Discussione:Georg Wilhelm Friedrich Hegel

Ultimo commento: 4 mesi fa, lasciato da Salvatore Talia in merito all'argomento Hegel e la Massoneria
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Georg Wilhelm Friedrich Hegel
Argomento di scuola secondaria di II grado
Materiafilosofia
Dettagli
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

Il terzultimo link esterno non funziona--Enzo 11:14, Ago 28, 2004 (UTC)

Hai ragione, ma sembrerebbe più un problema del server. Proviamo ad aspettare qualche giorno prima di toglierlo. Fra74 11:42, Ago 28, 2004 (UTC)
Confermo: link non attivo. Tw.25 (talk) 17:02, Ago 28, 2004 (UTC)

Visto che il link incriminato continua a non dare segni di vita lo ho eliminato. Fra74 09:05, Set 4, 2004 (UTC)

I cappelli modifica

L'interpretazione della famosa massima hegeliana "ciò che è razionale ecc" messa nell'introduzione della voce è, a mio avviso, del tutto errata, come conto di dimostrare proseguendo nei contributi all'articolo; ma mi chiedo in generale: perché mettere "cappelli" agli articoli prima di aver costruito alcunché? E' ridicolo come indossare un vero cappello prima di essersi infilate le mutande. --Ilaria578 23:50, 8 gen 2006 (CET)Rispondi

Vorrei aggiungere anche che: oltre a essere segno di scarsa neutralità preporre a tutto l'articolo, nelle prime righe della biografia, delle considerazioni relative al temperamento "conformista e borghese" del filosofo, mi domando quale sia la fonte di tali informazioni ("coloro che lo frequentarono", ma chi? e dove sta scritto?). Perdonatemi se introduco questioni che forse sono di scarsa pertinenza alla nostra discussione, ma sono solo un ingenuo novizio. --Satov (msg) 13:50, 21 dic 2009 (CET)Rispondi

cappelli ed etichetta modifica

Carissima Ilaria578, la massima riportata è stata spostata dal paragrafo che introduceva hegel a partire da kant e messa nell'introduzione; effettivamente pare anche a me che lo spostamento sia fuori luogo (mentre l'interpretazione no: è semplicemente quella dei più diffusi manuali di st. della filosofia). In ogni caso dovremmo cercare di non definire "ridicoli" gli interventi degli altri utenti, non è nello spirito wiki, o no? ciao! --Qskwatsch 12:41, 9 gen 2006 (CET)Rispondi

Ridicolo modifica

Credo, caro Qskwatsch, che tu non abbia bene interpretato la mia nota, che intanto voleva essere leggera, spiritosa e non pesante, e che ti invito a rileggere con attenzione: io non ho affatto definito ridicolo alcun intervento dei colleghi - me ne guardo bene - ma ho definito tale il mettere, in generale, una premessa, quale che sia e chiunque l'abbia messa, come anticipazione e, di fatto, come risoluzione del pensiero di un filosofo, in specie così complesso, e in questo caso direi il più complesso della storia della filosofia, in un articolo che sia ancora completamente da fare, come è certamente tuttora da fare questo su Hegel. Ho poi considerato errata e tale la ribadisco - conosco anch'io tutta una serie di manuali di storia della filosofia e anche i testi originali del filosofo - ma non ho assolutamente considerato ridicola l'interpretazione di quella famosa espressione. Siamo d'accordo? --Ilaria578 14:11, 9 gen 2006 (CET)Rispondi


Siamo d'accordo modifica

ok siamo d'accordo (non dal punto di vista logico ma chi se ne frega...); ma scusa in che senso sarebbe sbagliata l'interpretazione? è l'interpretazione ufficiale e TU non sei d'accordo, oppure neghi che quella sia l'interpretazione + diffusa? - Se preferisci rispondimi in pagina utente che mi sa che andiamo off topic... --Qskwatsch 14:38, 9 gen 2006 (CET)Rispondi

HEGEL E IL SUO PENSIERO modifica

preg.mi, mi pare ottimo il lavoro sulla voce Hegel. Una nota: non è che "HEGEL" e "IL PENSIERO DI HEGEL" rischiano di essere doppioni? Se cerco in un'enciclopedia q.sa su HEGEL cerco la voce corrispondente e non q.sa come "il pensiero di..."; tanto + che nella voce medesima si tratta pur sempre del pensiero di ...hegel appunto. Se il problema è quello di separare la panoramica dall'approfondimento proporrei che la voce HEGEL si sviluppi (come sta facendo Ilaria) con l'excursus cronologico delle opere...poi ogni opera potrebbe avere un link in cui si approfondisce QUEL testo in particolare (es. filosofia dello spirito etc...). ciao! --Qskwatsch 21:49, 18 gen 2006 (CET)Rispondi

Sono d'accordo con te. Se ne discuteva anche qui Discussione:Il_pensiero_di_Hegel. Sono d'accordo con la tua idea di mettere link esterni per ogni opera in modo da evitare il problema della lunghezza dell'articolo --mambro 22:30, 19 gen 2006 (CET)Rispondi

