L'ebreo errante (film 1948)
L'ebreo errante è un film del 1948 diretto da Goffredo Alessandrini.
TramaModifica
Soggetto tratto dal romanzo omonimo di Eugène Sue[1], narra le vicissitudini di un ebreo, Mathieu Blumenthal condannato a vagabondare per le vie del mondo, sia nello spazio che nel tempo. Nel secondo conflitto mondiale vive a Parigi insieme ad Elena. Con l'arrivo dei tedeschi, Mathieu si rifugia nella Sinagoga, dove incontra altri componenti della comunità, tra cui Ester. Il gruppo arrestato dai tedeschi verrà deportato in un campo di concentramento, dove Mathieu, innamoratosi di Ester, organizza una fuga portando con sé la ragazza. Per evitare la ritorsione dei tedeschi che minacciano la fucilazione di 500 deportati l'ebreo errante si consegna e viene fucilato, e con la sua morte riesce ad espiare le sue colpe.
La criticaModifica
Arturo Lanocita nel Il Corriere della Sera dell'8 febbraio 1949, "L'ebreo errante di Alessandrini è uno strano film. Sbanda curiosamente tra l'allegoria e il documentario, valutato in sede estetica il film è piuttosto enfatico. Interpreti maggiori Gassman e la Cortese"
La storica Valentina Pisanty scrive a proposito del film: «[...] è il leggendario Ebreo Errante, cioè colui che – secondo la vulgata antigiudaica – schernì Gesù sul Golgota e fu condannato da Gesù stesso a vagare ramingo per secoli senza trovare mai pace. La prima parte del film mostra, per l’appunto, l’incontro dell’ebreo con Gesù e la maledizione che ne seguì. Dopo diverse vite, tutte condotte all’insegna dell’empietà e della scelleratezza, incontriamo il nostro ebreo in Francia durante l’occupazione nazista. Per tagliare corto, l’ebreo viene deportato ad Auschwitz – in versione edulcorata – dove per la prima volta conosce la pietà e viene così redento. Ciò che urta maggiormente in questo film è la chiave falsa e banalizzante con cui esso spiega (o addirittura giustifica) la Shoah, presentandola come un lavacro, quasi una punizione divina, come da stereotipo antigiudaico.»[2]
NoteModifica
- ^ Vittorio Gassman a cura di Giacomo Gambetti Gremese editore Roma 1982
- ^ Valentina Pisanty, La banalizzazione della Shoah. Prime riflessioni sul caso italiano, su academia.edu.
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- L'ebreo errante, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- (EN) L'ebreo errante, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) L'ebreo errante, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) L'ebreo errante, su FilmAffinity.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 305884484 · BNF (FR) cb146599264 (data) |
---|