Enrico Zanotti (Milano, 1921Campagna italiana di Russia, 7 gennaio 1943) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Enrico Zanotti
NascitaMilano, 1921
MorteCampagna italiana di Russia, 7 gennaio 1943
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaArtiglieria
Reparto30º Raggruppamento artiglieria di Corpo d'armata
Anni di servizio1941-1942
GradoSottotenente di complemento
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Russia
BattaglieSeconda battaglia difensiva del Don
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959)[1]
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Biografia modifica

Nacque a Milano nel 1921, figlio di Carlo Mario e Margherita Talamona.[2] Figlio di un noto industriale serico, iscritto alla facoltà di chimica industriale dell'università di Milano, fu chiamato a prestare servizio militare di leva nel Regio Esercito nel febbraio 1941.[2] Dopo aver frequentato il corso allievi ufficiali d'artiglieria a Potenza, nel marzo 1942 venne nominato sottotenente di complemento.[2] Assegnato prima al deposito del 5º Reggimento artiglieria di Corpo d'armata, prestò successivamente servizio al 5º Raggruppamento artiglieria di Corpo d'armata a Pola, al 29º Raggruppamento ed infine al 12º Reggimento artiglieria di Corpo d'armata a Palermo.[2] Nel novembre 1942, partito a domanda per l'Unione Sovietica, fu assegnato al LXII gruppo del 30º Raggruppamento artiglieria di Corpo d'armata dell'ARMIR.[2] Cadde in combattimento sul fronte russo il 7 gennaio 1943, nel corso della seconda battaglia difensiva del Don, venendo insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Dopo la sua morte l'Università di Milano gli conferì la laurea ad honorem in chimica industriale.[2]

Onorificenze modifica

«Sottotenente dì artiglieria di raggruppamento di Corpo d’Armata, ripiegato dopo dure e sanguinose battaglie ed estenuanti marce e non impiegato perché non efficiente, chiedeva di essere assegnato a reparti di formazione duramente impegnati a contenere violenti attacchi. Chiamato a sostituire un ufficiale eroicamente caduto, trasfondeva nei superstiti il suo spirito volitivo e coraggiosamente li trascinava in audaci contrassalti offrendo ai fanti superbo esempio di capacità di comando e indomito valore personale. Reiteratamente attaccato da preponderanti forze, sosteneva per tre giorni cruente lotte riuscendo a contenere l’aggressività degli attaccanti finché, colpito mortalmente, cadeva eroicamente sul campo dell’onore tra i fanti che lui, valoroso artigliere, aveva guidato con l’ardore dei forti. Fronte russo, 4-7 gennaio 1943.[3]»
— Decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1949.[4]

Note modifica

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.168.
  2. ^ a b c d e f g Combattenti Liberazione.
  3. ^ Quirinale - scheda - visto 3 marzo 2016
  4. ^ Registrato alla Corte dei Conti il 4 marzo 1949, Esercito registro 7, foglio 9.

Bibliografia modifica

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 168.

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Collegamenti esterni modifica