Alberto di Prussia (1837-1906)

generale tedesco

Federico Guglielmo Nicola Alberto di Prussia (Berlino, 8 maggio 1837Kamenz, 13 settembre 1906) fu feldmaresciallo dell'esercito prussiano e, dal 1885 alla morte, reggente del Ducato di Brunswick.

Alberto di Prussia
Reggente del Ducato di Brunswick
Stemma
Stemma
In carica24 ottobre 1885 –
13 settembre 1906
PredecessoreHermann von Görtz-Wrisberg
SuccessoreGiovanni Alberto di Meclemburgo-Schwerin
Nome completoFriedrich Wilhelm Nikolaus Albrecht von Preußen
Altri titoliPrincipe di Prussia
NascitaBerlino, 8 maggio 1837
MorteKamenz, 13 settembre 1906
DinastiaHohenzollern
PadreAlberto di Prussia
MadreMarianna di Orange-Nassau
ConsorteMaria di Sassonia-Altenburg
FigliFederico Enrico
Gioacchino Alberto
Federico Guglielmo
Alberto di Prussia
NascitaBerlino, 8 maggio 1837
MorteKamenz, 13 settembre 1906
Dati militari
Paese servito Regno di Prussia
Impero Tedesco
Forza armata Esercito prussiano
Deutsches Heer
Anni di servizio1847-1907
GuerrePrima guerra dello Schleswig
Guerra austro-prussiana
Guerra franco-prussiana
BattaglieBattaglie di Skalitz
Battaglia di Sadowa
Battaglia di Schweinscshädel
Battaglia di Königgrätz
Battaglia di Gravelotte
Battaglia di Sedan
Comandante diII° Brigata
X Corpi di stanza
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BiografiaModifica

Alberto era il figlio del principe Alberto di Prussia, figlio di Federico Guglielmo III di Prussia, e di sua moglie, la principessa Marianna di Orange-Nassau, figlia di Guglielmo I dei Paesi Bassi.

Carriera militareModifica

Nel 1847 entrò nell'esercito prussiano e nel 1864 partecipò alla campagna dello Schleswig nel battaglione del principe Federico Carlo di Prussia e partecipando alle battaglie di Skalitz, Sadowa, Schweinschädel e Königgrätz nella guerra austro-prussiana nel 1866. Nella Guerra franco-prussiana comandò la II° Brigata di cavalleria e partecipò alle battaglie di Gravelotte e Sedan.

Dopo la caduta del Secondo Impero, fu subordinato a Edwin von Manteuffel nei combattimenti intorno a Bapaume e St. Quentin. Nel 1874 divenne comandante degli X Corpi di stanza ad Hannover. Nel 1883 succedette allo zio Carlo come Gran Maestro dell'Ordine di San Giovanni del baliaggio di Brandeburgo.

ReggenteModifica

Nel 1885, Alberto fu scelto come Reggente per il Ducato di Brunswick, dal momento che il cancelliere tedesco Otto von Bismarck aveva rimosso Ernesto Augusto, principe ereditario di Hannover, dal suo incarico[1]. Nel 1913 il figlio di Ernesto Augusto, Ernesto Augusto, divenne duca di Brunswick, regnando solo per 5 anni e 6 giorni. Dopo aver accettato la reggenza, Alberto e la sua famiglia risiedette principalmente a Brunswick, Berlino e Kamenz[1].

MatrimonioModifica

Alberto sposò il 9 aprile 1873 a Berlino[2], Maria di Sassonia-Altenburg, figlia di Ernesto I di Sassonia-Altenburg. Dal matrimonio nacquero tre figli:

MorteModifica

Alberto morì il 13 settembre 1906 a Kamenz. Fu sepolto nel Mausoleum auf dem Hutberge nel parco di Schloss Kamenz. Dopo la seconda guerra mondiale, il mausoleo fu saccheggiato e i cadaveri di Alberto e di sua moglie furono nuovamente sepolti nel parco[3].

AscendenzaModifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Federico Guglielmo II di Prussia Augusto Guglielmo di Prussia  
 
Luisa Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel  
Federico Guglielmo III di Prussia  
Federica Luisa d'Assia-Darmstadt Luigi IX d'Assia-Darmstadt  
 
Carolina del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld  
Alberto di Prussia  
Carlo II di Meclemburgo-Strelitz Carlo Ludovico Federico di Meclemburgo-Strelitz  
 
Elisabetta Albertina di Sassonia-Hildburghausen  
Luisa di Meclemburgo-Strelitz  
Federica Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt Giorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt  
 
Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg  
Alberto di Prussia  
Guglielmo V di Orange-Nassau Guglielmo IV di Orange-Nassau  
 
Anna di Hannover  
Guglielmo I dei Paesi Bassi  
Guglielmina di Prussia Augusto Guglielmo di Prussia  
 
Luisa Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel  
Marianna di Orange-Nassau  
Federico Guglielmo II di Prussia Augusto Guglielmo di Prussia  
 
Luisa Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel  
Guglielmina di Prussia  
Federica Luisa d'Assia-Darmstadt. Luigi IX d'Assia-Darmstadt  
 
Carolina del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld  
 

OnorificenzeModifica

Onorificenze di BrunswickModifica

  Gran Maestro dell'Ordine di Enrico il Leone

Onorificenze prussianeModifica

  Gran Maestro dell'Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo
  Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera
  Cavaliere dell'Ordine al merito della corona prussiana
  Cavaliere di gran croce dell'ordine dell'Aquila rossa
  Cavaliere di I classe dell'ordine della Corona
  Gran Commendatore dell'Ordine di Hohenzollern
  Cavaliere di I classe con spade dell'Ordine principesco di Hohenzollern
  Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite con fronde di quercia
  Croce di Ferro di I classe
  Croce di Ferro di II classe
  Medaglia della campagna militare del 1864
  Medaglia commemorativa della guerra del 1870-1871

Onorificenze tedescheModifica

  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Alberto l'Orso (Anhalt)
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Casata Ernestina di Sassonia
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Fedeltà (Granducato di Baden)
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Militare di Carlo Federico (Granducato di Baden)
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone di Zähringen (Granducato di Baden)
  Cavaliere dell'Ordine di Sant'Uberto (Regno di Baviera)
  Cavaliere di I classe dell'ordine di Enrico il Leone (Brunswick)
  Cavaliere di gran croce dell'Ordine del Leone d'Oro (Granducato d'Assia e del Reno)
— 16 aprile 1853
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Luigi d'Assia (Assia)
— 6 maggio 1870
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Croce d'Onore della Casa di Lippe (Principato di Lippe)
  Cavaliere di Gran Croce con gemme dell'Ordine della Corona Wendica (Meclemburgo-Schwerin)
  Croce di I Classe al merito militare (Meclemburgo-Schwerin)
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito di Pietro Federico Luigi (Oldenburg)
— 5 settembre 1850
  Cavaliere dell'ordine della Corona fiorata (Sassonia)
  Cavaliere di gran croce dell'ordine del Falco bianco (Sassonia-Weimar-Eisenach)
  Cavaliere di Gran Croce per sovrani dell'Ordine della corona del Württemberg (Württemberg)

Onorificenze straniereModifica

  Cavaliere del Toson d'oro (Spagna)
— 15 dicembre 1891
  Collare dell'Ordine di Carlo III (Spagna)
— 15 maggio 1902
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria (Impero austriaco)
  Cavaliere dell'Ordine di Sant'Andrea (Impero russo)
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi)
  Commendatore dell'Ordine Militare di Guglielmo (Paesi Bassi)
— 25 agosto 1878
  Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno d'Italia)
  Gran Croce dell'Ordine civile di Alfonso XII (Spagna)
— 6 giugno 1906[4]
  Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo (Belgio)
  Cavaliere di Gran Croce del Reale Ordine di San Ferdinando e del Merito (Regno delle Due Sicilie)
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Torre e della Spada (Portogallo)
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Stella di Romania (Romania)
  Cavaliere dell'Ordine di Sant'Andrea (Impero russo)
  Cavaliere dell'Ordine di Sant'Aleksandr Nevskij (Impero russo)
  Cavaliere dell'Ordine imperiale dell'Aquila Bianca (Impero russo)
  Cavaliere di I classe dell'Ordine imperiale di San Stanislao (Impero russo)
  Cavaliere di I classe dell'Ordine imperiale di San Vladimiro (Impero russo)
  Cavaliere di IV classe dell'Ordine Militare di San Giorgio (Impero russo)
  Cavaliere di gran croce dell'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav (Norvegia)
— 3 settembre 1856
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno (Regno Unito)
  Cavaliere onorario del Venerabilissimo Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme (Regno Unito)
  Croce al merito militare di I classe (Impero austro-ungarico)

NoteModifica

  1. ^ a b Memorial Notices, in The Manchester Guardian, 11 ottobre 1898.
  2. ^ A Royal Marriage, in The New York Times, Berlin, 7 maggio 1873.
  3. ^ Saxe-Altenburg, su royaltyguide.nl. URL consultato il 14 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2011).
  4. ^ Gaceta de Madrid n° 157 del 6 giugno 1906, pagina 925.

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