Romeo e Giulietta (film 1964)

Romeo e Giulietta
	Geronimo Meynier e Rosemarie Dexter in una scena del film
Lingua originale	italiano
Paese di produzione	Italia, Spagna
Anno	1964
Durata	95 min
Rapporto	2,35:1
Genere	drammatico, storico, sentimentale
Regia	Riccardo Freda
Soggetto	dalla tragedia di William Shakespeare
Sceneggiatura	Riccardo Freda
Casa di produzione	Hispamer Films, Imprecine
Distribuzione in italiano	Titanus
Fotografia	Gábor Pogány
Montaggio	Anna Amedei
Musiche	Sergei Rachmaninov, Pëtr Il'ič Čajkovskij, Bruno Nicolai
Scenografia	Piero Filippone, Tedy Villalba
Costumi	Rosalba Menichelli
Trucco	Adolfo Ponte
Interpreti e personaggi
	Geronimo Meynier: Romeo; Rosemarie Dexter: Giulietta; Andrea Bosic: Capuleti; Umberto Raho: frate Lorenzo; Tony Soler: nutrice; Antonella Della Porta: signora Capuleti; Carlos Estrada: Mercuzio; Franco Balducci: Benvoglio; German Grech: Tebaldo; José Marco: conte Paride; Carlo D'Angelo: principe di Verona; Mario De Simone: Pietro; Antonio Gradoli: Montecchi; Elsa Vazzoler: signora Montecchi; Bruno Scipioni: Baldassarre;
Doppiatori originali
	Massimo Turci: Romeo; Maria Pia Di Meo: Giulietta; Emilio Cigoli: Capuleti; Gianfranco Bellini: frate Lorenzo; Lydia Simoneschi: nutrice; Giuseppe Rinaldi: Mercuzio; Sergio Graziani: Benvoglio; Sergio Tedesco: Tebaldo; Pino Locchi: conte Paride; Nando Gazzolo: principe di Verona; Oreste Lionello: Pietro; Carlo Romano: Montecchi;

Romeo e Giulietta^[1] è un film del 1964 diretto da Riccardo Freda.

È noto anche col titolo pubblicitario Giulietta e Romeo. In Spagna distribuito col titolo Los amantes de Verona.

Trama modifica

A Verona le famiglie Montecchi e Capuleti sono divise da profondi e insanabili odi e rancori. Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, si innamorano perdutamente l'uno dell'altra e si sposano in segreto con l'aiuto di frate Lorenzo. In una sanguinosa rissa Romeo uccide Tebaldo il cugino di Giulietta. Il giovane viene condannato all'esilio. Mentre Romeo è lontano da Verona, I Capuleti decidono di dare Giulietta in moglie al conte Paride. La fanciulla, alla vigilia delle nozze, disperata per il volere paterno, inghiotte un filtro soporifero, datole da frate Lorenzo, che le procura uno stato temporaneo di morte apparente. Romeo, credendola morta, torna di nascosto a Verona e si uccide nella cripta dei Capuleti accanto al corpo della sua amata. Al suo risveglio, Giulietta, di fronte al corpo esanime del suo amato, si trafigge con il pugnale di Romeo.