Enzo Avitabile

sassofonista, compositore e cantautore italiano

Vincenzo Avitabile, detto Enzo (Napoli, 1º marzo 1955), è un cantautore, compositore e sassofonista italiano.

Vincenzo Avitabile
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereWorld music
Canzone napoletana
Jazz fusion
Soul
Funk
Folk
Periodo di attività musicale1981 – in attività
Strumentovoce, sassofono, flauti, tastiera, arpina
Album pubblicati18
Studio18
Sito ufficiale

Biografia modifica

 
Enzo Avitabile al festival di Rudolstadt

Nato e cresciuto a Napoli nel quartiere di Piscinola - Marianella, ha studiato sassofono e ha incominciato a esibirsi in pubblico all'età di sette anni. Si diploma poi in flauto al conservatorio di San Pietro a Majella.

Negli anni 1976-1977 collabora con Pino Daniele all'album Terra mia; al 1979-1980 risale la collaborazione con Edoardo Bennato, per gli album del 1980 Uffà! Uffà! e Sono solo canzonette.

Nel 1982 esce il suo primo lavoro discografico come leader intitolato Avitabile, composto da nove brani, tra i quali figura una dedica all'amico scomparso Mario Musella, Dolce sweet "M".

Nel 1983 esce Meglio soul con canzoni come Charlie, in riferimento a Charlie Parker, Gospel mio, cantata con Richie Havens e When I believe. L'anno successivo esce Correre in fretta, dedicato alla figlia Connie, sempre per l'etichetta discografica EMI Music.

Il 1986 vede l'uscita di S.O.S. brothers, che contiene il brano Mamma Che Caos (realizzato anche in versione remix), Soul express e Black Out, che nella versione remix vincerà un premio a Ibiza come migliore brano dance dell'anno. La copertina del disco è stata realizzata in stile fumettistico da Andrea Pazienza.

Illuminante fu l'incontro con James Brown quando Avitabile fu scelto per aprire i suoi concerti in Italia. Fu Brown che disse ad Avitabile: .."ricomincia dalla tua terra", e così Avitabile cambiò la sua visione della musica.[1]

Nel 1988 pubblica Alta tensione, titolo dell'omonima canzone presente nell'album e una collaborazione con Afrika Bambaataa per il disco Street Happiness. Del 1990 è invece Stella dissidente dalla copertina di Milo Manara. L'anno successivo Enzo Avitabile realizza un album dal titolo omonimo, con la collaborazione di Corrado Rustici.

Nel 1994 esce Easy dove mette in musica "'A livella" di Totò e canta in duetto con Randy Crawford Leave me or love me. Nel 1995 scrive la musica di E c'è ancora mare canzone cantata da Giorgia inclusa nell'album della cantautrice Come Thelma & Louise. L'attenzione rivolta alla musica rap e al jungle e un ritorno all'uso del napoletano nei testi, porta nel 1996 alla realizzazione di Addò.

O-issa, album datato 1999, contiene il singolo "Mane e Mane", scritto con Mory Kante; una parte dei proventi verrà destinata a sostenere l'iniziativa dell'UNICEF per garantire il diritto alla scuola alle bambine del Benin. Dodici brani e due remix, le due canzoni scritte con l'artista africano, Mane e Mane (Kelendi-Kelendi) e O-issa.

Nel 2000 incomincia la collaborazione con il produttore e manager Andrea Aragosa e le prime sperimentazioni con i Bottari di Portico.

È dal 2003 direttore artistico del Festival Internazionale di World music "Sentieri Mediterranei" e dal 2015 di Leuciana Festival[2].

Nel 2004 esce Salvamm' 'o munno, disco a cui collaborano Khaled, Manu Dibango, I Bottari di Portico, Amina, Simon Shaeen, Hugh Masekela, Luigi Lai, Cantori del Miserere di Sessa Aurunca e Baba Sissoko le note di copertina dei suoi dischi sono firmate dall'antropologo Marino Niola. Nel 2005 e 2006 riceve 4 nomination ai BBC World Music Awards.

Nel 2006 esce un progetto discografico introspettivo, Sacro Sud, un viaggio in cui l'autore, attraverso la musica sacra e spirituale che parte da Sant'Alfonso Maria De Liguori, è portato a esplorare le periferie dell'anima.

Nel 2007 esce il doppio cd Festa, farina e forca con la collaborazione di Manu Dibango nella rilettura di Soul Makossa, al secondo disco interamente dedicato ai remix partecipano Matthew Herbert, Ludovic Llorca, Bill Laswell, Gigi, Fredric Galliano, Banco De Gaia, Pole, Temple of Sound. Nel 2009 esce un secondo progetto speciale Napoletana con cui vince la Targa Tenco per il miglior disco in dialetto.

Nel 2012 esce l'album Black Tarantella, che vede la partecipazione di Pino Daniele, Francesco Guccini, Franco Battiato, David Crosby, Bob Geldof, Enrique Morente, Idir, Toumani Diabate', Mauro Pagani, Co'Sang, Raiz. Si aggiudica la seconda Targa Tenco 2012 per il miglior disco in dialetto e il Premio Lunezia 2012 per il valore musical-letterario dell'album "Black Tarantella".

