Alfa Romeo GT

autovettura del 2003 prodotta dalla Alfa Romeo

L'Alfa Romeo GT (acronimo di Gran Turismo) è un'automobile con carrozzeria coupé gran turismo prodotta dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo dal 2003 al 2010.

Alfa Romeo GT
Descrizione generale
CostruttoreBandiera dell'Italia Alfa Romeo
Tipo principaleCoupé
Produzionedal 2003 al 2010
Esemplari prodotti80.832[1]
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4489 mm
Larghezza1763 mm
Altezza1367 mm
Passo2596 mm
Massada 1290 a 1410 kg
Altro
AssemblaggioPomigliano d'Arco
StileBertone
Stessa famigliaAlfa Romeo 147 e 156
Auto similiAudi A5
BMW Serie 3 Coupé
Mercedes-Benz Classe C SportCoupé

Presentata nel 2003, è stata concepita come l'erede ideale delle storiche GT a tre volumi del marchio, quali la Alfa Romeo Giulia GT ed entrambe sono state realizzate dalla Bertone.[2] È stata assemblata in poco più di 80.000 esemplari presso lo stabilimento di Pomigliano d'Arco, fino al 2009; alcune scocche sono state completate nei primi mesi dell'anno 2010 con allestimenti studiati per la commercializzazioni su mercati stranieri.[3]

Il contesto modifica

 
Interni della vettura

La linea della GT venne svelata nel marzo 2003 al Salone dell'automobile di Ginevra[4] per poi debuttare sul mercato italiano verso la fine dello stesso anno.La produzione della GT, che avrebbe dovuto avvenire nello stabilimento di Grugliasco, fu invece poi spostata, per decisione dei vertizi aziendali, a Pomigliano d'Arco, in modo da ottimizzare l'assemblaggio delle scocche di 147 e 159[5].

Per questo modello l'Alfa Romeo ha utilizzato la base, già estremamente collaudata, della 156, la linea è[6] invece frutto del Centro Stile Bertone.[7] Il disegno del frontale, soprattutto nei gruppi ottici e il cruscotto, ricorda la 147 mentre nella coda viene adottata una soluzione inedita per una coupé: il portellone che permette di avere un bagagliaio di dimensioni davvero notevoli vista anche la categoria della vettura. Ereditati da tali vetture anche lo schema di sospensioni, a quadrilateri alti davanti e McPherson dietro, e i motori.

La vettura riceve alcuni riconoscimenti; le viene rilasciato nel 2004 presso la Triennale di Milano il premio L'Automobile più bella del Mondo.[8] Sempre nel 2004 a Parigi la vettura si aggiudica il “Trophée du Design” consegnato a Wolfgang Egger (al tempo responsabile del centro stile Alfa Romeo) in occasione della 26ª edizione dei “Trophées de l'Automobile Magazine”.

Versioni ed allestimenti modifica

 
Alfa Romeo GT pre-restyling del 2005

Numerose sono state le versioni (che identificavano i diversi abbinamenti fra la motorizzazione e gli allestimenti) succedutesi nel corso degli anni per il mercato italiano.[9] L'unico leggero restyling lo si avrà nel 2006 (nuovo cruscotto e baffi cromati sul paraurti anteriore).

A parità di motori si partiva dalle versioni Progression (con interni in alfatex) e Distinctive con interni in pelle e possibilità di cambio robotizzato Selespeed, arricchendo le dotazioni fino ad arrivare alla Luxury Pack (navigatore integrato ed interni "pieno fiore"), passando, con l'andare degli anni, per le edizioni limitate Black Line, Collezione e altre proposte esclusive per mercati esteri. Era inizialmente presente a listino anche l'allestimento "Impression", che tuttavia ebbe scarso successo a causa delle ridotte dotazioni.

Nel 2009 viene ridotta la gamma: le versioni Progression, Distinctive, Sport e Quadrifoglio Verde escono dal listino, e viene introdotta la sola versione Moving, con motorizzazioni 1.8 16V e 1.9 JTDm 16V, che sarà disponibile pressoché full-optional - e con poca scelta di accessori minori sul configuratore - fino al dicembre dello stesso anno, momento di stop della produzione, al netto degli esemplari invenduti e successivamente commercializzati.