Hegel e Lucio Battisti modifica

Temo che tu non abbia afferrato il sottile distinguo: il porcile, qui, non è porcile in sé ma è porcile rispetto alla villa che è villa in quanto quello è posto da questa come altro da sé. Questa è la dialettica hegeliana e allora: che c'entra Hegel con Battisti? E poi, abbi pazienza: quella voce non ha niente di enciclopedico. E' uno sfogo velleitariamente letterario di un'anima che vuole farsi leggere - c'è anche, pari pari, in un altro sito. Che c'entra con Wikipedia? --Ilaria578 22:17, 23 gen 2006 (CET)Rispondi

Permettimi due note: ammesso e non concesso che io comprenda il fastidio che tu provi nel vedere una nota disambigua nell'articolo di Hegel, non capisco come tu possa negare che esistono due articoli con lo stesso nome. In secondo luogo ci tengo a sottolineare che l'articolo che ho disambiguato non è opera mia e non sono neppure lontanamente rilevanti gli interessi che nutro nei confronti di questo album di Battisti. Non capisco la tua caparbia: é o non é Wikipedia un'enciclopedia? Non é compito nostro quello di migliorare secondo le convenzioni il contenuto e la consultazione della stessa? --Felyx, (miao) 22:34, 23 gen 2006 (CET)Rispondi

Ammetto il fastidio...che vuoi, non sono perfetta. Non dubitavo che tu non avessi conflitti di interessi con quell'articolo che è bruttissimo ma soprattutto non è enciclopedico - secondo me - e non dovrebbe stare su nessuna enciclopedia e danneggia persino, indirettamente, il tuo articolo su Battisti.

Dopo di che, che fare? Mi rassegno e mi rodo...ma mi viene anche da ridere, pensando alle ambiguità. Però, per par condicio, non bisognerebbe mettere anche un disambigua sull'Hegel album? Ciao e auguri. --Ilaria578 23:18, 23 gen 2006 (CET)Rispondi

Dunque l'articolo è di scarsa qualità semplicemente perché ricopiato da un sito che pubblica recensioni di album. La violazione di copyright l'ho immediatamente cancellata. Non mi sembra (ma potrei errare) nella politica della disambigua, mettere un tag negli articoli senza diretta connessione al nome (intendo se cerco Hegel e clicco su Vai finisce giustamente nella voce del filosofo, ma se una stava cercando l'album c'è la disambigua. Viceversa uno che finisce nella pagina di Hegel (album) non ha scuse: cercava l'album). Ciao --Felyx, (miao) 14:57, 24 gen 2006 (CET)Rispondi

ORGANIZZAZIONE ARTICOLO modifica

State (dico state perché io ho fatto poco) facendo un bel lavoro. Siccome comincia ad esserci un articolo abbastanza corposo si pone il problema dell'organizzazione. Ilaria578 ha cominciato con l'esposizione cronologica delle opere e secondo me è una buona idea.

Riusciamo a riorganizzare il contenuto in modo da renderlo + organico? Mi vengono in mente 2 ipotesi:

1) continuare a presentare le opere cronologicamente per seguire lo sviluppo del pensiero. In questo caso però occorre riorganizzare in modo da ottenere almeno la macro-scansione cronologica di "Fenomenologia", "Scienza della Logica", "filosofia del diritto"...;

OPPURE

2) "andare per concetti", ossia: cosa lo distingue da Kant e dai primi idealisti, cos'è l'Assoluto e lo Spirito secondo Hegel, cos'è la logica hegeliana, etcc.....

la prima ha il vantaggio di esporre il pensiero avendo come riferimento le opere, ma per alcuni può risultare un pò pesante; la seconda magari potrebbe essere più "facile" per chi non conosce hegel, ma non dà l'idea di come i concetti siano distribuiti nel susseguirsi cronologico delle opere.

Voi che dite? (ovviamente tertium datur!)

p.s. Unica cosa a cui terrei veramente: facciamolo semplice!


--Qskwatsch 17:24, 26 gen 2006 (CET)Rispondi

Appunto... modifica

A proposito di organizzazione, ti dico che concludo definitivamente i miei contributi su Hegel e derivati, essendomi rotta le scatole di interventi "ad usum lycealis culturae demonstrationis", senza il minimo interesse per una seria costruzione della voce. --Ilaria578 18:01, 27 gen 2006 (CET)Rispondi

Sistemazione organica di Hegel, Pensiero di Hegel e Fenomenologia dello Spirito modifica

Vista la confusione creata dalle varie voci su Hegel ho sistemato il tutto al fine di dare organicità in questo modo:

Fatto questo cercherò di dare ordine e comprensibilità rivedendo una per una le tre voci.--Gierre 08:00, 8 lug 2007 (CEST)Rispondi

Critiche modifica

La sezione scritta dal'utente anonimo "Critiche a Hegel" non può essere considerata accettabile poichè riferisce battute improbabili, considerazioni malevole al limite del pettegolezzo e critiche ingiustificate sul piano dottrinale.--Gierre (msg) 17:49, 24 giu 2008 (CEST)Rispondi

