pensavo che solo le modifiche apportate dopo la data di passaggio all'ora legale sarebbero state memorizzate con il nuovo orario, invece a quanto pare tutta la lista modifiche (dalla più recente alla meno) viene spostata avanti di un ora (e immagino che verrà poi riportata indietro di un'ora quando si ritornerà di nuovo all'ora solare). Funziona così? Me lo confermate? Grazie.--109.116.168.76 (msg) 16:40, 27 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Certo, il problema è di importanza vitale, speriamo che qualcuno lo risolva al più presto, prima che sopraggiunga la crisi.--Muzio Scevola (msg) 22:28, 27 mar 2012 (CEST)[rispondi]
In pratica gli orari indicati nelle crono sono memorizzati come orario UTC e vengono visualizzati con l'ora di default del progetto (ora che viene usata per inserire le firme), col passaggio dell'orario l'orario di default del progetto è passato da CET e CEST (sempre Europe/Berlin) e si ottiene quindi un effetto analogo a quello che avresti nel cambiare dalle preferenze di un'utenza registrata il fuso: cambia la roba visualizzata nelle crono ma non quella nelle firme. --Vito (msg) 23:05, 27 mar 2012 (CEST)[rispondi]

ricerca notizie su Noor Gietema modifica

C'è una poesia che si chiama Ascoltami scritta da Noor Gietema, 1978 è molto bella, ma non riesco a trovare nessuna informazione su di lui ne se ha scritto altre cose. La poesia me l'ha passata una amica che l'ha trovata su internet. Potreste aiutarmi? grazie --2.40.18.250 (msg) 18:22, 27 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Direi che se ne parla in un libro. Citandolo

«Just as we were putting the finishing touches on these afterthoughts we happened across the Social Work With Groups Newsletter for July 1994. There on the back page was this poem, written by the ubiquitous Anonymous. The footnote told us that it had been submitted by Noor Gietema from The Hague, The Netherlands, who was attending the Syracuse School of Social Work in Fall 1978 as part of the Dutch Social Work Practitioner Exchange Program.»

(Noor, comunque, direi che è un nome femminile) --Lucas 19:21, 27 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Diresti sbagliato :) --Syrio posso aiutare? 22:51, 27 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Direi giusto e sbagliato, visto che è anche un nome femminile (e a quanto mi risulta più diffuso nelle donne in questa forma :) --Lucas 00:35, 28 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Giusto, mi sono espresso male :): intendevo dire che non è detto che sia necessariamente femminile (anche se può essere). --Syrio posso aiutare? 12:02, 28 mar 2012 (CEST) [rispondi]
Da qui (p. 3) si direbbe che è proprio una lei (per quanto ci capisco di neerlandese)... --149.132.190.243 (msg) 12:34, 30 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Suoni file di sistema modifica

Vorrei sapere se i suoni dei file di sistema sono protetti da copyright, vorrei usarne uno in un video per scopi commerciali.--Seics (ti pigliasse lo spread) 11:37, 28 mar 2012 (CEST)[rispondi]

I file di sistema (eseguibili, librerie, file di configurazione, ...) non hanno suoni. Se intendi il set di file audio distribuiti con il sistema e associati di default a taluni eventi dell'interfaccia grafica (comparsa di popup di avviso/errore, suono di avvio/chiusura del sistema, svuotamento del cestino...) non credo sia possibile una risposta a meno che tu non specifichi di quale sistema stiamo parlando (linux, windows, macos...) dato che per il primo posso immaginare (ma richiederebbe comunque approfondimento) che siano distribuiti con licenza libera mentre per gli altri è per lo meno altamente probabile che sottostiano alla medesima licenza d'uso (non libera) del sistema operativo con cui sono stati distribuiti. -- Rojelio (dimmi tutto) 11:43, 28 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Trattandosi dei suoni che emette il mac sicuramente deduco dalla tua risposta che sono protetti da copyright. Peccato, grazie per la spiegazione ero convinto al 100% si chiamassero "file di sistema".--Seics (ti pigliasse lo spread) 12:00, 28 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Occorre tenere presente che questi suoni non sono banali, ma possono avere anche origini "nobili". È ad esempio noto che Brian Eno ha curato il suono introduttivo di Windows 95 di 3 secondi (e non solo quello). --Lepido (msg) 15:48, 28 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Chi è costui? modifica

Ave Oracolo... Sono afflitto da un terribile dubbio al quale non trovo soluzione: ho recemente aggiornato la voce Raimondo Zoccola aggiungendovi delle note per le fonti e ho fatto caso a questo tale, Orlando da Cremona, di cui si trovano informazioni nella Storia d’Italia narrata al popolo italiano di Giuseppe La Farina, pubblicato nel 1849. Cercando un'eventuale voce su di lui (per fare magari un link di collegamento tra le due voci) ho trovato questo tizio qui. Secondo voialtri oracolatori, può essere lui? E' vissuto più o meno nello stesso periodo e, anche se nella voce è descritto come un teologo e nella Storia d'Italia dicono che è un frate, potrebbe trattarsi della stessa persona? (Magari un frate teologo?! Boh...) --Pippo Zi Spara un bengala!   21:23, 28 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Moneta da Cremona? --Paola Michelangeli (msg) 12:46, 29 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Uhm... ci sta! Il fatto è che "Orlando" e "Rolando" sono due nomi molto simili, mentre quest'altro si chiamava (o era soprannominato) Moneta, che è un nome del tutto differente. --Pippo Zi Spara un bengala!   20:39, 29 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Orlando e Rolando sono nomi intercambiabili, e indicano certamente lo stesso frate. Rolando fondò con Moneta, nel 1228, il convento domenicano di San Guglielmo di Cremona e fu ferito (non a morte) a Piacenza nel 1233 (e non nel 1230) durante la sua attività di inquisitore. (A. Da Col, L'Inquisizione in Italia, p. 82). Su Rolando è utile anche questo libro qui. --Paola Michelangeli (msg) 23:08, 29 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Tavola Periodica da stampare in formato A1 modifica

Mi servirebbe una tavola periodica a colori che abbia una risoluzione tale da essere stampata, senza sgranare, in formato A1 e che comprenda, oltre al numero di massa e al peso atomico, gli stati di ossidazione e l'elettronegatività. Possibilmente in PDF. Qualcuno può aiutarmi?

Grazie.

--2.193.78.140 (msg) 12:04, 29 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Beh, questa è in vettoriale. Se hai la possibilità di salvare le pagine web in pdf e di lavorare un po' sul pdf stesso (per ritagliare quello che non ti serve), il gioco è fatto. --Syrio posso aiutare? 14:31, 29 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Qui ce n'è una meno interattiva, ma più completa per la stampa. È già in PDF e vettoriale. --Lepido (msg) 17:19, 29 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Grazie a tutti... --109.54.17.141 (msg) 22:13, 29 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Chitarra classica o acustica economica modifica

Salve a tutti, dovrei acquistare una chitarra classica o acustica economica per cominciare a suonare ma vorrei spendere intorno ai 50 euro... Lo so che sono proprio pochi, ma mi chiedevo: si trova la stessa schifezza qualunque marca io scelga o potete suggerirmi una marca che sia un po' meglio di un'altra? Sono ancora indeciso sul tipo di chitarra, quindi indicatemi se vi riferite alla classica o all'acustica per le marche. (Andrebbe bene anche uno di quei kit chitarra + custodia + fascia... che si aggiri intorno a quella cifra). Se potete suggerirmi qualche link o semplicemente il nome di qualche marca ve ne sarei grato...


Grazie.


