Camorra barese

organizzazione criminale di stampo mafioso

Camorra barese è il nome informale dato alla criminalità organizzata che opera nella città di Bari e nel territorio circostante della provincia. Non è da confondere con la camorra napoletana. In prevalenza confederazioni tra clan, che come attività primarie continuano ad essere dediti ai reati in materia di stupefacenti, contrabbando e alle estorsioni.

I clan principali della città di Bari sono tre: il clan Strisciuglio con a capo il boss Domenico Strisciuglio, operante soprattutto nella zona nord, il clan Parisi, con a capo il boss Savino Parisi, operante soprattutto nel quartiere Japigia e il clan Capriati, con a capo Antonio Capriati, detto Tonino, operante soprattutto nel Borgo Antico.[1][2][3]

Altri clan presenti in città sono: il clan Lorusso dei quartieri Libertà, Carrassi e San Pasquale, il clan Di Cosola operante nei quartieri Carbonara, Ceglie del Campo e Loseto, il clan Anemolo operante a Poggiofranco, il clan Misceo operante nel quartiere San Paolo, il clan Fiore-Risoli dei quartieri Poggio Franco e San Pasquale, il clan Mercante-Diomede operante nei quartieri Carrassi, Libertà, Poggiofranco, San Paolo e San Pasquale, il clan Velluto operante a Carrassi, Picone e San Pasquale, e il clan Rafaschieri operante a Madonnella.[4]

Storia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Nuova camorra pugliese e Sacra corona unita.

Uno dei suoi primi rappresentanti fu Francesco Biancoli (detto il Dado), il quale controllava le bische clandestine e lo spaccio di droga nel quartiere Libertà e negli anni '80 si affiliò alla Nuova camorra pugliese voluta da Raffaele Cutolo per poi passare alla Sacra corona unita di Giuseppe Rogoli, da cui si staccò definitivamente nel 1986[5][6][7][8]. Nel 1984 Biancoli, insieme a Savino Parisi, Giuseppe Mercante (detto Pinuccio il drogato) e Antonio Di Cosola (esponenti di punta della malavita barese), furono rinviati a giudizio nel maxiprocesso nei confronti della Nuova camorra pugliese istruito dal giudice Alberto Maritati[9]. Anche Parisi e Mercante si dissociarono dalla Sacra corona unita nel 1986[7][8][10].

Tra gli anni '80 e gli anni '90, Bari diventò un grosso centro per lo spaccio di eroina e nel quartiere Japigia, dove comandava il boss Savino Parisi, nacque quello che venne definito “uno dei più grandi mercati della droga del Sud Italia”, una piazza di spaccio che attirava consumatori da tutta Italia[11].

Altro importante trafficante di droga fu Antonio Capriati (detto Tonino), capo del clan dominante a Bari Vecchia, il quale, insieme a Savino Parisi, aveva stretti legami con la 'Ndrangheta calabrese e con il criminale tranese Salvatore Annacondia (futuro collaboratore di giustizia) per la fornitura di stupefacenti e nella metà degli anni '90 emersero i loro legami con l'imprenditore Francesco Cavallari, detto il "re della sanità privata barese", il quale patteggiò la pena di 22 mesi per associazione mafiosa, corruzione e reati fiscali[8][12].

Secondo le dichiarazioni del pentito Salvatore Annacondia, la notte del 27 ottobre 1991 i clan Parisi e Capriati incendiarono il celebre Teatro Petruzzelli di Bari su richiesta del manager Ferdinando Pinto, il quale voleva lucrare sui contributi per la ricostruzione dello stabile, accuse che non furono mai provate perché furono tutti assolti[13].

Negli anni '90 il clan guidato dai fratelli Donato e Raffaele Laraspata aprì una faida contro i Capriati a Bari Vecchia e contro i Biancoli nel quartiere Libertà, arruolando "batterie" di killer minorenni[14] ed esercitando in quel periodo il predominio a Bari nel contrabbando di sigarette e nel traffico di droga grazie alla presenza di molti affiliati in Montenegro, dove trascorrevano la latitanza[15][16]. Gli arresti e la collaborazione con la giustizia di Raffaele Laraspata indussero i pochi rimasti a fondare un nuovo sodalizio, quello degli Strisciuglio[7][17]. L’inizio del XXI secolo fu segnato da numerosi fatti di sangue e faide tra i clan Capriati e Strisciuglio per il controllo della città vecchia[18] che coinvolsero anche persone innocenti, come Michele Fazio (15enne colpito per sbaglio da un proiettile a Bari Vecchia durante uno scontro a fuoco tra i Capriati e gli Strisciuglio)[19][20] e Gaetano Marchitelli (altro 15enne ucciso per errore durante una sparatoria tra clan mafiosi rivali a Carbonara)[21].

