Gaspare Serenari

pittore italiano

Gaspare Serenari, o Serenario (Palermo, 1707Palermo, 1759), è stato un pittore italiano.

Gaspare Serenario, Biblioteca comunale di Palermo.
Maternità della Santa Vergine, altare maggiore, chiesa di Santa Teresa alla Kalsa.
Altare di Santa Teresa d'Avila nella Cappella di Santa Teresa d'Avila, chiesa dell'Assunta.

Biografia modifica

Allievo di Francesco Susinno e frequentatore del laboratorio di Guglielmo Borremans durante il soggiorno palermitano di quest'ultimo. Allievo di Sebastiano Conca a Roma tra il 1731 ed il 1745 presso l'Accademia del Nudo frequentata da studenti provenienti da tutta Europa.

Cominciò l'attività indipendente a Roma, divenendo il 1º marzo 1739 membro dell'Accademia dei Virtuosi al Pantheon. In seguito lavorò in diverse chiese romane realizzando affreschi e quadroni. Su segnalazione dell'arcivescovo di Cosenza, Michele Maria Capece Galeota, fu nominato Cavaliere Lateranense e Conte Palatino da Papa Benedetto XIV. A Roma si annoverano le opere San Camillo nella chiesa di Santa Maria in Trivio, San Camillo de Lellis e San Filippo Neri nella chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi, Santa Teresa e San Giovanni nella basilica di Santa Teresa d'Avila su commissione dell'abate Giuseppe Peroni di Parma.

Nel 1750 è nuovamente a Palermo spesso coinvolto in commissioni svolte con la collaborazione di Vito d'Anna. Dopo un ritratto del viceré di Sicilia Eustachio Laviefuille, gli è conferita la carica di "direttore del mosaico della Cappella Palatina". È autore di affreschi a tema religioso per luoghi di culto e dipinti decorativi in vari palazzi nobiliari di Palermo tra cui spicca l'apparato decorativo della cupola della chiesa del Gesù distrutto durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale.

Uomo altamente onorato morì nel 1759 e fu sepolto nella chiesa della Gancia di Palermo.

Opere modifica

Agrigento e provincia modifica

Catania e provincia modifica

Palermo e provincia modifica

Palermo modifica

Galleria Regionale della Sicilia di «Palazzo Abatellis»:

Palazzo Alliata dei Principi di Villafranca:[11][12][13]

  • XVIII secolo, San Dazio presentato alla Vergine, affresco volte Salottino Barocco.
  • 1756, Principessa ammira il Tempio della Gloria, affresco documentato nelle volte del Salone del Principe Fabrizio Alliata Colonna.
  • 1756, Fama segna le Glorie del Principe, affresco documentato nelle volte della Sala dello Stemma.

Roma modifica

Note modifica

  1. ^ Pagina 85, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [1], Volume II, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  2. ^ Touring Club Italiano, pp. 189.
  3. ^ Pagina 100, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [2], Volume quinto, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  4. ^ Pagina 149, Gioacchino di Marzo, "I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI; memorie storiche e documenti", Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo, Volume I e II, Palermo, Stamperia del Giornale di Sicilia.
  5. ^ Pagina 273, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [3], Volume primo, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  6. ^ a b Touring Club Italiano, pp. 172.
  7. ^ Pagina 45, Vincenzo Mortillaro, "Guida per Palermo e pei suoi dintorni del barone V. Mortillaro" [4], Palermo, Tipografia del giorn. Letterario, 1836.
  8. ^ Touring Club Italiano, pp. 150.
  9. ^ Touring Club Italiano, pp. 141.
  10. ^ pp. 26 e 83, Cesare Pasca, "Descrizione della imperiale e regal Cappella Palatina di Palermo" [5], Volume unico, 113 pagine, Palermo, Stamperia M. A. Console, 1841
  11. ^ Touring Club Italiano, pp. 143.
  12. ^ Palazzo Alliata di Villafranca [6]
  13. ^ Francesco Alliata, "Il Mediterraneo era il mio regno: Memorie di un aristocratico siciliano" [7], Il Cammello Battriano, Neri Pozza Editore, Vicenza, 2015, ISBN 978-88-545-1110-1.

Bibliografia modifica

  • Giuseppe Melchiorri, Guida metodica di Roma e suoi contorni, Roma, Tipografia di Crispino Puccinelli, 1834.
  • Antonio Nibby, Roma nell'anno MDCCCXXXVIII, Roma, Tipografia delle belle arti, 1839.
  • Stefano Ticozzi, Dizionario dei pittori dal rinnovamento delle belle arti fino al 1800, Milano, Tipografia di Vincenzo Ferrario, 1818.
  • Guida d'Italia - Sicilia, Touring Club Italiano.
  • Gaetano Bongiovanni, Mauro Sebastianelli, San Benedetto abbatte gli idoli. Una pala d'altare restaurata di Gaspare Serenario, Palermo 2014, con bibliografia precedente.
  • Gaetano Bongiovanni, Gaspare Serenario tra Palermo e Catania, in Conversazioni d'arte in Sicilia 2, a cura di M. K. Guida e S. Lanuzza, Messina 2020, pp. 60-69.

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Controllo di autoritàVIAF (EN265361752 · ISNI (EN0000 0003 8232 1096 · CERL cnp02061023 · Europeana agent/base/140265 · ULAN (EN500006450 · GND (DE1026780322 · J9U (ENHE987007392539105171 · WorldCat Identities (ENviaf-265361752