Charlie Charles

produttore discografico e disc jockey italiano (1994)

Charlie Charles, pseudonimo di Paolo Alberto Monachetti (Settimo Milanese, 24 marzo 1994), è un produttore discografico e disc jockey italiano,[1] ritenuto tra i principali esponenti della scena hip hop e trap italiana degli anni 2010[2][3].

Charlie Charles
Charlie Charles nel 2016
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereTrap
Hip hop
Periodo di attività musicale2015 – in attività
EtichettaUniversal, Billion Headz Music Group, Roccia Music
Album pubblicati2
Studio1
Raccolte1
Sito ufficiale

Biografia modifica

Charlie Charles inizia la sua carriera ascoltando e producendo musica elettronica e techno, dedicandosi anche alla composizione di colonne sonore. Dopo diversi cambi di scuola, abbandonò le superiori per dedicarsi solo alla musica,[4] creando a Seguro un proprio studio di registrazione. Intorno allo stesso periodo conosce il rapper Sfera Ebbasta, intraprendendo una collaborazione musicale culminata nel 2015 con l'album in studio XDVR.[5] Il 2015 segna inoltre la collaborazione con Marracash per l'etichetta discografica indipendente Roccia Music, producendo vari brani e album con Ghali, Tedua, Izi, Guè e la Dark Polo Gang, oltre a Sfera Ebbasta.[6]

Nel 2017 Charlie Charles ha pubblicato il singolo Bimbi, in collaborazione con Izi, Rkomi, Sfera Ebbasta, Tedua e Ghali, che ha raggiunto la terza posizione della Top Singoli, rimanendovi per 25 settimane consecutive e venendo certificato doppio disco di platino.[7] Il brano è seguito nello stesso anno dal singolo Rap con Izi e l'anno dopo da Peace & Love (con Sfera Ebbasta e Ghali).[8] Nel 2018 ha fondato la Billion Headz Music Group insieme a Sfera Ebbasta.[9]

Nel 2019 produce insieme a Dardust e Mahmood il brano Soldi, vincitore del 69ª edizione del Festival di Sanremo.[10] La collaborazione con i due artisti si è rinnovata nel mese di aprile con la pubblicazione del singolo Calipso, che ha visto anche la partecipazione dei rapper Sfera Ebbasta e Fabri Fibra.[11] Nello stesso anno collabora con la cantante Francesca Michielin nel brano Cheyenne.[12]

Nel 2022 produce insieme a Thasup il singolo Siri in collaborazione con Lazza e Sfera Ebbasta. L'anno dopo ritorna con il singolo Obladi oblada in collaborazione con i rapper Ghali, Thasup e Fabri Fibra.

Discografia modifica

Album in studio modifica

Raccolte modifica

Singoli modifica

Come artista principale
Come artista ospite

Produzioni modifica

Note modifica

  1. ^ Dai palazzi ai palazzetti, Ghali parte in tour, su Sky TG24, 22 ottobre 2018. URL consultato il 5 dicembre 2021.
  2. ^ Charlie Charles è il re Mida del nuovo rap italiano, su La Stampa, 1º febbraio 2017. URL consultato il 5 dicembre 2021.
  3. ^ Biografia Charlie Charles, su Rockit. URL consultato il 5 dicembre 2021.
  4. ^ Charlie Charles: «Mi sono licenziato», su Rolling Stone Italia, 19 agosto 2017. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  5. ^ Il Giorno, Sfera Ebbasta e Charlie Charles, la musica (t)rap che conquista Marracash arriva dai "quartieri", su Il Giorno, 1439361644753. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  6. ^ Chi è Charlie Charles e quali sono i suoi pezzi migliori, su Onstage, 23 maggio 2018. URL consultato il 23 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2019).
  7. ^ Charlie Charles (certificazione), su FIMI. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  8. ^ Ghali, Sfera Ebbasta e Charlie Charles: ecco 'Peace & Love', su Rolling Stone Italia, 3 maggio 2018. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  9. ^ Sfera Ebbasta e Charlie Charles hanno fondato una loro etichetta, su rockit.it. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  10. ^ Il nuovo pop: Charlie Charles e Dardust, ecco chi c'è dietro il successo di Soldi di Mahmood, su Fanpage.it, 11 febbraio 2019. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  11. ^ 'Calipso', ascolta il nuovo singolo di Charlie Charles, su Rolling Stone Italia, 26 aprile 2019. URL consultato il 28 aprile 2019.
  12. ^ Francesca Michielin parla di Cheyenne: "In un mondo in cui si urla, ho lavorato per sottrazione, su Fanpage.it, 29 novembre 2019. URL consultato il 23 marzo 2023.

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