Caratteristiche modifica

“I nuovi boss colmano il vuoto, trovare i kalashnikov è un gioco da ragazzi". (Roberto Saviano)[22]

A Bari episodi delittuosi vedono sempre più coinvolti incensurati o minori, destinati ad ingrossare le file dei clan con compiti anche di rilievo. Gravi delitti (rapine, estorsioni, spaccio di droga, porto illegale di armi) vengono spesso commessi da minori collegati alla criminalità organizzata, desiderosi di dar prova delle loro capacità per entrarvi a far parte[23]. Spesso il precoce inserimento nelle organizzazioni criminali è dovuto anche ai legami familiari ed alla necessità di sostituire nella gerarchia criminale i congiunti detenuti.

Alcuni clan della criminalità organizzata barese presentano una struttura con vincoli di sangue, stretti rituali di affiliazione; rituali e simbolismi raramente visti nell'attuale criminalità organizzata pugliese. Il 16 giugno 2018 si conclude un'operazione contro i clan Mercante-Diomede e Capriati in cui viene confermato l'uso di questi riti.[24]

L'iniziazione in età minorile è del resto confermata dalla circostanza che, come risulta da recenti indagini molti giovani appena maggiorenni hanno ricoperto o ricoprono ruoli di primo piano in seno alle organizzazioni mafiose.[25]

Clan principali modifica

I principali gruppi operativi sono:

A questi si affiancano gruppi minori, come:

  • Fiore-Risoli attivi a San Pasquale dove «opera anche il gruppo Velluto»;
  • Anemolo - Carrassi e Poggiofranco;
  • Rafaschieri - Madonnella.[31]

Una «nuova paranza» composta dalle giovani leve delle famiglie Strisciuglio, Pesole, Parisi, Capriati e quel che rimane dei Di Cosola sta cercando di mettere radici a Triggiano, Noicattaro, Cellamare, Capurso, Monopoli, Mola e Polignano a Mare (già terre dei Parisi,Palermiti e Pesole); Casamassima, Adelfia, Valenzano, Bitritto, Palo del Colle (per lungo tempo sotto l’influenza Pesole); Rutigliano e Giovinazzo (cittadine degli Strisciuglio), Modugno, Binetto e Grumo Appula (già vicine ai Capriati).

C’è poi l’area molto vasta che negli anni è stata sotto il controllo degli Stramaglia e che comprende Gioia del Colle, Acquaviva delle Fonti, Valenzano, Cassano delle Murge, Santeramo in Colle, Sannicandro.

In alcune di queste città sono presenti «colonie» di clan diversi. Sono entrate nel lungo elenco delle realtà a rischio anche cittadine che sembravano essere rimaste fuori dal gioco delle influenze come Noci e Castellana Grotte.

Per Conversano e Rutigliano le cronache documentano di collegamenti con la famiglia dei Campanale di San Girolamo: questi nel 2012 hanno preso il controllo del territorio dopo aver assassinato il boss rutiglianese Mario Rizzo detto "Il Monopolese".

Ci sono poi grossi centri in cui la malavita barese non è riuscita ad attecchire per la presenza di gruppi criminali forti e radicati. La Dia, nella sua ricostruzione della geografia dei clan in provincia, cita gli esempi di Toritto e Grumo, sotto l’egida degli Zonno; Altamura lungamente regno dei Dambrosio-Loiudice[32], a Gravina in Puglia le famiglie di spicco quali Mangione ('l Pmbus), Matera (Mat'r), Gigante (Giajand), Tedesco ('U Baroun) e Gilfone (Scilfoun), Terlizzi con i Ficco e Dello Russo, infine Bitonto con diversi gruppi: Cipriano, Conte e i Cassano.[33]

