Bombardamenti di Popoli

I bombardamenti di Popoli furono una serie di attacchi aerei avvenuti durante la seconda guerra mondiale per mano dagli Alleati al fine di danneggiare le forze dell'Asse presenti in città. I bombardamenti si susseguirono dall'ottobre 1943 al maggio 1944 e causarono la distruzione di più della metà del centro abitato e la morte 91 civili tra la popolazione.

Bombardamenti di Popoli
parte della campagna d'Italia della seconda guerra mondiale
Data24 ottobre 1943 - 23 maggio 1944
LuogoPopoli Terme
TipoBombardamento aereo strategico
Forze in campo
Eseguito da RAAF
Bandiera del Regno Unito RAF
Bandiera del Sudafrica SAAF
Bandiera degli Stati Uniti USAAF
Ai danni diBandiera della Repubblica Sociale Italiana Repubblica Sociale Italiana
Bilancio
Perdite civili91
Perdite infrastrutturali54% del centro abitato
fonti citate nel corpo del testo
voci di bombardamenti aerei presenti su Wikipedia

Contesto storico modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Campagna d'Italia (1943-1945).
 
Mappa delle linee difensive tedesche (tra cui la Linea Gustav) nel centro-sud

Durante la seconda guerra mondiale, in seguito allo sbarco alleato in Sicilia iniziato il 9 luglio 1943[1] con cui gli Alleati diedero inizio della Campagna d'Italia, l'8 settembre '43 fu annunciata pubblicamente la firma dell'Armistizio di Cassibile dove il Regno d'Italia firmò la resa alle potenze Alleate con cui era in guerra[2]. Per reazione i tedeschi lanciarono subito l'Operazione Achse con l'obbiettivo di occupare la penisola italiana[3][4] fino a una linea difensiva stabilita nel centro-sud e che comprendeva gran parte dell'Abruzzo, la Linea Gustav[5][6]. A nord di tale linea fu instaurata, il 23 settembre dello stesso anno, la Repubblica Sociale Italiana guidata da Mussolini[7] in contrapposizione al Regno d'Italia (a sud della Linea Gustav) ancora guidato da Vittorio Emanuele III.

La città di Popoli, essendo a nord della Linea Gustav, venne occupata anch'essa dalle forze tedesche[8]. La posizione della città era di particolare rilevanza strategica in quanto attraversata da importanti vie di comunicazione. Essa era un incrocio tra la strada statale 5 Via Tiburtina Valeria (che collegava Pescara a Roma) e la strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico (che collegava Sulmona a l'Aquila), ed era anche attraversata dalla ferrovia Roma-Sulmona-Pescara in cui la città aveva una propria stazione.

Bombardamenti modifica

Le forze aeree alleate che hanno preso parte ai bombardamenti di Popoli appartenevano alla RAAF (Australia), RAF (Regno Unito), SAAF (Unione Sudafricana), e all'USAAF (Stati Uniti d'America)[9][10]. Il primo bombardamento sulla città avvenne il 24 ottobre 1943 ad opera della RAAF[11], mentre l'ultimo avvenne il 23 maggio 1944 ad opera della SAAF[12]. In totale si sono svolte 16 incursioni aeree[nota 1][9], tra cui la più importante è stata quella del 22 marzo 1944 che da sola ha causato la morte di 40 civili[13]. Durante questo periodo, per sfuggire ai bombardamenti, i popolesi si rifugiarono nelle grotte vicine alla città[8].

Danni, vittime e conseguenze modifica

In totale morirono nei bombardamenti 91 civili[14], il 54% del centro abitato venne distrutto e sui 6431 vani degli edifici privati precedentemente esistenti ne andarono persi 3500. Tra gli edifici distrutti o gravemente danneggiati ci furono vari edifici storici come chiese e palazzi (quelli degli Zugaro, dei Ciancarelli, dei Pezzi e dei Lepidi-Chioti), ma anche edifici pubblici come l'ospedale civile (risalente al XVI secolo), il municipio, la scuola elementare e la stazione ferroviaria[15].

Nel 2003 alla città di Popoli è stata conferita la medaglia d'argento al merito civile anche per l'aver subito questi pesanti bombardamenti durante la guerra; la motivazione riportata per la consegna dell'onorificenza è la seguente[14][16]:

«Centro nevralgico, occupato dalle truppe tedesche all’indomani dell’armistizio, fu sottoposto a ripetuti e violenti bombardamenti che causarono la morte di novantuno civili e la distruzione della quasi totalità del patrimonio edilizio e viario. La popolazione tutta seppe reagire, con dignità e coraggio, agli orrori della guerra e affrontare, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale. 1943-1944 - Popoli (PE)»

Note modifica

Annotazioni

  1. ^ I bombardamenti su Popoli sono avvenuti nelle seguenti date: 24/10/43, 11/11/43, 29/11/43, 02/1/44 (2 volte), 10/1/44, 11/1/44, 20/1/44, 24/1/44, 25/1/44, 26/1/44, 28/1/44, 22/3/44, 01/5/44, 22/5/44 e 23/5/44.