--109.53.94.229 (msg) 11:25, 30 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Che io sappia per iniziare è meglio la classica, a livello di tecnica, perché ha il manico più largo (così almeno mi ha detto un chitarrista) e quindi ti abitui al peggio, è molto più difficile passare dall'acustica alla classica (come è più difficile passare dalla tastiera al pianoforte "vero" che il contrario). Su prezzi e marche però non mi posso pronunciare. --Dry Martini confidati col barista 18:06, 30 mar 2012 (CEST)[rispondi]
In realtà classica e acustica hanno tecniche esecutive completamente diverse, a partire dalla posizione del polso (che nell'impostazione classica è fondamentale) e dall'utilizzo o meno del plettro. La prima cosa da fare è decidere se si vuole suonare una classica o un'acustica, dopodichè si sceglie la chitarra. Nella scelta, se si tratta di una chitarra da 50 euro la marca non è importante, piuttosto è importante che la chitarra tenga l'accordatura e che la tastiera sia dritta, perfettamente parallela alle corde, e saldamente incollata al corpo dello strumento (la cassa di risonanza). --^musaz 20:14, 30 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Se vuoi andare sul moderno suggerirei la acustica, sia per il suono (dovuto alla cassa e alle diverse corde utilizzate), sia per la maggiore comodità nel suonarla (posizione polso, corde più sottili e di conseguenza minor forza da applicare sui polpastrelli). Nei primi periodi ti faranno un po' male le mani, ma meno della classica e l'impostazione è piuttosto differente. --Lucas 14:09, 31 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Grazie a tutti, alla fine ho optato per una chitarra classica Eko -nomica :) Meglio iniziare con quella più difficile, io suonicchio la tastiera e quando provo a suonare il piano in effetti è un'altra storia... P.S. Mi sconsigliate vivamente di usare il plettro? --109.53.79.114 (msg) 10:49, 1 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Non esistono strumenti "facili" o strumenti "difficili": quello che è difficile è suonare bene, quello che è facile è suonare male :-) Per quanto riguarda il plettro, si può suonare una classica con il plettro e un'acustica con le dita, però l'acustica è fatta per avere la migliore resa sonora se suonata con il plettro, la classica è invece fatta per essere suonata con le dita (se provi a suonare l'acustica con le dita dopo un po' ti ritrovi con i polpastrelli pieni di fiacche a causa delle corde in acciaio). --^musaz 19:54, 1 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Non è questione di facilità, come dice musaz: è questione di tecnica diversa. L'impostazione classica è diversa, e secondo alcuni anche errata se applicata alla chitarra acustica/elettrica (ma il discorso si fa lungo ;). In particolare la posizione del polso e del pollice della mano sinistra cambiano. Fossi in te avrei preferito una acustica per una questione di "compatibilità" con la musica moderna. Confermo quanto dice musaz per la questione del plettro. Impara a usarlo e, se vuoi, usa anche unghie e/o polpastrelli della mano destra. Poi tutto dipende da stile e intenzioni (nel fingerpiking c'è un particolare plettro per il pollice, ecc.).... --Lucas 20:36, 1 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Grazie ancora per tutti i consigli... --2.193.227.19 (msg) 11:35, 2 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Numeri di spaghetti modifica

Buongiorno,

Cosa vogliono dire I numeri (n°5, n°8) che ci sono sulle scattole di spaghetti. C'è una definizione? E quale sarebbe?

Grazie in anticipo.