Secondo me qualcosa sarebbe da salvare: le critiche di marx, schopenauer etc. non sono pettegolezzi, e noi non siamo nessuno per dire che fossero ingiustificate. Non è nostro compito sancire chi avesse ragione. --Antiedipo (msg) 18:33, 24 giu 2008 (CEST)Rispondi

Perchè perdere tempo per esporre i deliri di un pazzo? modifica

Io credo che Hegel, come molti filosofi, sia un pazzo che da la sua delirante versione sul significato dell'esistenza. Perchè dargli così tanta importanza? Pab (msg) 15:34, 4 dic 2008 (CET)Rispondi

In quanto ognuno, su Wikipedia, ha diritto di scrivere ciò che vuole purché non semini odio, pubblicità; dunque, che rimanga coerente con la scrittura. --Richard Paul von Verbinski (msg) 20:32, 3 ago 2023 (CEST)Rispondi

Ingenuità modifica

Io credo invece che prima di avanzare giudizi così temerari ed ingenui faresti bene a riflettere che se la dottrina hegeliana fosse, come tu dici, il delirio di un pazzo, allora vorrebbe dire che tutta la storia della speculazione sulla razionalità dell'uomo sino ad oggi equivarrebbe ad uno sproloquio folle, che ha ispirato autori come Marx o come Croce, per dire i primi che vengono alla mente.

Se non capisci quello che dice Hegel non è colpa sua ma forse di chi non è stato in grado di fartelo capire. Per comprendere la filosofia non basta la ragione ma occorre studio e fatica. Prova a studiare la storia della filosofia precedente il pensiero hegeliano e le altre voci sulla filosofia hegeliana presenti in questa enciclopedia e vedrai che quello che affermi non ha senso.--Gierre (msg) 07:48, 5 dic 2008 (CET)Rispondi

Esatto! Pab (msg) 11:09, 5 dic 2008 (CET)Rispondi

Rivolto a tutti, questa non è la sede per questo tipo di dibattito.
 
 
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--Antiedipo (msg) 18:25, 5 dic 2008 (CET)Rispondi

Risistemazione modifica

Su questa voce, nel tempo, sono state effettuate diverse modifiche. Copio e incollo una vecchia versione che qualcosa di buono l'aveva. --Rifrodo (msg) 16:23, 7 lug 2009 (CEST)Rispondi

Le opere modifica

Scritti teologici giovanili modifica

Nel periodo trascorso a Berna e a Francoforte, dal 1794 al 1800, Hegel redasse i saggi pubblicati postumi col titolo di Scritti teologici giovanili.

Nella Religione popolare e cristianesimo (1794), religione popolare (Volksreligion) è la religione che Hegel definisce soggettiva perché impegna la fantasia e il cuore della singola persona ed è insieme pubblica, perché s’identifica con i costumi e le istituzioni di un popolo, come avveniva nella religione della polis greca. La città - Stato greca, secondo Hegel, che riprende motivi di Hölderlin, Schiller e Lessing, è una comunità organica di persone le quali sono, in modo concreto (concretum, cresciuto insieme), cittadini e religiosi insieme, ove si realizza la vera libertà che esclude sia le forme oppressive della comunità sull'individuo che l'indipendenza di ogni individuo dalla comunità; vera libertà è la possibilità di realizzare la propria volontà nella realtà politica, sociale e religiosa della comunità alla quale si appartiene.

Il cristianesimo è invece una religione privata e oggettiva, vissuta cioè, in quanto privata, in un rapporto personale tra l'individuo e Dio, ma è anche oggettiva, ossia fondata sugli scritti testamentari e su dogmi ed è tutelata e prescritta da un ceto particolare, separato dal resto dei cittadini, il clero. Le società dove domina religiosamente il cristianesimo sono comunità non organiche di persone le quali sono in modo astratto, (abstractum, tirato fuori), cioè separatamente, cittadini e religiosi.

Nella Vita di Gesù (1795) Hegel ne espone la biografia - senza riferimenti all’incarnazione, ai miracoli, alla sua divinità e alla resurrezione - e l’insegnamento, considerato equivalente alla legge morale kantiana, sulla scorta della Religione entro i limiti della sola ragione di Kant. Gesù ha essenzialmente insegnato l'imperativo categorico kantiano:"Fate che valga per voi quel che volete che valga come legge universale fra gli uomini".

Ne La positività della religione cristiana (1796) Hegel rintraccia nell'ambiente e nella cultura ebraica, incapace di cogliere la spiritualità dell'etica cristiana, legata com’è all'esteriorità del formalismo farisaico, la causa dell’involuzione della religione naturale in una religione positiva, ossia tradotta in dogmi, perché fondata sulla rivelazione divina e sulla struttura autoritaria della Chiesa.