Sul mercato italiano, la casa ha venduto più di 25.000 esemplari,[10] dato cui vanno aggiunte - per arrivare al totale di 80.832 - le macchine vendute all'estero ed esportate per l'immatricolazione, ed i pochissimi esemplari delle versioni speciali, concepite all'origine appositamente per il mercato straniero. Sorprendentemente, nonostante il favore incontrato, la GT non è stata mai effettivamente rinnovata, né verrà sostituita, nel decennio successivo, e nonostante una serie di prototipi avanzati, da una nuova versione, rimanendo così l'unica "coupé gran turismo" venduta dall'Alfa Romeo negli anni 2000. Le sopravviverà - per pochi mesi - la meno fortunata Brera, "coupé pura" dell'Alfa, che uscira' di produzione poco dopo.

Colori modifica

I colori disponibili al lancio erano ben 12: 130 Rosso Alfa, 601 Nero Kyalami, 117 Rosso Siena, 400 Blu Taormina, 442 Blu Daytona, 693 Azzurro Le Castellet, 846 Nero Jaram, 694 Grigio Gonzaga, 651 Grigio Stromboli, 639 Grigio Lipari, 235 Grigio Luce di Amalfi e 414 Azzurro Nuvola[11], con relativi abbinamenti di colore degli interni. L'offerta andò però riducendosi progressivamente durante il periodo di produzione dell'auto, rimanendo a fine del ciclo di vita del progetto disponibili al pubblico solo alcuni di essi. Discorso a parte è da farsi per le versioni straniere, per cui i colori spesso appartenevano a pantoni differenti, tratti dallo spettro di altre vetture del gruppo Alfa, del gruppo Fiat, o addirittura inedite per lo stesso, tanto da apparire - a volte - fondi di magazzino da smaltire, utilizzati in quanto sufficienti per poter verniciare poche unità. Esempio è la vernice nero carbonio wr.hwb 876, prodotta per il gruppo Fiat all'inizio degli anni 2000 dalla Industria Vernici Italiane, già di propprietà della PPG Industries, nello stabilimento di Bovisa; alcuni dei fusti residui dopo la demolizione dello stabilimento furono impiegati per colorare una serie limitata di GT. Un'evoluzione del colore, lo 876B, verrà usato per dipingere una versione della Abarth 595C Competizione.

Dotazioni modifica

Diverse le dotazioni, alcune presenti in tutte le GT (quali ABS EBD VDC), o comunque aggiunte a tutte le GT via via che venivano introdotte sul mercato; altre - quali il sensore antipioggia o antiappannamento - anch'esse modificare nel corso della produzione della vetture, e comunque presenti o meno come serie o accessori, a seconda della versione e dell'anno.

 
Sticker vernice nero carbonio wr.hwb 876 di un'Alfa Romeo GT run out edition, vernice prodotta dalla PPG, ex IVI

Durante il 2007 la radio si è evoluta, passando da CD con changer a lettore MP3, con l'aggiunta del sistema bluetooth nell'architettura blue&me in collaborazione con Microsoft. Le versioni con navigatore, per ragioni tecniche, non beneficiarono di tale modifica, godendo però dell'installazione di un nuovo tipo di navigatore, a colori.[10]

Versioni speciali mercati stranieri modifica

 
Linea laterale di un'Alfa GT

La GT viene proposta in allestimenti speciali pensati per alcuni mercati stranieri, dove la richiesta è ancora notevole. In molti casi, le differenze meccaniche e d'allestimento rispetto alle versioni nazionali sono notevoli, con pantoni di colori spesso inediti rispetto alle versioni per il mercato nazionale. Se durante il periodo di produzione per il mercato nazionale, le auto proposte all'estero sono essenzialmente identiche a quelle per il mercato nazionale (al netto di alcuni adeguamenti dettati dalla normativa o dalle preferenze locali), con l'avvicinarsi allo stop della produzione nazionale ed oltre lo stesso, le proposte di edizioni speciali in numero limitato pensate per determinati mercati, sfruttando le scocche rimaste e utilizzando colori, accessoristica e rivestimenti a magazzino (o inediti per la GT), e abbinamenti degli stessi mai impiegati sul modello, hanno dato luogo ad alcune versioni peculiari, non sempre riuscite, con esemplari della medesima "versione speciale" a volte diversi anche fra loro.