--MathsPoetry (msg) 17:22, 30 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Potrebbe essere un progressivo di catalogo della ditta, oppure contraddistingue il diametro dello spaghetto. --Pracchia 78 (scrivimi) 17:27, 30 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Me lo sono chiesto anch'io parecchie volte e ho notato che a parità di spessore e formato (spaghetti, trenette...) il numero cambia da marca a marca, quindi credo si tratti di un numero "identificativo" per semplificare la vita a chi fa la spesa (anziché dover spiare dentro la scatola per capire cosa sto per comprare mi basta quindi cercare gli spaghetti, chessò, Barilla nº 5). Non dubito sia anche legato a una catalogazione interna di qualche tipo (o per semplificare gli ordini da parte dei rivenditori), visto che tutti i formati hanno un numero (anche le penne, per dire, o i fusilli). --Dry Martini confidati col barista 17:59, 30 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Questo : A cominciare dalla pasta lunga non possiamo non citare gli spaghetti, disponibili in diverse misure, più fini o più grossi (n°5 – n°4 – etc.), sono certamente tra i più consumati., e' preso da questo : http://www.guida-acquisti.com/alimentari/pasta.html --Fcarbonara (msg) 19:07, 30 mar 2012 (CEST)[rispondi]
??? Questa fonte non dice come sono calcolate o definite queste misure. --MathsPoetry (msg) 20:14, 30 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Non c'entrano nulla nè il diametro, né altre misure varie della pasta. E' soltanto un numero del catalogo prodotti dell'industria della pasta. Tant'è vero che una ditta gli dà un numero, un'altra gle ne dà un altro ancora... Le dimensioni non c'entrano nulla. --Hanyell29 (msg) 20:10, 1 apr 2012 (CEST)[rispondi]
O meglio, dicendola in modo forbito, il numero è direttamente proporzionale al diametro (o all'area della sezione) dello spaghetto, ma l'unità di misura adottata varia da pastificio a pastificio e pare non abbia alcuna rispondenza nel sistema internazionale di unità di misura --Lepido (msg) 20:23, 1 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Però a differenza di altre ditte che hanno numeri di catalogo univoci tra tutti i loro prodotti, sbaglio o la stessa ditta di pasta può avere ad es. sia il numero 5 degli spaghetti sia il numero 5 delle linguine? Se non ricordo male all'interno dello stesso tipo di pasta al crescere del numero di catalogo cresce la dimensione, giusto? --79.20.129.175 (msg) 02:13, 2 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Nossignore, è semplicemente un numero legato al catalogo dei tipi di pasta venduti dalla ditta. Nulla più; non c'entra assolutamente nulla con le misure, il diametro, la lunghezza, il peso specifico, nulla. E' solo, soltanto ed esclusivamente un numero col quale si identifica univocamente una tipologia di pasta prodotta all'interno di una singola ditta. Se poi, per due ditte il numero è lo stesso, è una coincidenza, ma con le misure di diametro e tutto il resto non ha alcuna correlazione. Non esiste un 5 per gli spaghetti ed un 5 per le linguine all'interno della stessa ditta (ad esempio, la Barilla): esiste un numero (es. : 5) per gli spaghetti, un altro numero (es. : 4) per gli spaghettini, un altro (es. : 7) per i bucatini ed un altro ancora (es. : 11) per le linguine prodotte da una ditta, che possono variare nel caso in cui vengano prodotti da un'altra ditta. Ma le dimensioni non c'entra assolutamente nulla con quel numero.--Hanyell29 (msg) 08:43, 2 apr 2012 (CEST)[rispondi]
La fonte da me citata sara' probabilmente anche non autorevole, ma se qualcuno si prende la briga di leggere cosa dice quando si parla di spaghetti e' evidentissimo che sta parlando di numeri in relazione allo spessore della pasta ( gli spaghetti in questo caso piu' fini, piu' grossi e con numeri 5, 4 etc). Faccio notare che i numeri 4, 5 seguito da etc. non fanno parte di un ulteriore argomento, ma sono racchiusi fra parentesi per specificare il piu' fini, piu' grossi. Ma l'avete letta quella fonte? Che poi, ribadisco, non sia fonte affidabile e dica cavolate e' tutto un'altro paia di maniche.--Fcarbonara (msg) 12:46, 3 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Il fatto è che è un puro caso che all'aumentare del diametro corrisponda l'aumentare del numero di serie. Il numero riportato sulla confezione è arbitrario. Se, ipoteticamente, i primi produttori di pasta confezionata avessero deciso di comune accordo di dare i numeri più bassi del catalogo alla pasta corta (1 = fusilli; 2 = pennette; 3 = maccheroni, faccio per dire) e la pasta lunga fosse stata relegata alle ultime posizioni, magari catalogando prima i formati più grossi e poi quelli più sottili (che quindi avrebbero avuto un numero più alto) non saremmo qui a farci queste domande ;-) Un criterio dovevano pur trovarlo per ordinare il catalogo: hanno scelto, per la pasta lunga, lo spessore, ma non credo ci sia una proporzione matematica tra diametro e numero di catalogo (anche perché le trenette hanno una sezione ellittica e sarebbe un po' complicato misurarne il diametro con un numero puro :-P ). Insomma, sicuramente più lo spaghetto è grosso più è alto il suo numero, ma questo numero non rappresenta necessariamente il suo diametro. (E sì, l'ho letta quella fonte :-) ) --Dry Martini confidati col barista 15:25, 3 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Tarocco Piemontese questions (English) modifica

Hi all, I ask you to help me out with the following questions, concerning Tarocco Piemontese, according to this website:

  • Traditionally, the Angel (XX) beats the World (XXI). But which of the two cards is worth 5 points? More sources state that it's the Angel, too.
  • Are the Cavalli really worth 4 points, or rather 3 points?
  • Is the Matto really worth 4 points, or rather 5 points?