Ebreo che si rivolge a ebrei, Gesù è costretto a presentarsi come Messia, a fondare il cristianesimo sulla rivelazione di Dio, a operare miracoli, a istituire un sacerdozio che ne conservi l’insegnamento, negando la libertà di pensiero: in questo modo la ragione diviene passiva e non legislativa.

Se nel popolo ebreo è lo spirito di separatezza – in quanto popolo eletto opposto agli altri popoli, che vive in una natura che si contrappone ostilmente all’uomo, diversamente da quello greco - è un popolo infelice, che non vivendo l'armonia di una religione popolare vive una coscienza infelice, caratterizzata dalla separazione tra sé e Dio.

Ma Cristo si è anche contrapposto al kantismo e all’ebraismo, predicando non tanto il rispetto della legge, ma l’amore. Smentendo quanto sostenuto negli scritti precedenti - del resto non destinati alla pubblicazione - ne Lo spirito del cristianesimo e il suo destino (1799) Hegel afferma la superiorità della legge morale di Gesù sulla legge kantiana del dovere, vista come un’etica ebraica interiorizzata. L’amore è superiore al dovere perché "nell’amore viene meno ogni pensiero di dovere", il comportamento che ha per base l’amore non è più uniformato all’obbidienza a una legge. Come l’incarnazione di Cristo è il congiungimento di umano e divino, di naturale e soprannaturale, così l’amore è la conciliazione di ciò che è separato, è l’unità degli uomini ottenuta non naturalmente ma dopo l’esperienza della separazione.

L'ultimo degli scritti teologici è il Frammento di sistema (1800), composto avendo presente i Discorsi di Schleiermacher, nei quali la religione è il sentimento di compenetrazione di finito e infinito, unione mistica di umano e divino. Ma qui il finito e l'infinito sono intesi come determinazioni dell'intelletto, sono perciò separate: per Hegel, il finito non può elevarsi all'infinito a meno che non sia inteso come vita e allora il finito, in quanto vita, "ha in sé la possibilità d'innalzarsi alla vita infinita", a confluire, mediante la ragione che realizza dialetticamente l'unità dei due distinti momenti, nell'infinità della vita divina, oltre ogni distinzione e riflessione. La vita infinita è lo spirito, "vivente unità del vario", totalità che contiene in sé un insieme di opposizioni che non si dissolvono nella raggiunta unità dello spirito.

I termini della filosofia hegeliana sono tutti presenti: finito, infinito, momento, dialettica, intelletto, ragione, spirito, anche se il culmine della vita spirituale è qui ancora la religione e la filosofia ha solo il compito, mediante la ragione, di risolvere la finitezza della vita mondana nella vita infinita.

La dialettica modifica

La dialettica non è una scoperta o un'invenzione di Hegel: si riscontra in Eraclito, in Platone, in Giordano Bruno, in Kant e nei contemporanei Fichte e Schelling, per tacere di altri. La dialettica antica è fondata su due termini: essere e non - essere, particolare e universale, finito e infinito, ecc. Così posti, i due termini si contrappongono e non si risolvono; il movimento dialettico si arresta:"L'infinito appare neutralizzato col finito, il soggettivo con l'oggettivo, il pensare con l'essere", scrive nell'Enciclopedia.

Qual è dunque la chiave del movimento dialettico? Hegel spiega ancora nella sua Enciclopedia:"Le cose naturali sono limitate e sono cose naturali proprio perché non sanno nulla del loro limite universale...Una cosa è conosciuta come limite...perché quel limite è stato superato. Le cose viventi hanno di fronte alle non viventi il privilegio del dolore, ed essere determinate in un modo solo produce in loro la sensazione di qualcosa di negativo, perché, in quanto viventi, hanno in sè l'universalità della vita la quale oltrepassa il singolo".

Noi sentiamo questo contrasto esistente in noi, è nostro perché sia l'universalità del sentimento vitale, sia la nostra singolarità, che è proprio la negazione di quel sentimento di universalità, è in noi. Anche il limite della nostra conoscenza è determinato come limite e manchevolezza solo mediante il paragone con l'idea dell'universale, di qualcosa di intero e di perfetto. "E' perciò semplice irriflessione non vedere che la designazione di qualcosa come finito e limitato contiene in sé la prova dell'effettiva presenza dell'infinito e dell'illimitato".

Hegel introduce un terzo momento, rispetto ai precedenti filosofi dialettici: lo spirito. L'infinito è lo spirito, il determinato e il positivo, che è potenzialità che si manifesta nell'atto, realizzando il finito il quale, una volta realizzato, nega e limita l'infinito, è dunque il negativo che però contiene anche il positivo, perché è una sua realizzazione:"Il negativo non è il nulla, ma l'altro del primo, il negativo dell'immediato; dunque è determinato come mediato. Il primo è pertanto conservato e mantenuto nell'altro. Tener fermo il positivo nel suo negativo, il contenuto della presupposizione nel risultato, questo è ciò che è maggiormente importante nel conoscere razionale", scrive nella Scienza della Logica. Dall'interna lotta del positivo e del negativo, del pensiero e dell'essere, del soggetto e dell'oggetto, riemergerà un positivo arricchito e potenziato.