La Special Edition (mercato britannico) modifica

La Special Edition 1.9 JTDm 16 valvole diesel (inizialmente in nero carbonio, rosso alfa e blu atlantico, poi solamente in un nuovo codice di bianco o rosso pastello) viene prodotta in serie limitata di pochi esemplari solo su preordinazione del cliente ("run out")[12] per il mercato inglese, e denominata "quadrifoglio verde" (cloverleaf). Vengono rivisti sia l'assetto che gli interni (in pelle), monta il sistema differenziale Electronic Q2, i cerchi sono di serie da 18 pollici.[13]

La Run Out Edition/Sport Edition (mercato olandese) modifica

 
Alfa GT in versione Run Out Edition (sport) reimportata in Italia

La Run Out Edition 2.0 JTS benzina (colorata nella sola vernice nero carbonio 876, inedita per la GT) è assemblata in poco più di 10 esemplari[14] solamente per i concessionari olandesi.[15][16] Per quanto riguarda la meccanica, viene montata una versione aggiornata dei blocchi motore rimasti del 2000 JTS di Pratola Serra[17] da 165 CV, mentre l'assetto viene ribassato. Rispetto alle versioni top di gamma, vengono ulteriormente arricchite anche le dotazioni: l'impianto audio Bose, alimentato da una radio con lettore mp3, viene connesso ad un sistema multimediale USB, integrato al sistema bluetooth a comando vocale. I cerchi sono di serie da 18 pollici, i freni in tinta rossa con scritta Alfa Romeo, la strumentazione è nera a luce bianca, volante in pelle nera e cuciture rosse, la pedaliera in alluminio, Alcuni particolari provengono dall'offerta di colori della versione GTA della 147, come il portabicchieri, mentre l'auto riceve interni specifici sagomati in pelle grigia pieno fiore e cuciture rosse, oltre a grandi specchietti grigi opachi.[18]

Le Centenario (mercati australiano, sudafricano e francese) modifica

La versione "100th anniversary limited edition"[19] esce per i mercati australiano e sudafricano;[20] colorazioni Rosso Alfa, Atlantico Blue, Black e Ice White. La “100th Anniversary Limited Edition” è stata prodotta in 130 esemplari: 100 per il mercato australiano e 30 per quello sudafricano. In linea coi sovradimensionamenti sempre offerti dall'Alfa Romeo in tali paesi, la vettura è equipaggiata di serie con il motore 3.2 V6 abbinato al cambio manuale a 6 marce. Una versione "centenario" anche per il mercato francese.[21] In dotazione, telecamera per la retromarcia e sistema Blue&Me, motore 1.9 JTDm 16V da 150 CV.

La Quadrifoglio Oro (mercato giapponese) modifica

La versione Quadrifoglio Oro è costituita da 60 esemplari con specifiche meccaniche identiche alla Run Out olandese: motore 2000 JTS da 165 CV portato a quasi 170 CV, con cambio però di tipo sequenziale, strumentazione rossa, cerchi in lega a cinque razze, stessi allestimenti e optionals, e colore esclusivamente rosso. La vettura è destinata al solo Giappone[22] e conclude definitivamente l'allestimento delle ultime scocche e la carriera del modello,[23] nella prima metà del 2010.