Sempre nel 2012, il regista Jonathan Demme gli dedica un docufilm che viene presentato al Festival del Cinema di Venezia, Enzo Avitabile Music Life[3][4]

Nel 2012 esce la colonna sonora di Enzo Avitabile Music Life, con la partecipazione di molti artisti.

Nel 2013 è presente nel primo album da solista (Il coraggio impossibile) del nipote e rapper Ntò, nella traccia Se ti avessi ora.

Nel 2016 esce Lotto infinito per Sony Music, e vede gli incontri con Francesco De Gregori, Renato Zero, Giorgia e molti altri.

 
Avitabile con il gruppo dei Bottari di Portico, al festival TFF Rudolstadt 2013
 
Enzo Avitabile

Ha scritto oltre 300 opere per quartetti, orchestre da camera e orchestre sinfoniche, è autore delle musiche per orchestra sinfonica e coro dell'opera Il Vangelo di Pippo Del Bono.

Nel corso della sua carriera si è esibito in varie manifestazioni come Womad Festival, London Jazz Festival, Umbria Jazz, Montreal Jazz Festival, Sziget Festival, Primo Maggio, Concerto di Capodanno a Napoli, con tour in tutto il mondo.

Il 27 marzo 2017 vince due premi David di Donatello per la colonna sonora del film Indivisibili di Edoardo De Angelis: Miglior musicista e Migliore canzone originale (Abbi pietà di noi). [5]Il 1º luglio 2017 vince anche ai Nastri d'argento.

Un anno dopo, viene chiamato a partecipare al Festival di Sanremo 2018 in coppia con Peppe Servillo nella categoria Campioni con la canzone Il coraggio di ogni giorno, classificandosi dodicesimo.

Nel 2019 ha vinto il Nastro d'Argento per la migliore colonna sonora, inserita nel film Il vizio della speranza. Sempre di quest'anno sono le sue collaborazioni con Kamasi Washington e Marcus Miller e un tour di 100 concerti, tra cui quello tenuto al Ravenna Festival con Francesco De Gregori e Tony Esposito. Ha anche curato la direzione artistica del festival SETTEMBRE AL BORGO giunto alla sua 46ª edizione, e quella di SACRO SUD -ANIME SALVE, alla sua 2ª edizione.

Nel 2022 è ospite nel pezzo Corpo a corpo di Jovanotti, inserito nel suo album Mediterraneo.[6] Nello stesso anno pubblica il singolo Salvami, che vede la partecipazione di Luciano Ligabue; inoltre, il 16 settembre, Avitabile pubblica il nuovo album Il treno dell’anima[7], 11 tracce realizzate con la collaborazione di importanti artisti della scena musicale italiana, tra cui lo stesso Jovanotti, Bennato, Ligabue.

A inizio 2023 su Netflix esce la serie televisiva La vita bugiarda degli adulti di cui Avitabile cura le musiche.

Discografia modifica

Filmografia modifica

Premi e riconoscimenti modifica

Vela d'oro 1983 - Vince la Vela d'argento

Note modifica

  1. ^ Enzo Avitabile - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 19 maggio 2022.
  2. ^ «Leuciana Festival» firmato Avitabile Al Belvedere un bel sentire con Edoardo Bennato e Bob Geldof, su Corriere della Sera, 20 agosto 2015. URL consultato il 19 maggio 2022.
  3. ^ (EN) Nicolas Rapold, A Boundless Appetite for a Universe of Sound, in The New York Times, 17 ottobre 2013. URL consultato il 16 maggio 2022.
  4. ^ Stephanie Merry, ‘Enzo Avitabile Music Life’ movie review, in Washington Post, 26 novembre 2013.
  5. ^ Vanni Fondi, Doppio David di Donatello, stravince Enzo Avitabile, su Corriere della Sera, 28 marzo 2017. URL consultato il 16 maggio 2022.
  6. ^ Enzo Avitabile: “Canto con Jovanotti nel suo nuovo disco”, su la Repubblica, 31 marzo 2022. URL consultato il 16 maggio 2022.
  7. ^ Rockol com s.r.l, √ La grande anima di Enzo Avitabile, su Rockol. URL consultato il 19 settembre 2022.
  8. ^ Ciak d’Oro 2017: tutti i premi, su ciakmagazine.it. URL consultato l'08/06/17 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2021).
  9. ^ Ciak d’Oro 2019: tutti i premiati, su ciakmagazine.it. URL consultato il 19/06/19 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2020).

Bibliografia modifica

  • Gianluca Testani (a cura di), Enciclopedia del rock italiano, Roma, Arcana Editrice, 2006.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN28329382 · ISNI (EN0000 0000 5546 8680 · SBN SBLV037165 · Europeana agent/base/2811 · LCCN (ENno2006000734 · GND (DE134570480 · BNE (ESXX1548598 (data) · BNF (FRcb14638650h (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2006000734