--KnightMove (msg) 20:25, 30 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Esistono erbivori con i canini? modifica

Mi chiedevo se esistessero degli erbivori con i denti canini, in questo caso mi verrebbe da rispondere di no, perché nell'evoluzione l'animale in questione dorebbe avere "antenati" carnivori (così da giustificare i canini). La domanda non è da confondere con: "è nato prima l'erbivoro o il carnivoro?", infatti esistono dei carnivori (vedi alcuni insetti) che non hanno i denti in questione. In sostanza mi chiedevo se risolve una condizione di sufficienza: "è sufficiente che l'animale abbia i canini perché sia carnivoro?". Grazie oracolo!!--109.112.62.126 (msg) 10:18, 31 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Gorilla. --Guido (msg) 11:13, 31 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Siccome sono totalmente ignorante in materia, tra gli "antenati" del gorilla ci furono dunque carnivori? Ringrazio per la risposta qui sopra.--109.112.62.126 (msg) 11:57, 31 mar 2012 (CEST)[rispondi]
I canini servono, nella maggior parte dei mammiferi, ad afferrare e strappare il cibo, non necessariamente la carne. Di erbivori con i canini, anche molto sviluppati, ce ne sono moltissimi: ad esempio l'ippopotamo. In realtà, nel regno animale i denti si sono sviluppati proprio con la funzione primaria di presa del cibo (vedi pesci e rettili): è praticamente solo nei mammiferi che si sono evoluti denti destinati alla masticazione (i molari). Almeno, questo è quanto si ricava dalla voce dente. --Guido (msg) 13:13, 31 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Mi stavo infatti interrogando sulla nascita di questo dente, mi chiedevo se inizialmente ci fossero animali privi di canini e poi sia arrivato un antenato comune carnivoro che ha portato alla nascita del canino, o se piuttosto ci fossero dapprima animali con denti simili ai canini che poi si sono differenziati durante le fasi evolutive in altri (vedi i molari) e solo qualcuno avesse mantenuto la forma originale, appunto il canino. Mi pare di capire che sia la seconda l'ipotesi corretta, se così fosse un animale che presenta i soli molari sarebbe una "ulteriore evoluzione" che ha portato alla totale scoparsa dei denti primordiali/simil canini. La domanda sorge dal fatto che generalmente si pensa ai canini come denti da carnivori, invece a quanto pare è un processo mentale/associativo errato. --109.112.62.126 (msg) 18:09, 31 mar 2012 (CEST)[rispondi]
Io pongo la domanda opposta a questo punto, esistono animali, in particolare erbivori, che non hanno i canini perché tutti molari o altro? Oviamente togliendo quelle specie che non hanno i denti xD --31.26.173.66 (msg) 14:53, 11 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Conigli e roditori non hanno canini (ma notoriamente hanno gli incisivi!). I ruminanti, in genere, non hanno i denti anteriori nell'arcata superiore, ma nell'arcata inferiore hanno anche i canini (ebbene sì, le mucche hanno i canini; però in molte specie questi canini hanno una forma simile a quella degli incisivi). Fra i perissodattili, un caso particolare è quello del cavallo: in genere hanno i canini i cavalli maschi, le femmine no. Ti consiglio di leggere innanzitutto questo, che spiega molto chiaramente e in modo approfondito come si sono evoluti i vari tipi di dentatura nei mammiferi. Da lì ricavi, tra l'altro, che distintivo dei carnivori non sono i canini bensì una forma particolare dei molari, con creste atte a tagliare la carne (i denti carnassiali). Nello stesso documento si spiega cos'è la formula dentaria, che poi puoi cercare in giro (ad esempio qui, qui o nelle voci di WP sulle singole specie animali). --Guido (msg) 10:18, 12 apr 2012 (CEST) PS Grazie di avermi fatto scoprire tutte queste cose sui denti dei mammiferi, che ignoravo completamente.[rispondi]

