Bella di giorno

film del 1967 diretto da Luis Buñuel
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Bella di giorno (Belle de jour) è un film del 1967 diretto da Luis Bunuel.

Bella di giorno
Catherine Deneuve in una scena del film
Titolo originaleBelle de jour
Paese di produzioneFrancia, Italia
Anno1967
Durata101 min
Generedrammatico
RegiaLuis Buñuel
SoggettoJoseph Kessel (romanzo)
SceneggiaturaLuis Buñuel, Jean-Claude Carrière
ProduttoreRobert Hakim, Raymond Hakim
FotografiaSacha Vierny
MontaggioLouisette Hautecoeur
ScenografiaRobert Clavel
CostumiHélène Nourry
TruccoJanine Jarreal
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Il soggetto è tratto dal romanzo di Joseph Kessel del 1929, a proposito del quale lo stesso regista ebbe a dichiarare: «Il soggetto non mi piace per niente, l'ho accettato per riuscire a fare una cosa che mi piacesse da un'altra che non mi piaceva affatto».[1] Georges Sadoul, in sintonia con il giudizio del regista, considera l'impresa riuscita: «Su un soggetto banale tratto da un brutto romanzo, Buñuel ha ricavato uno dei suoi film maggiori, saggio e distante, e che pure coinvolge lo spettatore grazie all'intuizione di un personaggio femminile che vive in uno stato di fantasticheria e insoddisfazione, prigioniera della propria infanzia, e che se ne libera solo quando la tragedia scatta e la "colpa" è "punita"». [2]

All'uscita fece scandalo per il pruriginoso tema trattato, ma fu considerato dalla critica come un prodotto d'alto valore, vincendo anche il Leone d'Oro alla 28ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nel 1967.

È a questo film, più che a Viridiana che «si deve la consacrazione di Buñuel al successo e alla notorietà (non a caso è stato dopo Belle de jour che la distribuzione ha "ripescato" opere come Nazarin, La joven e El angel exterminador».[3]

Dall'edizione italiana, la censura tolse tre scene, tra cui il flashback su Séverine bambina che rifiuta di fare la Prima Comunione.

Séverine, giovane moglie d'un medico ospedaliero, è affetta da seri problemi di relazione che la portano a vivere una vita affettiva distorta: fredda e distaccata col marito, cerca rifugio tutti i pomeriggi in una casa d'appuntamenti nella Parigi degli anni sessanta, dove cerca, prostituendosi, una sorta di psicanalisi che la porti a uscire dalle sue fobie e dalla sua frigidità.

Collegamenti con altre pellicole

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Nel 2006 il regista Manoel de Oliveira ha diretto Bella sempre, una sorta di sequel del film di Buñuel, ambientato 38 anni dopo, in cui vengono ripercorse e analizzate le vicende dell'opera originale, con Michel Piccoli e, nella parte di Séverine, Bulle Ogier (poiché Catherine Deneuve rifiutò la parte).

  1. ^ Alberto Cattini, Luis Buñuel, in L'Unità/Il Castoro, n. 19, Milano, Editrice Il Castoro S.r.l., 7 giugno 1995, pp. 79-87.
  2. ^ Geprges Sadoul, Bella di giorno "Belle de jour", in Il cinema, Enciclopedie pratiche, n. 18, Firenze, G.C.Sansoni editore, marzo 1981, pp. 52-53.
  3. ^ Giorgio Cremonini, Buñuel da "Chien andalou" al "Fantasma della libertà". La vita e l'opera del grande regista, Cultura politica, n. 111, Roma, Savelli, ottobre 1975, p. 81.

Voci correlate

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