17P/Holmes
17P/Holmes, o anche cometa Holmes, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane[3]. È stata scoperta dall'astrofilo Edwin Holmes il 6 novembre 1892.
Cometa 17P/Holmes | |
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Stella madre | Sole |
Scoperta | 6 novembre 1892 |
Scopritore | Edwin Holmes |
Designazioni alternative | 1892 V1; 1892 III; 1892f; 1899 L1; 1899 II; 1899d; 1906 III; 1906f; 1964 O1; 1964 X; 1964i; 1972 I; 1971b; 1979 IV; 1979f; 1986 V; 1986f; 1993 VII; 1993i |
Parametri orbitali | |
(all'epoca 2461800,5 30 gennaio 2028[1]) | |
Semiasse maggiore | 3,6452321 au |
Perielio | 2,0919724 au |
Afelio | 5,198 au |
Periodo orbitale | 6,96 anni |
Inclinazione orbitale | 19,00343° |
Eccentricità | 0,4261072 |
Longitudine del nodo ascendente | 326,59355° |
Argom. del perielio | 24,50719° |
Anomalia media | 359,76225° |
Par. Tisserand (TJ) | 2,859[2] (calcolato) |
Ultimo perielio | 19 febbraio 2021 |
Prossimo perielio | 31 gennaio 2028 |
MOID da Giove | 0,480654 au[2] |
Dati fisici | |
Dimensioni | 3,42 km[2] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. |
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Magnitudine ass. | 9,4 |
Magnitudine ass. | |
Nell'ottobre del 2007, in sole 42 ore, la cometa ha subito un incremento di luminosità che l'ha portata da una magnitudine apparente di 17 (praticamente fuori dalla portata della maggior parte dei telescopi amatoriali), ad una magnitudine di 2,8 (visibile ad occhio nudo anche nei cieli inquinati delle città).
L'incremento di luminosità subito dalla cometa è paragonabile alla differenza che c'è fra la Luna piena e il Sole[4].
La cometa è un esempio di un piccolo numero di comete, anch'esse della famiglia di Giove, che hanno esibito outburst che hanno determinato un incremento della luminosità di 9 magnitudini. Le altre sono state: la 41P/Tuttle-Giacobini-Kresák nel 1973, la 98P/Takamizawa nel 1984 e la 97P/Metcalf-Brewington nel 1991[5]. Comunque l'incremento mostrato dalla cometa Holmes è stato un centinaio di volte maggiore che negli altri casi.
Scoperta
modificaLa cometa Holmes fu scoperta da Edwin Holmes il 6 novembre 1892 durante una campagna osservativa della Galassia di Andromeda (M31). La scoperta fu possibile grazie ad un incremento in luminosità simile a quello manifestato nel 2007. La cometa raggiunse una magnitudine di 4 o 5 per un periodo di diverse settimane prima di affievolirsi[6].
La scoperta fu confermata da Edward Walter Maunder dell'Osservatorio Reale di Greenwich e da William Henry Maw. Successive scoperte indipendenti avvennero da parte di Thomas David Anderson (Edimburgo, Scozia) l'8 novembre e di John Ewen Davidson (Queensland, Australia) il 9[7].
La prima orbita ellittica della cometa Holmes fu calcolata in modo indipendente da Heinrich Kreutz e da George Mary Searle. Ne fu quindi determinata la data del perielio, il 13 giugno, ed il periodo di rivoluzione, 6,9 anni. Questi calcoli dimostrarono definitivamente che non si trattava del ritorno della cometa 3D/Biela.
Furono osservati i successivi due passaggi, nel 1899 e nel 1906, dopo i quali la cometa andò perduta finché non fu riscoperta il 6 luglio 1964 da Elizabeth Roemer dello United States Naval Observatory. Grazie alle predizioni computerizzate di Brian Marsden, la cometa è stata osservata in tutti i passaggi successivi.