Palazzo di New York modifica

Scusate se vi importuno per quella che può sembrarvi una sciocchezza, ma ho già cercato sia su wikipedia (italiana e inglese) che su google e non ho trovato nulla. La mia domanda è questa: il palazzo dove è stato girato il video di "The Edge of Glory" di Lady Gaga è lo stesso che compare sulla copertina dell'album "Physical Graffiti" dei Led Zeppelin? Dalla ricerca che ho fatto sono riuscito solo a scoprire che sia quello di Lady Gaga che quello dei Led Zeppelin sono siti a New York e siccome si assomigliano molto mi è venuto il dubbio che fossero lo stesso edificio.--95.239.184.89 (msg) 15:14, 31 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Beh, i Led Zeppelin hanno usato il palazzo dei numeri 96 e 98 di en:St. Mark's Place (Manhattan). Resta da capire se quello di lady Gaga è lo stesso: nella voce che ho linkato lady Gaga non è citata quindi probabilmente no. Comunque vedo e trovo qualcosa di più preciso. --Syrio posso aiutare? 18:40, 31 mar 2012 (CEST)[rispondi]

PROBLEMA CON OFFICE modifica

Molto tempo fa ho fatto una ricerca che (sventuratamente) ho salvato con l'estension FND. Dopo molti anni sono andato a cercarla e non riesco ad aprirla. Mi dice tante cose ma tutti i tentativi che ho fatto sono falliti (sono molto poco pratico). Mi date una mano a risolvere il problema? Grazie --KAI40 (msg) 19:17, 31 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Sarebbe interessante sapere quali sono quelle "tante cose", ma ho il sospetto che i file fnd siano dipendenti dal sistema operativo (leggi qui) e potrebbero non venire aperti con versioni di Windows molto più recenti. Inoltre con Windows 7 mi pare che non siano supportati. Dando un'occhiata alla definizione della struttura mi pare che una volta caricato un file .fnd con un normale editor (es Notepad) sarebbe possibile individuare la chiave di ricerca per eventualmente riutilizzarla in modo diverso. --Lepido (msg) 19:33, 31 mar 2012 (CEST)[rispondi]

Grazie del primo aiuto. Maggiori dettagli: cercando di aprire il file nato (?) in fnd, compare: " Adobe Reader non è in grado di aprire " Madonna dell'Olmo.fnd" perchè è un tipo di file non supportato oppure perchè il file è stato danneggiato. Potrebber essere stato importato come allegato di un e mail illeggibile". Ne hai ancora voglia di darmi una mano. Era sicuramente una notizia importante, chissà da dove l'ho presa. Ciao. Grazie.--KAI40 (msg)

Per qualche motivo Acrobat Reader si è "impossessato" del file. Io ho provato a fare "a mano" un file fittizio .fnd e ho il sospetto che sia andata così:
  • Hai trovato il vecchio file "Madonna dell'Olmo.fnd"
  • Ci hai cliccato sopra e il computer ti ha detto "impossibile aprire il file" (probabilmente nel tuo sistema operativo, come nel mio, non è più supportato)
  • A quel punto hai selezionato l'opzione "Seleziona il programma da un elenco di programmi installati"
  • Dall'elenco proposto hai scelto il primo programma (Acrobat Reader), che ovviamente non riesce a leggere il file.
Sinceramente però non ho capito il problema: il file fnd conservava semplicemente la tua ricerca, NON l'informazione. In pratica, tanto tempo fa hai cercato nei tuoi documenti "Madonna dell'Olmo" e poi hai salvato il risultato, cioè solo la lista dei documenti che contengono "Madonna dell'Olmo". Se questi documenti non ci sono più, le informazioni non saranno più reperibili, altrimenti, ripeti semplicemente la ricerca utilizzando il tool che il tuo nuovo sistema operativo ti mette a disposizione (se è Windows 7, digita semplicemente "Madonna dell'Olmo" nel campo di testo che compare nel menu Start). --Lepido (msg) 20:14, 1 apr 2012 (CEST)[rispondi]

E' andata esattamente così. Bene ora faccio come mi hai suggerito. Grazie dell'aiuto.--22:08, 1 apr 2012 (CEST)--22:08, 1 apr 2012 (CEST)

Fare un "rename" con un'altra estensione no? --93.32.51.217 (msg) 02:30, 7 apr 2012 (CEST)[rispondi]