Chiesa di Santa Cristina la Vetere

edificio religioso di Palermo

Santa Cristina la Vetere è una chiesa arabo-normanna di Palermo. Il complesso è ubicato nel cortile dei Pellegrini nell'area nord occidentale adiacente alla cattedrale.[1]

Santa Cristina la Vetere
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàPalermo
Coordinate38°06′52.83″N 13°21′19.37″E / 38.114675°N 13.355381°E38.114675; 13.355381
Religionecattolica
TitolareSanta Cristina
Arcidiocesi Palermo
Consacrazione1595
Stile architettonicoarchitettura arabo-normanna
Sito webturismo.comune.palermo.it/palermo-welcome-luogo-dettaglio.php?tp=68&det=16&id=23

Culto di Santa Cristina modifica

La santa martire è patrona della città prima che si affermasse il culto di santa Rosalia.

Il mausoleo per le spoglie di Santa Cristina provenienti da Bolsena[2] è costruito lungo le sponde del fiume Papireto, all'epoca naturale punto per l'approdo delle navi provenienti dal Tirreno.

Il «Vicolo dei Pellegrini» costituiva un breve tratto della «Via Francigena» che collega la Francia per giungere nei massimi luoghi sacri del cristianesimo: Gerusalemme, Roma e Santiago di Compostela. Nella fattispecie Palermo, con Messina, Trapani e Siracusa, ultimi baluardi continentali in Sicilia, sono collocate sulla direttrice che permette di unire l'Europa settentrionale col medio Oriente attraverso itinerari terrestri e collegamenti via mare.

Storia modifica

 
Esterno di Santa Cristina la Vetere

Costruita intorno al 1174, per volere dell'arcivescovo Gualtiero Offamilio, è una delle più antiche chiese di Palermo.[2][3] La chiesetta è affidata all'Ordine cistercense per qualche anno.[2]

L'edificio fu realizzato interamente in pietra di tufo ed ha la forma di un grande cubo, con pianta a croce greca.

Vi si accede dall'ingresso posto sul lato meridionale, ristrutturato nel 1500. Si tratta dell'unica facciata oggi fruibile, le altre tre sono state quasi interamente inglobate dagli edifici circostanti. All'interno, quattro pilastri reggono altrettanti archi a sesto acuto, che intersecandosi formano la volta centrale.[4]

Descrizione modifica

Interno modifica

 
Interno di Santa Cristina la Vetere

Tra le sobrie e austere architetture di robusti pilastri, possenti arcate di stile arabo normanno:

Monastero modifica

Il monastero è cistercense.

Cripta modifica

La cripta è costituita da un ipogeo per la tumulazione dei membri della Compagnia dei Rossi.

Oratorio dei Pellegrini modifica

 
Facciata dell'Oratorio dei Pellegrini

L'oratorio dei Pellegrini è un luogo di culto del quartiere Monte di Pietà o Seralcadi ubicato in via Matteo Bonello, angolo via Gioeni.

In passato l'edificio era direttamente collegato con la chiesa di Santa Cristina la Vetere tramite un apposito passaggio. La chiesa di San Giovanni alla Guilla della Commenda dei Cavalieri Gerosolimitani della Guilla fu costruita come luogo di culto al servizio dell'ospedale dei Pellegrini.[6] L'insieme degli aggregati sono ubicati sul tratto superstite della via dei Pellegrini ovvero la porzione di Via Francigena adiacente alla cattedrale.

Di origini cinquecentesche, l'ingresso presenta una sobria e lineare facciata probabilmente risalente all'epoca del restauro nel 1879. L'aula, caratterizzata dalla cornice settecentesca degli scanni, presenta all'interno della cappella destra, il brano di un affresco seicentesco raffigurante la Madonna col Bambino raffigurata con San Giovanni Battista. La controfacciata reca nella parte superiore l'affresco di Guglielmo Borremans, definito da una cornice in stucco a finto marmo, raffigurante Sara, Abramo e i tre Angeli, opera risalente agli anni trenta del XVIII secolo.

Storia modifica

Interno modifica

Compagnia della Santissima Trinità modifica

Chiesa di San Biagio modifica

  • 1564, Primitiva sede della Confraternita dei Rossi.

Ospedale dei Pellegrini modifica

  • 1165, edificio preposto all'assistenza medica dei Pellegrini oggi non più esistente. All'esterno presentava degli affreschi raffiguranti pellegrini in atto di ringraziamento. Verosimilmente preesistente a tutte le altre strutture e alla stessa Commenda della Guilla.[6]

Compagnia del Santissimo Sacramento della Cattedrale modifica

  • 1568, l'arcivescovo Ottaviano Preconio istituisce la Compagnia preposta ad accompagnare il Santissimo Sacramento.[7] Prima sede la cappella di San Lorenzo Giustiniani della chiesa di San Giacomo la Mazara.[8]
  • 1571, la Compagnia ottiene un terreno presso la Maramma per la costruzione di un Oratorio.[8]
  • 1590, All'oratorio fu accorpata la vicina chiesa di Santa Ninfa. La Compagnia fu aggregata alla basilica di San Pietro e Paolo Apostoli di Roma e all'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento sopra Minerva dell'Ordine domenicano in Roma.[8]
  • L'Oratorio è adiacente alla chiesa di Santa Cristina la Vetere, la chiesa di Santa Ninfa costituisce l'Antioratorio.[8]
  • 1596, Fu dipinto l'affresco della Madonna della Grazia.[2]
  • 1676, Causa restauri, fu effettuata una copia su tela poi sostituita all'affresco a lavori ultimati.[2]

Chiesa di Santa Ninfa modifica

  • Chiesa di Santa Ninfa con l'altare della Madonna della Grazia.[8]

OESSH modifica

Luoghi sacri di Sicilia custoditi dall'Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme:[9]

Chiese a vario titolo correlate all'Ordo Equestris Sancti Sepulcri Hierosolymitani (OESSH):

Note modifica

  1. ^ Gaspare Palermo Volume quarto, da pp. 207 a 211.
  2. ^ a b c d e f g h Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 207.
  3. ^ Chiesa di Santa Cristina la Vetere, in TravelItalia. URL consultato il 1º dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2012).
  4. ^ a b Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 209.
  5. ^ a b c d e f Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 208.
  6. ^ a b c Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 210.
  7. ^ Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 205.
  8. ^ a b c d e Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 206.
  9. ^ Chiese affidate all'Ordine in Sicilia [1].

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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