Caratteristiche generali modifica

Caratteristiche tecniche - Alfa Romeo GT
 
Configurazione
Carrozzeria: Coupé Posizione motore: anteriore Trazione: anteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4489 × 1763 × 1367 Diametro minimo sterzata: 11,5 m
Interasse: 2596 mm Carreggiate: anteriore 1524 - posteriore 1510 mm Altezza minima da terra:
Posti totali: 5 Bagagliaio: 320 dm3 Serbatoio: 63 l
Meccanica
Frizione: monodisco a secco con azionamento a comando idraulico Cambio: manuale a 5 o 6 rapporti (in passato era disponibile anche il Selespeed con comandi al volante)
Telaio
Sterzo a pignone e cremagliera con servosterzo idraulico
Sospensioni anteriori: a ruote indipendenti, a quadrilatero con doppio braccio oscillante e barra stabilizzatrice articolata su giunti sferici / posteriori: a ruote indipendenti tipo MacPherson con leve trasversali a lunghezza differenziata collegate a traversa in alluminio, aste di reazione, molle elicoidali disassate e barra stabilizzatrice articolata su giunti sferici e collegata all'ammortizzatore
Freni anteriori: Disco autoventilato / posteriori: Disco
Prestazioni dichiarate
Omologazione: Euro 4 Emissioni CO2:
Fonte dei dati: manuale uso e manutenzione Alfaromeo GT

Motorizzazioni modifica

 
Un'Alfa GT da competizione (in compagnia di un'Alfa 156) allo stand del Motorshow di Bologna nel 2003

Benzina 2000 JTS e 3200 V6 modifica

La gamma al debutto era articolata su due motorizzazioni benzina; il 2,0 JTS e il più datato 3,2 litri. Quest'ultimo motore dotato di 6 cilindri a V (storica famiglia motoristica Busso, progetto risalente agli anni '70) è stato pensionato nel corso del 2007 a causa delle ormai scarse richieste. Il 2,0 litri benzina dotato di iniezione diretta JTS (Jet Thrust Stoichiometric) - rispetto al classico Twin Spark, di cui era evoluzione - ha costituito l`applicazione delle ultime sperimentazioni Alfa dell'epoca,[24] poi compiute anche sui motori provenienti dal gruppo General Motors (mai montati sulla GT). Fra gli altri: testa cilindri (iniettori in camera), pistoni, alberi di distribuzione e impianto di scarico, sono stati completamente ridisegnati dai tecnici del biscione.[25] Sul mercato italiano è uscito di scena nel corso del 2007 (in contemporanea al 3.2 V6) mentre la produzione - con gli aggiornamenti e le modifiche necessarie sia a superare le problematiche di gioventu' che a rispettare i più recenti parametri imposti da alcuni mercati stranieri - è continuata fino al 2011 presso gli stabilimenti di Pratola Serra; il motore è infatti entrato nei cofani delle GT destinate ai mercati esteri. Se il 2.0 JTS era abbinato ad una trasmissione manuale a 5 rapporti, il 3.2 V6 aveva una trasmissione manuale a 6 rapporti. Un'esclusiva del 2 litri era il cambio robotizzato Selespeed proposto come optional.

Il Diesel, Il differenziale Q2 e l'Electronic Q2 modifica

 
Motore 1.9 JTD su un'Alfa GT

Il 1.9 Multijet (siglato JTD Multijet fino al 2006 e come JTDm dal 2007) da 150 cavalli è abbinato ad una trasmissione manuale a 6 rapporti. In seguito si aggiunse anche la versione da 170 cavalli chiamata Q2[26] (versione Alfa GT 1.9 JTDm Q2 Quadrifoglio Verde) presentata nel 2006 al Motor Show di Bologna. Questa versione, così denominata per il tipo di trazione, fu abbinata fino ad inizio 2008[27] ad un reale differenziale a slittamento limitato meccanico di tipo Torsen C che agiva sull'avantreno. Per ridurre i costi, il sistema meccanico Q2 venne presto eliminato, ed interamente sostituito - nel corso del 2008 - da un nuovo "sistema differenziale", denominato (Electronic Q2);[28] un emulatore elettronico che - attraverso la centralina ESP - agiva sui freni e sul sistema ABS.[28] ottenendo gli stessi risultati. Dal punto di vista commerciale, le GT così equipaggiate continuarono a chiamarsi semplicemente Q2. Per entrambe il filtro antiparticolato risulta un optional.

Benzina 1800 Twin Spark modifica

Il piccolo 1.8 Twin Spark si aggiunse alla gamma motori nel 2005. Con 140 cavalli costituisce la motorizzazione d'ingresso per la gamma GT. Il cambio è un manuale a 5 rapporti. Fu lui a chiudere la carriera italiana della GT.