Il primo momento, chiamato da Hegel astratto o intellettuale, è la tesi, l'affermazione, il soggetto; alla tesi segue il secondo momento, l'antitesi, chiamato da Hegel negativo - razionale, all'affermazione segue la negazione, al soggetto l'oggetto. Il terzo momento, speculativo o positivo - razionale, è la sintesi, è l'affermazione che si riafferma attraverso la negazione, il soggetto oggettivato che ritorna su di sé, ma torna su un piano più alto: non è più lo stesso, bensì arricchito dal superamento dell'antitesi, per riproporsi come nuova tesi in un nuovo ciclo.

La critica a Kant e a Fichte modifica

Nel saggio Differenza dei sistemi filosofici di Fichte e di Schelling, del 1801, Hegel prende posizione contro Kant e Fichte. Kant aveva distinto, nella Critica della ragion pura, la sensibilità, l'intelletto e la ragione, attribuendo all'intelletto la funzione dell'unificazione dei diversi dati sensibili, la sua sintesi a priori è la fusione del soggetto col predicato, del particolare con l'universale, della forma dell'essere con la forma del pensiero, unificando conoscenza e realtà. Ma per Hegel, in realtà l'intelletto, facoltà analitica e distintiva del pensiero, divide anziché unire, separa il fenomeno dal noumeno, la conoscenza dall'essere, fissandoli in sé e opponendoli fra di loro; la sintesi di Kant ha l'apparenza dell'oggettività ma non giunge all'unità del reale, esaurendosi nel soggettivismo. La ragione, poi, che doveva muoversi dialetticamente tra le opposizioni del temporale e dell'eterno, del finito e dell'infinito, della necessità e della libertà, anziche risolvere le loro antinomie, le riconosce e le sancisce. Infatti in Kant finito e infinito restano astratte determinazioni dell'intelletto, fra le quali non è possibile alcun svolgimento dialettico; per Hegel, se intese invece come vita finita e vita infinita, cioè spirito finito e spirito infinito, si risolvono per mezzo della ragione che riconosce l'infinità presente nel finito.

A Fichte invece, che ha negato la kantiana cosa in sé e ha fatto della ragione un'attività soggettiva che risolve l'opposizione interna al soggetto nella sua contrapposizione con l'oggetto, rimprovera di non assimilare realmente l'oggetto - che sta sempre di fronte al soggetto, costringendolo a riflettere su su stesso in un continuo processo inconcludente - e di non aver risolto il dualismo fra essere e dover essere. L'eguaglianza espressa dalla formula fichtiana Io = Io è in realtà un dover essere, un'esigenza irrealizzata e spostata continuamente in avanti senza che il circolo dell'identità si chiuda.

La critica a Jacobi modifica

Nel saggio Fede e sapere, pubblicato nel 1802 sul "Giornale critico della filosofia", diretto insieme con Schelling, Hegel critica, oltre Kant e Fichte, anche Friedrich Jacobi il cui fideismo esprime la dottrina del sapere immediato, facendo un salto dal soggetto all'oggetto senza cogliere la razionalità che, superando metodicamente l'opposizione tra soggetto e oggetto, perviene allo stesso risultato. Nell'Enciclopedia sciverà che "...la filosofia del sapere immediato va così oltre nelle sue astrazioni che vuole la determinazione dell'esistenza inseparabilmente congiunta, non solo col pensiero di Dio, ma anche con le rappresentazioni del mio corpo e delle cose esterne...la differenza tra l'affermazione del sapere immediato e la filosofia si riduce a questo...che si contrappone al filosofare". E altrove, ironicamente, scriverà che il salto mortale di Jacobi dall'uomo a Dio è mortale...solo per la filosofia.

Stato e società civile modifica

Se sapere è comprendere il tutto, alla comprensione del diritto e dello Stato non possono pervenire né le concezioni individualistiche della società, che affermano astratti principi particolari o naturali, né il formalismo kantiano che postula un diritto fondato sul principio a priori della ragione pura, incapace di risolvere la soggettività dei principi formali con l'oggettività del mondo reale dove il diritto deve realizzarsi. Nelle Maniere di trattare scientificamente il diritto naturale (1802), Hegel riafferma, come già annunciava nei suoi scritti giovanili, la risoluzione dell'opposizione fra soggetto e oggetto nell'eticità organica della vita del popolo, nella quale cittadino e comunità costituiscono un'unità.

E' un fatto che esiste una società civile il cui esprit de corps conflitta con la sfera universale dell'organizzazione politica dello Stato, con lo spirito dell'intero; alla sfera politica - in quanto intero, totalità di valore universale - spetta il compito di ricomporre la separazione, la contraddizione fra Stato e società civile. Nella Costituzione della Germania (1802) Hegel svolge l'idea che lo Stato debba esercitare il proprio dominio sulle sfere sociali particolari. Avendo presente la disgregazione della società tedesca sotto l'urgere dei principi - e delle armate - provenienti dalla Francia, considera la necessità di un'azione legislativa svolta da un demiurgo, in cui è facile riconoscere la figura del nuovo e provvisorio padrone dell'Europa. A Hegel la società civile appare il mondo particolare dei bisogni e del lavoro, una bestia selvaggia che "richiede un costante e severo padroneggiamento e addomesticamento" da parte dello Stato.

La Fenomenologia dello spirito modifica

La Fenomenologia dello spirito (1807) - avendo Hegel già predisposto il piano del suo sistema diviso in tre parti: logica, filosofia della natura e filosofia dello spirito - doveva essere un'introduzione alla logica, per mostrare come la coscienza umana, dallo stadio empirico, si elevi progressivamente alla conoscenza scientifica, ma nel corso della composizione, lo scritto si ampliò fino a divenire un'esposizione del suo sistema. Quando, anni dopo, scrisse la Scienza della Logica, sentì la necessità di collegare le due opere pur rendendosi conto delle interferenze esistenti tra i due scritti, tanto da trapiantare nella Logica alcune parti della Fenomenologia.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Fenomenologia dello spirito.

La logica modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: La logica hegeliana.

Giovanni Gentile modifica

Avevo inserito in bibliografia un testo di Giovanni Gentile che ha fatto abbastanza scuola, riguardo agli studi hegeliani. E' possibile sapere perché Ticket_2010081310004741 ha eliminato tale aggiunta?

Ammiratori e Critici modifica

Mi pare abbastanza strano che nel terzo capoverso:

L'influenza di Hegel fu pressoché assoluta. Attirò a sé un immenso numero di ammiratori (Marx) e critici (Marx). Ma Marx era ammiratore o critico?

Soren Kierkegaard fu inizialmente ammiratore di Hegel. Quando prese coscienza si riferi' a se stesso come : io stupido hegeliano . Conosco poco e superficialmente vita e pensiero di Karl Marx, azzardo, ma non prenderlo per oro colato, puo' essere accaduto la stessa trasformazione di pensiero, come d'altronde accadde anche per Friedrich Schelling.--Fcarbonara (msg) 19:08, 1 giu 2012 (CEST)Rispondi

Un giudizio azzardato modifica

In pagina si parla di Kierlegaard come dell' esistenzialista Kierkegaard. Va ricordato che non solo il filosofo danese non uso' mai quel termine, ma molti studiosi contestano duramente quell'etichetta per il filosofo ( qui alcuni giudizi : [1] ), anche se Kierkegaard enuncio alcuni temi che troveremo anche nell'esistenzialismo ed alcuni filosofi e scrittori esistenzialisti dichiarano apertamente l'influenza esercitata dal filosofo danese su di loro--Fcarbonara (msg) 19:25, 1 giu 2012 (CEST)Rispondi

Risistemazione voci su Hegel modifica

Sto apportando una serie di modifiche alla parte generale relativa al pensiero di Hegel. Quanto era scritto prima mi sembrava molto confusionario, quando non datato e scorretto. Sto cercando di indicare i riferimenti bibliografi il maggior numero di volte possibili, facendo riferimento a saggi e articoli sia italiani che stranieri, e non a voci di enciclopedie online piuttosto discutibili (come nelle versioni precedenti), dunque a fonti più autorevoli e scientifiche di quelle precedenti.

Vorrei proporre una modifica stutturale: mi sembra che ci siano troppe pagine dedicate ad Hegel, e che si rischi la dispersione di informazioni per chi voglia consultarle. Nello specifico, con il completamento della prima parte "Aspetti generali della filosofia di Hegel" vorrei sostituire l'altra pagina dedicata ad Hegel, vale a dire (Pensiero di Hegel). Oltre che per ragioni di comodità di consultazione, la pagina Pensiero di Hegel mi sembra molto discutibile su molti punti: ad es. si parla di monismo, panlogismo, di strutture tesi-antitesi-sintesi, di una conciliazione dialettica etc.; tutte espressioni datate e superate dalla ricerca su Hegel, che non si trovano in nessuno studio importante su Hegel. Inoltre, la pagina mi sembra poco accurata nei riferimenti alle fonti (primarie e secondarie), poco chiara e poco scorrevole. Il risultato dovrebbe essere quello di avere una sola pagina dedicata a Hegel in generale, divisa in tre parti (1. biografia; 2. aspetti generali; 3. cenni sulle opere), e poi singole voci dedicate alle singole opere, voci che già esistono (quindi Fenomenologia dello spirito, Scienza della logica etc.), che andrebbero aggiornate e completate. Utente:AliasAias

Bibliografia modifica

La bibliografia contiene al momento numerosi titoli di letteratura secondaria che non sono citati nel corpo testo. Vorrei procedere ad aggiornare la sezione bibliografia, indicando soltanto i titoli di studi effettivamente citati nel testo, in modo tale da rendere immediatamente chiare le fonti usate per redigere la pagina a chi legge. Lo stesso criterio si trova in moltissime altre pagine wikipedia: la bibliografia non deve essere una raccolta di tutti gli studi su Hegel, ma solo delle fonti consultate per la stesura.
Per il momento mi sono limitato a dividere nella sezione bibliografia due paragrafi uno contenente soltanto le fonti citate, l'altro con tutta la lista di studi già presente. Secondo me si dovrebbe eliminare la sezione di bibliografia con le altre fonti non citate nel testo. Cosa ne pensate? AliasAias (msg) 17:29, 27 lug 2017 (CEST)Rispondi

Critici modifica

Modifica di una frase rigettata con Rollback. Perchè ? Discussione ? Cosa è in questione ? Marx non ha evidenziato la rilevanza di Hegel ? Heidegger ? Russell ? Wikipedia è un luogo di incontro, non un recinto. Se una modifica (non estesa, non così rilevante) viene compiuta nessuno ha il diritto, per partito preso di annullarla. L'annullare una modifica è uno strumento ESTREMO, per spamming, cancellazioni, errori grossolani, hackeraggi. Non per imporre la propria importanza. 5.95.109.72 (msg) 00:59, 24 gen 2018 (CET)Rispondi

Chi se la canta e se la suona e chi gli va dietro modifica

[@ Shivanarayana, Equoreo] Tutto è nato dalla mia buona volontà di far capire all'utente una frase del testo di Hegel che gli risultava confusa (Hegel cronologia 10:47, 1 feb 2018 Gierre (discussione | contributi) . . (82 105 byte) (+134) . . (annulla). Forse avrei fatto meglio a lasciar perdere perché l'IP infastidito (?) ha cancellato tutto e ha continuato nello stesso modo (vedi https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Georg_Wilhelm_Friedrich_Hegel&action=history).

Non ho inserito un avviso di vandalismo senza un motivo valido. La modifica dell'utente IP era ingiusticata perché il testo NON era senza fonte. In realtà se l'utente si fosse dato la pena di leggere la voce fino in fondo o almeno l'indice avrebbe visto che un'ampia sezione era dedicata a quelle poche righe anticipatrici nell'incipit (https://it.wikipedia.org/wiki/Georg_Wilhelm_Friedrich_Hegel#Critiche). Mi meraviglio che utenti esperti come Shiva e Equoreo, che non sono stati attenti alla cronologia della voce, possano aver pensato che un vecchio utente come me e con i miei trascorsi possa abbandonarsi a una stupida edit war sino a essere minacciato di blocco.--Gierre (msg) 11:44, 1 feb 2018 (CET)Rispondi

E guardate da che pulpito viene la predica di qui sopra di 5.95.109.72 (msg) 00:59, 24 gen 2018 (CET) --Gierre (msg) 11:52, 1 feb 2018 (CET)Rispondi
[@ Gierre] quello ti si chiede, di evidenziare da dove parta il tutto in modo da poter prendere provvedimenti adeguati avendo un'idea chiara della situazione e garantendo comunque il rispetto del terzo pilastro, tu non ti ci devi rovinare il fegato ;-)
(e chi controlla le ultime modifiche non è onnisciente, in ogni caso prima di passare da un messaggio che segnala un problema da affrontare in modo diverso al blocco di un'utenza secondo te non guarderei molto meglio? ;.) --Shivanarayana (msg) 11:56, 1 feb 2018 (CET)Rispondi

[@ Shivanarayana] Il mio fegato sopporta questo e ben altro. Per evidenziare il tutto basta leggere la cronologia di Hegel ((vedi https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Georg_Wilhelm_Friedrich_Hegel&action=history)) dove l'IP è intervenuto anche come IP 5.95.109.72 --Gierre (msg) 12:08, 1 feb 2018 (CET)Rispondi

[@ Shivanarayana, Gierre] La mia non voleva essere una minaccia, ma la constatazione che vi stavate incamminando su una brutta china. Tu hai fatto benissimo a riformulare, ma al suo annullamento giustificato da "senza fonte" (la fonte c'era, ma possiamo supporre in WP:BF che non l'abbia vista?) avresti potuto annullare scrivendo in oggetto "la fonte c'è, vedasi paragrafo XX". Altrimenti, io e Shiva che controlliamo le ultime modifiche (e non possiamo leggerci tutta la pagina) vediamo dei rollback incrociati su una questione che non è un palese vandalismo. A mio parere bastava scrivere 2 righe nel campo oggetto o nella pagina di discussione dell'IP e questa sarebbe stata l'ultima versione (ben prima degli avvisi tuo, dell'IP, mio e di Shiva). Calma, buona fede, discussione e tutto si risolve :-) --Equoreo (msg) 12:19, 1 feb 2018 (CET)Rispondi

(confl.)(rientro) [@ Gierre] Il fegato va preservato ;-)

In realtà è proprio guardando la cronologia che la corrispondenza che dai per scontata è tutto meno che ovvia, aldilà che non lo sia tecnicamente in quanto connessioni diverse.

L'IP 5.95.109.72 inserisce grossomodo la frase che tu vuoi mantenere e l'IP 91.253.193.103 togliere, quindi? Dal punto di vista di metodo tenderei a dare ragione al 91.: è un giudizio senza fonte. Un conto fosse stato scritto da chi ha operato estesamente sulla voce indicando comunque fonti generali/bibliografiche (però ci starebbe appunto un {{cn}}), un altro se è un inciso buttato lì da uno di passaggio. Che ne dici?--Shivanarayana (msg) 12:21, 1 feb 2018 (CET)Rispondi

Solo che la frase in questione, messa così, è troppo generica. La filosofia di Hegel ha ricevuto infatti critiche, chiamiamole così, costruttive, che hanno salvato alcuni elementi del suo pensiero rigettandone altri (Feuerbach, Marx); critiche rispettose, che hanno rigettato in blocco il suo pensiero ma riconoscendone l'importanza (Kierkegaard); critiche radicalmente distruttive, fino all'offesa aperta non solo contro il pensiero ma anche contro l'uomo (Schopenhauer). Questi tre tipi di critica, IMHO, non si possono mettere in un unico blocco. Secondo me la frase va riformulata o tolta. --Salvatore Talia (msg) 12:52, 1 feb 2018 (CET)Rispondi
[@ Ontoraul] che è intervenuto parzialmente sulla frase nel frattempo, come detto sopra anch'io sono per non lasciarla (così) malgrado abbia riportato come prassi allo stato ante pseudo-editwar, attendiamo gli argomenti di Utente:Gierre?--Shivanarayana (msg) 14:30, 1 feb 2018 (CET)Rispondi
Sono d'accordo con Salvatore Talia sull'opportunità di riformulare la frase ed anche sull'opportunità di sentire prima Gierre. Ontoraul (msg) 16:51, 1 feb 2018 (CET)Rispondi

[@ Shivanarayana, Equoreo, Salvatore Talia, Ontoraul] Mi vergogno un po' a stare a perder e a far perdere tempo per una sciocchezza del genere. Comunque; tanto per la chiarezza:

  • l'IP interviene (qui) così motivando : "tolgo un inciso piuttosto confuso"
  • per rimediare alla confusione ingenuamente intervengo modificando (qui)
  • solo a questo punto l'Ip interviene nuovamente cancellando (qui) perché manca la fonte
  • giudicando che la fonte non poteva esserci a quel punto della voce, trattandosi dell'incipit, ma che era indicata nell'indice ("Critiche") in una sezione a parte (che l'IP non aveva neppure visto) cancello a mia volta e così via...

Leggo poi che un altro IP (o lo stesso?) si era occupato polemicamente dello stesso fatidico inciso (qui). Una specie di fissazione diffusa...

Insomma basta: sono d'accordo, in coerenza con il mio modo di scrivere le voci di WP, che le fonti costituiscano una parte essenziale dell'enciclopedia e perciò cancello io stesso l'inciso. Ringrazio gli intervenuti per le loro osservazioni e buon lavoro a tutti. --Gierre (msg) 08:19, 2 feb 2018 (CET)Rispondi

Hegel - L'uomo modifica

Sarebbe interessante conoscere qualche aspetto del carattere di Hegel. Notizie sulla sua vita privata, la sua indole. Sempre che la cosa sia documentata e possibile. Mi pare anche interessante notare che Hegel e Beethoven fossero coetanei. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Sandrodacomo (discussioni · contributi) 07:48, 25 apr 2021 (CEST).Rispondi

ː Sull'argomento si possono vedere le biografie di Rosenkranz e Pinkard citate nella bibliografia. Ontoraul (msg) 08:54, 25 apr 2021 (CEST)Rispondi

Collegamenti esterni interrotti modifica

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 18:52, 2 lug 2021 (CEST)Rispondi

Aggiunta parziale traduzione modifica

Hegel e la Massoneria modifica

Secondo [https://www.ilgiornale.it/news/cultura/fenomenologia-dello-spirito-magico-ecco-laltro-hegel-972599.html questo libro], "Hegel è un pensatore ermetico: egli avrebbe sostituito il filosofo col sapiente e la filosofia con la teosofia, facendo tesoro della Kabala, dell'Alchimia, dei Rosacroce, della Gnosi e del filone ermetico, da Ermete Trismegisto in poi, in una linea ampia che va da Meister Eckhart a Böhme, da Agrippa a Lullo e a Paracelso, da Pico della Mirandola a Giordano Bruno, fino all'occultismo e allo spiritismo, all'astrologia e all'esoterismo della Massoneria. Hegel si riferisce a una Chiesa Invisibile nei suoi carteggi con Schelling e con Hölderlin. ".


Si potrebbe citare in bibliografia --176.200.80.77 (msg) 21:50, 30 dic 2023 (CET)Rispondi

Secondo la stessa fonte che hai citato "La tesi [del libro], pur suggestiva, e non priva di riferimenti fondati, è però forzata". Comunque una sola recensione è un po' poco per giustificare la rilevanza dell'opera. Aspetterei prima di metterla in biblio. --Salvatore Talia (msg) 11:38, 1 gen 2024 (CET)Rispondi
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