Gianfranco Bozzao

allenatore di calcio e calciatore italiano (1936-2019)

Gianfranco Bozzao (Venezia, 3 agosto 1936Ferrara, 24 maggio 2019[1]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore.

Gianfranco Bozzao
Bozzao con la maglia della SPAL
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 181 cm
Peso 76 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1969 - giocatore
Carriera
Giovanili
Fiorentina
Squadre di club1
1956-1957Salernitana6 (0)
1957-1958Arezzo29 (0)
1958-1961SPAL70 (0)
1961-1962Juventus7 (0)
1962-1968SPAL158 (1)
1968-1969Piacenza28 (0)
Carriera da allenatore
1977-1978Suzzara
1978-1979 San Felice
1979-1980Manfredonia
1980-1981SPALVice
1986-1987ModenaGiovanili
1987-1988PadovaGiovanili
1988-1990ParmaGiovanili
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Carriera modifica

Club modifica

Giocava nel ruolo di terzino sinistro essendo un mancino naturale. Inizia la sua carriera professionistica nella Salernitana[2] che nel 1956 l'aveva prelevato in prestito dalle giovanili della Fiorentina[3]. Dopo un anno a Salerno la Fiorentina lo cede definitivamente all'Arezzo (Interregionale Prima Categoria)[4], con cui disputa 29 partite[5]. Nel 1958 viene premiato con il primo Cavallino d'oro, ambito premio per il miglior calciatore dell'Arezzo messo in palio dal Quartiere di Santo Spirito[6].

Dal 1958 al 1961 gioca nella SPAL di Paolo Mazza che lo valorizza, mettendolo poi sul mercato dopo tre campionati di Serie A giocati da titolare. Nella stagione 1961-1962 passa alla Juventus, che per averne la comproprietà cede alla SPAL Cervato e la comproprietà di Carlo Dell'Omodarme. Alla Juve però Bozzao non decolla e Parola, succeduto a Korostelev, gli preferisce il coetaneo Sarti più vecchio di lui di soli 10 giorni. In quella stagione a Torino, infatti, Bozzao totalizza 13 presenze, di cui 7 in campionato e ben 6 in Coppa dei Campioni, competizione in cui la formazione bianconera schierava abitualmente i rincalzi.

A fine stagione Mazza è pronto a riprenderselo e nel 1962 Bozzao torna a Ferrara, dove diventa una bandiera della formazione spallina venendo soprannominato Tigre[7]. Rimane alla SPAL sino al 1968 giocando 204 partite in Serie A e segnando un gol nella sconfitta esterna contro il Milan nella stagione 1967-68, ultima stagione di Bozzao a Ferrara conclusasi con la retrocessione fra i cadetti.

L'anno successivo gioca nel Piacenza, contribuendo alla promozione in Serie B degli emiliani[8].

Allenatore modifica

Continua poi a giocare fra i dilettanti facendo anche l'allenatore, attività che prosegue in seguito allenando in Serie D il Suzzara (da cui viene esonerato nel gennaio 1978[9]), il San Felice[10] e il Manfredonia. Nella stagione 1980-1981 è il vice di Battista Rota sulla panchina della SPAL[11]. Nella stagione 1986-1987 ha guidato le giovanili del Modena[12], e in seguito allena nelle giovanili di Padova tra le cui file milita Alessandro Del Piero[13], e del Parma, dove segnala a Nevio Scala lo sconosciuto Faustino Asprilla[14].

Ha vissuto a Ferrara divenuta sua città di adozione con la sua famiglia fino alla morte avvenuta nel 2019 all'età di 82 anni.

Palmarès modifica

Giocatore modifica

Piacenza: 1968-1969 (girone A)

Note modifica

  1. ^ Spal in lutto, è morto il ‘tigre’ Gianfranco Bozzao Estense.com
  2. ^ Statistiche su Salernitanastory.it
  3. ^ Le liste di trasferimento, Il Corriere dello Sport, 31 agosto 1956, pag.3
  4. ^ Le liste di trasferimento 1957-58, Il Corriere dello Sport, 30 agosto 1957, pag.3
  5. ^ Calciatori dell'Arezzo di tutti i tempi ordinati in ordine alfabetico Archiviato l'11 luglio 2010 in Internet Archive. arezzo1923.it
  6. ^ La Storia Archiviato il 7 settembre 2013 in Internet Archive. cavallinodoro.it
  7. ^ Ferrara oggi riabbraccia il suo Fabio Capello La Nuova Ferrara, 22 settembre 2007
  8. ^ Rosa 1968-1969 storiapiacenza1919.it
  9. ^ Articolo su Libertà, 7 gennaio 1978, pag.10
  10. ^ Almanacco illustrato del calcio 1979, edizioni Panini, pag.337
  11. ^ C.Fontanelli, P.Negri, Il calcio a Ferrara, GEO Edizioni, pag.263
  12. ^ Sacchetti: "Bravi, ma possiamo ancora migliorare" Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. Modenanoi.it
  13. ^ Alessandro Del Piero, i suoi anni al Padova raccontati da Fincato e Zanetto Archiviato il 10 agosto 2013 in Internet Archive. Padovacalcio.it
  14. ^ " Asprilla? Lo sveglio solo io ". E Scala stoppò il presidente della Colombia Il Corriere della Sera, 8 aprile 1993, pag.41

Collegamenti esterni modifica