Riferimenti

  1. ^ Basil Liddell Hart, L'inizio del riflusso 1943, in Storia militare della Seconda guerra mondiale, traduzione di Vittorio Ghinelli, Arnoldo Mondadori Editore, febbraio 1996 [novembre 1970], p. 620, ISBN 88-044-2151-7.
  2. ^ La comunicazione di Badoglio, in Stampa Sera, 9 settembre 1943. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  3. ^ 8 settembre: l'armistizio che divise il Paese, su Focus.it. URL consultato il 28 aprile 2022.
    «La reazione tedesca non si fece attendere. «Il comando supremo delle forze armate del Reich diede via al Piano Achse, già pronto da tempo», spiega Elena Aga Rossi: «la notte stessa dell'8 settembre le forze tedesche presero possesso di aeroporti, stazioni ferroviarie e caserme, cogliendo di sorpresa le forze italiane».»
  4. ^ Così il radiomessaggio del generale Badoglio e la "fuga" del Re lasciarono il Paese nelle mani dei tedeschi, su Il Giornale, 5 luglio 2017. URL consultato il 28 aprile 2022.
  5. ^ LINEA DIFENSIVA in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato il 28 aprile 2022.
    «Linea Gustav. - Controllava le due vie di facilitazione per l'avanzata alleata su Roma: la valle del Liri e la linea litoranea. Cassino ne era l'elemento fondamentale. Fu costruita dai Tedeschi. Occupata nel gennaio 1944, fu da essi abbandonata, dopo valida e lunga resistenza, nel maggio 1944»
  6. ^ Basil Liddell Hart, L'invasione dell'Italia: capitolazione e scacco, in Storia militare della Seconda guerra mondiale, traduzione di Vittorio Ghinelli, Arnoldo Mondadori Editore, febbraio 1996 [novembre 1970], p. 660, ISBN 88-044-2151-7.
  7. ^ Repubblica Sociale Italiana nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 28 aprile 2022.
    «Repubblica Sociale Italiana (RSI) Denominazione assunta dal regime fascista repubblicano instaurato il 23 settembre 1943 da B. Mussolini, nella parte di territorio italiano occupato dai Tedeschi»
  8. ^ a b Ugo Di Donato, Popoli e i popolesi Vol. 3, p. 155
  9. ^ a b Bombardamenti seconda guerra mondiale, su biografiadiunabomba.anvcg.it. URL consultato il 28 aprile 2022.
  10. ^ Brevi cenni storici su Popoli, su Riserva naturale regionale Sorgenti del Pescara, 23 giugno 2019. URL consultato il 28 aprile 2022.
    «Il 20 gennaio 1944 Popoli venne bombardata dalla Royal Air Force, aeronautica militare britannica»
  11. ^ Bombardamenti seconda guerra mondiale, su biografiadiunabomba.anvcg.it. URL consultato il 28 aprile 2022.
    «24/10/43 12àth di AF XII BC B-24: Salciccia. 376th: Orvieto, Terni. NATBF e DAF: Formia, Sora, Chieti, Minturno, Sessa Aurunca. RAAF: Popoli, Aquila, Ascoli Piceno.»
  12. ^ Bombardamenti seconda guerra mondiale, su biografiadiunabomba.anvcg.it. URL consultato il 28 aprile 2022.
    «23/5/44 15àth AF B-17’s e B-24’s: Avezzano, Subiaco, Valmontone, Marino, Nemi, Grottaferrata. P-47’s: Ferrara.SAAF: Carsoli, Popoli»
  13. ^ Ugo Di Donato, Popoli e i popolesi Vol. 1, p. 96
  14. ^ a b Le onorificenze della Repubblica Italiana, su quirinale.it. URL consultato il 28 aprile 2022.
    «Centro nevralgico, occupato dalle truppe tedesche all’indomani dell’armistizio, fu sottoposto a ripetuti e violenti bombardamenti che causarono la morte di novantuno civili e la distruzione della quasi totalità del patrimonio edilizio e viario. La popolazione tutta seppe reagire, con dignità e coraggio, agli orrori della guerra e affrontare, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale. 1943-1944 - Popoli (PE)»
  15. ^ Ugo Di Donato, Popoli e i popolesi Vol. 3, p. 156
  16. ^ Conferimento di onorificenze al merito civile - Anno 2003, 2004 e 2005, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 292, 16 dicembre 2006, p. 12. URL consultato il 28 aprile 2022.
    «Centro nevralgico, occupato dalle truppe tedesche all’indomani dell’armistizio, fu sottoposto a ripetuti e violenti bombardamenti che causarono la morte di novantuno civili e la distruzione della quasi totalita' del patrimonio edilizio e viario. La popolazione tutta seppe reagire, con dignita' e coraggio, agli orrori della guerra e affrontare, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale.»

Bibliografia modifica

  • Ugo Di Donato, Popoli e i popolesi, vol. 1, 1ª ed., Fracasso, 1976.
  • Ugo Di Donato, Popoli e i popolesi, vol. 3, Fracasso, 1987.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica