Star Trek: The Next Generation
Star Trek: The Next Generation | |
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Logo della serie | |
Titolo originale | Star Trek: The Next Generation |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1987-1994 |
Formato | serie TV |
Genere | fantascienza |
Stagioni | 7 |
Episodi | 178 |
Durata | 45 min circa ad episodio |
Lingua originale | inglese |
Rapporto | 4:3 |
Crediti | |
Ideatore | Gene Roddenberry |
Interpreti e personaggi | |
Doppiatori e personaggi | |
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Produttore esecutivo | Gene Roddenberry, Rick Berman |
Prima visione | |
Prima TV originale | |
Dal | 28 settembre 1987 |
Al | 23 maggio 1994 |
Rete televisiva | Syndication |
Prima TV in italiano | |
Dal | 27 giugno 1991 |
Al | 25 settembre 1997 |
Rete televisiva | Italia 1 |
Opere audiovisive correlate | |
Precedenti | Star Trek |
Seguiti | Star Trek: Deep Space Nine |
Altre | Star Trek: Generazioni, Star Trek: Primo contatto, Star Trek: L'insurrezione, Star Trek: La nemesi, Star Trek: Picard |
(EN)
«Space: the final frontier. These are the voyages of the starship Enterprise. Its continuing mission: to explore strange new worlds, to seek out new life and new civilizations, to boldly go where no one has gone before.» |
(IT)
«Spazio: ultima frontiera. Questi sono i viaggi della nave stellare Enterprise. La sua missione è quella di esplorare strani, nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima.» |
(Intro in tutti gli episodi[1]) |
Star Trek: The Next Generation è una serie televisiva ambientata nell'universo fantascientifico di Star Trek ideato da Gene Roddenberry, trasmessa originariamente negli Stati Uniti dal 1987 al 1994 (in Italia per la prima volta dal 1991 al 1997).
Prima serie a continuare la serie originale di Star Trek (seconda se si considera anche la serie animata), The Next Generation è ambientata circa un secolo dopo e presenta una nuova nave stellare Enterprise e un nuovo equipaggio.
Esordì la settimana del 28 settembre 1987 con l'episodio pilota di due ore Incontro a Farpoint (Encounter at Farpoint) e fu condotta per sette stagioni, concludendosi con l'episodio Ieri, oggi, domani (All Good Things...) la settimana del 23 maggio 1994 e passando il testimone allo spin-off Star Trek: Deep Space Nine (iniziata l'anno prima).[1]
ProduzioneModifica
La serie fu concepita e prodotta dall'ideatore originale di Star Trek, Gene Roddenberry.
Nel 1986, vent'anni dopo la prima serie di Star Trek, Roddenberry decise che era il momento di riprovare a creare una serie che ne fosse il seguito, ambientandola però a distanza di 78 anni nel futuro e con personaggi completamente nuovi. Nacque così Star Trek: The Next Generation. Le avventure si sono sviluppate in 178 episodi per la televisione, per poi proseguire con quattro pellicole cinematografiche. Il successo della serie è stato talmente grande da creare una nuova generazione di appassionati, che hanno allargato la cerchia dei milioni di fan di Star Trek già sparsi in tutto il mondo.[1]
TramaModifica
Il telefilm, come la serie classica, è incentrato sulle avventure dell'equipaggio della nave stellare Enterprise (una classe molto più avanzata rispetto alla nave del capitano Kirk). I "viaggi della nave stellare Enterprise" mantengono fondamentalmente lo stesso carattere, malgrado alcuni rilevanti cambiamenti nel frattempo avvenuti, come la pace con gli alieni Klingon e l'allargamento della Federazione Unita dei Pianeti. L'universo si espande, diventando più affollato di specie extraterrestri e difficile da gestire. La tecnologia è ovviamente nel frattempo progredita; le navi della Flotta Stellare, come la nuova Enterprise, sono più grandi, comode e spaziose, rivestendo una funzione più esplorativa e diplomatica che militare. Agli ufficiali è permesso portare a bordo le proprie famiglie, dato che i periodi delle missioni si sono allungati.[2]
L'esplorazione degli altri mondi rimane la molla principale delle avventure, ma non mancano situazioni inedite che si sviluppano nel nuovo ambiente del ponte ologrammi.