Passaggio del 2007
modificaTra il 23 ed il 24 ottobre del 2007 la luminosità della cometa Holmes è aumentata notevolmente, passando dalla magnitudine apparente di 17 ad una magnitudine di 2,5 in appena poche ore[8][9]. Il primo ad aver colto la variazione di luminosità è stato J. A. Henríquez Santana, dall'isola di Tenerife, nell'arcipelago delle Canarie; qualche minuto dopo, Ramón Naves a Barcellona notava che la cometa aveva raggiunto una magnitudine apparente di 7,3[9]. La cometa ha quindi raggiunto la luminosità necessaria per essere facilmente individuabile ad occhio nudo come una luminosa "stella" gialla nella costellazione di Perseo[10][11], e dal 25 ottobre la cometa 17P/Holmes si è presentata come la terza "stella" più luminosa in quella costellazione.[9] Durante questa fase di incremento della luminosità, sono stati osservati dei frammenti separarsi dal nucleo cometario abbinati al rilascio di un gran quantitativo di polveri. L'evento principale è avvenuto intorno al 24 ottobre[5].
Mentre i grandi telescopi mostravano i fini dettagli cometari, ad occhio nudo l'aspetto della cometa è rimasto simile a quello di stella fino al 26 ottobre[10]. Dopo quella data, la cometa 17P/Holmes ha iniziato a mostrare caratteristiche tipiche delle comete anche ad occhio nudo[10]. Il nucleo cometario ha manifestato l'incremento nell'attività mentre si trovava in prossimità dell'opposizione, e la coda, che punta in direzione opposta al Sole, è rimasta nascosta agli osservatori da Terra dal nucleo stesso. La cometa è quindi apparsa come una sfera luminosa.
Sulla base di calcoli orbitali e delle misurazioni della luminosità mostrata in precedenza dell'outbust del 2007, il diametro del nucleo cometario è stato stimato in 3,4 km[12] Nel tardo ottobre 2007 il diametro della chioma è aumentato da 3,3 a più di 13 minuti d'arco[13], circa la metà del diametro che la Luna sottende in cielo. Ad una distanza di 2 UA, tale dimensione apparente corrisponde ad un diametro reale di un milione di chilometri[14], o circa il 70% del diametro del Sole. Per confronto, la Luna dista 380.000 km dalla Terra. Quindi, la chioma della cometa Holmes era una sfera dal diametro maggiore di quello dell'orbita della Luna intorno alla Terra.
A metà novembre, per il materiale della chioma è stata stimata una velocità di espansione di 500 m/s, ed un diametro di 1,4 milioni di chilometri, pari a quello del Sole[15]. Per un brevissimo periodo, la cometa ha posseduto l'atmosfera più estesa del Sistema solare[16].
È interessante osservare alcune similitudini tra gli eventi del 1892 e quelli del 2007. In entrambi i casi, la cometa è entrata in outbusrt 5-6 mesi prima di raggiungere il perielio, ed entrambi gli eventi hanno mostrato simili evoluzioni in apparenza della chioma e della coda. Inoltre, sebbene la cometa abbia effettuato numerosi transiti al perielio nel periodo compreso tra le due date, non sono stati osservati eventi simili[5].