Note modifica

  1. ^ Il clan Parisi torna in cella - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 24 settembre 2008. URL consultato il 13 febbraio 2019.
  2. ^ Associazione mafiosa, traffico di droga, armi ed estorsioni: 121 condanne per il clan Strisciuglio, su BariToday. URL consultato il 25 gennaio 2024.
  3. ^ Bari, fra i clan della città vecchia equilibri a rischio dopo l'assoluzione di Filippo Capriati, su la Repubblica, 11 settembre 2022. URL consultato il 25 gennaio 2024.
  4. ^ La Redazione, Dall'ascesa dei Parisi-Palermiti alle fibrillazioni nel clan Strisciuglio, la mappa della criminalità barese nella relazione Dia, su News in tempo reale di Bari | Telebari - Notizie attualità, cronaca, sport, 14 settembre 2023. URL consultato il 25 gennaio 2024.
  5. ^ Morto il Dado primo boss della malavita - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 2 giugno 2006. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  6. ^ In un quaderno le regole della mafia - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 25 settembre 2007. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  7. ^ a b c Dal Dado alla sfida dei Laraspata così un rione è stato conquistato - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 11 febbraio 2018. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  8. ^ a b c Michele Emiliano - Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari, RASSEGNA DI DOCUMENTI PROCESSUALI CONCERNENTI LE MAFIE PUGLIESI (PDF), su csm.it. URL consultato il 26 maggio 2022 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2016).
  9. ^ IN CARCERE TRENTASETTE CAMORRISTI PUGLIESI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 9 maggio 1984. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  10. ^ Relatore: senatore Alberto Robol, Relazione sulla situazione della criminalità organizzata in Puglia (PDF), in Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari - XI LEGISLATURA, 5 ottobre 1993.
  11. ^ UCCISI A COLPI DI PIETRA - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 16 febbraio 1992. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  12. ^ È morto Francesco Cavallari: il re delle cliniche di Bari scomparso a 84 anni a Santo Domingo, su la Repubblica, 28 gennaio 2021. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  13. ^ Trent'anni fa il rogo che distrusse il teatro Petruzzelli, su la Repubblica, 26 ottobre 2021. URL consultato il 13 settembre 2022.
  14. ^ BABY KILLER CON IL MITRA IN MANO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 15 dicembre 1997. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  15. ^ CRIMINALITA': ARRESTO LATITANTE BARESE, TRADITO ANCHE DA PECCATI GOLA (4), su www1.adnkronos.com, 22 dicembre 2005. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  16. ^ SPARATORIA DA FAR WEST A BARI UCCISO NIPOTE DEL BOSS, 2 FERITI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 24 agosto 1997. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  17. ^ Clan Laraspata in carcere i boss preparavano la fuga - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 4 agosto 2002. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  18. ^ La parabola criminale del clan Strisciuglio: “Droga e riti, così era diventato il più potente di Bari”, su Il Fatto Quotidiano, 29 aprile 2021. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  19. ^ Michele Fazio, storia di un ragazzo innocente ucciso dalla mafia per errore, su la Repubblica, 19 novembre 2020. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  20. ^ Era tra i killer di Michele Fazio, ucciso per errore a 16 anni: a Bari vecchia fuochi d'artificio per la scarcerazione, su la Repubblica, 31 agosto 2022. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  21. ^ "Gaetano, ucciso per errore a 15 anni, ha segnato la storia di Bari": Emiliano e Decaro ricordano Marchitelli, su la Repubblica, 2 ottobre 2020. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  22. ^ Roberto Saviano: "La legge del terrore della camorra barese", su Repubblica.it, 13 gennaio 2015. URL consultato il 31 maggio 2021.
  23. ^ Un «codice d'onore» della mafia barese, su lagazzettadelmezzogiorno.it, 25 settembre 2007. URL consultato il 13 febbraio 2019.
  24. ^ Bari, 104 arresti: ‘Clan infiltrati in economia della città’. Fermato anche imprenditore antiracket, in ilfattoquotidiano.it, 18 giugno 2018. URL consultato il 18 giugno 2018.
  25. ^ La Camorra Barese, su La Camorra Barese. URL consultato il 13 febbraio 2019.
  26. ^ Redazione online, Mafia, 58 arresti in 4 città della Puglia Scacco al clan D’Abramo-Sforza, su Corriere del Mezzogiorno, 15 novembre 2019. URL consultato il 16 novembre 2019.
  27. ^ Mafia ad Altamura, per processo a 46 Comune e Regione parte civile, su lagazzettadelmezzogiorno.it, 30 settembre 2020. URL consultato il 1º ottobre 2020.
  28. ^ Mafia, droga, armi, estorsioni e pestaggi: chiesto il processo per 147 affiliati al clan Strisciuglio di Bari, su la Repubblica, 9 novembre 2021. URL consultato il 10 2021.
  29. ^ articolazione degli Strisciuglio (San Girolamo) dove insiste la storica faida con i Lorusso, a loro volta vicini ai Capriati
  30. ^ La droga, le mani sulle aste, i professionisti "pronti a rispondere alle richieste del clan": blitz antimafia nel Barese, 24 arresti, su BariToday, 9 novembre 2021. URL consultato il 9 novembre 2021.
  31. ^ Clan baresi fotografati dalla Dia (JPG), su BariToday.
  32. ^ Altamura, omicidio D'Ambrosio: in manette altro componente gruppo di fuoco, su Stato Quotidiano, 9 giugno 2011. URL consultato il 13 febbraio 2019.
  33. ^ La mappa dei clan: «Bitonto territorio dei Conte, Cassano e Cipriano», su BitontoViva, 28 luglio 2017. URL consultato il 13 febbraio 2019.