EpisodiModifica
La versione in lingua italiana della serie è stata trasmessa in televisione a più riprese a partire dal 1991 su Italia 1, e si è conclusa per la prima volta nel 1997. In seguito è stata più volte replicata. Fu trasmessa in precedenza sulla RAI a tarda sera d'estate, la programmazione fu interrotta diverse volte.
La serie è stata anche distribuita in Italia in VHS e nel 2002-2003 anche in DVD, in 7 cofanetti, uno per stagione e a partire dal 2012 anche in bluray.
Stagione | Episodi | Prima TV originale | Prima TV Italia |
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Prima stagione | 26 | 1987-1988 | 1991-1993 |
Seconda stagione | 22 | 1988-1989 | 1994 |
Terza stagione | 26 | 1989-1990 | 1994-1995 |
Quarta stagione | 26 | 1990-1991 | 1995 |
Quinta stagione | 26 | 1991-1992 | 1995-1996 |
Sesta stagione | 26 | 1992-1993 | 1996 |
Settima stagione | 26 | 1993-1994 | 1997 |
Personaggi e interpretiModifica
Più numeroso, complesso e articolato che nella serie classica, il gruppo di personaggi della Next Generation è composto da ben otto protagonisti fissi, nessuno dei quali si può però considerare un vero e proprio comprimario. La coralità e la totale assenza di conflitti costituiscono una marcata differenza rispetto alla serie originale di Star Trek. Il Capitano Jean-Luc Picard (interpretato dall'attore shakespeariano Patrick Stewart), originario della Borgogna, è un capo saggio e autorevole, meno impulsivo e propenso all'azione di Kirk. La sua componente avventurosa è dunque rappresentata soprattutto dal suo secondo, il comandante William Riker (Jonathan Frakes), audace e affascinante.[3]
Il Capitano Picard è costantemente supportato dal Consigliere (counselor) Deanna Troi (Marina Sirtis), proveniente per stirpe materna dal pianeta Betazed, dalle capacità empatiche assai sviluppate. La dottoressa Beverly Crusher (Gates McFadden) è invece l'ufficiale medico e reca con sé un figlio, Wesley (Wil Wheaton), precocemente dotato per le discipline scientifiche. L'ingegnere capo è Geordi La Forge (LeVar Burton), cieco dalla nascita ma dotato di un impianto visivo artificiale.
L'elemento "alieno" della squadra è in questa serie rappresentato dall'androide Data (Brent Spiner), un essere artificiale la cui commovente tensione alla ricerca di una dimensione umana è uno dei temi di fondo della serie.
Completa il variegato equipaggio il tenente Worf (Michael Dorn), un klingon allevato da genitori adottivi umani, il primo della sua bellicosa specie ad essere diventato ufficiale nella Flotta Stellare.
Nella seconda stagione la dottoressa Katherine Pulaski sostituisce come ufficiale medico la dott.sa Crusher, che ritorna nella terza stagione. A più riprese compare il personaggio di Lwaxana Troi, madre di Deanna, interpretato da Majel Barrett già presente nella serie classica nella parte dell'infermiera Christine Chapel.
Personaggi principaliModifica
- Jean-Luc Picard (stagioni 1-7), interpretato da Patrick Stewart e doppiato da Alessandro Rossi.
- Data (stagioni 1-7), interpretato da Brent Spiner e doppiato da Marco Mete.
- William Riker (stagioni 1-7), interpretato da Jonathan Frakes e doppiato da Sergio Di Stefano.
- Worf (stagioni 1-7), interpretato da Michael Dorn e doppiato da Claudio Fattoretto.
- Geordi La Forge (stagioni 1-7), interpretato da LeVar Burton e doppiato da Vittorio De Angelis.
- Beverly Crusher (stagioni 1, 3-7), interpretata da Gates McFadden e doppiata da Serena Verdirosi.
- Deanna Troi (stagioni 1-7), interpretata da Marina Sirtis e doppiata da Anna Rita Pasanisi
- Wesley Crusher (stagioni 1-5,7), interpretato da Wil Wheaton e doppiato da Daniele Carnini e da Stefano Crescentini (ep. 7x11 e 7x20).
- Katherine Pulaski (stagione 2), interpretata da Diana Muldaur e doppiata da Maria Pia Di Meo.
Personaggi ricorrentiModifica
- Miles O'Brien (stagioni 1-7), interpretato da Colm Meaney e doppiato da Massimo De Ambrosis.
- Q (stagioni 1-7), interpretato da John de Lancie e doppiato da Francesco Pannofino.