Modello Disponibilità Motore Cilindrata Potenza Emissioni CO2
(g/Km)
0–100 km/h
(secondi)
Velocità max
(Km/h)
Consumo medio
(Km/l)
1.8 TS 16V dal 2005 a dicembre 2010 4 cilindri in linea, Benzina 1.747 cm³ 103 kW (140 CV) 202 10,6 200 11,8
2.0 JTS 16V dal debutto a dicembre 2010 (al 2007 per l'Italia) 4 cilindri in linea, Benzina 1.970 cm³ 122 kW (165 CV) 208 8,7 216 11,5
2.0 JTS 16V Selespeed dal debutto al 2007 4 cilindri in linea, Benzina 1.970 cm³ 122 kW (165 CV) 208 8,7 216 11,5
3.2 V6 24V dal debutto al 2007 6 cilindri a V, Benzina 3.179 cm³ 176 kW (239 CV) 295 6,7 243 9,0
1.9 JTDm 16V 150 dal debutto a dicembre 2010 4 cilindri in linea, Diesel 1.910 cm³ 110 kW (150 CV) 178 (159 dal 2007) 9,6 (9,2 dal 2007) 209 14,9 (16,1 da 2007)
1.9 JTDm 16V Q2 170 dal 2007 ad aprile 2010 4 cilindri in linea, Diesel 1.910 cm³ 125 kW (170 CV) 164 8,2 216 16,1

Fornitori e sistemi di catalogo e riparazione modifica

Come sempre accade, per le varie parti dell'auto, pur essendo marchiati i pezzi Alfa Romeo (o Fiat), la casa madre, per la produzione, si rivolse a diversi fornitori esterni, localizzati in diversi paesi del mondo; stesso principio venne usato per gli accessori. Certe componenti (dai sensori alla meccanica) erano condivise altre auto del marchio o del gruppo, altre — soprattutto caratterizzanti l'estetica dell'auto — no. A titolo di esempio, la strumentazione era fornita dalla tedesca VDO, il sistema di condizionamento dalla Delphi (USA), i sistemi audio da Bosch (DE), Bose (US) e Magneti Marelli (ITA), i pannelli porte dalla Johnson Controls (USA), i cristalli dalla Glaverbel (BE), le sospensioni dalla Magneti Marelli (ITA), le luci anteriori dalla Automotive Lighting (ITA) e le posteriori sia dalla Trust che dalla Olsa[29], mentre il sistema di allarme parcheggio era della Valeo (FR), i cerchi dalla Toora (ITA)[30]. I fornitori per il medesimo componente potevano cambiare in corso d'opera, per cui non è difficile trovare parti di ricambio OEM prodotte da aziende diverse su ordine di Fiat. Alcune componenti sono state prodotte dai medesimi fornitori anche senza marchio o packaging ufficiale (si pensi ad esempio al gruppo frizione, utilizzato peraltro da diverse auto, e venduto anche direttamente dal produttore); altre sono state, e sono, prodotte da soggetti terzi, in modo da essere compatibili con l'auto (quali, ad esempio, le vaschette liquidi o le pasticche freni). La stessa Fiat, per le parti prodotte, ha nel tempo migliorato o semplicemente aggiornato a fini di unificazione alcune parti, assegnando loro codici sostitutivi. Nella ricerca della compatibilità dei componenti originali le officine, che già con la produzione della 156 avevano a disposizione sia i manuali cartacei che i primi cd, dal periodo di nascita della GT, potevano utilizzare solo l'applicativo su database informatico (che dal 2005, trasposto su DVD chiamato eper, riuniva tutti i modelli del gruppo Fiat-Alfa-Lancia), accessibile dapprima su cd o dvd, da comprare, nella versione aggiornata, a scadenze prefissate, e successivamente trasferito online con password; inserendo il VIN (numero di telaio) dell'auto il sistema restituisce in forma interattiva delle schede per gruppi, con i codici dei pezzi compatibili per quel determinato esemplare di alfa GT, i prezzi a listino, la disponibilità, permettendo anche di ordinarli. Per quanto riguarda la gt, peraltro, il contenuto dell'eper online altro non è che quello dell'ultimo database su cd, considerando come - al momento del passaggio su server - l'auto era già a fine vita. Al riguardo, c'è da segnalare che Alfa GT appartenne anche alla prima generazione di auto i cui manuali di riparazione erano forniti solamente cd interattivi, in una collana denominata dapprima manuale d'officina e successivamente elearn, i cui supporti erano prodotti dalla torinese Società Anonima Torinese Industrie Zincografiche (Satiz); analogamente a quanto accaduto per i ricambi, quando anche i manuali di riparazione furono trasmigrati in rete, in modo da evitare i cd di aggiornamento, quello della GT, oramai fuori produzione, era l'immagine degli ultimi cd.

