Umbria Jazz

Umbria Jazz (abbreviato UJ) è il più importante festival musicale jazzistico italiano e uno dei più importanti al mondo. Nato nel 1973, si svolge annualmente a Perugia nel mese di luglio.

Umbria Jazz
Umbria Jazz
LuogoPerugia
Anni1973 - oggi
DateLuglio
GenereFestival di musica
OrganizzazioneFondazione di Partecipazione Umbria Jazz
Sito ufficialewww.umbriajazz.it/

«È il luogo in cui bisogna essere in questo periodo dell'anno.»

(Herbie Hancock)

Nel 2022 il festival Umbria Jazz viene citato[1] in una puntata de I Simpson (S33 E17).

StoriaModifica

Le originiModifica

 
Un concerto dal vivo all'edizione 1975

Il 23 agosto 1973 andò in scena il primo concerto, nel teatro naturale della Villalago di Piediluco, frazione di Terni. Il programma prevedeva gli Aktuala e l'orchestra di Thad Jones e Mel Lewis. La prima edizione prevedeva altre tre serate, due a Perugia e una a Gubbio, che però fu cancellata per la pioggia. A Perugia, nella piazza IV Novembre, fecero il loro esordio italiano i Weather Report, e molto fece discutere la performance free-esoterica della Solar Arkestra di Sun Ra, che era stata preceduta dal concerto del più famoso gruppo jazz rock italiano dell'epoca, i Perigeo[2].

L'iniziativa ebbe un grande successo di pubblico, anche se la gestazione del progetto era stata molto veloce, appena pochi mesi. Umbria Jazz nacque in un caffè, oggi chiuso, del centro storico di Perugia. Da tempo, Carlo Pagnotta, commerciante perugino appassionato di jazz e frequentatore di lungo corso dei maggiori festival europei, sognava un festival a casa sua. Ne parlò con due esponenti di spicco dell'allora neonata Regione dell'Umbria (entrambi poi sarebbero diventati presidenti) che dimostrarono di gradire l'idea e coinvolsero il loro collega al turismo. Fu stilato un programma artistico di massima con l'intervento di Alberto Alberti, allora il principale manager italiano di musicisti jazz, e la proposta fu esaminata e approvata dalla giunta regionale.

Le difficoltà e la chiusuraModifica

 
Ornette Coleman

L'affollamento delle città e delle piazze dell'Umbria nei giorni di Umbria Jazz provocò qualche difficoltà, in particolare in un'edizione l'orchestra di Count Basie rimase bloccata nell'ingorgo degli spettatori[3].

L'edizione del 1976 vide la presenza di George Coleman, Art Blakey e Dizzy Gillespie.

Tuttavia, la forte politicizzazione degli anni settanta coinvolse anche il festival: una parte del pubblico fischiò Chet Baker e Stan Getz, bianchi e borghesi. Altrettanto acceso, ovviamente, fu il confronto fra le forze politiche locali e negli ambienti culturali. Per non rischiare, gli organizzatori annullarono l'edizione del 1977. Dopo molte polemiche, nel 1978 si tornò a riorganizzare il festival, con una formula che cercava di limitare l'afflusso di spettatori, per cui ogni sera andarono in scena due concerti in due diverse città.

Il festival divenne però poco gestibile. All'edizione del 1978 non ne seguirono altre fino al 1982.

La riaperturaModifica

 
Renzo Arbore

La manifestazione rinacque nel 1982 con molti cambiamenti e gli enti regionali e di promozione turistica non entrarono più nella gestione. Si introdusse, per la prima volta, il biglietto d'ingresso per i concerti più importanti. Nei primi tempi si fece riferimento alla struttura dell'ARCI, una realtà associativa all'epoca molto forte in Umbria. Nel 1985 nacque l'Associazione Umbria jazz, senza fine di lucro, che ha in gestione il marchio "Umbria Jazz", di proprietà della Regione, e che gestisce da allora il festival in ogni suo aspetto (formula, scelte artistiche, organizzazione, logistica, sponsorizzazioni).

Alcuni anni dopo, per volontà della Regione, nacque la Fondazione Umbria jazz, con il compito di garantire le risorse finanziarie di parte pubblica.

