Arcidiocesi di Hankou
L'arcidiocesi di Hankou (in latino: Archidioecesis Hancheuvensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Cina. Nel 1950 contava 35.239 battezzati su 2.200.000 abitanti. La sede è vacante.
Arcidiocesi di Hankou Archidioecesis Hancheuvensis Chiesa latina | |
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Diocesi suffraganee | |
Enshi, Hanyang, Laohekou, Puqi, Qichun, Wuchang, Xiangyang, Yichang | |
Sede vacante | |
Presbiteri | 60, di cui 11 secolari e 49 regolari 587 battezzati per presbitero |
Religiosi | 28 uomini, 128 donne |
Abitanti | 2.200.000 |
Battezzati | 35.239 (1,6% del totale) |
Stato | Cina |
Superficie | 12.120 km² |
Parrocchie | 25 |
Erezione | 1696 |
Rito | romano |
Indirizzo | Catholic Mission, 16 Shanghai Road, Hankou, Hubei, China |
Dati dall'Annuario pontificio 2002 riferiti al 1950 (ch · gc) | |
Chiesa cattolica in Cina | |
Territorio
modificaL'arcidiocesi comprende parte della provincia cinese dell'Hubei.
La sede arcivescovile si trova nel sobborgo di Hankou nell'attuale città di Wuhan, dove si trova la cattedrale di San Giuseppe.
Storia
modificaIl vicariato apostolico di Hukwang fu eretto il 15 ottobre 1696 con il breve E sublimi Sedis di papa Innocenzo XII, ricavandone il territorio dalla diocesi di Nanchino (oggi arcidiocesi). Esso aveva giurisdizione sulle province cinesi di Hunan e di Hubei (anticamente Hupeh).
Il primo vicario apostolico, il francescano Giovanni Francesco de Nicolais, non raggiunse la sua sede; imbarcatosi per l'Europa nella primavera del 1697, non fece mai più ritorno in Cina.
Almeno dal 1715 il vicariato fu dato in amministrazione ai vicari apostolici di Sichuan (oggi diocesi di Chengdu).
Nel 1762 fu soppresso ed unito al vicariato apostolico di Shensi e Shansi (oggi rispettivamente arcidiocesi di Xi'an e arcidiocesi di Taiyuan).
Il 14 agosto 1838 in forza del breve Ex debito di papa Gregorio XVI il vicariato apostolico fu ripristinato, ricavandone il territorio dal vicariato apostolico di Shansi e di Shensi.
Il 2 aprile 1856 cedette una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico di Hunan (oggi arcidiocesi di Changsha) e contestualmente mutò il proprio nome in vicariato apostolico di Hupeh.
Il 2 settembre 1870 per effetto del breve Quae Christianae rei di papa Pio IX cedette altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione dei vicariati apostolici di Hupeh sud-occidentale (oggi diocesi di Yichang) e di Hupeh nord-occidentale (oggi diocesi di Laohekou) e contestualmente mutò il proprio nome in vicariato apostolico di Hupeh Orientale.
Il 12 dicembre 1923 cedette una parte di territorio a vantaggio dell'erezione delle prefettura apostoliche di Hanyang e di Puqi (oggi entrambe diocesi) ed insieme assunse il nuovo nome di vicariato apostolico di Hankou.
Il 18 luglio 1929 e il 17 giugno 1937 dal suo territorio trassero origine altre due circoscrizioni ecclesiastiche: la missione sui iuris di Hwangchow (oggi diocesi di Qichun) e la prefettura apostolica di Suixian.
L'11 aprile 1946 il vicariato apostolico è stato elevato ad arcidiocesi metropolitana con la bolla Quotidie Nos di papa Pio XII.