Infotainment modifica

Concepita a cavallo fra gli anni novanta e i duemila, la GT, al pari di altre vetture dell'epoca, ha beneficiato di un concetto di car entertainment evoluto, anche se con i limiti presenti all'epoca. Per questo motivo, a seconda delle versioni scelte, e dei mercati di destinazione, diverse configurazioni di infotainment (chiamate dalla casa "sistema infotelematico") sono state montate di serie o offerte come optional. Nel corso degli anni di produzione, poi, la componentistica sia hardware che software è stata progressivamente aggiornata in base alle evoluzioni dei sistemi prodotti dai fornitori. La parte car audio partiva da una configurazione di base con autoradio e lettore cd con ingresso aux e collegamento a caricatore cd opzionale, il tutto prodotto dalla Bosch o Blaupunkt; la radio è stata successivamente trasformata anche in lettore cd a formato mp3, perdendo l'ingresso aux e il collegamento al caricatore esterno, non più necessario considerata la quantità di file audio mp3 stoccabili in un cd. Il sistema di amplificazione, compresi i diffusori, era prodotto da diversi marchi; quello hi-fi top di gamma fu su progetto Bose, riconoscibile per i loghi sui tweeter. Dopo l'accordo fra il gruppo Fiat e Microsoft siglato nel 2004, a partire dal 2006 su alcune versioni venne montato il sistema blue&me che consentiva, attraverso una centralina, di utilizzare i comandi al volante e la radio collegandovisi via bluetooth con i propri cellulari (fino a 5) con un sistema di dettatura a riconoscimento vocale, oltre che di lettura messaggi, e controllo a display; il tutto su base windows CE[31]; negli ultimi anni e per certi mercati fu aggiunto un lettore usb marchiato windows CE che permetteva di riprodurre musica in formato MP3/WMA/WAV collegando la memoria digitale (penna USB stick, lettore MP3 o uno degli allora nuovi smartphones, e l’I-pod) alla presa USB nel vano portaoggetti. dal cellulare o direttamente da chiavette usb[32]. Per i mercati stranieri, venne infine aggiunta anche una telecamera posteriore, che si integrava con i sensori di parcheggio. Era possibile avere anche un sistema radio con telefono integrato e navigatore a schermo non touch prodotto dalla Magneti Marelli (prima monocromatico a pittogrammi, chiamato ConnectNav, poi a mappa multicromatica, chiamato ConnectNav+), con pulsanti esterni, che richiedeva un'apposita antenna gps sul tetto, al posto di quella radio. I comandi erano a pulsante ed il navigatore, collegato anche alle ruote, funzionava anche in galleria, potendo collegare la distanza percorsa ed interfacciarla con le mappe. Le mappe, per la cui cartografia Fiat si appoggiava a Navteq, non erano però a memoria, ed occorreva mantenerle inserite nel lettore cd durante l'uso. Anche il loro aggiornamento, complice la scarsa velocità di banda dell'epoca, non poteva essere svolto online, ma occorreva comprare le nuove edizioni dei cd. Tali sistemi, il cui sviluppo peraltro si interruppe ben prima dell'uscita di produzione dell'auto, sono oggi - sia per la tipologia di progetto, per la fine degli accordi, e complice anche il disuso della piattaforma blue&me senza più aggiornamenti - decisamente obsoleti ed ampiamente superati da prodotti aftermarket. Il software per il blue&me fu aggiornato per l'ultima volta a dicembre del 2015 con la versione 10.0, rilasciando una versione compatibile con i modelli di telefono fino ad allora prodotti, e le mappe navteq cessarono di essere offerte, per il connect, negli anni precedenti il 2010.