Nel marzo del 2008, la cometa è stata fotografata tramite il Telescopio spaziale Spitzer rivelando caratteristiche morfologiche che non erano mai state osservate su una cometa.[17] Sono stati osservati un guscio esterno, composto da polveri sottili, il nucleo (il punto brillante al centro dell'immagine) e le particelle espulse dalla cometa durante l'esplosione. Trattando l'immagine è stato possibile rilevare dei filamenti che costituiscono, con il guscio esterno, uno dei misteri non risolti di questa cometa.[18]
Posizione della cometa nel 2007
modificaLa cometa periodica 17P/Holmes segue un'orbita compresa tra Marte e Giove.[19] La cometa ha raggiunto il perielio, punto di massimo avvicinamento al Sole, il 4 maggio 2007. | Traccia del moto retrogrado apparente seguito dalla cometa nella costellazione di Perseo tra luglio 2007 e marzo 2008. (L'intervallo tra i dati è di 14 giorni) | Immagine composita che mostra le dimensioni della cometa ed il percorso seguito nella costellazione di Perseo dal 25 ottobre 2007 al 9 marzo 2008. |
Galleria d'immagini
modificaGrandangolo
modifica 31 ottobre 2007 (140 mm) - la cometa è al centro dell'immagine |
Telescopio
modificaData | ||
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25 ott | Cloudbait Observatory, Guffey, Colorado (USA)[20] (5.1" quadro) |
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27 ott | 14.5" (370 mm) Dobson |
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30 ott | riflettore da 19" Torquay, UK |
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31 ott | telescopio da 8" + EOS400D Barcellona, Spagna. |
telescopio da 8" + EOS400D Barcellona, Spagna. Mostra il movimento della cometa rispetto alle stelle sullo sfondo per 50 minuti. Le variazioni di luminosità sono dovute ai differenti tempi di esposizione di ogni fotogramma. |
2 nov | Teleobiettivo da 300 mm, Alvernia, Francia |
Starmaster 14.5" Divide, Colorado (USA) |
7 nov | Telescopio Schmidt-Newtonian da 10 " Brevard County, Florida | |
10 nov | Nikon 400 mm f/2.8 Albuquerque, Nuovo Messico | |
13 nov | In prossimità della stella Mirfak, α Persei, Marshall Twp, Pennsylvania | |
14 nov | Con l'Ammasso di Alfa Persei, Canon EOS 20D con lenti da 400 mm f/2.8 montata su un Meade LXD-55 |
Note
modifica- ^ I dati di 17P dal sito MPC.
- ^ a b c d e I dati di 17P dal sito JPL.
- ^ (EN) List of Jupiter-Family and Halley-Family Comets, su physics.ucf.edu. URL consultato il 7 settembre 2008 (archiviato il 2 maggio 2019).
- ^ Il mistero della cometa di Holmes, Corriere della Sera - 26 ottobre 2007, su corriere.it. URL consultato il 9 novembre 2007 (archiviato l'11 novembre 2007).
- ^ a b c (EN) Richard Miles, A novel mechanism for outbursts of Comet 17P/Holmes and other short-period comets (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2019)., 20 dicembre 2007 ( PDF (PDF) (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2019).)
- ^ (EN) Editors. " Comet Holmes Stays Bright, Enlarges in the Evening Sky (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2007).", Sky and Telescope, 27 ottobre 2007.
- ^ Davidson, J. E. " Comet e, 1889 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2020).," The Observatory, luglio 1890, Vol. 13, pp. 247.
- ^ (EN) Gunn, Angela. " Flash News Flash! (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2007).," USA Today Tech Space, 24 ottobre 2007.
- ^ a b c (EN) Roger W. Sinnott, Comet Holmes Undergoes Huge Outburst, in Sky & Telescope, 24 ottobre 2007. URL consultato il 25 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2007).
- ^ a b c (EN) Fischer, Daniel. " Incredible comet eruption: from under 17th to 3rd magnitude in hours! (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2012).," The Cosmic Mirror, #306, 24 ottobre 2007.
- ^ Skymap: late October 2007 (GIF) (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016)., Northeast, after sunset, Spaceweather.com.
- ^ (EN) Primary measurements, Chris L. Peterson Cloudbait Observatory, Colorado (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2011).
- ^ (EN) Prime misure, (guarda il grafico della luminosità, in fondo alla pagina) Cloudbait Observatory, Colorado (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2011).
