Jeff McCarthy

attore statunitense

Jeff McCarthy, all'anagrafe Jeffrey Charles McCarthy (Los Angeles, 16 ottobre 1954), è un attore e baritono statunitense.

Jeff McCarthy

Biografia modifica

Ha fatto il suo debutto a Broadway nel 1982 con The Pirates of Penzance, a cui seguirono il musical Zorba (1983) e il flop Smile nel 1986.[1][2] Tra il 1995 e il 1997 ha interpretato la Bestia nel musical La bella e la bestia a Broadway, mentre nel 1997 recitò in Side Show con Alice Ripley ed Emily Skinner. Nel 2001 tornò a Broadway con Urinetown e per la sua performance fu candidato al Drama Desk Award. Ha recitato a Broadway anche in The Pirate Queen (2007) e nel musical Chicago, in cui ha recitato nel 2008, 2009 e nel 2011.[3]

Molto attivo anche in tournée nazionali e nel circuito regionale, Jeff McCarthy ha interpretato Javert nel second tour statunitense di Les Misérables (1988) e Stone in quello di City of Angels (1991), oltre a recitare nei musical A Little Night Music (2000), Follies (2005), Mame al Kennedy Center con Christine Baranski (2006) e due produzioni di Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street nel 2009 e nel 2010.[4] Attivo anche in campo televisivo, ha recitato in oltre trentacinque serie TV, tra cui Madam Secretary, The Good Wife ed Elementary.

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Doppiaggio modifica

Doppiatori italiani modifica

Nelle versioni in italiano dei suoi lavori, Jeff McCarthy è stato doppiato da:

Note modifica

  1. ^ (EN) CELIA WREN, Special correspondent, Jeff McCarthy takes a leading role in 'Dirty Rotten Scoundrels', su Richmond Times-Dispatch. URL consultato il 22 settembre 2019.
  2. ^ (EN) Stephen Holden, To Its Creators, 'Smile' Was Always a Beauty, in The New York Times, 23 novembre 1986. URL consultato il 22 settembre 2019.
  3. ^ (EN) BWW News Desk, Jeff McCarthy Steps into CHICAGO as Billy Flynn, 3/8-3/25, su BroadwayWorld.com. URL consultato il 22 settembre 2019.
  4. ^ (EN) Bob Goepfert, Special to The Eagle, Actor Jeff McCarthy brings a polarizing figure to life in, su The Manchester Journal. URL consultato il 22 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2019).

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN4193647 · ISNI (EN0000 0000 6762 4628 · LCCN (ENn96028377 · WorldCat Identities (ENlccn-n96028377