- Lwaxana Troi (stagioni 1-7), interpretata da Majel Barrett e doppiata da Miranda Bonansea e da Marzia Ubaldi (solo ep. 1x11).
- Reginald Barclay (stagioni 3-7), interpretato da Dwight Schultz e doppiato da Sandro Acerbo (episodio 3x21) e Antonio Sanna.
- Keiko Ishikawa-O'Brien (stagioni 4-7), interpretata da Rosalind Chao e doppiata da Silvia Tognoloni.
- Alyssa Ogawa (stagioni 4-7), interpretata da Patti Yasutake e doppiata da Rossella Acerbo (ep. 4x14 e 4x18) e da Maria Grazia Dominici.
- Alexander Rozhenko (stagioni 4-7), interpretato da Brian Bonsall e doppiato da Ilaria Stagni.
- Ro Laren (stagioni 5-7), interpretata da Michelle Forbes e doppiata da Paola Mannoni.
- Kurn (stagioni 3-5), interpretato da Tony Todd e doppiato da Dario Penne.
Special Guest StarModifica
- Whoopi Goldberg, nel ruolo di Guinan
- Stephen Hawking, nel ruolo di se stesso
- Fionnula Flanagan, nel ruolo di Juliana Tainer
- Denise Crosby, nel ruolo di Tasha Yar
- Natalija Nogulich, nel ruolo del Vice Ammiraglio
Il ponte ologrammiModifica
Lo scenario fornito dal ponte ologrammi, già visto nella serie animata, viene sviluppato.[4][5] Si tratta di una sala in cui i membri dell'equipaggio della Enterprise possono immergersi in simulazioni di realtà virtuale immersiva. Gli ologrammi che circondano gli utenti del ponte sono solidi e in grado di ingannare i cinque sensi (grazie alla fusione tra le tecnologie degli ologrammi ottici e del replicatore di materia). In pratica è possibile ordinare al computer di ricreare qualunque oggetto o ambiente, da piccoli manufatti ad ambienti naturali apparentemente sconfinati: la simulazione permette di muoversi illusoriamente all'interno di scenari potenzialmente infiniti.[6]
Il ponte ologrammi è usato soprattutto per scopi ricreativi, scientifici e didattici, anche se vi possono accadere un numero straordinario di incidenti. In un episodio, ad esempio, la simulazione del Professor Moriarty (il geniale arcinemico di Sherlock Holmes) diventa senziente e in seguito riesce addirittura ad assumere il controllo dell'astronave.[7]
NoteModifica
- ^ a b c (EN) How Star Trek: The Next Generation Changed Pop Culture Forever, TIME, settembre 2012. URL consultato il 7 luglio 2014.
- ^ Nemecek, p. 4.
- ^ Nemecek, pp. 20-22.
- ^ Nemecek, p. 5.
- ^ TNG Stagione 1, Memory Alpha. URL consultato il 7 luglio 2014.
- ^ (EN) Holodeck, Startrek.com. URL consultato il 7 luglio 2014.
- ^ Holodeck, Memory Alpha. URL consultato il 7 luglio 2014.
BibliografiaModifica
- Larry Nemecek, The Star Trek: The Next Generation Companion: Revised Edition, Simon and Schuster, 2003, ISBN 0743457986.
- Rick Sternbach, Michael Okuda, Star Trek: The Next Generation: Technical Manual, Pocket Books, 1991.
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Star Trek: The Next Generation
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Star Trek: The Next Generation
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su startrek.com.
- (EN) Star Trek: The Next Generation, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Star Trek: The Next Generation, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- (EN) Star Trek: The Next Generation, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Star Trek: The Next Generation, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Star Trek: The Next Generation, su Movieplayer.it.
- Star Trek: The Next Generation, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Star Trek: The Next Generation, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Star Trek: The Next Generation, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Star Trek: The Next Generation, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Star Trek: The Next Generation, su FilmAffinity.
- (EN) Star Trek: The Next Generation, su Metacritic, CBS Interactive Inc.
- (EN) Star Trek: The Next Generation, su TV.com, CBS Interactive Inc.
- (EN) Star Trek: The Next Generation, su BFI Film & TV Database, British Film Institute.
- (EN) Star Trek: The Next Generation, su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
- Star Trek: The Next Generation, in Memory Alpha, Fandom.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 178244460 · LCCN (EN) n85039387 · GND (DE) 4334937-7 · BNE (ES) XX5825701 (data) |
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