Ferdinando De Masellis

(1874 – 1960) generale e aviatore italiano

Ferdinando De Masellis (Avellino, 18 gennaio 1874Napoli, 1º gennaio 1960) è stato un generale e aviatore italiano, veterano della prima guerra mondiale, dove partecipò alla battaglia di Gorizia, alla battaglia di Caporetto, alla battaglia del solstizio e alla battaglia di Vittorio Veneto. Decorato con la Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia.

Ferdinando De Masellis
NascitaAvellino, 18 gennaio 1874
MorteNapoli, 1 gennaio 1960
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
CorpoServizio Aeronautico
SpecialitàRicognizione
GradoGenerale di divisione
GuerreGuerra italo-turca
Prima guerra mondiale
CampagneFronte italiano (1915-1918)
BattaglieBattaglia dell'Ortigara
Battaglia del solstizio
Battaglia di Vittorio Veneto
Comandante di12ª Squadriglia da ricognizione e combattimento
3º Gruppo mobilitato aeroplani (poi 3º Gruppo caccia terrestre)
Decorazionivedi qui
dati tratti da Grande Enciclopedia Aeronautica[1]
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Biografia modifica

Nacque ad Avellino il 18 gennaio 1874.[2] Arruolatosi nella Regio Esercito, entrò in servizio permanente effettivo con il grado di sottotenente nel 1895, e fu assegnato al Regio corpo truppe coloniali nel 1900.[1] Assegnato all'86º Reggimento fanteria, fu promosso tenente il 5 marzo 1899.[3] Divenuto capitano, tra il 1912 e il marzo 1913 prese parte alla repressione della guerriglia in Libia.[2] Rientrato in Italia fu assegnato al battaglione aviatori conseguendo il brevetto di pilota a Pordenone il 13 luglio 1913,[4] e di pilota militare nell'ottobre dello stesso anno.[1] In servizio presso il 30º Reggimento fanteria, il 28 marzo 1915 fu trasferito definitivamente al Corpo Aeronautico Militare.[5] Nel corso iniziale della grande guerra fu comandante della 10ª e della 12ª Squadriglia da ricognizione e combattimento Farman.[1] Promosso maggiore comandò il 4º Gruppo scuole, poi il 3º Gruppo mobilitato aeroplani (poi 3º Gruppo caccia terrestre) ed in seguito l'aeronautica della , e 3ª Armata. Prese parte alle battaglie dell'Ortigara, Valbella, Piave e Vittorio Veneto, e dopo la fine del conflitto fu comandante del 2º Raggruppamento aeroplani.[1] Insignito della Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia[6] e promosso colonnello fu in servizio, come presidente della Delegazione Italiana, presso la Commissione interalleata di controllo in Austria.[1]

Ritornato in Patria chiese di essere messo in posizione ausiliaria, casa che gli fu concessa, ma il 20 ottobre 1920 fu richiamato in servizio, rimanendovi fino al 19 febbraio 1922 quando fu definitivamente messo in posizione ausiliaria speciale.[7] Terminò la sua carriera come generale di divisione del Regio Esercito.[4] Si spense a Napoli il 1 gennaio 1960.[6]

Onorificenze modifica

«Comandante di aeronautica di un'armata svolse opera efficacissima di organizzazione e di preparazione delle squadriglie e dei gruppi aerostieri. Iniziatasi una violenta offensiva nemica portò, nelle accanite azioni che si susseguirono, contributo pari alla gravità delle azioni. Pertinace, acceso di sacro entusiasmo, moltiplicò l'attività dei suoi mezzi assicurando contributo efficacissimo nella costante azione che rese grave la crisi creata alle truppe nemiche passate sulla riva destra del Piave, sino a che esse furono costrette a ritirarsi disordinatamente al di là. Medio Piave, 24 marzo, 14 giugno 1918-Montello, 15-23 giugno 1918.[6]»
— Regio Decreto 9 febbraio 1919.[8]
— Regi Decreti del 27 e 30 gennaio 1916.[9]

Note modifica

Annotazioni modifica


Fonti modifica

Bibliografia modifica

  • Alessandro Fraschetti, Prima organizzazione dell'Aeronautica Militare in Italia dal 1884 al 1925, Roma, Stato Maggiore Aeronautica Ufficio Storico, 1986.
  • I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999
  • Domenico Ludovico, Gli aviatori italiani nel bombardamento nella guerra 1915-1918, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1980.
  • Guido Maisto, AD Astra. Pionieri Napoletani del Volo, Napoli, Editrice “La Via Azzurra”, 1948.
  • Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
  • Ordine Militare d'Italia 1911-1964, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1969.

Collegamenti esterni modifica