La seconda caratteristica del nuovo festival è che i concerti si tengono quasi solo a Perugia, con alcuni tenuti a Terni, Narni, Orvieto, Foligno, Gubbio, Città di Castello e Assisi.

Nel 1991 vennero organizzate alcune giornate di concerti anche a Fano, con il nome di Umbria Jazz by the Sea[4]. Il successo generato diede origine nel 1993 al festival Fano Jazz by the Sea.

La ripresa del festival si tenne in un tendone da circo nella zona di Pian di Massiano (vicino allo stadio), ben lontano dal centro storico: una specie di confino perché i problemi degli anni Settanta non erano stati dimenticati.

I concerti serali si tenevano ai giardini del Frontone; tra gli artisti si possono citare Sonny Rollins, Randy Crawford, Michel Petrucciani, Phil Collins, Al Jarreau e Keith Jarrett.

Nel 1997 un concerto viene spostato a Villa Fidelia di Spello (Eric Clapton).

Altri concerti si sono tenuti negli anni al settecentesco Teatro del Pavone (Sarah Vaughan, 1984), presso la duecentesca chiesa di San Francesco al Prato (ad esempio Gil Evans, Carmen McRae, la Liberation Music Orchestra), nel duomo di Perugia, nella basilica di San Pietro (Jan Garbarek e Hilliard Ensemble per il progetto Officium) e nello stadio Renato Curi (Miles Davis, The Manhattan Transfer, Sting e Gil Evans nel 1987)).

I palchi di Umbria JazzModifica

Dal 2003 ad oggi la geografia del festival è cambiata sino ad arrivare oggi con la seguente conformazione:

Negli ultimi anni Umbria Jazz ha creato UJ4KIDS, una sezione dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie con eventi legati alla cultura e all'educazione musicale.

Durante Umbria Jazz è possibile trovare in tutto il centro storico di Perugia artisti di strada (buskers) e jam session.

Lo stileModifica

Le scelte artistiche risultano trasversali: da un lato il jazz, dal più puro alle contaminazioni, la musica brasiliana e la musica nera (blues, gospel, soul, zydeco, marching band, rhythm 'n' blues) dall'altro vi sono spesso sconfinamenti nella musica rock, pop e alternativa. In tale ottica vanno viste anche le esibizioni di artisti come Jeff Beck, Thom Yorke, David Byrne, Kraftwerk, Mika, The Chainsmokers, Elton John, Carlos Santana, James Brown, Donna Summer, Eric Clapton, Earth, Wind & Fire, Simply Red e B.B. King.

Artisti che hanno partecipato a Umbria JazzModifica

Di seguito vengono ricordati, in ordine alfabetico, alcuni fra i più grandi artisti che dal 1973 si sono esibiti sul palcoscenico di Umbria Jazz. Fra parentesi sono indicate le edizioni a cui l'artista ha partecipato.

RiconoscimentiModifica

  • 2016 - China Awards 2016 - Premio Capital Elite come Manifestazione culturale italiana in Cina per Umbria Jazz Chengdu [5]
  • 2018 - Premio speciale Targa Mei Musicletter come Miglior festival musicale italiano[6]
  • 2022 - Italy's Best Customer Service 2022/2023 nella categoria Festival musicali [7]

NoteModifica

  1. ^ I Simpson vanno pazzi per Umbria Jazz, in La Repubblica, 15 aprile 2022.
  2. ^ Umbria Jazz 1973, su umbriajazz.it.
  3. ^ "È difficile spostarsi, per i musicisti è addirittura difficile arrivare, e c'è chi, come Count Basie, non arriva affatto: la sua orchestra resta inesorabilmente ferma nel bus, vittima dello stesso ingorgo in cui sono intrappolati tanti aspiranti spettatori" riportato nella pagina La storia di Umbria Jazz, nel sito ufficiale del Festival Copia archiviata, su umbriajazz.com. URL consultato il 19 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2010).
  4. ^ (EN) JET, Johnson Publishing co, p. 34, ISSN 0021-5996 (WC · ACNP). URL consultato l'8 Aprile 2019.
  5. ^ Fondazione Italia Cina, su fondazioneitaliacina.it.
  6. ^ Notizia ANSA del 27 agosto 2018, su ansa.it.
  7. ^ Statista, Italy's Best Customer Service 2022/2023, in Corriere della Sera.

Voci correlateModifica

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