Accessori modifica

Al pari delle auto di pari categoria, anche per la GT Alfa studiò - fin dal momento del lancio - una serie di accessori ulteriori a quelli proposti o montati al momento dell'assemblaggio. Si trattava principalmente di componenti estetici esterni ed interni, di oggetti vari, e di parti e apparati elettronici. Le proposte per gli esterni - anche se promosse come equipaggiamento tecnico sportivo - avevano in realtà una mera funzione di tuning estetico : si poteva scegliere fra aggiunte quali scarichi sportivi, pedaliere in alluminio, paraurti e spoiler[33]. Oltre a questi, erano offerte, su un catalogo separato, componenti elettroniche e per gli interni (antifurto satellitare metasat; clear box 2.0; kit di abbellimento interni, cavi per ipod, tappetini, sistema bluetooth, etc)[34]. L'ultimo catalogo risale alla fine produzione, e riprende in un unico documento accessori prima proposti su cataloghi separati[35]. In alcuni casi, parte del materiale proposto come aftermarket era materiale già montato sulle ultime auto, o su certe versioni, e disponibile quindi per chi - possedendo un'auto prodotta precedentemente, o non avendo scelto tali accessori come parte della dotazione alla vendita - avesse desiderato eseguire un upgrade. Nell'ultimo periodo di produzione, in effetti, Fiat svuotò i magazzini creando alcune edizioni per l'estero, ed inserendoci componentistica rimasta invenduta. Oltre a ciò, l'aggiunta continua - ed esasperata, nell'ultimo periodo - sulle auto di parti, cablaggi e centraline elettroniche non previste nel progetto iniziale, causò problemi di compatibilità sui body computer, non in grado di riconoscere sistemi, oltre che incongruenze nelle omologazioni (alcune scocche in giacenza ed omologate come progression vennero di fatto smontate e riaddobbate con componenti luxury e accessori ulteriori, rimarchiate commercialmente con sigle diverse, e vendute presso mercati stranieri). Anche nel caso degli accessori, quelli elettrici ed elettronici sono oramai resi obsoleti.

Alfa Romeo GT Cabrio Concept modifica

 
L'Alfa Romeo GT Cabrio

Già 2003, sulla base della GT, viene realizzato da Bertone anche un esemplare unico in versione cabrio, con il programma di avviarne la produzione. L'Alfa Romeo apprezza il disegno, mentre il prototipo stesso, che ha dimensioni da granturismo, disponendo quindi di spazi e comodità anche per viaggi lunghi, ottiene una certa visibilità sulla stampa di settore e riscontri positivi di pubblico. I vertici aziendali, però, preferiscono puntare sull'Alfa Romeo Spider, pensata come variante scoperta della coupé Alfa Brera, disegnata dalla Italdesign di Giorgetto Giugiaro e prodotta da Pininfarina[5], e la GT coupé non ebbe perciò un futuro produttivo.[36]

La GT e le forze dell'ordine modifica

La Alfa Romeo GT è, dai tempi della 2000 Sprint, la prima vettura coupé del biscione ad essere ufficialmente utilizzata da una forza di polizia. È la polizia australiana ad averla scelta per le sue caratteristiche di accelerazione e manovrabilità all'interno dei centri abitati e negli eventuali allunghi in inseguimento. Viene infatti utilizzata per compiti di pattugliamento, appostamento e controllo del territorio in zone residenziali.[37]