- ^ 2 UA(150.000 km / UA) / sin(13 min / 60 min per grado d'arco) = 1.4 milioni di km
- ^ Piero Bianucci, La cometa Holmes ora è grande come il Sole, su lastampa.it, La Stampa, 15 novembre 2007. URL consultato il 16 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
- ^ Robert Britt, Incredible Comet Bigger than the Sun, su space.com, 15 novembre 2007. URL consultato il 30 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2008).
- ^ (EN) NASA's Spitzer Gets Sneak Peek Inside Comet Holmes, su spitzer.caltech.edu, NASA, 13 ottobre 2008. URL consultato l'11 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2009).
- ^ (EN) PIA11228: Anatomy of a Busted Comet, su photojournal.jpl.nasa.gov, NASA Planetary Photojournal. URL consultato il 13 ottobre 2008 (archiviato il 1º novembre 2008).
- ^ Simulazione 3D dell'orbita percorsa dalla cometa 17P/Holmes (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2012). - NASA (Java Applet)
- ^ Cloudbait Observatory Gallery - Comet Holmes, su cloudbait.com. URL consultato il 9 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2011).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 17P/Holmes
Collegamenti esterni
modifica- (EN) 17P/Holmes - Dati riportati nel database dell'IAU, su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center.
- (EN) 17P/Holmes - Dati riportati nello Small-Body Database, su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory.
- (EN) 17P/Holmes - Dati riportati sul sito di Kazuo Kinoshita, su jcometobs.web.fc2.com.
- (EN) 17P/Holmes - Dati riportati sul sito di Seiichi Yoshida, su aerith.net.
- (EN) Immagini della cometa 17P/Holmes caricate dagli utenti sul sito SpaceWeather.com, su spaceweather.com.
- (EN) 17P/Holmes su Kronk's Cometography, su cometography.com.
- (EN) Immagini, su dsi-astronomie.de. URL consultato il 9 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2009).
- (EN) Vista interattiva dell'orbita della cometa 17P/holmes in 3D, su shadowandsubstance.com.
- (EN) Due video dell'esplosione (outburst) cometario (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2007). - Nel primo video è stata aumentata la luminosità per mostrare l'estensione della nube di gas. Il secondo video è invece più fedele all'aspetto reale della cometa.
- (EN) Obscure Comet Brightens Suddenly, su space.com.
- (EN) NASA Astronomy Picture of the Day: 26 ottobre 2007., 29 ottobre 2007., 30 ottobre 2007., 3 novembre 2007., 5 novembre 2007., 9 novembre 2007., 10 novembre 2007., 13 novembre 2007., 17 novembre 2007.
- (EN) Immagini da un telescopio Cassegrain di 16 pollici di diametro, 31 ottobre 2007. URL consultato il 2 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2007). - Università del Texas ad Austin
- (EN) Immagini della cometa da un telescopio di 8 pollici di diametro, ottobre e novembre, 2007, su telestron.com. URL consultato il 9 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2007).
- Filmati al rallentatore della cometa utilizzando delle videocamere DSLR, con lenti da 24 mm e 400 mm, su revver.com. URL consultato il 9 novembre 2007 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2007).
- Catalogo di immagini della cometa 17P/Holmes montate in sequenza, su astronight.com.
- Immagine in B/N - Canon PowerShot A640 con C8 su Montatura SuperPolaris., Balangero - Torino, Rossella Fava
- La Cometa Holmes, fantasma nella notte di Halloween.[collegamento interrotto] da La Stampa.it del 2 novembre 2007
- Galleria fotografice della cometa 17P/Holmes. URL consultato il 2 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2008). sul sito dell'UAI
- Cometa Holmes: una cometa luminosissima, su guide.dada.net. URL consultato il 9 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2007).
- Raccolta di immagini, su castfvg.it.
- Immagine in B/N - Reflex Analogica su C8 su Montatura SuperPolaris., San Francesco al campo - Torino, Simone Martina
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85061507 · J9U (EN, HE) 987007562963105171 |
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