BASF
La BASF SE (AFI: [beːaːɛsˈʔɛf] ) è una società europea con sede a Ludwigshafen, nella regione della Renania Palatinato, in Germania. Il nome BASF è l'acronimo di Badische Anilin- und Soda Fabrik (Fabbrica di Anilina e Soda del Baden).
BASF SE | |
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Il BASF Building, ex sede dell’azienda a Ludwigshafen | |
Stato | Germania |
Forma societaria | Società europea |
Borse valori | |
ISIN | DE000BASF111 |
Fondazione | 1865 |
Fondata da | Friedrich Engelhorn |
Sede principale | Ludwigshafen |
Persone chiave | Martin Brudermüller (AD) |
Settore | |
Prodotti | |
Fatturato | € 87,3 miliardi (2022) |
Utile netto | € 6,9 miliardi (2022) |
Dipendenti | 111 481 (2022) |
Slogan | «We create chemistry for a sustainable future» |
Sito web | www.basf.com |
Il Gruppo BASF conta più di 200 tra filiali e joint venture e possiede siti produttivi in 50 paesi in Europa, Asia, Nord e Sud America. Alla fine del 2022, la società impiegava più di 111.481 persone, di cui più di 50.000 solo in Germania. BASF ha clienti in più di 170 paesi e fornisce circa 8.000 diversi prodotti in molti settori dell'industria.
BASF è una delle più grandi compagnie chimiche al mondo e ha portato sul mercato prodotti famosi: dal colorante indaco, che è stato uno dei primi coloranti sintetizzati su scala industriale, all'invenzione della tecnologia necessaria alla funzionalità dei nastri magnetici (musicassette e videocassette).
Storia
modificaBadische Anilin- und Sodafabrik (1865-1925)
modificaIl 6 aprile 1865 a Mannheim-Jungbusch viene creata la Badische Anilin- und Sodafabrik da Friedrich Engelhorn con capitale sociale di 1,4 mln. di oro (vicino a Engelhorn come presidente vi furono August Clemm, Carl Clemm e Julius Giese). Dopo la fine della prima guerra mondiale la Germania entra in una profonda crisi, così le principali industrie chimiche pensano di associarsi anche per contrastare lo strapotere industriale della statunitense DuPont.
I.G. Farben AG (1925-1952)
modificaIl 21 novembre 1925, la Hoechst, la Bayer, l'AGFA e altre industrie più piccole spostano i loro capitali nella BASF, la quale il 2 dicembre 1925 cambia nome in IG Farben AG (abbreviazione di Interessen-Gemeinschaft Farbenindustrie AG, chiamata anche I.G. Farbenfabriken) e sposta la sede a Francoforte. A capo del nuovo consiglio di amministrazione di 83 persone viene nominato Carl Bosch. Nel 1934 produce il primo nastro magnetico in bobine per i primi registratori audio prodotti dalla AEG Telefunken, rimanendo sino agli anni '90 uno dei maggiori produttori di questa tecnologia. Durante il periodo nazista, nel 1941 l'IG Farben AG cominciò a produrre il famigerato gas Zyklon B che fu usato nei campi di sterminio nazisti.
Struttura attuale
modificaSocietà principali
modifica- BASF Coatings GmbH, Münster (100%)
- BASF Catalyst, Iselin (100%)
- BASF Business Services Holding GmbH[1] Ludwigshafen am Rhein (100 %)
- BASF Schwarzheide GmbH, Schwarzheide (100%)
- BASF Polyurethanes GmbH, Lemförde (100%)
- Wintershall Holding AG, Kassel (100%)
- Gascade Gastransport GmbH, Kassel (51%)
- sowie zahlreiche Auslandsniederlassungen, die in 170 Ländern tätig sind.
Sedi principali
modifica- Ludwigshafen am Rhein
- È la sede principale della BASF con oltre 2.000 edifici e una superficie di oltre 10 km² è il più grande insediamento chimico del mondo. Qui lavorano circa 36.000 persone[2], nel 1990 erano 55.000.
- Düsseldorf / Monheim am Rhein (BASF Personal Care and Nutrition GmbH)
- Münster (BASF Coatings)
- Lemförde (BASF Polyurethanes)
- Nienburg/Weser (Bassa Sassonia) BASF Catalysts Germany GmbH
- Schwarzheide (BASF Schwarzheide GmbH)
- Basilea, Svizzera (BASF Schweiz AG, precedentemente Ciba AG)
- Anversa, Belgio
- Port Arthur, Texas, USA
- Freeport, Texas, USA
- Geismar, Ascension Parish, Louisiana, USA
- Altamira, Messico
- Kuantan, Malaysia
- Nanchino, Cina (BASF-YPC, joint venture con Sinopec)
Logo
modificaIl primo logo BASF risale al 1873 dalla fusione delle società di Stoccarda (Knosp e Siegle). Il marchio fu lo stemma di Stoccarda (Cavallo) e quello di Ludwigshafen am Rhein (Leone bavarese con ancora).
Note
modifica- ^ Website BASF Information Services, su basf-it-services.com.
- ^ Standortportal Ludwigshafen, su standort-ludwigshafen.basf.de (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2009).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su BASF SE
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su basf.com.
- BASF (canale), su YouTube.
- (EN) BASF Aktiengesellschaft, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di BASF, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) BASF AG, su Discogs, Zink Media.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 72146095355700372812 · ISNI (EN) 0000 0001 1551 0781 · LCCN (EN) n83010877 · GND (DE) 10200534-5 · J9U (EN, HE) 987007604452505171 |
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