Note modifica

  1. ^ Automotive News Europe, su autonews.com. URL consultato il 31 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2011).
  2. ^ Alfa Romeo: passione per la guida e tecnologia ai massimi livelli (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2013).
  3. ^ Alfa Romeo GT, coupé d'occasione - OmniAuto.it.
  4. ^ Alfa Romeo GT Youngtimer: la coupé gran turismo del Biscione, su Quotidiano Motori, 27 novembre 2019. URL consultato il 17 maggio 2020.
  5. ^ a b ARCHIVIO PROTOTIPI | ALFA ROMEO GT CABRIOLET BERTONE, su archivioprototipi.it. URL consultato il 13 aprile 2022.
  6. ^ AlfaRomeo GT (2004-2010) la coupé firmata Bertone su base 156, su mitoalfaromeo.it.
  7. ^ Caratteristiche e debutto (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2012).
  8. ^ Premio "Auto più bella del Mondo" edizione 2004 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2007).
  9. ^ Listino Alfa Romeo GT (2003-11) usate - Automoto.it.
  10. ^ a b Esce di produzione l'Alfa Romeo GT, dati di vendita.
  11. ^ Fiat Auto, Brochure Alfa GT, 2004.
  12. ^ (EN) Coming up clover, su topgear.com, 26 giugno 2008 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2014).
  13. ^ Alfa Romeo GT Quadrifoglio: nuova serie speciale per la Gran Bretagna.
  14. ^ Alfa Romeo GT ~ Automobile Database.
  15. ^ (NL) Brochure Olandese che illustra il "Run Out Edition 2010" chiamata anche GT Sport (PDF) (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  16. ^ (NL) Prijslijst Alfa Romeo GT Sport (PDF), su biezeman.nl (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2014).
  17. ^ Descrizione dell'evoluzione del motore 2000 JTS (PDF) (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2013).
  18. ^ Alfa Romeo GT.
  19. ^ Alfa Romeo GT: versione "centenario" per Australia e Sud Africa.
  20. ^ (EN) Brochure Alfa GT Edizione Centenario per l'Australia (PDF) (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2012).
  21. ^ Alfa Romeo GT in allestimento "Centenario" per il mercato francese (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2019).
  22. ^ Alfa GT Quadrifoglio Oro - SESSANTA PEZZI PER IL GIAPPONE - Quattroruote (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2014).
  23. ^ Alfa GT Quadrifoglio Oro.
  24. ^ Il Motore Jts (PDF) (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2013).
  25. ^ Customer Care Alfa Romeo: descrizione del nuovo motore Alfa Romeo JTS a combustione magra (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2012).
  26. ^ Alfa Romeo: la MiTo monterà l'Electronic Q2.
  27. ^ Fiat Chrisler Automobiles Emea, Alfa GT Blackline III 1.9 JTDM with 170 CV, su alfaromeopress.com, FCA, 19 febbraio 2008. URL consultato il 28 settembre 2014.
    «La si trova ancora presente in alcuni esemplari della Alfa GT Blackline III 1.9 JTDM , probabilmente allo scopo di terminare le scorte in magazzino, prima della sostituzione con il nuovo sistema elettronico»
  28. ^ a b Fiat Chrisler Automobiles Emea, The new “Electronic Q2” system (Il nuovo sistema elettronico Q2), su alfaromeopress.com, FCA, 19 febbraio 2008. URL consultato il 28 settembre 2014.
  29. ^ OLSA, Catalogo 2012 (PDF), 2012.
  30. ^ Minerbi Marcello, Tutti i fornitore dell'Alfa Romeo GT, Conti Editore.
  31. ^ Repubblica.it » Motori » Windows Mobile in auto Accordo Microsoft-Fiat, su repubblica.it. URL consultato il 15 settembre 2021.
  32. ^ FIAT Blue&Me, su local.fiat.nl. URL consultato il 15 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2019).
  33. ^ Fiat Auto, Equipaggiamento Tecnico Sportivo Alfa GT, marzo 2005.
  34. ^ Fiat Auto, Linea Accessori Alfa GT, febbraio 2006.
  35. ^ Fiat Auto, Alfa Romeo GT - Lineaccessori, gennaio 2009.
  36. ^ Alfa Romeo GT Cabriolet, l'Alfa mai nata, su omniauto.it. URL consultato il 22 novembre 2011.
  37. ^ Alfa Romeo GT alla Polizia Australiana - OmniAuto.it.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • (EN) Alfa GT Special Edition UK, su alfaromeo-uk.com. URL consultato il 29 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2010).
  • (ES) Sito ufficiale argentino, su alfaromeo.com.ar. URL consultato il 20 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2011).
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