Il 13 aprile 1958 ci furono le prime ordinazioni episcopali cinesi senza l'autorizzazione della Santa Sede: tra questi anche l'arcivescovo di Hankou, Bernardin Dong Guangqing, francescano, deceduto il 12 maggio 2007. Nel frattempo, al vescovo "ufficiale" della chiesa patriottica cinese, si contrappose un vescovo ordinato clandestinamente, monsignor Odoric Liu Hede, anche lui francescano, ordinato vescovo nel 1984 e deceduto il 10 dicembre 2001: negli ultimi anni di vita volle riconciliarsi con Dong Guangqing, andando a vivere con lui nella residenza della cattedrale.[1]
Nel 2000 il governo cinese ha unito le diocesi di Hankou, Wuchang e Hanyang in un'unica entità ecclesiale, chiamata "diocesi di Wuhan".[2] L'ordinazione, illegittima per la Santa Sede, del nuovo vescovo di Wuhan, Joseph Shen Guo'an, prevista per il 9 giugno 2011 in un clima di tensione fra le comunità cattoliche patriottiche e clandestine, è stata sospesa sine die dal governo cinese.[3]
L'8 settembre 2021 nella cattedrale di San Giuseppe è stato consacrato Francesco Cui Qingqi, nominato vescovo di Hankou da papa Francesco il 23 giugno precedente; la Cina lo ha riconosciuto come vescovo di Wuhan. Si è trattato del sesto vescovo ordinato dopo la stipula dell'accordo provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica popolare cinese del 22 settembre 2018.[4]
Cronotassi dei vescovi
modificaSi omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
- Giovanni Francesco de Nicolais, O.F.M. † (20 ottobre 1696 - 27 dicembre 1737 deceduto)
- Giuseppe Maria Rizzolati, O.F.M.Ref. † (30 agosto 1839 - 27 gennaio[6] 1856 dimesso)
- Luigi Celestino Spelta, O.F.M.Ref. † (2 aprile 1856 - 12 settembre 1862 deceduto)[7]
- Eustachio Vito Modesto Zanoli, O.F.M.Ref. † (12 settembre 1862 succeduto[8] - 17 maggio 1883 deceduto)
- Vincenzo Epifanio Carlassare, O.F.M.Ref. † (18 luglio[9] 1884 - 24 luglio 1909 deceduto)
- Graziano Gennaro, O.F.M. † (24 luglio 1909 succeduto - 19 dicembre 1923 deceduto)
- Eugenio Massi, O.F.M. † (26 gennaio 1927 - 10 dicembre 1944 deceduto)
- Giuseppe Ferruccio Maurizio Rosà, O.F.M. † (26 luglio 1946 - 8 agosto 1961 deceduto)
Statistiche
modificaL'arcidiocesi nel 1950 su una popolazione di 2.200.000 persone contava 35.239 battezzati, corrispondenti all'1,6% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1950 | 35.239 | 2.200.000 | 1,6 | 60 | 11 | 49 | 587 | 28 | 128 | 25 |
Note
modifica- ^ Notizie tratte dal sito di missionsetrangeres.com alle seguenti pagine: [1], [2], [3] e sul sito dell'Agenzia Fides.
- ^ Agenzia missionsetrangeres.com.
- ^ Dans un contexte tendu, l’ordination illégitime de l’évêque de Wuhan est reportée sine die par Pékin, missionsetrangeres.com
- ^ Ordinato un nuovo vescovo cinese, in Vatican News, 8 settembre 2021. URL consultato il 9 settembre 2021.
- ^ Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 7, p. 346.
- ^ Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 7, p. 85.
- ^ Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 8, p. 549.
- ^ Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 8, p. 257.
- ^ Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 8, p. 358.
Bibliografia
modifica- (LA) Breve E sublimi Sedis, in Raffaele de Martinis, Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima, Tomo II, Romae, 1889, p. 158
- (LA) Breve Ex debito, in Raffaele de Martinis, Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima, Tomo V, Romae, 1893, p. 203
- (LA) Breve Quae Christianae rei, in Pii IX Pontificis Maximi Acta. Pars prima, Vol. V, Romae, 1871, p. 233
- (LA) Bolla Quotidie Nos, AAS 38 (1946), p. 301
- (FR) Joseph de Moidrey, La hiérarchie catholique en Chine, en Corée et au Japon (1307-1914), Chang-Hai, 1914, pp. 85–86 e 91
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su arcidiocesi di Hankou
Collegamenti esterni
modifica- Annuario pontificio del 2002 e precedenti, in (EN) David Cheney, Arcidiocesi di Hankou, su Catholic-Hierarchy.org.
- (EN) Arcidiocesi di Hankou, su GCatholic.org.
- (EN) Scheda della diocesi su Ucanews
- Breve Ex debito dal sito web della Santa Sede